21/12/2014
2 recensioniLa neve fa sempre un rumore speciale…
Shinji cammina lentamente mentre la città brilla delle luci natalizie e la gente si accalca per gli ultimi acquisti. C’è un sacco di confusione intorno, ma Shinji sente solo il lieve fruscio delle sue scarpe che calpestano lo strato di neve appena caduta. Sta nevicando forte e ci sono dei tratti dove riesce a mettere il piede su un pezzetto ancora bianco, non calpestato da nessuno. È lì che la neve fa quel rumore bellissimo, un fruscio che è come lo scricchiolio della carta quando scarti un regalo stupendo, uno che non ti aspettavi.
Cammina verso casa pensando che finalmente è andato tutto bene. La recita natalizia è stata un successo e per una volta ha fatto la parte del pastore. Certo, non che fosse una gran parte, ma sempre meglio che stare dentro quell’umiliante testa di cavallo[i]. Al ricordo del disastro dell’anno prima Shinji arrossisce ancora.
E poi Rei gli ha sorriso. Quel suo sorriso quieto e timido, quasi un sole che abbia paura di sbucare dalle nuvole, lo emoziona sempre. Persino Asuka gli ha augurato Buon Natale. Certo, la sua faccia forse voleva dire esattamente il contrario, però non ha tirato fuori come al solito la prima cosa che le veniva in testa e non l’ha trattato da stupido.
- Signor Kaji, sono tornato!
In cucina lo accoglie il vapore caldo dei biscotti appena sfornati. Shinji sorride. I biscotti del signor Kaji non sono molto buoni, e poi è tornato a casa solo da qualche settimana dopo la lunghissima riabilitazione, senza contare che già prima non è che cucinasse tanto. Però a Shinji fanno piacere. Ogni piccolo gesto di cura ora è prezioso.
Nella sua stanza c’è un piccolo rametto di agrifoglio appeso alla porta. È un regalo della professoressa Misato. A dire il vero gli mette un po’ di malinconia. Chissà perché gli ricorda quel giorno, quando Kaworu era venuto da lui e sembrava così confuso, come se non sapesse bene da dove cominciare un’amicizia.
Il ricordo di Kaworu gli dà una piccola stilettata nel petto. L’immagine di quegli occhi limpidi, del suo sorriso, del futuro che aveva regalato a tutti loro gli fa ancora male. A volte gli pare quasi di sentirlo accanto, a sussurrare parole con quella sua voce melodiosa. Parole che Shinji non capisce, ma che lo riempiono di dolcezza e di nostalgia. D’altra parte, non è così che sono sempre stati visti gli angeli in passato?
Shinji sa che le battaglie non sono finite, che non finiranno mai, però ora apre la finestra e guarda la neve cadere.
La neve è l’unica cosa che cade in silenzio.
No, non è vero, pensa.
Anche le anime quando cadono non fanno rumore.
[i] Nell’episodio 5 gli allievi della NERV devono allestire la recita natalizia. A Shinji tocca fare il cavallo (che sta la posto dell’asinello della stalla! Del bue invece si sono perse le tracce) e ovviamente combina un disastro.