Undici dicembre: depolarizzazione.
Mi crogiolo con voce stanca
ed arrocchita – il fiume non
si ferma nemmeno tra le labbra
schiuse e le parole tremano,
s’incastrano, ma continuano il loro corso;
mi crogiolo in un abbraccio lontano
tanto desiderato, ma non realizzabile –
vivo in una capsula senza emozione
e senza ossigeno;
mi crogiolo e vacillo in uno statico,
impercettibile, malessere – respiro e
i pensieri di depolarizzano, scappano,
si frammentano.
Non sono padrona di niente.
*