Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: OcchidiNiall    21/12/2014    3 recensioni
"Fai colazione?" mi chiede, come ogni mattina.
Ed io, puntualmente, le rispondo sempre nello stesso e identico modo, "no, mi sono seduta qui perchè aspetto che passi il taxi"
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ATTENZIONE: RAGAZZE, NON CENTRA NULLA CON LA SERIE TV. HO SOLO VOLUTO DARE ALLA MIA STORIA QUESTO TITOLO.
ENTRATE, NON VE NE PENTIRETE.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Michael Gordon Clifford >>
 

Quel ragazzo sarà la mia rovina, non riesco a smettere di pensarlo. Forse dovrei davvero provare a parlargli. O forse, potrei semplicemente diventare amica ad Ed. In realtà, ho un piano.
Senti se ti piace, ok?
Faccio diventare Ed amico di Michael, poi un giorno, - con fare da amica - mi avvicino a Mike e, "ehi, jo. Come butta?"
Rido di me stessa e scuoto la testa, battendomi una mano in fronte. Ma perchè sono così cogliona?
Forse credo che dovrei semplicemente rinunciare, magari un giorno, quando saremo vecchi bacucchi, lui si ricorderà di me e mi sposerà. Avremo sette figli e vivremo felici e contenti.
Oh andiamo, chi voglio prendere in giro? A settant'anni avrà l'alzhaimer.
"Sharon, c'è nonna!" esclama mia madre, gridando come una pazza, qual è.
"Arrivo, arrivo!" rispondo. Neanche fosse Billie Joe Armstrong in persona.
Scendo lentamente le scale e mi ritrovo mia madre e sua madre. Dio, detto così è inquietante.
"Ciao nonna..." dico, baciandole la guancia.
"Eh?" mi domanda, levandosi un orecchino. Ti prego, dille che se si leva l'orecchino non sente meglio.
Le faccio un gesto in segno di saluto e mi accomodo, non ho voglia di spendere molte parole, tanto so che non mi sentirebbe comunque.
"Hai salutato la nonna?" domanda mia mamma, portando le sue mani sui suoi fianchi, in segno di autorità.
Sbuffo e annuisco, "sì, l'ho salutata"
"Chi ti ha derubata?" domanda mia nonna, girandosi verso di me con fare preoccupato.
Alzo un sopracciglio e mi rivolgo verso mia madre, che nel frattempo è indaffarata a infilarsi le scarpe "io vado a lavoro, nonna rimarrà qui stasera"
Oh per l'amor del cielo, no.
"Mi raccomando, se deve andare al bagno, aiutala ad andare di sopra, che poverina è stanca e non riesce a salire le scale da sola"
Oh perfetto, ora sono diventata una nonnasitter. Mi aspetto un salario da tutto ciò.
"Che mi racconti di bello?" mi chiede, girandosi verso la mia direzione.
"Uhm...niente di che" continuo, "mi piace un ragazzo ma questo non mi calcola neanche" dico senza pensarci, tanto non ci sente, perciò non corro alcun rischio.
Lei scuote il capo, ridendo, "oh...capisco. Dev'essere dura montare un arazzo, specie perchè sono aggeggi antichi, dove devi metterlo?"
Ma questa ci è, o ci fa?
Sbuffo, sorridendole, "niente...lascia perdere nonna"
"Cosa devi accendere?"
Ma vaffanculo.




Sento che questa mattina sarà una bella giornata, anzi, lo spero. La sveglia è già suonata da un pezzo, sfortunatamente. Mi alzo - come ogni mattina - svogliata e vado in bagno per iniziare la mia solita routine.
Mi vesto e scendo di sotto, per fare colazione.
"Giorno" inizio, sorridendo.
"Sharon, vuoi già il contorno?" si gira verso di me, "non stiamo pranzando"
Sospiro, cercando di non farmi rovinare la giornata. Sorrido, ignorandola.
"Mamma, dammi un succo d'ananas e un pancake, non ho molta fame" ammetto, aspettando ciò che mi spetta.
"Alza il culo" risponde, sedendosi a tavola e incominciando a mangiare, "hai mai sentito il detto "chi fa da sè, fa per tre?", ecco mettilo in pratica" dice ancora, sorridendomi meschinamente.
Insomma, ieri ho fatto gli straordinari per badare a mia nonna, perciò merito un pò di compassione. Che bastarda.
Sospiro, "non puoi uscirtene sempre con questa frase, ieri ho fatto la badante, ho speso energie!" esclamo, aprendo il frigo e prendendo ciò che mi interessa.
"Oh, e le energie che spendo io, qui dentro?"
Oh cielo, ora inizia con la solita cantilena.
'Io sono tua madre, tu non puoi parlarmi così, chi ti credi di essere?'
"Cosa pensi? Io sono tua madre, non puoi parlarmi così. Ti cresco da sola, vado a lavorare, i-"
Ma la blocco, trascinandomi la sedia in salotto con il piatto e il bicchiere. Sinceramente non ho voglia di starla a sentire, anche perchè sta finendo ancora di blaterare cose insensate, perciò, mi alzo, prendo la felpa ed esco, aspettando l'autobus.




Sono tutta fradicia. Questo bambino qui, mi sta fissando da mezz'ora e per di più, la mamma non la smette di dirgli di starsi zitto, perchè ha paura ancora io le possa fare qualcosa. Che palle. C'è gente più sfortunata di me? Spero che i vestiti si asciughino presto, non voglio andare a scuola bagnata.
"Perchè sei bagnata?" mi chiede ad un certo punto il bambino, sorridendo. Mi giro con un espressione in viso indecifrabile, tra lo sconcertato e l'arrabbiato, "piove" dico solamente, sperando che capisca.
"Ho visto...e allora?"
Sospiro, prenotando la fermata, "SICCOME FUORI PIOVE, IO MI SONO BAGNATA PERCHE' NON HO UN OMBRELLO, E' DIFFICILE DA CAPIRE?" sbraito verso il bambino moro, che intanto è scoppiato a piangere.
"Che maleducata..." bisbiglia un signore verso il suo amico.
"Già, trattare così un bambino innoquo..."
"Quella ragazza è strana"

Sbuffo stanca e scendo dal mezzo, dirigendomi a scuola.




Sono seduta nel cortile, mangiando il pezzo di panino che ho comprato prima di venire a scuola. Michael è proprio difronte a me, come al solito sta ridendo con i suoi amici ed è più bello di ieri. Sicuramente c'è un segreto sotto tutto questo. Anzi, credo che la notte gli facciano qualche incantesimo. Devo scoprire qual è, così magari divento bella anche io. Sorrido e scuoto il capo, addentando un altro pezzo di panino.
"Ciao Michael!" esclama Ed, quel ragazzo rosso che ieri si era seduto di fianco a me.
Oh cazzo.
Ed sa che mi piace, insomma, l'ha intuito.
Ora Michael sa della mia cotta verso di lui.
Arrossisco non appena il diretto interessato si gira a guardarmi, per poi sorridere e ritornare a parlare con il rosso.
Giuro che appena lo trovo da solo gliene dico quattro.
Lo vedo avanzare verso di me, e con un gesto scaltro prendo la borsa e scappo dentro la scuola, sperando che non abbia visto il rossore sulle mie gote.
Fanculo Ed nonsoqualesiailtuocognome.




Chiara's space
Ciao ragazze, come state? Ho cercato di aggiornare il prima possibile.
Vi ringrazio per tutte le recensioni che avete lasciato alla storia, siete molto dolci!
Cercherò di fare sempre meglio, ve lo prometto.
Mh, che dire?
Questo capitolo com'è stato? Vi è piaciuto? Fatemelo sapere in una recensione, ok?
Okay.
(Sembro quella di Colpa delle Stelle).
AHHAH, ok, scappo.

Bacioni,
Chiara x
  
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