Vorrei poter tornare a sentire:
il gorgoglio dell'acqua,
in onde morbide,
lambire le rive baciate dal sole;
il dolore della terra,
nelle fresche albe opalescenti,
al distacco della nebbia;
il dolce posarsi della foglia,
imporporata di rosso,
che danza nell'aria tersa d'autunno;
il richiamo del germano,
mentre nidifica,
tra le alte sterpi lungo i torrenti;
il pianto silenzioso,
fredde goccie trasparenti,
delle stelle raccolte del firmamento;
il mormorio sommesso,
nei campi incolti,
delle creature che abitano la gleba.
In un mondo fatto di luci accecanti
rumori assordanti
abbiamo perso il sapore della vita.