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Autore: auaura    23/12/2014    1 recensioni
[Disney Crossover ]
Ispirato a quei libri stupendi di Suzanne Collins (No, non gli Hunger Games) chiamati "Gregor", uniti ai personaggi Disney, alla mia fantasia "noiosa quanto pericolosa", i miei errori di battitura e quelli grammaticali. Il risultato è una schifezza, probabile inizio di una serie. Leggete, se avete pietà di me. (probabilmente no) xD
Ralph e sua sorella Vanellope sono orfani di padre e la madre è sempre in viaggio per lavoro, Ralph deve mantenere la sorella, o almeno ci prova, con l'aiuto del cugino Woody e della sorella Jessie.
Una vita deprimente e noiosa. Tutto cambia quando Vanellope viene risucchiata in una vecchia lavatrice e lui la segue!
Lì si troverà in un mondo sotterraneo dove paperi, topi e conigli volano con ali di pipistrello e i ratti vogliono conquistare il mondo, sia sopra che sotto. Il bello è che questi animali sono alti come vere persone!
Dovrà unirsi alla ribelle e coraggiosa principessa Merida e al capo dei ribelli Calhoun ( e molti altri!) per far avverare la profezia e salvare i due mondi.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ralph sospirò. Voleva prestare dei soldi a Woody, ma convincerlo era impossibile. Erano stati a pranzo tutti insieme a casa di Ralph e Vanellope, poi i due cugini erano tornati a casa. Abitavano nello stesso palazzo, ma Woody e Jessie erano due piani più su.
Ralph raccolse tutti i panni in giro per casa, era mamma, papà e fratello per Vanellope. Tutte e tre le cose. Si occupava benissimo di Vanellope in tutti i casi, ma lei non sopportava questo. Non sopportava doverlo costringere a essere tutte quelle persone per lei. Odiare sua madre, era una cosa che nessuno riusciva a impedirle.
Il fratello maggiore aprì la camera della minore:-Ehi, vado nella lavanderia qua sotto, vieni con me?-
Vanellope alzò appena gli occhi dal libro che stava leggendo:-Perchè?-
-Almeno fai qualcosa!-
Vanellope scese borbottando dal letto e seguì Ralph fuori casa e per le scale.
Avevano una lavanderia di tutto il condominio, e potevano andarci gratis con i gettoni che ricevevano ogni mese. Bhè, ne avevano solo cinque, poi il resto dovevi comprarteli.
Ralph caricò una lavatrice, mentre Vanellope faceva rimbalzare una palla da tennis qua e là. Poi le sfuggì di mano e andò a finire dietro varie lavatrici, la inseguì e, dietro una tendina piena di muffa la ritrovò. Insieme ad una strana lavatrice, molto più grande di una normale (poteva mettersi lì dentro, se voleva) ma piena di ruggine e sporca di terra.
La sfiorò e quella si aprì si scatto. 
-Ralph!- riuscì a gridare, per poi venir risucchiata, letteralmente, dentro l'elettrodomestico.


Ralph la sentì appena:-Vanellope! Non giocare, su! Non hai tre anni, vieni qui.-
La chiamò ancora:-Van?- 
Passò fra le varie lavatrici e asciugatrici, per poi vedere quella tenda spostata,non fece in tempo ad avvicinarsi a quell'affare, che una raffica di vento fortissimo gli avvolse i fianchi e lo trascinò dentro. Non riuscì a capire come potè entrare. Sapeva solo una cosa
                                           stava
                                                  precipitando
                                                                     nel vuoto...




Sembrava un sogno, uno di quei sogni in cui precipiti e non atterri mai. Un po' più giù di lui c'era sua sorella, che gridava e gridava. Riuscì ad arrivarle accanto e la strinse a sè.
Cosa stava succedendo? Non capiva, non capiva. L'aria gli tirava all'indietro le guance e i capelli neri della sorella sugli occhi. Vanellope aveva smesso di gridare, ora tremava. Ralph voleva calmarla, ma come?
Poteva dirle che era un sogno. Era un sogno? Si pizzicò un braccio, non si svegliò.
Aveva la gola secca, i muscoli tesi. Non tremava e non gridava, impazziva in silenzio. Vanellope tremava ancora, si era chiusa gli occhi con le mani, bisbigliava a sè stessa di calmarsi, invano.
Poi si trattò di un secondo, erano a terra, così, di botto. Ma non erano feriti, per fortuna.
Vanellope sentì delle voci e si chiuse la bocca con le mani, si buttò contro il petto del fratello. Ralph le passò un braccio sulle spalle gracili. Si alzò, sempre tenendo stretta la sorellina.


-Dei Mondosopra!- esclamò una voce nel buio.
-Li portiamo in città, da Re Fergus?- fece l'altra, molto più dolce.
-Non lo so, ma dobbiamo avvertire la gente a Marmorea!- mormorò la prima.


-Chi siete?- chiese Ralph, deglutendo il nodo alla gola.
-Oh, Paperina! Dovevi stare zitta! Ecco! Ora ci hanno visto!- rispose una voce nel buio.
-Taci, Rapunzel!- la rimbeccò l'altra.
Dal buio, uscì una papera bianca, con delle sembianze umane, era un antropomorfo. Era alta quanto la ragazza e vestita! Inoltre sulle "spalle" aveva due ali da pipistrello, bianche, sfumate di violetto quando le muoveva. La ragazza aveva i capelli lunghi e biondi legati in tre trecce, intrecciate fra loro in un'unica treccia, che toccava terra. Aveva due occhi verdi, luminosi come smeraldi. Indossava un abito viola e aveva una spada legata con una cintura di pelle su un fianco. 
-Io sono Rapunzel e lei è la mia vincolata, Paperina. E voi siete?-
-Ralph e Vanellope.- fece il ragazzo.
-Che vuol dire Vincolato?- chiese curiosa la bambina.
-Ogni cosa a suo tempo.- ribattè Paperina -Ora venite con noi, Mondosopra, nel Regno di Marmorea.-
Mondosopra? Perchè venivano da sopra...ovviamente. I due fratelli seguirono le due per vari tunnel, e Ralph si convinse sempre di più di star sognando. 
Poi giunsero a Marmorea. Era buia, non c'era il cielo, ma terra. Era illuminata solo da fiaccole e da un laghetto che mandava luce dal fondo dell'acqua. Il palazzo centrale era fatto di marmo bianco, spettacolare.
Le due si fermarono davanti a una specie di Colosseo, sopra al quale volavano conigli, topi, paperi, cani antropomorfi con ali da pipistrello. I due fratelli tenevano i naso all'insù, fissando quello spettacolo.
Finchè uno di quegli esseri precipitò davanti a loro, era un topo con pantaloncini rossi e aveva una ragazza sulla schiena. Il topo si girò sottosopra e lei si buttò giù, fece tre salti mortali e atterrò in piedi.
Ralph sapeva che avrebbe odiato quella ragazza.
O forse no.
 
  
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