Caro Augustus, finalmente sono riuscita a prendere carta e penna per scriverti due righe. Tutte le ragazze hanno un mucchio di fogli su cui scrivono le loro cose, io avrei avuto te, Augustus Waters. L'ho letta la lettera che avevi mandato a Peter Van Houten, anch'io adesso avrei dovuto scriverti qualcosa di più intelligente e invece mi sto perdendo in mille chiacchiere. Mi hai lasciata nell'oblio e gli unici momenti in cui ho la forza di sorridere e parlare sono quelli in qui vengo a trovarti in quel freddo parco. E così quando scivolo nel baratro della solitudine e della tristezza, ripenso al nostro primo incontro: letteralmente nel cuore di Gesù, é proprio lì che é nato il nostro amore. Avevi paura dell'oblio, così avevi detto. Avevi paura di non essere ricordato. Ho bisogno di scriverti, di immaginarti qui accanto a me, che mi osservi da dietro "Un'imperiale afflizione". Quel libro non ha un seguito, la nostre storia sì. Io ti prometto, Augustus Waters, che finché vivrò mai nessuno si dimenticherà di te. Racconterò al mondo intero la storia del ragazzo delle metafore e racconterò del suo ottimismo, della sua ironia, della sua forza e della sua voglia di vivere. Dell'Augustus che ha rivelato che ama la sua malattia, cioè l'Augustus bello, intelligente, appassionato e ci sono altri Augustus che però sono sempre lui. Lo so, forse avrei dovuto parlarti di qualcosa di più divertente e forse se mi mettessi una sigaretta spenta tra le labbra sorrideresti davvero. A volte lo faccio, anzi lo faccio subito. Hazel Grace Lancaster, la ragazza collegata ad un respiratore con una sigaretta tra le labbra é... una cosa mostruosa! Invece no, é una metafora : metti la cosa che ti uccide tra i denti, ma non le dai mai il potere di farlo. Ah, ecco cosa volevo dirti. Abbiamo appeso una tua foto e scritto : Augustus Waters, bravo ragazzo, fidanzato dolce, amico fidato, figlio amorevole. Isaac ci ha fatto aggiungere "A volte bastardo". Vedi, ci sono tanti modi per ricordarti e poi c'é il modo alla Hazel Grace Lancaster. Io ti ricordo come l'unico ragazzo della mia vita, che mi ha salvato dagli effetti collaterali del morire, regalandomi amore, speranza, sorrisi. Il ragazzo che ricorderò per sempre e che non vedo l'ora di raggiungere. Chissà, magari anche lassù c'è un posto come Amsterdam che potremo visitare, però stavolta con quattro gambe e quattro polmoni. Per vivere un secondo sogno e bere stelle.