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Autore: Rosso_Pendragon    24/12/2014    5 recensioni
Dal testo:
“Sai si dice che sotto quest’albero puoi esprimere un desiderio”
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“Si dice che se esprimi il desiderio di incontrare la persona amata e poi pianti un seme di quest’albero, troverai l’amore e questo crescerà insieme alla pianta."
Entrate pure a dare un'occhiata ^-^
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve a tutti ^^ e buone feste! sono di nuovo qui, dopo tanto tempo. Diciamo che è un regalo natalizio che spero accetterete. Non vi stresso con i miei ringraziamenti! lo faccio alla fine! buona lettura :*
R.



L’albero degli Amanti
“Sai si dice che sotto quest’albero puoi esprimere un desiderio” occhi tanto blu che sembrano le profondità dell’oceano scrutarono il maestoso albero davanti a lui.
“Si dice che se esprimi il desiderio di incontrare la persona amata e poi pianti un seme di quest’albero, troverai l’amore e questo crescerà insieme alla pianta. Se sarà turbolento crescerà ricurvo e in modo non armonioso dando vita ad un Ulivo, se sarà solido e senza riserve allora forse nascerà una Quercia ma sai qual è il mio preferito?”
Si girò lentamente andando ad incontrare un altro paio di occhi simili ai suoi ma che avevano rubato il colore al cielo.
“Il mio preferito è come quest’albero, se il vostro amore sarà così grande da non poter essere abbattuto dal tempo allora nascerà un albero degli amanti” sorrise appoggiando il palmo della mano sulla corteccia lisca. “Altre persone potranno prenderne i semi e esprimere desideri perché la più grande forma di amore non è forse quella di dare amore?” era una domanda ma entrambi sapevano che non c’era bisogno di una risposta.
Il giovane seduto sulla roccia, quello che possedeva i capelli del colore del grano e che sarebbe stato ricordato dalla storia come uno dei più grandi re mai esistiti, mentre osservava il suo servo si lasciò sfuggire una domanda che aveva deciso da sola di voler avere risposta “E tu… Tu hai mai chiesto qualcosa a quest’albero? Forse l’amore mio caro Merlin?” sorrise beffardo ma il sorriso scomparve mentre si soffermava a guardare quella figura esile che di fronte a lui, in quel momento, sembrava tanto potente.
“Si l’ho fatto.” Non aveva avuto esitazioni.  La domanda seguente gli uscì come un sussurro  “E cosa?”
“Che la persona che amo non muoia credendo che gli abbia mentito”
“E l’hai fatto? Intendo mentire” si osservano, muti, troppo persi nelle emozioni che non si sarebbero mai lasciati sfuggire.
“Mai, lo amo con tutto il mio essere e lo proteggerò a costo della mia stessa vita, e se scambiasse una parte di me per una menzogna, non saprei proprio come vivere” abbassò cauto lo sguardo ben sapendo come fosse facile farsi scappare lacrime o parole che non poteva ammettere.
“Merlin” lo chiamò piano, quasi come se il suo nome fosse una preghiera. Solo quando gli occhi smisero di bruciare per le lacrime non versate e il groppo in gola si alleggerì allora si guardarono ancora, tanto desiderosi di scambiarsi almeno quell’unica cosa.
“E dimmi hai piantato un seme?”
 “Si” rispose dubbioso, ancora non sicuro di voler ammettere quel piccolo segreto ormai svelato.
“E cosa ne è nato?” finalmente quella bocca che sapeva essere tanto impertinente si aprì in un largo sorriso.
“ Ne è nato un albero degli amanti!”
“È così grande questo tuo amore?” un sorriso più piccolo, più fievole, come una candela tremolante, come una dolce carezza.
 “Per la persona che amo aspetterei anche per tutta l’eternità” e Arthur rise “Sei proprio una ragazza in gonnella!” si guardarono ancora per un lungo istante godendo di quell’attimo solo loro, fu il biondo a rompere quello scambio, troppo timoroso di non sapersi fermare.
“Su andiamo Merlin, a Camelot ci attendono” si alzò spolverandosi i pantaloni  e avvicinandosi al giovane, circondando le spalle del servo con il suo grande braccio, lo trascinò lontano da quel luogo ripromettendosi di tornare per piantare anche lui un seme. O forse si sarebbe fatto raccontare dove Merlin aveva fatto crescere il suo, infondo tutti gli amori hanno bisogno di essere nutriti, anche un piccolo albero può aver bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui. Sorrise guardando di nascosto quei capelli neri tutti aggrovigliati e quelle grandi orecchie. Sorrise di più.
……
 
Era passato molto tempo da quel giorno nel bosco, gli sembravano secoli o forse lo erano. Ora Merlin si trovava di nuovo davanti a un albero uguale a quello dove aveva condotto Arthur in quel caldo pomeriggio di molti anni prima. Poggiò la mano sul tronco e guardò in alto verso la cima dell’albero, non riusciva a credere che fosse ancora lì, ma infondo se lo aspettava, il suo amore c’era ancora. Lui, il mago più grande di tutti, stava ancora aspettando il ritorno del suo re. Abbasso lo sguardo, cercando di non mostrare la tristezza che si ci poteva leggere dentro, facendo cadere una lacrima sulle enormi radici della pianta. Lo vide per caso, legato intorno a una di esse c’era un cordoncino in cuoio da cui pendeva un anello d’argento. Com’era possibile? Si chinò a toccarlo e tra le lacrime sempre maggiori uno sbuffo di risa risali dalla sua gola. Inclinò la testa di lato sfilando l’oggetto da quello strano nascondiglio. Quando? Perché? Si guardò intorno dubbioso come a cercare qualcosa, o qualcuno, si lasciò scappare un largo sorriso come non succedeva da tanto tempo. Forse non avrebbe dovuto aspettare ancora tanto. Si strinse l’anello al petto,
grato per quel piccolo oggetto. Avevano tempo per rincontrarsi e l’eternità per amarsi. Avrebbe sempre aspettato Arthur e poi doveva ridargli ciò che gli apparteneva. Sorrise timido guardando un ultima volta il grande albero. Era tempo d’andare, cominciò ad allontanarsi piano, un ultimo pensiero a scombussolarlo. Infondo l’albero era ancora lì, a vegliare su di loro e su tutti coloro che ancora in un tempo dove non si crede nella magia credono nell’amore.
E anche lui avrebbe creduto.


Note dell'autore: Questa storia è nata tantissimo tempo fa. In un giorno di quelli dove ascolti musica fino a infinocchiarti il cervello. Mi sembrava adatta a farvi passare cinque minuti, tra un morso al pandoro e una giocata a carte. Ma fatemi sapere che ne pensate! Anche un messaggio privato mi và bene! Ancora tanti auguri :*

Ringraziamenti: Vorrei ringraziare tutte le persone che continuano a leggermi e a scrivermi, tutte le ragazze che con le loro storie mi hanno fatto sorridere o piangere (purtroppo c'è gente cattiva u.u). Alla mia beta, che ormai non corregge più niente. Le legge e mi dice: ok oppure no bruciala. (Cara lo sai che ti voglio bene :*), alla mia V per vendetta sperando che questo natale faccia saltare in aria palazzi e non me. Un saluto particolare và a Eresseie93 che se non mi avesse scovato mentre me ne stavo a far nulla non avrei mai pubblicato ( Un grande abbraccio ^^) 
  
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