Fanfic su attori > Cast Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: MerasaviaAnderson    24/12/2014    2 recensioni
•{ Special Christmas ~ Joshifer ~ 1966 parole ~ Jennifer!Centric}
•|| Una piccola sorpresa per voi lettori di "Indelible Signs" creata per ringraziarvi e augurarvi un buon Natale.♥||
"«Niente tacchi, quest’anno?» mi chiede Josh, avvicinandosi con un sorriso.
«No.» alzo lo sguardo su di lui, ricambiando il sorriso.
«Troppo male ai piedi?» si burla di me, scompigliandomi i capelli appena fatti.
Allora mi alzo in piedi e lo guardo in quei suoi occhi meravigliosi, con una punta di malizia nel sorriso sarcastico.
«No, non volevo farti sfigurare, Hobbit.»
Sorrido sulle sue labbra e vi poggio un bacio veloce sopra, dopo lui mi guarda uscire dalla stanza, mentre vado i bagno a sistemarmi i capelli per l’ennesima volta.
Saremo anche quasi trentenni, ma tutti sanno che io e Josh non cambieremo mai."

• {Fa parte della serie: "Indelible"}
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '~ Indelible.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Grazie a jamesguitar,
senza ti te questa storia
non sarebbe mai esistita.
E grazie a tutti coloro 
che mi seguono,
vi auguro un Buon Natale.

Special Christmas:
Where the life begin and the love never ends.
 
 
 
Ho risposto i tacchi in un angolino del guardaroba.
No.
Troppo, ma troppo, troppo, troppo dolore.
I miei poveri piedi non reggeranno una serata su quei trampoli.
Come ogni anno, mia madre ha deciso che dobbiamo passare la Vigilia di Natale a casa sua, perché dice che con il lavoro che facciamo non ci vede mai.
Ogni volta che mi lamento Josh mi ripete che è normale che faccia così, io gli dico sempre che è esagerato, ma poi mi accorgo di come lui vorrebbe una madre che si preoccupasse di “vederlo troppo poco” e inizia a brulicare dentro di me il senso di colpa, che caccio subito via perché mi rendo conto che quel periodo è finito. Finito per sempre.
Ricordo che ora stiamo bene, entrambi. Che Robert è grande, ha già compiuto tre anni e sta crescendo sano e forte.
Siamo felici, adesso, niente e nessuno potrà rompere l’equilibrio di questa nostra vita un po’ squilibrata.
In punta di piedi mi dirigo verso la camera da letto, dove ho lasciato i miei adorati stivaletti bianchi. Non mi importa se stoneranno un po’ col vestito, mi piace stare comoda.
Appena entro in camera, la scena che mi si presenta davanti agli occhi è a dir poco magica: come ogni anno, la busta dei regali è sul letto, pronta per essere portata a casa dei miei genitori, il letto un po’ sfatto, il freddo che entra fin dentro le ossa, tipico del Natale. Josh sta davanti allo specchio che si fa il nodo alla cravatta e cerca di mostrare anche a Robert anche si fa.
Sono meravigliosi.
Robert, dal canto suo, segue Josh maldestramente passaggio per passaggio, riducendo la sua cravattina ad un groviglio annodato, Josh lo prende in braccio e velocemente gli bacia la guancia con un sorriso enorme, poi lo poggia di nuovo a terra e si piega per sistemargli per bene la cravatta.
Non mi stancherò mai di guardarli, non avrò mai abbastanza del profondo amore che Josh prova per Robert, non riuscirò mai a saziarmi dei bellissimi sguardi che il mio bambino rivolge a Josh.
Lo guarda come un eroe.
Tra due mesi, più o meno, Josh dovrà iniziare le riprese di un film e dovrà tornare a Los Angeles fino a novembre prossimo … Lo andremo a trovare, ma non so come resisterà Robert senza di lui.
Mi infilo i miei adorati stivali, mentre dall’altro lato della stanza Rob insiste per farsi prendere in braccio da Josh, che lo fa senza esitare, mentre il mio piccolo appoggia la testa sulla sua spalla, apparentemente stanco dalla giornata irrequieta di oggi.
Com’è di tradizione oggi a pranzo sono venuti tutti i nostri amici e Robert non è riuscito a fare il suo riposino pomeridiano a causa del troppo rumore.
È davvero stanco.
«Niente tacchi, quest’anno?» mi chiede Josh, avvicinandosi con un sorriso.
«No.» alzo lo sguardo su di lui, ricambiando il sorriso.
«Troppo male ai piedi?» si burla di me, scompigliandomi i capelli appena fatti.
Allora mi alzo in piedi e lo guardo in quei suoi occhi meravigliosi, con una punta di malizia nel sorriso sarcastico.
«No, non volevo farti sfigurare, Hobbit.»
Sorrido sulle sue labbra e vi poggio un bacio veloce sopra, dopo lui mi guarda uscire dalla stanza, mentre vado i bagno a sistemarmi i capelli per l’ennesima volta.
Saremo anche quasi trentenni, ma tutti sanno che io e Josh non cambieremo mai. Resteremo ragazzini per tutta la vita.
Forse, in fondo, è questo che vogliamo …
 
***
 
Finalmente il famoso “Cenone di Natale di Mamma” è finito. Ci siamo scambiati gli auguri e – dopo le numerose raccomandazioni di mia madre – io, Josh e Robert ci siamo messi in macchina per tornare a Union.
Domani dormirò fino a pomeriggio.
Robert è crollato nel mondo dei sogni subito dopo aver mangiato e – essendo che non l’ho voluto svegliare – dorme beatamente sulla mia spalla, stretto nel suo giubbotto caldo, come un batuffolo di cotone.
Josh non giuda la macchina in modo esemplare, quindi di notte la velocità con cui guida è paragonabile a quella di una lumaca, senza contare che sceglie sempre le strade secondarie e più lunghe perché dice che quelle trafficate lo stressano e rischierebbe seriamente di uccidere qualcuno.
È stanchissimo, poverino. Lo vedo dai suoi occhi, e quasi quasi mi pento di non aver accettato la sua proposta di fermarci per una notte in un hotel di Louisville, oppure da mia madre.
Ma a casa c’è una sorpresa che lo attende.
Non è proprio un regalo di Natale, è solo una semplice lettera scritta a mano su una pergamena e voglio leggergliela stanotte, quando saremo soli con Robert, perché è una cosa che riguarda solo noi tre.
Sento Rob muoversi, così abbasso gli occhi su di lui. Si è svegliato e si guarda intorno, per cercar di capire dove siamo.
«Mamma.» mormora, con la vocina impastata di sonno.
«Ben svegliato, amore.» gli do un bacio sulla fronte e lui si rannicchia a me, stropicciandosi gli occhi.
«Dove siamo?»
«Siamo in macchina, stiamo tornando a casa.»
Josh stacca una mano dal volante, per scompigliare amorevolmente i capelli di Robert:
«Buon risveglio, campione!» gli dice, voltano lo sguardo verso di noi con un sorriso.
Robert gli risponde mugolando qualcosa di confuso, prima di tornare ad addormentarsi sulla mia spalla.
Josh ci tira un altro sguardo.
«Dormiglione come la mamma … » commenta, cercando di prendersi gioco di me.
Io rido, dando una pacca sulla spalla di Josh.
«Oh, chi era che si è ritirato da scuola perché non voleva alzarsi dal letto la mattina?»
«Ma per favore!» ride di gusto, forse un po’ imbarazzato «Certo che tu hai sempre la risposta pronta, Lawrence … »
«Be’, rassegnati, Hobbit!»
Mi prende una mano, girandosi velocemente verso di me, dandomi modo di vedere quei suoi occhi meravigliosi.
«Ti amo, Shrader.» sussurra, mentre io poso un bacio sul dorso della sua mano.
«Ti amo anche io, Ryan.»
 
Siamo tornati a casa, Robert dorme beato nel nostro letto, come al suo solito, Josh sta davanti allo specchio a slacciarsi la camicia bianca.
«Josh, aspetta.» lo blocco, prendendogli la mano.
«Cosa succede?»
Mi sporgo verso il mio comodino, prendendo la piccola busta bianca custodita gelosamente durante questi giorni.
«Vieni qui» gli dico, indicandogli il posto di fianco a me «Vorrei leggervi una cosa.»
Lui si avvicina lentamente e prende Robert sulle gambe facendolo appoggiare al suo petto, come se temesse che le parole che contiene questa lettera possano ferirlo e lui volesse proteggerlo.
Non sarà così, Josh. Ma so come ti senti …
Lui sta in silenzio, mentre apro la busta e prendo la lettera, dove – con la mia migliore grafia – ho riportato tutto ciò che il mio cuore mi diceva in quel momento.
Ho ripercorso strade dimenticate e rivissuto momenti indelebili nelle nostre menti.
La voce mi trema un po’, quando inizio a leggere:
 
“Caro Josh,
Caro Robert,
io non sono per niente brava in queste cose, ma attraverso questa lettera voglio provare a dirvi tante cose, quelle cose che a voce, in un giorno qualunque, non riuscirei a dirvi.
E credetemi, quando vi dico che l’aria che respiro è dovuta a voi, quando vi ripeto che vivo solo per vedervi sorridere, per vedervi felici.
Abbiamo affrontato ogni cosa insieme e non tutto è stato sempre facile, ma ce l’abbiamo fatta, abbiamo superato tutti gli ostacoli che la vita ci ha messo davanti.
Abbiamo dimostrato che nulla ci può abbattere, che noi siamo forti e che nulla al mondo ci potrà mai separare.
Josh, amore mio, sono passati quasi nove anni dalla prima volta che ti ho incontrato, dalla prima volta che ti ho guardato negli occhi e ho visto in te l’amore.
Ce ne abbiamo messo di tempo per capirlo, sì, è vero. E ogni tanto, riguardando delle vecchie interviste, mi vien da ridere nel sentire quando affermavamo di essere solo amici.
Non è mai stato vero, lo sai anche tu.
Non hai idea di come mi sia sentita quando avevo scoperto di aspettare Robert, come immaginavo la nostra vita, con accanto un bambino che – se lo avessi voluto – avrebbe portato il tuo cognome.
Ed è stato così.
E quando ti ho visto piangere di gioia, al momento della nascita di Rob, mi sono sentita la donna più felice del mondo.
Guardarti stringerlo tra le braccia tremando, come l’essere più prezioso del mondo, qualcosa da proteggere a costo della vita stessa.
Ci sono stati momenti della tua – della nostra – vita che forse sarebbero dovuti andare diversamente, ma nonostante tutto siamo sempre stati uniti contro tutti, contro tutto ciò che ci voleva abbattere.
E abbiamo vinto, amore mio.
Robert, gioia più grande della mia vita, tu che vai sopra di ogni cosa, sopra il successo, sopra la bellezza, sopra l’amore stesso, tu che hai racchiusa dentro il senso della mia vita.
Anche se sei solo un bambino e magari adesso non capirai, sento il dovere di dirti queste cose … magari, poi, quando sarai grande, ti rileggerò questa lettera, ma per ora sento che devo dedicarti queste poche parole.
Stai crescendo giorno per giorno, bambino mio e ogni volta che ti vedo giocare, che ti vedo sorridere a tuo padre, ogni volta che ti vedo abbracciarmi felice, mi sento come se nulla abbia più un valore.
Sei bellissimo, piccolo mio, ogni giorno che passa somigli sempre più al tuo papà e quando vi vedo insieme spesso mi prendono i brividi …
C’è stato un momento, nella mia vita, in cui ho davvero pensato che non vi avrei mai potuti più vedere insieme … ed è stato terribile.
Ma fortunatamente questo è rimasto solo un mio timore, perché ora siete qui, tutti e due, e vi amo incondizionatamente … Farei di tutto per proteggervi da ogni male e vi auguro ogni bene possibile.
Siete quella boccetta che contiene la ragione della mia vita.
Ed è per questo che – per questo Natale – invece di farvi il solito regalo, vi ho voluto scrivere queste righe, perché vi sono grata per tutto e continuo a ripetervi che vi amo, vi amo tanto.
Buon Natale, grandi eroi della mia vita.
Vi auguro il meglio.
 
                                                                                                              Jennifer.”
 
 
Appena finisco di leggere piego la lettera e la rimetto nella busta.
Josh mi guarda estasiato, con quei suoi occhi nocciola che esprimono gioia e fierezza.
Molte volte, durante la lettura, mi sono dovuta fermare per asciugarmi le lacrime, che sono scese dai miei occhi senza che io potessi impedirlo.
Anche Josh si è asciugato qualche lacrima, mentre Robert … Be’, lui dormiva ancorato al petto di suo padre.
È stato triste e bellissimo vedere Josh piangere di emozione, tirando su col naso, specialmente quando ho letto la parte che ho dedicato a Rob, o quando ho nominato il momento della sua nascita.
Quando ho accennato al fatto che per un momento ho avuto paura di non poterli mai vederli assieme, Josh – capendo a cosa alludevo – ha baciato una guancia di Robert e lo ha stretto a sé, magari qualche volta, durante quel periodo, lo ha temuto anche lui.
Ma adesso non conta più.
«Oh mio Dio …» Josh mi abbraccia, mentre sul suo viso si apre un sorriso enorme «Non so che dire, Jenn … Io …»
«E allora non dire niente.» sussurro al suo orecchio, mentre gli poso un bacio sulle labbra.
Ci guardiamo sorridendo l’uno all’altra, come se fosse la prima volta, faccio una carezza a Robert, che continua a dormire tra le possenti braccia di Josh, e mi accoccolo anche io al suo petto, inebriandomi del suo meraviglioso profumo di acqua marina.
Li abbraccio entrambi e, senza dire una parola, mi godo questa notte magica insieme a loro.
Non c’è nulla che possa sconfiggerci, nulla che possa fermarci.
Siamo una famiglia.
 
 
FINE

Angolo Autrice:
Bene, rieccomi qui con lo Special di Natale ... Visto che sono riuscita a non scrivere qualcosa di triste? Hahahah
Sarò breve e di poche parole, perché rischio di essere sbranata da tutti i parenti perché sto facendo tardi al cenone di Natale e non ho dato neanche un minimo aiuto in cucina hahaha
Per questa One Shot volevo ringraziare
jamesguitar che quando ero sull'orlo della disperazione perché non è riuscivo a trovare una trama buona per questo Special, lei - tramite uno stato di Facebook - mi ha messo ispirazione, quindi ringraziatela di cuoreeeh! ♥
E ... niente, spero che vi sia piaciuta e vi auguro ancora buon Natale!♥

Ora scappo che i miei parenti stanno liberando gli ibridi! ^^"
Alla prossima!
_merasavia.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: MerasaviaAnderson