Erano tutti usciti fuori, stringendosi nei loro cappotti e sfregando le mani avvolte nei guanti, nel tentativo di scaldarsi.
Il nuovo anno era vicino, tra poche ore sarebbe partito il conto alla rovescia e Mom aveva già in mano una bottiglia di champagne che non vedeva l'ora di stappare.
Martin e Java stavano posizionado i fuochi, in modo da non correre in qualche *spiacevole * incidente mentre Billy rimaneva a guardarli da lontano, fifone come al solito.
Diana se ne stava seduta sulla panchina del portico, osservando tutti a distanza si torturava il labbro inferiore con i denti, cosa che aveva fatto molto spesso nell'ultima settimana; pensava costantemente al bacio che Martin le aveva dato sotto il vischio.
Continuava a ripetersi che lui l'avesse baciata solo a causa di quella maledetta usanza e non perché provasse qualcosa per lei, ma le aveva anche regalato quella bellissima sfera con la neve che le piaceva tanto ed ora non sapeva più che pensare.
Forse era solo un gesto affettivo, in fondo erano amici da tutta la vita ma forse lui …
“Aah!” Batté il piede contro le assi di legno del pavimento per la frustrazione e tutti si voltarono, fissandola con aria preoccupata e sorpresa.
“Diana, stai bene?” La voce calma di Mom la fece sussultare, e solo in quel momento si rese conto di avere lo sguardo di tutti addosso.
Arrossì come un bambino che viene sorpreso a rubare le caramelle ed annuì poco convinta.
“Noi abbiamo posizionato i fuochi, quindi possiamo entrare a mangiare!” Esclamò entusiasto Martin.
“Si, Java avere fame.” Lo appoggiò il cavernicolo.
La ragazza era felice che i suoi amici avessero fame, aveva passato tutto il pomeriggio in cucina a preparare le specialità di Capodanno e non vedeva l'ora di fargliele assaggiare.
Entrarono tutti in casa, togliendosi i capotti, sciarpe, guanti e cappelli di dosso, dirigendosi nella piccola sala da pranzo dello chalet dove Diana aveva addobbato la tavola a festa.
“Wow Diana! Questa tavola è bellissima.” Si complimentò Billy.
“Grazie.” Rispose, sorridendo al piccolo alieno verde.
Tutti presero posto, Martin e Mom nei posti a capotavola mentre Billy prese posto alla destra della donna, Java alla sinistra di Martin e Diana aveva il posto libero alla destra del ragazzo.
La brunetta si diresse in cucina a prendere il sidro di mele, che servì a tutti, poi furono serviti il tacchino e la torta di carne ed infine la torta al gelato e zucchero e la crostata di sciroppo d'acero.
“La crostata!” Esclamò Martin, sorridendo come un bambino in un negozio di giocattoli.
“Si, ero indecisa su quale dei due dolci preparare ed infine li ho fatti entrambi.” Spiegò Diana, guardando i suoi amici divorare i dolci, lasciandone una fetta di entrambi per lei.
“Complimenti Diana, era tutto delizioso.” Si complimentò Mom con la ragazza che ringraziò la donna, arrossendo.
“Martin mi dai una mano con i piatti? Non ce la faccio a portare tutto da sola in cucina.” Pregò Diana ed il ragazzo annuì sbuffando.
Così il biondo prese i piatti e Diana le posate ed i bicchieri, dirigendosi in cucina e posandoli nel lavandino.
La ragazza prese la spugna versandoci sopra il detersivo per piatti con l'intento di lavare le stoviglie, ma Martin bloccò tutte le sue buone intenzioni, togliendole la spugna dalle mani.
“Lascia faccio io, tu hai già cucinato.” La ragazza rimase a bocca aperta, era davvero Martin quello di fianco a lei? O una razza aliena sconosciuta lo aveva sostituito con un clone educato?
Martin si rese conto dell'espressione dell'amica e s'accigliò. “Cosa c'è? Guarda che se vuoi puoi benissimo lavarli tu i piatti, ed io che volevo anche farti un favore.”
No, nessuna razza aliena sarebbe riuscita a clonarlo insegnandogli le buone maniere.
Offesa e leggermente irritata, Diana uscì dalla cucina, sedendosi con poca grazia sul divano vicino al camino.
Per qualche strano motivo si sentiva ferita, dal giorno di natale pensava che Martin avesse cambiato modo di fare nei suoi confronti, era stato dolce anche nei giorni a seguire e le aveva fatto battere il cuore.
Si era illusa, la solita stupida, sicuramente era stato un altro stupido scherzo e lei ci era cascata con tutte le scarpe.
Ricacciò indietro le lacrime e solo in quel momento si rese conto che Java, Mom e Billy la guardavano preoccupati, di nuovo ed il piccolo alieno stava per chiederle se andasse tutto bene quando un rumore sordo ed una imprecazione arrivarono dalla cucina.
Diana si alzò velocemente dal divano e corse da Martin.
“Che succede?” Il ragazzo sussultò alla domanda dell'amica.
“Nulla, mi sono tagliato mentre lavavo un coltello, nulla di preoccupante.” Rispose con una scrollata di spalle.
“Fammi vedere.” Diana si avvicino a lui e controllò il dito ferito del ragazzo. “Per fortuna il taglio è superficiale, ma non ti muovere vado a prendere il disinfettante.” Uscì dalla cucina senza ascoltare le proteste di Martin e tornando poco dopo, armata di cerotti e disinfettante.
“Non era necessario, è solo un graffio.” borbottò il biondo, voltando il capo per non far vedere il rossore sulle guance.
“Shh! Smettila di lamentarti come un bambino.” Diana spruzzò un po' di disinfettante su un batuffolo di cotone ed iniziò a tamponare piano sulla piccola ferita, poi ci sistemò sopra il cerotto. “Ecco fatto!” Escalmò soddisfatta.
“G-grazie.” Balbettò il biondo, visibilmente a disagio.
“Di nulla.” Sorrise debolmente Diana ed uscì dalla cucina.
“Diana, Martin! Venite, mancano pochi minuti alla mezzanotte!” Billy volò vicino alla bruna, gridando eccitato e la ragazza sorrise intenerita.
“Ho sentito che manca poco alla mezzanotte!” Esclamò Martin, sbucando dalla stessa porta da cui era uscita l'amica.
“Si, forza venite.” Billy tirò il biondo per la manica della maglia e lo trascinò in salotto, seguito da Diana.
“Bene, siete qui.” Mom sorrise ai tre appena entrati nella stanza e riprese la bottiglia di champagne che era stata costretta ad abbandonare prima di cena.
“Ora parte il conto alla rovescia e pensate a cosa desiderate per il nuovo anno perché appena stapperò la bottiglia il tappo colpirà uno di voi e la persona colpita potrà esprimere un desiderio.” Continuò la donna.

10

Un desiderio …

9

Un desiderio per il nuovo anno …

8

Cosa potevo desiderare per il nuovo anno?

7

La pace nel mondo? Troppo scontata …

6

Di passare i prossimi esami col massimo dei voti? Forse …

5

No, c'era una sola cosa che desiderava …

4

Solo una cosa, anzi, una persona …

*3* 

Un biondo egocentrico …

2

Solo lui …

1

Lui …

Buon anno! Mom stappò la bottiglia e il tappo colpì la gamba destra di Diana.

Per il nuovo anno io voglio … Martin!

“Diana, esprimi un desiderio!” Mom le sorrise, e lei annui meccanicamente.
“Fatto.” Guardò il tappo di sughero sul pavimento e lo raccolse. Poi i suoni dei fuochi la riportarono al presente e vide Martin, Java e Billy correre fuori seguiti da Mom.
Nascose il tappo nella tasca del cappotto e si avviò fuori, una volta uscita rimase incantata dallo spettacolo che illuminava il cielo di mezzanotte.
I fuochi risplendevano con i loro brillanti colori, portando il giorno per pochi secondi, facendola sorridere e sperare che quel nuovo anno portasse con sé nuove novità e Martin …
Lo cercò con lo sguardo e si stupì nel trovarlo a fissarla intensamente, arrossì e si avvicinò a lui.
“Come mai non guardi i fuochi? È uno spettacolo meraviglioso.” Sorrise lei, ritornando a fissare il cielo.
“Stavo guardando uno spettacolo migliore e più luminoso.” Diana spostò velocemente lo sguardo sul biondo; era serio, non la stava prendendo in giro ma non voleva illudersi …
“Non illudermi.” Diede voce ai suoi pensieri, senza nemmeno rendersene conto.
“Non ti sto illudendo né prendendo in giro.“Si avvicinò a lei, accarezzandole la guancia destra con un dito.
“Posso esprimere anche io un desiderio?” Era una domanda chiesta a nessuno in particolare, ma lei annuì senza accorgersene. Martin sorrise ed avvicinò il suo volto a quello di Diana, lei trattenne il fiato e poi le sentì …
Le labbra di Martin sulle sue, moribe e fredde. Il cuore iniziò a battere furiosamente, lui la stava baciando! E non c'era nessun vischio a giustificare il suo gesto, lui lo stava facendo perché lo voleva.
“Si è appena realizzato il mio desiderio.” Sussurò Martin, una volta staccatosi da lei.
“Vuoi sapere cosa ho desiderato io?” Gli chiese Diana, sorridendo e lui annuì.
“Te.” Rispose e Martin le sorrise, stringendola a sé. “Buon Anno, Martin.” Sussurò ancora lei.
“Buon Anno, Diana.”

Note di Evelyn

Ciau! Ne approfitto per darvi gli auguri di natale in ritardo e quelli di Capodanno in anticipo ahaha.
Allora, spero che questa shot vi sia piaciuta e che non ci siano troppi errori, l'ho corretta e modificata per giorni, so che potevo arricchirla e renderla più bella e sto lavorando per rendere le mie storie più interessanti e scritte meglio.
Questa shot è molto importante per me perché voglio dedicarla a Notteinfinita e Winrychan.
Spero vi sia piaciuta e ringrazio chiunque leggerà e recensirà, grazie ed a presto.
Evelyn❤

P.s: dovevo pubblicarla il 28, ma per evitare un possibile ritardo ho preferito pubblicarla ora.