Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: lapoetastra    26/12/2014    5 recensioni
< Io... io sono innamorata di te >, disse Daenerys tutto d'un fiato, con gli occhi rivolti verso terra e le guance paonazze.
Ma subitò si pentì di aver pronunciato quelle parole.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen, Viserys Targaryen
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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< Viserys… ti… ti posso parlare un momento? >, disse d’improvviso Daenerys, facendo sussultare il fratello con il suono acuto ed infantile della sua voce, che quel giorno sembrava velata da una vena di preoccupazione.
< Certo, sorellina >, rispose il maggiore, lasciandosi condurre da lei in una stanza isolata del castello nel quale vivevano.
Una volta che vi giunsero, Daenerys chiuse la pesante porta di legno smaltato e gli si parò davanti, torcendosi le mani imbarazzata, senza sapere da dove cominciare.
Viserys, dal canto suo, la osservava in silenzio, con un ghigno divertito che gli increspava le labbra sottili.
Era curioso di sapere che cosa avesse da dirgli di così importante e segreto la sorella e perché quella cosa, qualunque fosse stata, l’agitava in tal modo.
< Allora? >, chiese poi, quando si accorse che l’altra non voleva decidersi a parlare.
Dany prese un lungo respiro profondo.
< Io sono innamorata di te >, disse tutto d’un fiato, con gli occhi rivolti verso terra e le guance paonazze.
Si aspettava, anzi era sicura, che il fratello si sarebbe messo a ridere per quella sua dichiarazione così infantile e sciocca, e che le avrebbe rivolto una paternale sul fatto che sicuramente aveva confuso l’affetto con l’amore, che tra fratello e sorella non poteva esserci niente e che con il tempo la cotta le sarebbe sicuramente passata.
Quasi si pentì di avergli rivelato i suoi sentimenti, ma sapeva anche che se non l’avesse fatto non avrebbe più dormito, la notte, come già accadeva continuamente dal momento in cui si era resa conto che le sue emozioni quando vedeva Viserys erano diventate più intense.
Il ragazzo, però, invece di sghignazzare, al suono di quelle parole era rimasto paralizzato come se avesse ricevuto un secchio di acqua gelata addosso.
Non sapeva cosa dire, e non aveva idea di cosa fare.
“Io sono innamorata di te”, le parole della sorella, pronunciate con la sua vocetta squillante che lui avrebbe potuto giurare di sentire anche nel più perfetto silenzio, avevano originato nel suo corpo un uragano che lo stava devastando.
Perché in realtà anche lui amava Dany.
La amava più di qualsiasi cosa al mondo, molto più della sua stessa vita.
Ed era sempre stata dura cercare di trattenere le dita dall’affondare nei morbidi capelli di lei, e dal baciare le sue delicate labbra, soprattutto quando la giovane, terrorizzata dai temporali estivi, si infilava nel letto con lui.
Ma ci era sempre riuscito, ed ultimamente aveva iniziato a credere che forse era stata una semplice cotta giovanile, che forse era una cosa normale tra fratelli quasi coetanei che stavano insieme ogni secondo, che forse finalmente gli stava passando.
In quel momento, però,  nell’udire la rivelazione di Dany, tutto l’amore che aveva continuamente provato per lei e che aveva invano cercato di soffocare, ripiombò di colpo nel suo cuore come una corrente impetuosa di passione travolgente.
Avrebbe voluto prendere tra le braccia la sorella e stringerla fino a fondersi con lei, diventando una cosa sola, due anime in un singolo corpo.
Avrebbe voluto baciarla fino a rimanere senza fiato e con le labbra screpolate.
E poi si sarebbero staccati, ma solo per pochi centimetri e solo per il tempo necessario a riprendere aria, e poi avrebbero ricominciato ancora più appassionatamente.
Viserys avrebbe dovuto fare tutto questo, perché sia lui sia la sorella lo desideravano intensamente.
Eppure non fece niente.
Perché non era giusto.
Per quanto lui l’amasse, Daenerys rimaneva comunque sua sorella minore, ed il loro sentimento non era corretto, non era normale, e avrebbero dovuto tentare entrambi di soffocarlo, prima che diventasse talmente travolgente da risultare inarrestabile, prima che i loro genitori lo scoprissero.
< Io non ti amo >, disse il giovane, cercando di dare un tono fermo ed autoritario alla propria voce, nonostante nell’udire se stesso pronunciare quelle parole, rabbrividì di orrore e sentì il cuore rompersi come un cristallo di vetro.
Daenerys, invece, non replicò a quel netto rifiuto a cui si era già preparata mille e mille volte, e si limitò ad abbassare il capo.
I lunghi capelli dorati simili a fili di seta le nascosero il volto fanciullesco, coprendo anche le calde lacrime di dolore che avevano iniziato a scorrerle lungo le guance, incuranti della sua volontà di fermarle.
Viserys, però, che conosceva la sorella meglio di chiunque altro, si accorse lo stesso della sua disperazione a malapena trattenuta e celata alla vista.
Ed il ragazzo si odiò, in quel momento, in un modo talmente forte e devastante che non credeva avrebbe mai potuto provare neanche nei confronti del suo più acerrimo nemico.
Avrebbe voluto, avrebbe dovuto, dirle che non era vero, che lui l’amava da sempre, e che avrebbero vissuto l’uno al fianco dell’altra ancora più vicini di quanto erano stati fino ad allora, ma ancora una volta rimase zitto.
Era meglio così, in fondo.
Tra di loro l’unico amore permesso era quello fraterno, così distante da quello che stava esplodendo nel cuore di entrambi.
Daenerys, vedendo che il fratello era irremovibile, corse via dalla stanza, da lui, riuscendo a stento dal trattenersi a sbattere la porta.
Una volta che si fu chiusa nella sua camera privata, si gettò sul letto come se non avesse peso e si lasciò andare alla tristezza più assolutizzante che avesse mai provato in vita sua e che l’aveva invasa da quando l’uomo che amava l’aveva rifiutata.
Detestava tutto in quel momento.
La vita, che aveva fatto sì che Viserys fosse suo fratello e che complicava sempre le cose, il suo folle amore che la rendeva cieca di fronte alle decine di aitanti spasimanti che ogni giorno la chiedevano in sposa, ed il suo cervello, che non riusciva ad obbligare il suo cuore a vedere Viserys in un altro modo, come sarebbe dovuto essere.
Ma soprattutto Dany odiava se stessa, ancora così infantile, ancora così bambina alle prese con la prima cotta che era convinta sarebbe durata per sempre, e la sua boccaccia, che non era riuscita a stare zitta e che adesso aveva rovinato il dolcissimo rapporto con il fratello.
Non avrebbe dovuto dire niente, sarebbe dovuta rimanere in silenzio e tenere per sé i propri sentimenti.
Ma non l’aveva fatto, ed ora il rimorso le squassava il corpo, lacerandolo in mille pezzi dall’interno.
Anche Viserys, ritornato nella sua lussuosa stanza, non riusciva a darsi pace.
Era pentito per come aveva trattato la sorella, così freddamente e senza la minima sensibilità, come se davvero non gliene importasse niente.
Non era affatto così, ma lui lo sapeva, lei no.
Era convinto di aver fatto la cosa giusta, rifiutandola.
Ma era stato tremendamente doloroso e difficile rivolgerle quelle crude parole, quella bugia, che aveva trasformato il suo bellissimo viso in una grottesca maschera di sofferenza, ed ora era in preda al rimorso che gli faceva mancare il respiro.
Ciascuno con i propri tristi pensieri ed i propri sensi di colpa, nessuno dei due fratelli Targaryen riuscì a dormire, quella notte.
E questa fu un’altra delle cose che li rese ancora più uguali e consanguinei di quanto avrebbero voluto.
   
 
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