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Autore: Cecy_y    30/12/2014    2 recensioni
Una ragazza si sveglia trovandosi da sola in un luogo lugubre. Ha paura e non sa cosa fare, ma soprattutto cosa ci fa lì e chi è lei?
"L’unica cosa che percepisco è la terra bagnata a contatto con la mia schiena. Faccio dei respiri profondi, mentre lentamente il mio corpo, ancora indolenzito, si sveglia".
Buona lettura.
Genere: Angst, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fallen


L’unica cosa che percepisco è la terra bagnata a contatto con la mia schiena. Faccio dei respiri profondi, mentre lentamente il mio corpo, ancora indolenzito, si sveglia. Apro gli occhi. La notte avvolge tutto il paesaggio, illuminato dalla fioca luce della luna. Non riesco a sentire nessun rumore, a parte quello del vento che soffia fra le fronde degli alberi. Delicatamente cerco di alzarmi per scorgere qualche particolare in più di ciò che mi circonda. Mi prendo la testa fra le mani mentre, per un secondo, il mondo gira intorno a me. Le gambe tremano ed è come se non riuscissero a sostenere il peso del mio corpo. Non mi sono mai sentita così debole. Intorno a me si estende un grande prato, tagliato in due da un vialetto costeggiato da una lunga fila di alberi. Tutto mi sembra così desolato e il silenzio che abbraccia quel luogo lo fa apparire ancora più lugubre.

Dove sono finita?

Il cuore batte come se volesse uscirmi dal petto, mentre il respiro diventa affannato. Cammino avanti e indietro non sapendo cosa fare. Inizio a correre, anche se non ho una meta precisa. Cado, mi rialzo. I piedi scalzi, ormai sporchi di fango, mi fanno male, ma non mi fermo, continuando quella fuga senza fine.

Da chi sto scappando? Non lo so. Forse da me stessa e dal male che ha inghiottito la mia anima, un tempo pura.

Non ce la faccio più. Mi inginocchio e poggio le mani a terra, cercando di riprendere fiato. Il paesaggio è cambiato: l’erba ha lasciato posto all’asfalto e una grande via, illuminata dalla luce dei lampioni e costeggiata da case d’età vittoriana, si presenta davanti ai miei occhi. Una fitta alla schiena mi fa piegare su me stessa ed improvvisamente è diventato difficile respirare. Con le mani cerco di trovare la fonte del dolore, mentre la vista diventa sempre più sfocata. Sento delle voci sconosciute e il rumore di passi che si avvicinano. L’unica cosa che riesco a vedere, prima di cadere nelle tenebre dell’oblio, è la mia mano macchiata di sangue che stringe una piccola piuma bianca.




Angolo autrice:
Ciao a tutti! Mi presento, sono Cecy_y, ma potete chiamarmi Cecilia.
Questa è la prima storia che pubblico nella sezione "Originali" e "Angeli e Demoni". Spero che sia ben scritta e di vostro gradimento. 
Se ci sono errori o imprecisioni sarò felice di correggerli e sono aperta ai consigli per migliorare.
Questa fic in teoria corrisponde al prologo di una storia che ho in mente, ma che non sono sicura di sviluppare per il momento.
Spero che comprendiate la vera identità della protagonista.
Un bacio e alla prossima!
Cecilia 
  
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