Mi sento così da troppo tempo. Vuota. Non provo nulla da quando quel coglione mi ha spezzato il cuore. Fredda come il ghiaccio.

Camminai per le strade di Doncaster, faceva terribilmente freddo quel giorno ma non m’importava. Mancavano pochi giorni al natale e molte persone si affrettavano a comprare regali per i propri amici, fidanzati o parenti. Doncaster era addobbata da quelle graziose luci natalizie, era stupenda. Camminavo senza meta, osservavo le coppiette scambiarsi baci lungo la strada e un senso di disgusto mi pervarse. Odiavo l’amore. Lo definivo un sentimento stupido, il più crudele. Arrivai davanti ad una scritta luminosa che diceva “British Coffee”, entrai nel locale e un senso di calore invase il mio corpo. Mi sedetti ad al tavolino vicino alla grande vetrata e guardai fuori.
-Cosa desidera signorina?- Una voce femminile mi distrae dai miei pensieri
-Un caffè, grazie- dico con gentilezza accennando un flebile sorriso. La donna appuntò il mio ordine sul taccuino e se ne tornò poco dopo con l’ordinazione. Bevevo e guardavo fuori. Si può veramente tornare a provare dei sentimenti? Quella domanda ormai mi perseguitava da giorni ma la risposta ancora non esisteva.

-Posso?- Mi girai verso la voce e vidi un ragazzo dagli occhi azzurri indicare la sedia davanti a me.
-Certo- Dissi di rimando.
-Fa tu tantino freddo, non credi?- disse sedendosi. Sorrisi.
-Giusto un tantino- Dissi ridendo, anche lui rise alla mia affermazione.
-Allora… Cosa vuoi fare, madame?- Disse sfregando le sue mani l’una contro l’altra.
-Non lo so Lou, non c’è molto qui. Tu, cosa vorresti fare?-
-Prima di tutto vorrei vedere un sorriso sul tuo volto- Disse sfoggiando uno dei suoi sorridi migliori. Come faceva ad essere così felice quel ragazzo? Dopotutto lui una ragione per sorridere ce l’aveva, tra pochi giorni sarebbe stato il suo compleanno. Lui adorava i compleanni, sembrava un bambino il giorno di natale e a vederlo sorridere mi si scaldava il cuore. Sorrisi alla sua affermazione. Mi sarebbe piaciuto essere come lui.
-Andiamo a pattinare?- Chiesi. Lui annuii silenziosamente. Ci alzammo dal tavolino e dopo aver pagato il caffè uscimmo dal locale. Un vento gelido scompigliò i miei lunghi capelli neri, mi girai verso Louis e lo vidi intento a sistemarsi i suoi capelli anch’essi scompigliati dal vento. Il tragitto verso la pista di pattinaggio fu piuttosto silenzioso, mi piaceva il silenzio aveva un qualcosa che mi faceva sentire bene.

La pista era gremita di coppiette intenti a scambiarsi effusioni e a tenersi per mano, alcuni ragazzi ridevano alla caduta di un loro amico e alcune ragazze facevano gridolini appena passava un bel ragazzo. Mi misi in pista in compagnia del mio migliore amico. Iniziai a pattinare velocemente, mi sentivo libera da tutto, da ogni pensiero. Sentivo una leggera brezza gelida sul mio viso e le guance arrossarsi per il contrasto tra il caldo ed il freddo che si era creato. Ad un tratto mi trovai a terra ed un ragazzo sopra di me. Successe così velocemente che non me ne accorsi subito.

-Stai bene?- Mi chiese il ragazzo. Mi misi a sedere e lo guardai. Aveva i capelli ricci un po’ allungati tirati un po’ indietro e degli occhi verdi. Quei occhi erano magnetici, ti ci potevi perdere.
-Ehmm, si grazie.- Dissi sorridendo. Stavo veramente sorridendo ad uno sconosciuto?
-Mi dispiace per averti travolto ma è che io a pattinare sono una frana- Disse grattandosi la nuca con fare imbarazzato. La sua voce roca era così adatta a lui che sarei stata ad ascoltarlo per ore.
-Ho notato.- Dissi ridendo. Ora rido, ma cosa sto facendo?
-Harry- Disse porgendomi la mano. Sorrideva e ai lati della sua bocca intravidi due adorabili fossette, aveva un sorriso smagliante, bello. Lo guardai per qualche istante, era davvero perfetto.
-Scarlett- Dissi stringendogliela e sorridendo di rimando. Ci rialzammo dal pavimento ghiacciato aiutandoci l’uno con l’altra. Ancora sorrideva e quel sorriso faceva sorridere anche me.
-Scarlett, stai bene?- Mi voltai e vidi un Louis tutto preoccupato che mi strinse tra le sue braccia.
-Si Lou, tutto apposto- Dissi ridendo. Quel ragazzo era veramente ansioso ma dopotutto gli volevo bene lo stesso. Louis si girò verso Harry e lo guardò serio.
-La prossima volta gira dal verso giusto- Disse arrabbiato. Ma perché doveva essere anche protettivo? Però quel lato mi faceva sempre ridere, non era adatto a lui. Lui era quello scherzoso, l’idiota della situazione, il clown della classe, in poche parole un burlone.
-Mi dispiace- Disse Harry imbarazzato. –Non dar retta a questo idiota Harry, non fa sul serio- Dissi rassicurandolo. Sul suo volto si formò lo stesso splendido sorriso di prima e un brivido percorse la spina dorsale. Cosa mi stava succedendo?

Mi saluto con un flebile “Ci si vede” e poi lo vidi allontanarsi. Cazzo, era dannatamente bello, era perfetto. Scarlett ma che diamine stai dicendo? Come può farti quest’effetto uno sconosciuto? Usci dalla pista e con Louis al mio fianco m’incamminai verso casa. Pensai a quel ragazzo per tutta la sera e mi addormentai con l’immagine del suo sorriso nella mia mente. Dovevo assolutamente rincontrarlo.

*Spazio Autrice*
BuonSalve, mi chiamo Sara e sono una nuova autrice.
Non sono molto brava a scrivere ma a volte mi diletto in piccole storie 
e questa è una di quelle e ho voluto farvele leggere.
Allora, com'è questo capitolo?Vi ha incuriosito?
Se vi è piaciuto scrivetemi una recenzione. Ci tengo molto a saperlo.
Spero vi sia piaciuta.
Al prossimo capitolo
See you soon
_OneLove_