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Autore: Jordan Hemingway    31/12/2014    7 recensioni
Raccolta di flash-fic per aspettare l'anno nuovo assieme alle nazioni.
“Ehi, frog.” Quella voce l’avrebbe riconosciuta anche tra il suono di mille fuochi d’artificio. Francis alzò la testa, e davanti a lui c’era Arthur, che lo fissava bieco. “Quando sei a London, rispetta le tradizioni inglesi.”
“Mon chere, non sono dell’umore per…”

...
Ivan avvicinò inesorabilmente il bicchiere alle labbra dell’altro. “E’ quasi mezzanotte: il tuo desiderio non si avvererà se non lo bevi in tempo.”
Eduard decise che non avrebbe mai più espresso desideri in vita sua.

...
“Rosso?” Il tedesco lo guardò senza capire. “Perché rosso? E cosa?” Meno sette, meno sei.
“Perché il rosso porta bene!” Feliciano sembrava sconvolto dall’ignoranza di Ludwig. “Devi assolutamente indossarne di rossi, Germania!” Meno cinque, meno quattro.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Campane

“Don!
“Giappone, falla finita bastardo!” Urlò Romano per la settantesima volta.
Kiku si strinse nelle spalle. “Mi dispiace, le campane devono suonare un colpo per ogni peccato dell’umanità, per purificare dalle cattive azioni dell’anno passato.” Don!
“E quanti sarebbero questi peccati?”
“Cento e otto.” Don!
“E che cazzo, se vuoi andare in paradiso ti ci mando io senza  rompere i timpani a nessuno!”


#Coltello

“Qualcuno ha visto il coltello per l’arrosto?” America si guardò in giro, mentre Cina assumeva un’espressione imbarazzata.
“Aru… Da noi porta male tagliarsi con una lama il primo giorno dell’anno: quindi ieri li ho gettati tutti.”
Alfred boccheggiò: “E il mio tacchino arrosto?”
“Nessun problema, aru!” E con un urlo belluino Cina si avventò sull’arrosto a colpi di kung fu.


#Desiderio

“Perché non bevi?” Ivan incombeva sorridente su Estonia.
“Ecco io…” Eduard fissò il calice in cui una poltiglia di cenere grigiastra galleggiava sopra le bollicine dello champagne.
Ivan avvicinò inesorabilmente il bicchiere alle labbra dell’altro. “E’ quasi mezzanotte: il tuo desiderio non si avvererà se non lo bevi in tempo.”
Eduard decise che non avrebbe mai più espresso desideri in vita sua.


#Gallo

“Natalia, sorellina.” Russia cercò di nascondersi dietro un armadio. “Potresti per favore riportare il tuo animaletto in cortile?” Chiese preoccupato, mentre il gallo iniziava a bucare i suoi stivali a colpi di becco.
L’aura di Bielorussia crebbe a dismisura: “E’ tradizione che il gallo becchi il mangime della persona che si sposerà per prima nel nuovo anno.” Ivan iniziò ad indietreggiare verso la finestra, mentre Natalia si avvicinava. “Fratellone, io sono pronta: diventa una cosa sola con me.”


#Cipolla

Kiku fu svegliato da un olezzo acre e pungente.
“Che –coff coff – Che cosa sta succedendo?” Domandò lacrimando. “Un incendio!”
Fu solo quando ebbe posato i piedi sul pavimento che si accorse di Grecia e della cipolla che teneva in mano.
“Buon… Anno.” Augurò nel suo giapponese stentato, continuando a dargli buffetti in testa con la cipolla.


#Sciogliersi

“Su-san!” Tino mostrò a Svezia un ammasso di latta sciolto e solidificato fino ad assumere una forma scientificamente impossibile. “Tu che ne pensi: nel 2015 cambierò slitta e passerò agli aerei?” Domandò preoccupato, scrutando il pezzo di latta.
Svezia glielo tolse dalle mani, e lo osservò attentamente da ogni lato prima di restituirglielo.
“Figli. Molti.” Fu il vaticinio. Dopodiché lo fissò da sopra gli occhiali con uno strano luccichio. “Moglie, diamoci da fare.”


#12 volte

“Non ce la posso fare.” Boccheggiò Toris, allentando la cintura per la quarta volta. Lettonia fu solo in grado di annuire. “Ti prego, Eduard, possiamo fare finta di essere arrivati a dodici?”
Estonia scosse la testa con disapprovazione: “Dodici è il numero della fortuna, e oggi bisogna mangiare dodici pranzi: ne mancano ancora cinque.” Aggiunse, portando in tavola una nuova teglia di salmone con patate.


#Sale

“Che cosa stai facendo, stai cercando di ucciderci tutti?” Domandò Arthur, sfregandosi gli occhi: nonostante le sue sopracciglia, alcuni granelli di sale erano riusciti ad infilarsi anche nei suoi occhi.
Turchia sogghignò e si aggiustò la maschera sul viso: “Porta bene spargere sale non appena scocca la mezzanotte.” E continuò a gettarne a piene mani sui suoi ospiti, passandosi la lingua sulle labbra. “O forse avreste preferito qualcosa di più piccante?”


#Buoni Propositi

“Fratellone: ho scritto la mia lettera, vuoi sentire?” Domandò Belgio a Olanda, il quale continuò a fumare la sua pipa senza fare una piega. Belgio lo interpretò come un sì. “Dunque, per il prossimo anno prometto di essere gentile con tutti e di essere educata anche con le nazioni più maleducate.” Mostrò al fratello la lettera, decorata con rose e ghirigori dorati. “E tu che cosa hai scritto?”
Olanda spostò lo sguardo sulla sorella. “Prometto di fumare più dello scorso anno.”


#Piatti

“Coraggio Norvegia!” Esclamò allegramente Danimarca, gettando dalla finestra altri piatti e vasellame vari. “E’ divertente e porta bene!”
“Non capisco il senso di rompere piatti che potrebbero essere usati ancora.” Borbottò Norvegia, intento a decorare il dolce piramidale con bandierine danesi e norvegesi. “Sbrigati e vieni a mangiare.”
“Non essere timido!” Danimarca con una mossa sola estrasse il piatto su cui posava il dolce e lo lanciò assieme agli altri. Il dolce collassò su se stesso. “Ehi, Norvegia, che ti prende? Fermo, fermooo!”


#Clessidra

“Ecco! Ci siamo!” Ungheria strinse il braccio di Gilbert e si fece largo tra la folla fino a raggiungere la prima fila.
“Cerca di non staccare un braccio alla mia favolosa persona.” Prussia avrebbe aggiunto altro, ma in quel momento la grande clessidra iniziò a girare, proprio mentre attorno a loro veniva iniziato il countdown.
“Buon anno!” La sabbia iniziò a cadere lentamente con un rumore soffice: avrebbe avuto un anno di tempo per colmare la clessidra. “Non è uno spettacolo magnifico?” Chiese Eliza, mentre i fuochi d’artificio iniziavano a danzare nella notte.
“Più di me? No.” Gilbert le passò un braccio attorno alle spalle. “Ma ci si avvicina molto.”


#Bacio

Era stato tutto inutile: Francis crollò a sedere nella neve davanti al London Bridge, gettando il rametto di vischio nelle acque del Tamigi. Non solo quello stupide Arthur si era eclissato non appena il suo aereo era atterrato su suolo inglese, ma era pure riuscito a non farsi trovare per tutta la serata.
Francis, di umore insolitamente depresso, non alzò nemmeno la testa quando il Big Ben iniziò a rintoccare la mezzanotte.
“Ehi, frog.” Quella voce l’avrebbe riconosciuta anche tra il suono di mille fuochi d’artificio. Francis alzò la testa, e davanti a lui c’era Arthur, che lo fissava bieco. “Quando sei a London, rispetta le tradizioni inglesi.”
Mon chere, non sono dell’umore per…”
Non capì nemmeno come avesse fatto l’altro a prenderlo per il bavero della camicia, farlo alzare e gettarselo addosso tutto allo stesso tempo: era troppo impegnato ad insegnare a quel anglais come eseguire un corretto bacio alla francese.


#Uva

“E uno, e due, e tre, e quattro, e cinque…” Romano contava annoiato gli acini che Antonio ingoiava allo scoccare esatto di ogni rintocco della mezzanotte. “E nove, e falla finita, e dieci, e piantala, e undici, soffocati e muori, e dodici… EHI?” Al dodicesimo chicco Antonio iniziò a boccheggiare e a barcollare reggendosi allo schienale della sedia su cui era salito.
“ ‘zzo fai, bastardo?” In due salti Romano era lì, le braccia attorno allo spagnolo, e iniziò a colpirlo sullo stomaco come se ne andasse della sua stessa vita. “Non…azzardarti …bastardo…a…morire… a Capodanno…coglione!” Ripeteva ad ogni colpo, finché l’altro non tossì forte e ricominciò a respirare.
Mi vida… Come farei senza di te?” Sorrise, aggrappandosi a Romano.
E poco importava che per fingere di andare all’altro mondo per far preoccupare il suo querido quest’ultimo per poco non gli avesse rotto tutte le costole nel tentativo di salvarlo.
Per fortuna era riuscito a mangiare anche l’ultimo acino in tempo, rifletté soddisfatto Antonio, crogiolandosi tra le braccia del suo Romano.


#Panna

Vash Zwingli era molto, molto turbato.
“Dai, fratellone!” Lili sorrise, piena di aspettativa. “Non preoccuparti, a Capodanno si può fare.”
“Io non credo che…” Le braccia di Vash tremavano, mentre cercava di indietreggiare. “Potremmo rimandare all’anno prossimo, che cosa ne dici?”
“Non fare così, è una tradizione!” Gli occhi di Lili sembravano pericolosamente vicini a riempirsi di lacrime. Con un sospiro rassegnato e un singulto di dolore, Vash versò una cucchiaiata della sua panna migliore (proveniente da mucche svizzere di prima qualità) sul pavimento, mentre fuori risuonavano i fuochi d’artificio.


#Mucca

“Ehi, tu!” Islanda si fermò. “Sì, dico a te. Vorrei dirti due parole al riguardo del tuo comportamento nei miei confronti.”
Il ragazzo sospirò.
“Innanzitutto, il cibo: non credo di pretendere troppo, solo qualcosa di fresco e che non profumi di stalla ogni giorno, e da bere non la solita risciacquatura di piatti.”
“Altro?”
“A dire il vero sì. Tu dormiresti in una stanza piena di spifferi? Non credo proprio: ti prego quindi di installare un buon sistema di isolamento dal freddo. E magari già che ci sei aumenta la metratura, e aggiungi una zona sauna.”
“Una… zona sauna?” A quel punto Islanda pareva lievemente sconvolto.
La mucca alzò la coda con aria belligerante: “Beh, che cosa credi? Non siete solo voi umani ad apprezzare certe cose!”
 

#Times Square

La New Year Ball scese lentamente mentre in piazza venivano scanditi i secondi che mancavano alla mezzanotte.
“Buon anno a tutti!” Alfred alzò il sacchetto di carta contenente il suo whiskey e ne ingollò un sorso abbondante prima di passarlo a Canada, avvolto in uno spesso asciugamano.
“Che ne dici, Mattew?” Domandò, battendogli una mano sulla spalla. “Non è molto meglio questo che buttarsi in acqua con questo freddo? Per fortuna che l’eroe” E indicò se stesso. “era nei paraggi per salvarti.”


#Venezia

“Germania!” Feliciano saltellò sul posto nel tentativo di non congelare. “Voglio un altro maialino di marzapane!”
“Li hai finiti tutti due ore fa.” Gli ricordò secco Ludwig: quei dolcetti erano stati fatti con tanta perizia, ed ora non c’erano più. Erano nello stomaco dell’italiano che aveva insistito per trascinarlo al freddo in piazza San Marco.
“Vee!” Feliciano si rabbuiò, ma l’inizio del countdown spazzò via i suoi problemi. “Li hai anche tu rossi, vero?” Meno dieci, meno nove.
“Rosso?” Il tedesco lo guardò senza capire. “Perché rosso? E cosa?” Meno sette, meno sei.
“Perché il rosso porta bene!” Feliciano sembrava sconvolto dall’ignoranza di Ludwig. “Devi assolutamente indossarne di rossi, Germania!”  Meno cinque, meno quattro.
“Ma che cosa?” Sbottò Ludwig frustrato: possibile che anche negli ultimi secondi dell’anno Feliciano dovesse comportarsi da idiota? Meno tre, meno due.
Feliciano si avvicinò. “Non lo sai?” Perché mai in quel momento la sua espressione non sembrava più tanto innocente? Meno uno.
“Insomma, io non…”
Le labbra di Feliciano si incollarono alle sue, lasciandolo finalmente senza parole.
Quando i due si staccarono, Feliciano gli sussurrò all’orecchio. “Te lo spiego stanotte, cosa deve essere rosso a Capodanno.”

 
E salve a tutti! In attesa dello spumante e dei trenini di questa sera, grazie ad un articolo trovato in internet  e alle scans di Hetalia in inglese ho buttato giù tutto questo: ogni flash è ispirata alle tradizioni dei vari paesi, e dato che l’articolo era in inglese, che non è masticato da tutti, ecco di seguito le tradizioni in questione:

Giappone: secondo la tradizione buddista, si suonano 108 colpi di campana per purificare l’umanità da ogni passione/peccato.

Cina: Per evitare di ferirsi a Capodanno, cosa che porterebbe alquanto male, si nascondono tutti i coltelli/forbici etc.

Russia: Si scrive un desiderio su un foglietto, lo si brucia e si getta la cenere in un calice di champagne, da bere entro mezzanotte.

Bielorussia: Per predire chi si sposerà nell’anno venturo, si usa un galletto. Le ragazze hanno il mangime davanti a loro, e la ragazza in possesso del cumulo dove il gallo si ferma a mangiare sarà quella che si sposerà.

Grecia: Si appende una cipolla per la buona sorte alla porta, e al mattino si svegliano i bambini colpendoli leggermente in testa con essa.

Finlandia: Si fondono le vecchie latte e si fa solidificare il tutto: poi si predice il futuro nelle forme di metallo che si sono create.

Estonia: Il dodici è il numero che indica prosperità e fortuna, quindi si deve cercare di mangiare dodici volte a Capodanno.

Turchia: a mezzanotte si versa sale fuori dalla porta, per portare fortuna nell’anno nuovo.

Belgio: i bambini scrivono lettere con i loro buoni propositi, le decorano con fiori e ghirigori e le leggono ai genitori.

Danimarca: si rompono i piatti vecchi gettandoli fuori, per iniziare l’anno bene.

Norvegia: si fa un dolce piramidale con tanti dolcetti, e si piantano bandierine su di esso.

Ungheria: Si fa girare la Clessidra di Budapest, che segnerà il tempo per un altro anno.

Francia: Bacio sotto il vischio.

Inghilterra: Bacio a mezzanotte.

Svizzera: si fa cadere a terra una cucchiaiata di panna, per portare fortuna e ricchezza.

Spagna: ad ogni rintocco della mezzanotte si mangia un acino di uva.

Islanda: Si crede che la notte del Nuovo Anno avvengano fenomeni misteriosi, tra cui morti che escono dalle tombe, avvistamenti di elfi e… mucche parlanti (la cosa mi ha sconvolto più di tutto.)

USA: A Times Square c’è una New Year’s Ball che scende da un grattacielo il minuto prima di mezzanotte per segnare il countdown.

Canada: i pazzi  canadesi si gettano nella English Bay gelata per Capodanno. Non si sa se questo porti bene, o porti solo una polmonite.

Germania (e Austria): si preparano maialini di marzapane beneauguranti da dare a tutti.

Italia: In Piazza San Marco le coppie aspettano la mezzanotte per scambiarsi un bacio. Inoltre, bisogna indossare qualcosa di rosso per buona fortuna: il qualcosa sono le mutande (o, nel caso di Ludwig e Feliciano, i boxer). Secondo voi, Ludwig apprezzerà la spiegazione di Feliciano stanotte? Ù.ù

Ecco qui! A chi ha letto fin qui e a tutti,  grazie e vi auguro un buon anno pieno di cose belle (come le GerIta, le SpaMano, le FrUk e le PruUng…)e di gioia! J
  
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