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Autore: Alexandra_Potter    02/01/2015    4 recensioni
Killian ha sempre detto ad Emma che bisogna godere dei momenti di tranquillità che la vita gli offre. E se Emma ne creasse uno tutto per loro in attesa che scocchi la mezzanotte del nuovo anno ?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Desiderio di mezzanotte-È permesso ?

Sono davanti l’appartamento di Mary Margaret e David, la porta è socchiusa ma dentro sembra tutto spento e silenzioso. Strano, sono già le otto e mezza. Busso ancora una volta, non ricevendo risposta decido di entrare, sospettoso e preoccupato, non c’è nessuna minaccia imminente al momento, ma in questa cittadina non si sa mai. Appena varcata la soglia d’ingresso, però, le luci dell’albero si accendono immediatamente e un’invitante profumo solletica i miei sensi ed il mio appetito, è un odore speziato in cui però riconosco delle note agrumate, nella penombra a cui i miei occhi si sono abituati cerco di capire chi sia l’artefice di questa delizia ma il profumo cambia ancora. Ora è più intenso, pungente, è un odore familiare, è rum. Subito dopo alle mie orecchie giunge anche lo sfrigolio tipico di quando si sta sfumando qualcosa come un arrosto. Mentre inizio ad abituarmi, sento un altro odore inebriarmi i sensi, è dolce, leggero, sento note di vaniglia, cacao, cannella, chiudo gli occhi per gustarlo totalmente e perso in questo intrigante gioco olfattivo mi accorgo che sta volta l’odore persiste, lo sento farsi più forte, apro gli occhi e una cristallina risata mi fa sulsulttare. Mi giro di scatto e la vedo, la mia Swan, ora illuminata dalla luce di mille candele sparse per tutto l’appartamento, sicuramente frutto della sua ritrovata magia. La guardo stranito, ero stato invitato per una cena in famiglia  ma mi sembra ci sia stato un, alquanto intrigante, cambio di programma.

-    Swan da quando ti diverti a prendermi in giro ?
-    Prenderti in giro ? Sai che non lo farei mai, tra i due il pirata sei tu
È diversa la mia Swan, lo sento nel suo tono di voce, leggero e sbarazzino, lo vedo nella luce che ha negli occhi, non c’è traccia di preoccupazione alcuna

-    E allora mi spieghi perché sono stato invitato per una tranquilla cena con i tuoi ed invece ci sei solo tu e il tuo, permettimi, mozzafiato ed attillato vestito rosso, per nulla adatto ad una cena in famiglia ? 

Mentre le parlo mi avvicino squadrandola lentamente, deve sentire il mio sguardo su ogni parte del suo splendido corpo, finisco la frase e mi ritrovo ad un soffio dalle sue invitanti labbra, ma non la bacio, incateno i suoi occhi ai miei e attendo la risposta.  È fiera la mia Swan, so che non le sono affatto indifferente ma il suo sguardo non si dimostra imbarazzato anzi è carico di una nuova malizia.

-    O perdonami, Killian, che scortese sono stata, avevo pensato che ti avrebbe fatto piacere una serata solo con me, ma se preferisci tutti intorno li chiamo subito. Sai mio padre muore dalla voglia di passare un’intera serata con te a parlare.

Mentre parla ricambia lo sguardo lascivo che le avevo riservato poco prima e sento accendere ogni fibra del mio essere man mano che le sue iridi smeraldine mi percorrono.  Non so esattamente a che gioco stia giocando ma questa versione di Emma mi lascia letteralmente senza fiato, tanto che ho bisogno di  un attimo per elaborare la risposta da darle.

-    No, non ce ne bisogno, amore, credo proprio che mi farò bastare la tua presenza
-    Bene, allora benvenuto al nostro secondo appuntamento ufficiale, Capitano

Mi sorride radiosa e mi sfiora le labbra con un bacio leggero

-    Secondo appuntamento ? Non ti avevo detto che sono io l’esperto degli appuntamenti ?
-    Sì, ma dato che mi conosci saprai anche che io non sono il tipo di ragazza a cui si può dire cosa fare ed inoltre hai messo in dubbio la mia capacità nell’organizzare un  appuntamento e nessuno mette in dubbio le mie capacità, quindi dammi la giacca
-    Di già Swan ? Non arriviamo nemmeno all’aperitivo ?
-    Quanto spirito Jones, continua così e mi sa che per il dopo cena non ci sarà caffè

Marca l’ultima parola, sottolineandola con un eloquente occhiata e inizia a far scorrere le sue mani sul mio petto facendo scivolare lentamente la giacca dalle mie spalle senza distogliere lo sguardo dal mio.

-    Sfacciata, mi piace
-    Pirata, mi piace

Si mordicchia leggermente il labbro e sta volta non resisto, l’afferro per la vita e catturo la sua bocca in un bacio assolutamente unico. Sento tutti sapori degli odori che prima mi inebriavano, esplodere sulle sue morbide labbra. Lei ricambia immediatamente e le nostre lingue  iniziano ad inseguirsi gustandosi a vicenda, ha così un buon sapore la mia Swan. Sa di cannella,  di rum, di cioccolato. Sa di felicità, di buono, d’amore. Sento le sue mani accarezzarmi delicate il viso, mentre il suo corpo si schiaccia maggiormente al mio facendomi perdere quasi l’equilibrio, tanto che indietreggio e urto quello che credo essere il tavolo dato che sento il classico rumore delle stoviglie che sbattono.  Ci stacchiamo ed Emma poggia la sua fronte alla mia sorridendo mentre entrambi riprendiamo fiato

-    Swan, tu sei proprio sicura di non voler saltare la cena, vero ?
-    Sicurissima, anche perché ho cucinato tutto il pomeriggio e credimi per una che considera il sandwich di Granny alta cucina è stato davvero difficile
-    Hai cucinato per me ?
-    Sì, non so esattamente quali siano i tuoi piatti preferiti, così ho cucinato i miei, magari scopriamo di avere gli stessi gusti

Mi sorride e le guance le si imporporano leggermente e non mi è mai sembrata così bella come adesso. Che poi è proprio questo che mi fa impazzire di lei, è una contraddizione vivente. Sicura e sfacciata un attimo prima, insicura e imbarazzata un attimo dopo, è talmente imprevedibile la mia Swan. Ad esempio ora sta continuando a sproloquiare, è nervosa.

-    Perché ?
-    Cosa perché ? Perché ho deciso di fare l’arrosto ?
-    No perché hai cucinato per me ?
-    Perché volevo sorprenderti. Volevo fare qualcosa che la Emma di prima non avrebbe mai fatto.  Mi sono messa in tiro, ho preso un libro di ricette di mia madre, ho indossato pure un grembiule da perfetta massaia, ho rassettato la casa, ho apparecchiato con le stoviglie coordinate, ho acceso le candele, ho addirittura sfumato l’arrosto e preparato un dolce.  E io odio fare ogni singola cosa di queste che ho elencato. Io non sono una di quelle fidanzate che sono sempre perfette ed in ordine, io mi scordo tutte le date, non faccio caso ai mesiversari, spesso voglio stare per conto mio senza nessuno intorno, odio i tacchi, metto spesso il lavoro al primo posto, non sono dolce, anzi, credo di essere una vera stronza se mi ci metto. Ma la storia del cuore mi ha fatto capire sul serio quanto tu stia cercando di cambiare per me e per quanto avrei voluto strangolarti per essere stato così ingenuo da cadere nella trappola di Gold, per non avermi raccontato nulla e per aver rischiato di morire davanti ai miei occhi, perché sì Killian per quanto tu mi ripeta che sei sopravvissuto, stavi per morire sul serio e credo che ti arriveranno dei pugni di tanto in tanto fino a che non avrò superato la cosa, sappilo, non riesco a non pensare come tu stia cercando di diventare davvero migliore per me. Per nessuno sono mai stata tanto importante, nessuno ha mai messo la mia vita prima della sua, nessuno è mai stato come te Killian. Tu mi hai rincorso fino ai confini del tempo, ti sei preso insulti, hai sopportato tutte le volte in cui non mi sono fidata di te e non hai mai mollato, mai.  Hai preso lo spesso muro che mi ero costruita attorno al cuore, lo hai scalato e hai iniziato a distruggerlo mattone dopo mattone dall’interno, perché Killian tu mi sei entrato dentro da subito, tu mi hai fatto mettere tutto in discussione, tu mi fai mettere tutto in discussione. Quindi questo, è un mio modo per dirti grazie. Grazie Killian per essere così maledettamente testardo. Inoltre oggi è l’ultimo dell’anno e bè, volevo passarlo con te.

-    Swan ?

Mentre diceva le ultime parole ha abbassato la testa, cercando di evitare il mio sguardo. La chiamo e con due dita le sollevo il mento

-    Emma, guardami.  Tu non devi sentirti obbligata a dimostrami nulla, tu sei già perfetta. È vero, sei complicata, ma a me piaci così. Il tuo essere combattiva e testarda mi ha spinto ad essere migliore. Tutto questo, la cena, le candele, tutte queste piccole attenzioni che sta sera mi stai riservando, mi fanno sentire l’uomo più fortunato del mondo, ma sei tu, il tuo carattere, i sorrisi che mi regali, la bellezza del tuo cuore, la fiducia che mi hai concesso poco alla volta, il permesso di farmi entrare nella tua vita, sono queste le cose che mi hanno fatto capire che nulla di quello che verrà, nulla di quello che dovrò affrontare sarà troppo se sarà fatto per te, se avrò il tuo cuore pronto a darmi sempre il bentornato a casa. Perché se tu hai capito che casa tua è Storybrooke, io ho capito che casa mia non è solo dove ci sei tu, ma sei tu.  Quindi non temere mia piccola Swan, io non voglio una fidanzata come tutte le altre, non voglio una principessa tutta sorrisi e coccole, io voglio la mia fiera leonessa pronta a difendere sempre ciò che ama e ciò in cui crede. Da questo discorso ovviamente è escluso il vestito che indossi, quello  ti prego mettilo tutte le volte che puoi.

Mi guardi con gli occhi lucidi e scoppi a ridere. So di essere uno scemo Swan, ma è tutto così naturale e divertente quando sono con te.  Ti guardo mentre ridi e non riesco a resisterti nemmeno questa volta, ricatturo le tue labbra che però non mi bastano, inizio a riempirti di baci. La guancia, il naso, la fronte, nuovamente le labbra per poi lasciarti una scia di piccoli baci lungo tutto il collo, beandomi del tuo delicato profumo. Sento la tua pelle percorsa da mille brividi ad ogni mio bacio e la tua mano che mi accarezza i capelli incitandomi a continuare

-    Swan, hai tre secondi per andare a prendere gli antipasti o qualsiasi altra cosa che mi distragga da te e dalle tue meravigliose forme o mi dispiace ma tutto il tuo impegno culinario verrà sprecato perché ogni fibra del mio corpo mi urla di farti mia, adesso, su questo tavolo.

Le sussurro tutto questo all’orecchio con una voce che sento essere decisamente più roca di quello che immaginavo mentre prego che decida che forse il cibo non è proprio così importante in questo momento. La sento gemere, ma un attimo dopo sento che si allontana.  Ha i capelli leggermente scompigliati e le guance rosse. Oh Swan, ma proprio oggi tutta questa passione per la cucina ?

-    Ok, è meglio se iniziamo a mangiare
-    D’accordo, allora mia piccola cuoca, cosa prevede il menù ?
-    È molto semplice in realtà, ho preparato delle costolette alle spezie, accompagnate con una salsa al profumo d’arancia, sfumate al rum. Mentre per dolce una mousse di cioccolato alla cannella, solo perché la cioccolata calda stonava con il maiale. Che ne pensi ?

Rido, ovvio, fosse per lei il mondo potrebbe sfamarsi solo di cioccolata calda con cannella.

-    Penso che non vedo l’ora di assaggiarli
-    Perfetto, allora inizia a versare il vino che io metto nei piatti. Vino rosso va bene ?
-    Certamente, anche se sale prima, non hai paura che ti faccia ubriacare di proposito ?
-    Mi fai perdere il controllo solo guardandomi, credimi i tuoi occhi sono molto più alcolici
-    Dobbiamo sempre prima mangiare vero ?
-    Sì Killian, sì

Ride e si allontana in cucina per poi tornare con le costolette che hanno un aspetto ed un profumo paradisiaci. Come una perfetta cuoca mi serve e finalmente assaggio questa prelibatezza che mi sta impedendo di  saziare un altro tipo di fame. Ma al primo morso mi rimangio immediatamente quello che ho pensato. Giuro di non aver assaggiato nulla di più buono. Mi complimento con lei e le stampo un bacio al rum. La cena scorre tranquilla, mangiamo, ci punzecchiamo, ridiamo. È tutto perfetto.

-    Bene, è quasi mezzanotte, vieni prendi lo spumante e seguimi.

Ci spostiamo nella sua stanza dove ha girato il letto in modo tale da poter vedere fuori dalla finestra. Si siede è mi fa cenno di imitarla. Mi prende la bottiglia dalla mano e la poggia sul comodino accanto a due calici. Io mi siedo con la schiena poggiata alla spalliera e faccio accoccolare lei sul mio petto. Lei alza la testa e mi bacia dolcemente.

-    Swan, non che io non ami guardare il mare, ma esattamente perché stiamo guardando fuori dalla finestra ?
-    Shhh, tu aspetta, intanto pensa al tuo desiderio di  mezzanotte, so che sembra stupido, l’ho pensato anche io quando mia madre me l’ha detto, ma esprimere un desiderio non ha mai ucciso nessuno quindi
-    Ma io non ho bisogno di nessun desiderio, il mio desiderio più grande sei tu. È vivere un momento così tutti i giorni.
-    Allora …

Prendi i bicchieri, li riempi  e agitando la mano spegni tutte le luci. Seguo ogni tuo movimento curioso, fino a che  mille colori illuminano il cielo e i tuoi occhi si riempiono d’amore.

-    Buon anno Killian, l’anno appena passato ti ha fatto entrare nel mio presente, il mio desiderio di mezzanotte è che tu sia il mio futuro
-    Sono trecento anni che ti aspetto, tu sei sempre stata il mio futuro, sei sempre stata il mio destino, mi sono innamorato di te allo stesso modo di quando in mare aperto venivo colpito da una tempesta, non ne percepivo l’arrivo, mi coglieva di sorpresa ed impetuosa mi faceva suo senza via d’uscita, potevo solo assecondare il vento. Ecco il mio amore per te è così, impetuoso ed inevitabile. Buon anno Emma.

Vedo i tuoi occhi brillare e subito dopo le tue labbra catturano le mie e lì,  con un magnifico cielo stellato come unico testimone del nostro amore, finalmente le nostre anime s’incontrano consapevoli di essersi appartenute da sempre.




















Ciao, sono tornata. È una storia così, nata per caso e senza nessuna pretesa, diciamo che è il mio modo per augurarvi un felice anno nuovo. Spero vi piaccia e se volete fatemelo sapere. Un  grosso bacio.

A presto, Alexandra.








 










   
 
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