Una scarica elettrica mi attraversò il corpo quando Bella mi attaccò il cellulare in faccia. Ghignai..
“La bimba mi vuole sfidare..”. Il mio istinto di vampiro era estremamente eccitato e la mia mente era talmente presa  dal suo pensiero da non riuscire a definire l’esistenza di altri esseri o circostanze.
Ero impazzito dal piacere. Quella donna sarebbe stata un vampiro eccezionale, la sua follia era incredibile.. “Non puoi pensare di sfidare un vampiro e passarla liscia..”. Mia moglie mi aveva provocato. “Che farai Cullen?”. Mi guardai i jeans che mi stringevano e me li slacciai.. “ Vipera..”.
Non sapevo esattamente quale sarebbe stata la mia prossima mossa, ma decisi che se voleva il gioco duro ci sarei stato. Tutto pur di riaverla. Storsi la bocca improvvisamente.. “ Ti ha provocato.. se la merita una bella lezione.. in tutti i sensi”. Cercai di rilassarmi e pensare lucidamente, ma il cellulare alla mia destra vibrò ancora distogliendo la mia attenzione. Lo presi.
Sa, signor Cullen, che non riesco a riprendermi?
Appoggiai la testa allo schienale della sedia. “ Neanche io.. quanto ti voglio, mamma mia”.
Ho un metodo infallibile, signora Cullen.
“Vediamo che farai”. Mi alzai e mi diressi verso il mio enorme porta Cd. “ Un po’ di musica fa sempre bene”.
Mi mossi veloce e accesi lo stereo con il cellulare di nuovo tra le mani.
 Vorrebbe essere così gentile da esporlo?
Sorrisi.. “Mia moglie non ha proprio più pudore”. La cosa cominciava a piacermi sul serio. Non avrei mai creduto che il nostro rapporto si potesse spingere fino a quel punto, ma doveva essere una conseguenza logica. Tutte le coppie dovevano scontrarsi con la questione sesso. Il problema era che Bella per me era veramente una droga, eroina purissima. L’amavo, non potevo fare a meno della sua presenza vicino a me, ma il suo odore, il suo sangue, il suo corpo caldo, mi facevano perdere la testa completamente. Dovevo stare attento a non andare in overdose.
Le note dell’ overture 1812 di  Čajkovskij scaldarono l’aria. Adoravo quella musica.
Accarezzati pensando a me.
Decisamente poco signorile come risposta, ma avevo mandato al diavolo la galanteria con lei da un po’ di tempo a questa parte.
“Cosa diavolo..!” Irrigidii le spalle.
- Non ho sentito bussare..- ringhiai infastidito abbassando il volume e voltandomi. “Intrusione..”.
- Ciao..-. Tanya si trovava di fronte a me, gli occhi stupiti.
Si avvicinò interessata a quello che stavo facendo e mi lanciò un’occhiata incuriosita.
- Le cose vanno piuttosto male con Bella eh?-.
“Troppo vicina..”. Mi scostai veloce quando sentii il suo seno sfiorare il mio torace, con il risultato di farla ridere.
- Che ci fai qui..-. I suoi pensieri erano sin troppo trasparenti… voleva me.
- Visita ai nuovi sposini..- sorrise – ops ma come mai tua moglie non c’è?-. Si sedette sul mio letto allungandosi e guardandomi divertita.
La situazione non mi piaceva per niente. Digrignai i denti e contrassi le mascelle.. donna o meno l’avrei picchiata se non fosse uscita immediatamente. “Vattene..”.
Le indicai la porta gelidamente, ma lei rise ancora e si accarezzò le spalle con chiaro intento provocatorio.
-La tua famiglia non sa niente di noi, vero?-. Mi fissò dritta negli occhi e i ricordi mi assalirono prepotenti.
La vita senza Bella in quel periodo non aveva più senso e pensavo ad ogni modo possibile per potermi distruggere… Tanya era stata un rimedio contro la noia e l’angoscia.
- Signor Cullen, sei sprecato per un semplice essere umano, per quanto la tua devo ammettere sia simpatica..-. Si alzò di nuovo dirigendosi verso di me.
Mi osservò attentamente e quello che vide le dovette piacere, perché le sue iridi si fecero compiaciute e piuttosto indiscrete.
- Wow che cambiamento..-. Sussurrò leccandosi le labbra.
- Ne avevamo già parlato..-. Mi sedetti sulla scrivania sbilanciandomi in avanti con il risultato di farle trattenere il respiro.. mi guardò sconvolta.
Ero morto senza Bella, un reale non-morto privo di vita, l’unico scopo che avevo all’epoca era il suicidio. Mi sembrava un tempo così lontano.. poco mi interessava se una vampira vogliosa si era divertita a intrattenersi con il mio corpo. Io avevo dimenticato per un attimo la mia sofferenza e lei forse aveva provato piacere.
- Lei lo sa?-. Cinguettò portandosi a pochi centimetri dal mio viso.
- Il necessario..- risposi freddo facendola ridere di nuovo.
- In questa stanza c’è odore di eccitazione..-. Sussurrò alle mie orecchie portando le mani sulle mie cosce. “Qui si mette male..”.
Le allontanai con finta calma e sospirai portandomi una mano tra i capelli. – Tanya..-. “Esci da qui prima che diventi cattivo.. non voglio farti del male..”.
- Da quando ti slacci i jeans quando sei da solo?-. “Da quando non ti fai gli affari tuoi?”. La fulminai e decisi di sbatterla fuori seduta stante.
Ma lei mi precedette incollando le labbra alle mie. “Maledizione!”
Mi colse di sorpresa, non avevo avvertito nulla provenire da lei, stava agendo completamente spinta dal desiderio e poco dalla ragione.
La lasciai fare convinto che si sarebbe calmata, ma non fu minimamente così.
- Mio dio è come se fossi tornato in vita.. non ti avevo mai visto così, neanche il giorno del tuo matrimonio-. Sussurrò sulle mie labbra completamente persa. – Tu non ti rendi conto dell’effetto che fai..-. Continuò alzando le palpebre.
Storsi la bocca in un ghigno inespressivo.
- Mi interessa poco..-. Sentenziai ancora più gelido afferrandole un braccio e spingendola verso l’uscita.- Non vorrei dirti nulla, ma sono appunto sposato..-.
Le importò poco perché si avvinghiò a me per nulla intimorita. Sentii una sua gamba infilarsi tra le mie e le sue braccia circondarmi il collo.
- Tanya sto cercando di essere carino.. non rendermi le cose più difficili..-. Le intimai facendole sbattere la schiena contro la porta. “Errore..”.
 - Povero Edward.. deve essere difficile desiderare la tua cantante senza volerla uccidere, devi essere così frustrato..-. Scosse la testa dispiaciuta e mi prese il viso tra le mani – E tu sei uno dei più bei vampiri che io abbia mai visto, semplicemente fantastico..-. Percepii il suo seno schiacciarsi sul mio petto e respirai a fondo.
- Ce ne sono parecchi sulla piazza.. sei bella. Non devi preoccuparti..-. “Ma che fai, buttala fuori e non ci pensare due volte..”.
- Ma come siamo premurosi..-. Mi premette le labbra su una guancia, strofinando il suo viso sul mio
collo.
La mia mente fu colpita subito dai suoi ragionamenti. Voleva fare sesso con me.. nonostante tutto. Voleva sedurmi. Cercai una soluzione immediata.. avevo sbagliato in passato a cedere alle sue attenzioni, ma ero assetato di carezze. Ringraziai il fatto che non ci fossimo spinti fino in fondo… almeno quello. Ma ora non riuscivo proprio a capire cose le fosse preso.
- Tanya, ti voglio bene. Perciò esci di qui e fa la brava..-. Detto fatto, ottenni solamente che lei si slacciasse il vestito che indossava di fronte a me. “Ecco.. perfetto. Un’altra che fa il contrario di quello che dico. Non sono più credibile..”.
Dire che fosse attraente era poco, era veramente bellissima.. piena di fascino. Le ammirai il volto fino, le spalle femminili e la curva rotonda dei seni. Molto snella e aggraziata come ogni vampira, aveva però le curve tipiche di un essere umano..  fianchi leggermente larghi, ventre piatto e cosce morbide. Esemplare terribilmente raro..
- Mi lusinghi con quello sguardo Edward..-. Mi osservò imbarazzata e scoppiai a ridere.
- Te l’ho già detto. Non hai bisogno dei miei apprezzamenti.. fila fuori..-. Non avrei mai ceduto. Era fantastica sì.. senza ombra di dubbio, ma non era Bella. Piccola postilla non indifferente.. ripensai all’odore e al sapore di mia moglie e gemetti. “Mi manca, devo vederla”.
Riportai la mia attenzione su Tanya che mi guardava piuttosto arrabbiata.
- E’ bello vedere che con una vampira mezza nuda di fronte a te pensi ad altro..-. La voce sarcastica.. si sistemò i capelli e fece per denudarsi del tutto.
- Pensavo a mia moglie..-. “Mi dispiace ma non ho intenzione di dartela vinta, sei stata un’ amica, ma ora basta”.
Corrugò la fronte e sorrise. – E quando invecchierà? La desidererai ancora così?-.
Mi avvicinai a lei afferrandola per le spalle e guardandola severamente.
- Non la lascerò..-. Lo schiaffo che mi diede fu un colpo basso.
- Sei solo un illuso..-. Si spostò allontanandosi e si rivestì sbuffando.- Spero per te che non muoia domani..-.
“ La trasformerei..”. Quel pensiero fatto da me mi stupì. Avevo rifiutato l’idea di vampirizzarla sin dall’inizio, cedendo però alla sua volontà, e durante la luna di miele le avevo fatto capire che non l’avrei trasformata. E ora?
“ Oddio.. e se morisse lontano da me?”.
Non potevo vivere senza di lei.
- La trasformerò comunque..-. La verità mi colpì, Bella aveva avuto ragione fin dall’inizio. Non potevo accettare l’idea di una vita eterna senza di lei.. il mio passato era stato un inferno. L’avevo aspettata così tanto…
Ti ho voluta mia per l’eternità e solo mia..le avevo detto il giorno del nostro matrimonio.
- Te lo auguro.. Edward..- Mi sorpassò senza guardarmi e io non ci badai.
- Posso domandarti solo una cosa?-. La curiosità nella sua voce non mi infastidì questa volta.
- Quello che vuoi..-. Risposi.
- Non è limitato? Cioè..  da essere umano lei non può sentire appieno la tua bellezza, la tua forza, il tuo profumo, la morbidezza e il calore della tua pelle. E tu devi controllarti combattendo con l’impulso di farle del male e ucciderla.. nutrirtene..è assurdo..come fai-. Aveva spalancato la porta e aveva parlato tristemente.
- Non ne posso fare a meno.. ci ho provato e hai visto anche tu il risultato. È difficile, forse impossibile, innaturale.. ma io la amo. Non posso rifiutare la mia anima, sarei un folle..-.
Quante volte.. quante volte avevo fatto lo stesso ragionamento. Per lei ero freddo, marmoreo, immobile, troppo forte.. e io non potevo non essere consapevole di quanto il suo sangue e la sua fragilità mi attirassero. Ma lasciarla non era stata affatto la scelta più giusta, mi ero completamente perso.
Scoppiò a ridere. – Farai mai a meno di far innamorare perdutamente una donna di te e poi rifiutarla..?- “ Io? Ha sbagliato persona.. non ho mai voluto questo”.
- Non l’ho mai fatto..-. Non mi andava proprio di vedere il suo viso in quel momento, era triste e comunque le volevo bene, perciò continuavo a stare di spalle guardando possibilmente in un punto indistinto della stanza.
- Non te ne sei mai accorto è diverso.. fino a quando non è arrivata lei-. Sbattè la porta con troppa forza, ma non ci feci caso e sospirai di sollievo. “ Le donne sono pericolose..decisamente. Me lo devo ricordare”.
Alzai di nuovo il volume della mia musica e rimuginai sul fatto che Bella non avesse risposto al mio messaggio. “ E’ arrivato Black..”. Quel cane sapeva decisamente scegliere i momenti meno opportuni per intromettersi. “Non riuscirai a portarmela via..”. Mi stesi sul letto guardando il soffitto.. avevo una notte per pensare a cosa avrei dovuto fare. “ Che la caccia abbia inizio..”.