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Autore: Jakrat    05/01/2015    0 recensioni
Princess Celestia è la suprema regnante di Equestria assieme a sua sorella Princess Luna. Ella protegge i suoi sudditi e fa sorgere il sole ogni mattina, ma... questa non è la Equestria che conosce.
È una nuova nazione, dove Discord e Luna non sono mai esistiti, Queen Chrysalis regna su pony e Mutanti e lei... è il sindaco di Ponyville.
Sola, sembra essere l'unica a ricordarsi della realtà precedente e sta perciò a lei scoprire cosa sia successo e quale delle due Equestria, quella che rammenta o quella in cui sta vivendo, sia quella vera e quale un errore.
Genere: Avventura, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Princess Celestia, Queen Chrysalis, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12: Io Sono Princess Celestia!


Vengo destata da un improvviso bagliore verde, capace di farsi notare sebbene abbia le palpebre abbassate. Ciò è tuttavia sufficiente per farmi riprendere coscienza, facendomi sussultare come se fossi stata svegliata da un lampo abbagliante nel cuore della notte.

Riprenditi, Celie!” una voce familiare accompagna il mio risveglio. Come la voce di Discord si potrebbe distinguere tra mille, questa risalterebbe anche in mezzo ad una cacofonia di suoni e rumori.

Sbatto freneticamente le palpebre cercando di scacciare la nebbia dai miei occhi, mentre combatto la nausea e il malessere che provo in questo momento, di intensità ancora maggiore rispetto a come mi sono sentita nel municipio di Ponyville, quando questa particolare avventura è iniziata.

Ma adesso, contrariamente agli inizi, capisco il perché di questa mia sensazione: i viaggi lungo lo spazio- tempo non sono soltanto difficili da compiere ma sono anche estremamente spossanti dal punto di vista fisico. Mi sento come se avessi viaggiato alla velocità di un arcoboom sonico in un lungo circuito composto di sole curve a gomito: lo stomaco ribolle e in bocca ho un pessimo sapore.

Finalmente i contorni si fanno più definiti e riesco a distinguere cosa mi circondi. In questo modo, scopro che la visione di Discord era corretta: sono sdraiata per terra, all'interno di un castello. Le pareti così come gli interni hanno brillano nonostante le tonalità scure, un po' come nell'Impero di Cristallo, ma in chiave oscura.

Dentro la stanza riconosco un trono pieno di spuntoni ai lati, come se puntassero in ogni direzione, poggiato sopra pochi scalini, un paio di ampie finestre che mostrano il paesaggio lunare e qualche altra torre più piccola, sempre di cristallo nero, e sulla cupola sopra di me c'è ancora il buco che devo aver provato quando sono precipitata.

Avanti a me, invece, Queen Chrysalis è impegnata in un duello contro la Puledra Della Luna.

La regina, digrignando i denti, la colpisce con un imponente raggio verde, più ampio di una zampa di pony. Solo a vederlo si può percepire il potere che vi scorre all'interno, ma nonostante questo il nostro nemico di oggi riesce a contrastarlo semplicemente con il palmo dell'artiglio, come se si stesse proteggendo da un banale getto d'acqua.

Ma la Puledra della Luna è distratta, troppo concentrata su Queen Chrysalis per badare a me. Mi sta dando le spalle, mentre avanza lentamente verso la mutante e ghignando da dietro l'elmo.

Pianto gli zoccoli e le ali sul terreno. Stringo i denti e mi appello a tutta la forza di volontà che ancora possiedo per trovare le energie necessarie ad alzarmi.

Non è facile. Anche se riesco a vedere cosa succede intorno a me, la testa mi gira come una trottola e avverto che il mio corpo è pesantemente debilitato. Alzarmi in quest'occasione è tra le azioni più difficili che abbia dovuto compiere.

E allora penso.

I leader delle tre tribù originarie dei pony erano, nonostante i loro difetti, grandi condottieri, capaci di farsi obbedire da tutti i loro simili, ma non riuscirono a capire che il loro mondo stava per finire, durante il Grande Inverno scatenato dai Windego. E quando, una volta migrati in un'altra terra, si ritrovarono nella stessa situazione non si salvarono perché rifiutarono di salvarsi.

Fu così che i loro secondi in comando presero il sopravvento. E quando, tutti assieme, fondarono Equestria, questa si rivelò essere la loro più grande creazione. E io guido questa creazione.

Tutto quello su cui regno è disceso da una fine.

Perché, mi chiedo allora, ho votato la mia esistenza a fare quanto è in mio potere, un potere notevole agli occhi di chiunque, per impedire che le cose finiscano? Perché mi ostino a salvare un regno, quando è stata la fine di altri tre a rendermi quello che sono? Perché continuo a combattere?

La mia sola esistenza non dimostra, forse, che il lieto fine... esiste?

A rispondermi, questa volta, è l'immagine di Discord, una creatura composta di puro potere magico, capace di modificare addirittura la realtà a suo piacimento, che si riduce a cenere di fronte ai miei occhi e quello che mi ha detto.

Il peso delle innumerevoli vite che si sono spente in questi anni a causa dei conflitti, la sofferenza di Twilight al fronte contro l'Arabia Sellata, tutto questo è soltanto colpa mia. Mia e della mia arroganza: volevo tentare ogni strada per trovare la pace tra pony e mutanti e invece ho osato troppo. Ho creato qualcosa che nessuno, pony o alicorno, ha il diritto di creare.

Eppure, non sono sentimenti di angoscia quelli che provo in questo momento. E le ultime parole di Discord, l'incoraggiamento che mi ha dato e che mai ricorderà, mi muovono come i fili di una marionetta.

Io ho creato tutto questo. E io combatterò fino alla fine per porvi rimedio.

Perché? Perché posso. Perché è una mia responsabilità.

Perché io sono Princess Celestia.

Ritorno finalmente in equilibrio sulle quattro zampe. Alzata, sto dando a mia volta le spalle alla Puledra della Luna.

Inspiro profondamente. La Puledra della Luna si muove così lentamente da essere ancora a portata di zoccolo.

Piego le zampe anteriori, tenendo gli zoccoli ben piantati nel terreno. Raccolgo le zampe posteriori sotto la groppa fino a che le ginocchia non mi sfiorano il ventre, raccogliendo tutte le energie che dispongo e spalancando le ali per tenermi in equilibrio.

La Puledra della Luna avverte il pericolo dietro di lei, ma non fa in tempo nemmeno a voltarsi prima che la colpisca violentemente al casco con un calcio, analogo a quelli che usa Applejack per raccogliere le mele dagli alberi.

Sono un alicorno, un evidente incrocio tra i pegasi e gli unicorni... l'unico aspetto spesso poco menzionato di questa mia natura è il possedere la forza di un pony terrestre, ampliata di diverse volte grazie alla mia specie. Vuoi per il mio atteggiamento o per il fisico slanciato, ma nessuno intorno a me anche solo sospetta di quanto sia forte, fisicamente.

Forse è dovuto anche agli Elementi dell'Armonia, ma quando il mio scalcio impatta sul muso della Puledra, all'altezza della mascella, vedo il suo casco piegarsi come se fosse fatto di carta stagnola, mentre da sotto di questo sento nitidamente il suo lamento “Ouch!”

Subito dopo il mio attacco, l'artiglio che ella usava per contrastare l'attacco di Queen Chrysalis si sposta, alzandosi istintivamente verso la zona colpita. Libero, l'attacco della regina riprende con intensità raddoppiata e, senza più ostacoli, prende in pieno petto la Puledra della Luna, la quale lamenta ancora il suo dolore. Faccio appena in tempo a raccogliere le zampe e tornare composta, prima che lei venga spinta verso l'alto, sfondando il tetto sopra di noi e alzandosi ancora, fino a diventare una stella lontana.

Benché sia momentaneamente scomparsa alla nostra vista, l'eco della sua indole malvagia pregna ancora l'aria intorno a noi, rendendola pesante e difficile anche solo da respirare. E inoltre, non dubito nemmeno per un secondo che ritornerà presto, un simile attacco non può di certo sconfiggerla per via della sua natura di paradosso vivente, e sicuramente tornerà: la sfrenata ambizione di Queen Chrysalis le impedirà di rinunciare a vendicarsi per l'onta subita con questo attacco.

Tutto questo dovrebbe comunque tenerla fuori gioco almeno per un po'. Rammento ancora quando sono stata colpita dalla regina dei Mutanti durante gli eventi del matrimonio a Canterlot e cosa ho provato allora: se in questa linea temporale alternativa lei è ancora più forte, allora la Puledra della Luna avrà comunque il suo da farsi per riprendere i sensi.

Celie!” mi chiama Queen Chrysalis, avvicinandosi a me sorridendo e riportandomi così alla realtà “Per fortuna stai bene! Sono caduta un paio di piani più in basso nella torre, ma ho sentito la Puledra della Luna lamentarsi, così ti ho trovata subito. Per un momento, ho temuto che...”

Sono stata io.” confesso bruscamente, interrompendola. Non è educato, ma adesso ho un serio bisogno di sfogare tutto quello che provo e non scalciando cattivoni. Inoltre, trovo che sia corretto dire la verità a Queen Chrysalis, visto che mi ha voluto sostenere fin dall'inizio.

Prego?” ripete lei, inarcando un sopracciglio senza capire cosa le voglia dire.

Sono stata io, non Discord...” le spiego “Tutto questo, la guerra nell'Arabia Sellata, lo sterminio dei draghi... è tutta colpa mia.” mi sfogo, mentre abbasso il capo lentamente e le mie zampe posteriori cedono, portandomi in posizione seduta. All'improvviso, mi sento davvero molto piccola.

Benché non possa vederla, avverto che anche Queen Chrysalis è sorpresa “Co... cosa? Ma... perché dici questo?”

Brevemente, le riassumo cosa è successo da quando sono atterrata sulla luna: quando la Puledra della Luna ha tentato di farmi impazzire colpendo nei miei sogni mentre ero svenuta a terra e quando Discord mi ha salvata e spiegato come siamo arrivati a questo punto, prima che si riducesse ad un mucchietto di cenere.

Ma...” mi chiede lei “Se è riuscito a salvarsi una volta da Flashpoint, perché adesso non ce l'ha fatta?” mi chiede in tale merito, visibilmente incuriosita.

Non è l'incantesimo che lo ha finito...” le spiego “Ma la storia stessa. Per quanto Discord sia potente, non può sconfiggere il corso del tempo.” detto questo, svolgo una breve pausa prima di concludere “Volevo la pace e, invece, ho creato soltanto dolore. Ho sacrificato il mondo per tentare la pace con te.”

In tutto questo mio sfogo non ho mai alzato la testa dal pavimento, chi dovesse assistere a questa scena potrebbe facilmente credere che Queen Chrysalis mi stia facendo una ramanzina.

Passiamo qualche secondo in silenzio. Alla fine avverto la regina sedersi avanti a me sospirando, prima di sollevarmi il volto con lo zoccolo.

Quando i nostri occhi si incrociano, effettua un discorso che mi è molto familiare.

Celie, forse il tuo tentativo non ha sortito gli effetti che speravi, ma ascolta attentamente quello che sto per dirti: la grandezza di un pony non si misura dalla forza che possiede, ma dalla forza del suo animo.”

Accenno un debole sorriso alzando un angolo della bocca, prima che lei continui “Nessuno dei pony che adesso ti chiamano principessa ha scelto così perché ammaliato dalla tua abilità nella magia, ma perché hai dato loro qualcosa che nessun incantesimo potrà mai donare.” fece una breve pausa “La speranza. La speranza di cambiare, la speranza di essere migliori di quello che già sono... nessun incantesimo può infondere questi sentimenti. Solo tu.”

Facciamo entrambe una nuova pausa in silenzio, mentre mi limito a osservarla sorridendo. Ho sempre tentato di sollevare il morale ad ogni creatura affranta che mi capitasse intorno, ma ricevere per almeno una volta questa premura mi è di immenso aiuto.

Grazie, Chrys.” le dico, trovando finalmente grazie a queste parole la forza di rialzandomi in piedi.

La regina mi mostra un sorriso a trentadue denti prima di cambiare argomento “E poi guardiamo il lato positivo, se sei stata tu a creare questo allora saprai anche come far ritornare tutto come prima!”

Sì.” affermo “Dobbiamo sconfiggere la Puledra della Luna. Attaccarla con gli Elementi dell'Armonia e...”

Ahahah!” una fragorosa risata, simile nel suono a tanti tuoni che cadono consecutivamente, interrompe questo momento.

Io e Queen Chrysalis ci voltiamo entrambe verso la fonte di questo suono e vediamo, sospesa a mezz'aria mentre agita lentamente le ali, la Puledra della Luna osservarci attraverso una delle finestre nella stanza.

Sconfiggere me?” ci domanda lei, con talmente tanto sarcasmo nella voce da poterlo rendere palpabile nell'aria “Come se fosse facile!” esclama infine. Pare molto sicura, benché nel suo casco siano evidenti i segni del calcio che le ho assestato poco fa e l'intera armatura sia costellata dalle bruciature provocate invece dall'incantesimo di Queen Chrysalis. Il fondo del mantello sta addirittura bruciando, ma lei pare non darci peso.

Lo sguardo di Queen Chrysalis e il mio si fissa sul nostro nemico.

Queen Chrysalis la conosce da tempo e nel suo volto posso vedere solo la più totale e cieca determinazione a finire quel mostro una volta per tutte.

Io invece, ora che conosco la vera identità della Puledra della Luna, non mi sento più a disagio come prima all'idea di affrontarla.

Se per restituire la pace, non solo ad Equestria ma al mondo intero, dovrò affrontare e sconfiggere il risultato dei miei errori, allora così sia.

Se mai mi eliminaste, poi, cosa accadrebbe?” prosegue lei domandando a noi ciò, puntando nel mentre contro Queen Chrysalis uno zoccolo- artiglio “Equestria finirebbe sotto il definitivo comando di questa qui? Una regina patetica, che non ha fatto altro che ricercare di essere buona agli occhi del mondo per combattere la cattiva nomea dei suoi simili?” detto questo, l'alicorno esegue una breve pausa prima di spostare il suo zoccolo- artiglio per puntarlo così contro di me “O il tuo controllo?”

Fra di noi si crea un silenzio glaciale. Avverto formarmisi una stretta allo stomaco per l'eccitazione, assieme al rimpianto per non averla colpita più forte prima.

Tu...” prosegue la Puledra della Luna, ignorando la mia sensazione “La personificazione che l'apparenza inganna! L'esempio perfetto della regnante buona a parole ma che pecca nei fatti!”

Digrigno i denti udendo quelle parole. Non è per l'orgoglio che il nostro nemico persevera a ferirmi che agisco così, questa volta è una sensazione completamente diversa a muovermi.

Ti fai chiamare principessa perché riesci a farti amare dal tuo popolo, nemmeno fosse il tuo talento speciale, e rappresenti gli aspetti salienti delle loro specie. Ma quando si tratta di fare sul serio?” mi rimprovera, in maniera analoga a come è successo nel nostro incontro precedente “Non ti accorgi del decadimento e della rovina di tua sorella, lasci che un intero Impero con un disperato bisogno di aiuto venga fatto sparire nel nulla, perdi un duello davanti agli occhi di tutti i tuoi sudditi proprio quando si accorgono di essere spacciati...” la ramanzina avrebbe proseguito per ore, se non fosse stato per l'incantesimo che lancio a tradimento contro la Puledra della Luna in quel preciso momento, spezzando a metà il suo monologo.

Per interrompere questo sproloquio afferro magicamente l'alicorno, ancora in volo, creando una specie di lazo attorno alla sua vita. Una volta stretto, la strattono verso la parete opposta della stanza, facendo così in modo di lanciarla violentemente contro di essa.

L'impatto della Puledra della Luna contro il muro è tale, oltre a generare un fragoroso boato amplificato dall'armatura, che lascia la sua sagoma sulla parete in pietra, incorniciata da numerose crepe più piccole.

Sorpreso, l'alicorno cade a terra senza reagire. Solo quando impatta al suolo inizia rapidamente a rialzarsi. Il suo elmo, per quanto rovinato, continua a celare il suo vero aspetto ma dall'intensificarsi della luce che si intravede attraverso i fori degli occhi, immagino facilmente l'inferocirsi del suo sguardo.

Io, incurante di questo, mi avvicino lentamente a lei, affiancata da Queen Chrysalis, mentre le domando con una nota di nervosismo sempre più intensa nella voce “Pensi davvero che sia sufficiente l'avere una cattiva nomea per essere comunque una pessima regnante? Pensi che chiunque di noi si fermerà solo per aver commesso uno sbaglio? Pensi che non abbia pianto fino a disidratarmi ogni volta che alzavo la luna al posto di mia sorella? O che passi un solo giorno in cui non cerchi di pensare ad un modo per far ritornare l'Impero di Cristallo?”

Non è perché la Puledra della Luna insinua che io sia una pessima sovrana che avverto un profondo risentimento crescere in me. Non è perché deride Queen Chrysalis e il suo operato semplicemente perché è una mutante.

Non posso tollerare che qualcuno si permetta di insinuare che non avverta il peso dei miei errori sulle spalle ogni giorno che passa. Non più.

Non sono fuggita da Nightmare Moon quando è ritornata dal suo esilio sulla luna. Dovevo far risvegliare gli Elementi dell'Armonia, non potevo interferire o questi non si sarebbero mai riattivati. Perciò sono stata costretta ad ingoiare la tentazione di rivedere finalmente mia sorella dopo tanti anni perché tornasse l'Armonia nel mio regno.

È vero, ho perso contro Queen Chrysalis durante gli eventi del matrimonio a Canterlot, aumentando sicuramente lo sconforto in coloro che vedevano in me la loro ultima speranza innanzi all'invasione dei mutanti.

Ma se sono in questa condizione è soltanto per fare sì che non ci fossero gravi conseguenze da questo loro atto di forza.

Ho permesso che l'Impero di Cristallo sparisse nel nulla e non c'è giorno in cui non rinnovi il peso di questo mio fallimento e cerchi di porvi rimedio dando fondo a qualunque libro o pergamena di magia che mi capiti tra gli zoccoli.

Tutti questi pensieri, che sono venuti meno quando ho lanciato l'incantesimo di Flashpoint, ora brillano più forti che mai nella mia mente, donandomi una nuova determinazione come non ne conoscevo da anni.

La Puledra della Luna tenta di fermare la nostra avanzata illuminando entrambe le sue corna, compiendo così il suo incantesimo.

In breve, vediamo sollevarsi sopra di noi l'intera cupola della torre dove ci troviamo, sollevando calcinacci e una densa nuvola di polvere.

Una volta raggiunta una certa altezza, questa cupola inizia lentamente a girare su se stesse fino a quando la sua punta viene rivolta verso di me e Queen Chrysalis.

Giunta in posizione, essa precipita rapidamente verso di noi, annientando così buona parte della torre e lasciando intatto solo un arco dove si trova la stessa Puledra della Luna.

Sicuramente deve aver sorriso soddisfatta una volta lanciato il suo attacco, ma quando la nube di polvere lanciata dall'impatto della cupola con lo stesso castello sulla Luna si dirada e vede come sia io che Queen Chrysalis siamo sane e salve e ci manteniamo sospese a mezz'aria muovendo lentamente le ali, posso sentire nitidamente il suo “Cosa?”

Si tratta sicuramente di un avversario molto potente, ma il suo attacco è stato annullato per tempo da una barriera alzata da me e Queen Chrysalis. Grazie ai poteri degli Elementi dell'Armonia, proteggerci dall'attacco del nostro nemico è facile e ne usciamo senza nemmeno un graffio: è la torre intorno a noi, invece, a subire i danni maggiori.

So bene di non essere quella specie di dea che tutti venerano, di essere fatta di carne e ossa come tutti gli altri e di potere, perciò, commettere degli errori, tra cui scegliere di usare Flashpoint è stato l'ultimo.” confesso, mentre io e la regina restiamo in volo protette dalla barriera della regina e il fumo causato dal colpo si affievolisce intorno a noi e qualche detrito di cristallo nero ancora cade come timida pioggia.

Ho lasciato detto a Twilight e alle sue amiche di scrivermi delle lettere su cosa imparano durante le loro avventure... ma questa volta dovrei essere io a scriverla a qualcuno. Perché questa esperienza, sebbene mi abbia spinto oltre i miei limiti fisici e mentali, mi ha insegnato una preziosa lezione sul mio ruolo di Principessa.

E mi dispiace.” proseguo quindi nel mio monologo rivolto alla Puledra della Luna “Mi dispiace davvero. Mi dispiace per non aver potuto salvare l'Impero di Cristallo, mi dispiace per Nightmare Moon, mi dispiace per non poter concludere pacificamente la faida contro i mutanti... ma non posso permettere al peso dei miei errori di schiacciarmi e di deludere tutti quelli che credono in me. Lo devo per Luna, per le mie studenti, per il mio popolo! Perché io sono Princess Celestia, e posso sbagliare, ma mai, mai, rinunciare a proteggere tutti!”

Detto questo, come se si fosse trattato di un segnale, sia io che Queen Chrysalis partiamo all'attacco.

Lasciando dietro di noi una scia eterea di mille colori, percorriamo nel lasso di tempo di un battito del cuore una linea retta avanti a noi, attraversando prepotentemente la barriera che ci ha protette finora e colpendo la Puledra della Luna con gli zoccoli anteriori di entrambe in pieno petto, trascinandola lontano dal castello.

All'impatto dei nostri zoccoli con la sua armatura, la sento spezzarsi come il guscio di una noce.

Lei, a causa degli Elementi dell'Armonia e della sorpresa di questo attacco, vola impotente avanti a noi, con gli zoccoli puntati in avanti come alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi e con i lembi del mantello che tentano di superare la sua figura assieme alla chioma eterea.

Attraversata così anche l'ultima parete rimasta del castello sulla Luna preceduti dalla sua padrona, scendiamo in diagonale verso terra, sfondando in questo modo alcune delle torrette del castello e attraversando prepotentemente le mura di protezione.

L'impatto che tutte e tre abbiamo sul suolo lunare è tale che provochiamo un nuovo cratere, con al centro di questo la Puledra della Luna, sensibilmente dolorante.

Durante il volo sono riuscita a dare un'occhiata di sfuggita al castello: intatto dovrebbe apparire come una specie di oscuro alter ego del Castello di Cristallo, ovvero una grande torre nera sovrastante un'ampia piazza circolare con torri più piccole agli angoli, come ad indicare i punti cardinali.

Tuttavia, i segni del nostro duello come la mancanza della cupola sulla torre principale, la devastazione di questa e le torrette che abbiamo attraversato durante la discesa rendono la mia una semplice ipotesi, avvalorata solo dal cristallo nero di cui la torre è composta e dal suo oscuro scintillare.

Una volta fatto impattare il nostro avversario sul suolo del suo stesso pianeta, sia io che Queen Chrysalis ci spostiamo in volo verso il bordo del cratere senza staccare gli occhi dal nostro nemico.

Una volta ferme, osserviamo la Puledra della Luna aiutarsi con le ali per rimettersi sulle zampe. Come dicevo prima, l'ambizione della regina dei mutanti le impedisce di accettare la sconfitta.

È dal nostro ultimo incontro all'Impero di Cristallo che sognavo questo momento...” confessa, quasi involontariamente, la nuova Queen Chrysalis, prima di domandare ancora al suo avversario.

Osservo il corpo fumante della Puledra Della Luna dentro al foro che abbiamo creato con l'impatto. Se ne sta immobile, respira appena, e nonostante tutto la sua armatura le è ancora addosso come una seconda pelle.

Ride, mentre si rialza aiutandosi con le zampe.

No.” ci risponde con voce rauca “Non ne avrò mai abbastanza. Perché voi non ne avrete mai abbastanza!”

Non capisco il senso delle sue parole. Scambio una rapida occhiata con Queen Chrysalis per accorgermi che nemmeno lei è sicura del significato delle parole del mostro.

Lei cerca di rialzarsi afferrando una sporgenza con l'artiglio e indicandoci con un cenno dell'altro “È questa vostra sete di... emozioni. Voi vivete... per provarle. Amore, gioia, invidia, odio... vi nutrite dell'intero spettro emozionale come lattanti attaccati alle mammelle delle vostre madri. Ne avete... bisogno. È per questo, per il bisogno di emozioni forti, che io ci sarò sempre.”

Tu?”

Un nemico. Un rivale. Un... antagonista. Sono parte integrante del processo per la vostra tanto amata armonia quanto lo sono quegli artefatti che portate addosso.”

Le sue parole colpiscono sia me che Chrysalis. Nel silenzio che ne segue, la Puledra della Luna continua nel suo monologo “Credevate davvero che non sapessi di non avere una mezza speranza contro gli Elementi dell'Armonia? Siete soltanto degli illusi. Ho passato... secoli... a fare quello che mi riusciva meglio. A fare la parte del Cattivo, nutrendomi delle vostre emozioni in maniera più pragmatica della vostra. E adesso, anche se doveste sconfiggermi, cosa cambierebbe? Un altro prenderà il mio posto. E poi un altro. E un altro ancora. E potrete anche vincere ogni singola battaglia, ma... nel mezzo... siamo noi quelli che più ci divertiamo. Voi dovete solo rattoppare i nostri danni e fermarci, in attesa del nostro sostituto. E tutto per provare le vostre care emozioni. Per sempre. Perciò no, non ne ho abbastanza. Non fino a che non avremo finito. E noi non avremo mai finito!"

Siamo noi ad aver finito con te.” osserva, freddamente, Queen Chrysalis, caricando i suoi elementi, prima che la segua a ruota.

Agiamo velocemente.

Dal canto mio, non è perché temiamo il contrattacco della Puledra della Luna, nemmeno perché ogni istante che passiamo ad indebolirla siamo più vicini allo scadere del tempo per risistemare Equestria.

Per una volta, la ragione delle mie azioni è puramente personale.

Si dice che compiere la scelta giusta non è sempre facile e questa particolare situazione ne è un chiaro esempio.

Perché, anche se così facendo potremo dare un'altra possibilità alle innumerevoli vite che le conseguenze del mio tentativo di modificare la storia ha invece favorito a spegnere bruscamente, mentirei se dicessi che, in questi giorni, non mi sono affezionata alla mia particolare amica mutante.

Ogni secondo di più che passo a collaborare con Queen Chrysalis rende il nostro passaggio da amiche a nemiche più doloroso. Da un lato, credo che anche lei se ne sia accorta e cerchi perciò di farla presto finita.

Quindi, coscienti di essere giunte al punto di non ritorno, incrociamo i corni sulle nostre fronti, attivando così gli Elementi dell'Armonia.

Un grande raggio dotato dei colori dell'arcobaleno investe il nostro avversario, il quale passa da esclamazioni di stupore a ringhi doloranti, una volta presa in pieno. Avvolta dalla luce dell'Armonia, il paradosso vivente comincia velocemente a evaporare, consumata dalla luce e liberando dai vuoti creati dalle ferite sempre più larghe delle abbaglianti luci bianche.

Una volta che la Puledra della Luna è quasi completamente costellata da fori luminosi, ella alza le zampe al cielo gridando con voce demoniaca, prima di esplodere e lasciando al suo posto un'abbagliante luce bianca, come il flash di una macchina fotografica.

Questa investe rapidamente l'ambiente circostante fino a farlo sparire nel suo bagliore ed espandendosi sempre di più fino ad inglobare anche la Terra.

Gli Elementi dell'Armonia che io e Queen Chrysalis portiamo cominciano a sgretolarsi come il nostro nemico, fino a lasciarci definitivamente e i nostri contorni cominciano a sbiadirsi, nascosti dietro la luce provocata dalla rottura dell'incantesimo di Flashpoint.

Io e Queen Chrysalis ci scambiamo un ultima occhiata.

Lei sorride “Anche se per poco tempo... è stato bello essere tua amica, Celie.” dice, tendendomi uno zoccolo.

Sognerò questa scena per anni.

L'ultima immagine che ho, prima la luce assuma un'intensità tale da impedirmi di vedere qualsiasi cosa intorno, è di me che le batto lo zoccolo con il mio in segno di amicizia, ricambiandole il sorriso. Raggiunto l'apice, la luce si spegne rapidamente, lasciando al suo posto l'oscurità.

Per allora, non sento più il contatto con lo zoccolo di Queen Chrysalis.


Andiamo, Celie, devi svegliarti!”

Quattro parole che, nella mia testa, risuonano come altrettanti mattoni lasciati cadere da un pegaso distratto.

Uno dopo l'altro.

Uff...” sbuffo, agitando pigramente uno zoccolo in aria mentre con l'altro mi porto le coperte sopra la testa.

Mi sento come se avessi corso un circuito di cento tornanti alla velocità di un Arcoboom Sonico “Ancora cinque o sei... ore!” farfuglio in risposta.

Il pony al mio fianco non risponde, piuttosto lo sento sbuffare prima che faccia uscire allo scoperto qualcosa. Qualcosa che non posso non riconoscere.

Inspiro profondamente per assicurarmi che l'odore che avverto sia quello che penso sia.

Accertata chiedo, non senza una certa rassegnazione “È un biscotto, quello?”

Sì.” è la lapidaria risposta.

Alla vaniglia?”

Certamente.”

Deglutisco “Con la glassa?”

Ne esistono senza?”

Sorrido e, con un profondo sospiro, mi alzo finalmente a sedere sul letto, non senza difficoltà.

Una volta in posizione, addento il biscotto tenuto magicamente sospeso a mezz'aria avanti a me, senza mai aprire gli occhi.

Per i miei biscotti preferiti, non ho bisogno di guardare per capire dove si trovano.

Mentre mastico, apro finalmente gli occhi spostandoli sul pony che mi ha svegliata “Sei proprio diabolica... sorellina.”

Luna, in piedi al mio fianco, mi risponde sorridendo divertita.

  
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