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Autore: Princess Kurenai    18/11/2008    4 recensioni
[SeiferQuistis per Rinoa81] “ Fallito.” Una voce familiare proruppe nei suoi pensieri interrompendoli. Era una voce dura, femminile e autoritaria. “ Che onore averla qui, Professoressa Trepe...” Calcò volutamente sul titolo ma non si voltò. La sfidava, come sempre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quistis Trepe, Seifer Almasy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Per Rinoa XD Scritta ieri notte di getto XD
Spero ti piaccia tesoro XD

 

.: Mancare :.

 

“ Fallito.”

Una voce familiare proruppe nei suoi pensieri interrompendoli.

Era una voce dura, femminile e autoritaria.

“ Che onore averla qui, Professoressa Trepe...”

Calcò volutamente sul titolo ma non si voltò.

La sfidava, come sempre.

La guerra e la sconfitta l’avevano cambiato, certo, ma non riusciva a farne a meno con lei.

Seifer non aveva mai considerato Quistis un’insegnante.

D’accordo, era forte e dotata - non era da tutti diventare SeeD così in fretta - e gli alunni la adoravano - tanto da crearle un fan club.

Per non parlare delle sue lezioni, sempre interessanti e facilmente apprendibili.

Ma... rimaneva pur sempre la sua amica di infanzia - sì, aveva ricordato tutto anche lui, non era stato difficile.

E Quistis era quella ragazzina - un po’ maschiaccio - che sin da piccola aveva la mania del comandare e dell’ordine.

Agli occhi di Seifer, anche se inconsciamente nel periodo in cui viveva al Garden, era sempre quella bambina e quindi una sua pari.

“ Non sono più una professoressa.”, lo riprese calma. “ Tu piuttosto, dovrei chiamarti ‘pescatore fallito’?”

“ Qualcosa la prendo.”

“ Sì. Aria.”, decretò la giovane donna. “ Sono venuta a prenderti.”

“ Che onore.”, commentò il biondo, fissando la canna che teneva in mano.

Era un modo come un altro per passare quel suo auto inflitto esilio, non voleva e non poteva tornare al Garden: non dopo quello che era accaduto.

 “ Alzati e vieni al Balamb con me.”

“ Perché dovrei?”

Sapeva che era lì per quello.

“ Perché devi finire gli studi.”

“ Non mi interessa.”

Quistis sospirò.

Anche lei conosceva il ragazzo e sapeva quanto fosse testardo.

Si inginocchiò accanto a lui fissando l’acqua.

“ Devi tornare anche perché ci manchi.”, ammise seria senza guardarlo, ma per la prima volta sentì gli occhi del giovane puntati su di lei.

“ Mancato? Al gallinaccio scommetto.”, ironizzò Seifer.

Non credeva a quelle parole - ma, in realtà, desiderava fossero vere.

“ Zell forse non vorrebbe rivederti, ma ti ignorerebbe. Squall, beh... il Comandante ha bisogno del suo rivale.”

“ Certo. Come no.”

“ D’accordo forse a Squall non manchi poi così tanto. Ma a Rinoa sì.”

Seifer la fissò scettico. Sapeva che legami c’erano tra il suo antico rivale e la sua ‘amica’, e non voleva incorrere nelle insensate gelosie del suo antico rivale - si ricordava ancora quanto fosse legato ad Ellione - e di certo Rinoa non era così stupida da mostrare un’inesistente mancanza.

“ Provane un’altra. Di certo non manco a Irvine. Pensa solo alle sottane femminili e a Selphie. E questa è troppo presa dai suoi stupidi festival e dal Giornalino del Garden.”

Quistis si sedette e lo guardò, specchiandosi negli occhi chiari del giovane.

“ Visto che sei così bravo, chi manca del gruppo?”

“ Fujin e Rajin! Forse a loro manco.”, commentò, ricordandosi dei due fratelli.

“ Ritenta.”, sospirò la bionda.

“ Non c’è nessun altro.”

“ E io chi sono, idiota?!”, lo riprese con un’occhiata assassina.

“ Tu? Ti manco?”

“ Sì. Perché altrimenti sarei qui?”, gli sembrava quasi di parlare con un bambino, ma forse era normale.

Seifer era ormai disilluso dalla vita e il peso dei suoi errori di sicuro gravava sulle sue spalle.

Andava rassicurato e non rimproverato.

“ Non lo so. Perché sei qui?”

“ Per te. voglio che tu torni con me al Garden.”

“ Ma non ti piaceva Squall?”

“ Il mio affetto per lui era fraterno. Infondo vedere delle persone silenziose e sole, porta gli altri ad avvicinarsi...”

“ Sei qui per pietà?”, la voce di Seifer assunse un tono seccato e in risposta la bionda sospirò, alzandosi.

“ No. Solo per riportarti a casa e per averti vicino a me.”

Quistis gli porse la mano.

Era un gesto più che altro simbolico, ma significava molto per Seifer.

Significava che le sue parole erano vere e che lei voleva stare con lui come quando erano bambini - o forse anche per qualcosa di diverso e di più profondo.

Sorrise e si alzò senza accettare la mano.

“ D’accordo. Verrò a vedere un po’ come è la situazione. Infondo devo proteggere una fanciulla indifesa da degli idioti come Zell.”, concesse con il suo solito tono strafottente. “ È l’obbligo di ogni Cavaliere.”

“ Certo, Seifer.”, la giovane donna ridacchiò, portandosi una mano alla bocca.

“ Certo.”, ripeté Seifer prendendola, coraggiosamente per mano e condurla al trasporto che li avrebbe riportati a Balamb.

   
 
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