Serie TV > American Horror Story
Segui la storia  |       
Autore: MC_Gramma    09/01/2015    2 recensioni
Cordelia ha Kurt, un ‘figlio’ che non si aspettava e che vuole proteggere ad ogni costo.
Zoe ha Kyle, ma se scoprisse che ha ucciso Madison prevarrebbe il sentimento che li lega o il dovere di membro del Consiglio?
Queenie ha Papa Legba, le fa visita ogni mese. Anche se non hanno stipulato alcun contratto!
Spalding ha la piccola Cecile, e nell'ombra continua a minare l’armonia della Congrega.
Poi ci sono le studentesse, poche, rimaste a scuola nonostante la pausa estiva. E quando dall'Irlanda giungerà il fantomatico ‘Re Rosso’, col suo pericoloso seguito, Stevie Nicks non saprà più da che parte guardare.
– Crossover tra AHS Coven e Glee con l’influenza dei libri di Melissa Marr e Justine Larbalesteier, se capite cosa intendo.. –
Aggiornamento: ogni due settimane, per ora.. temo che entro breve diventerà mensile.
Genere: Angst, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Cordelia Foxx, Kyle Spencer, Zoe Benson
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cordelia non si capacitava che fossero trascorsi quasi sei mesi, mezzo anno, dalla sua nomina di Suprema.
Era un po’ prematuro pensarci, mancavano ancora un paio di mesi, ma Zoe e Queenie stavano già organizzando i festeggiamenti anche se molte ragazze non saranno presenti a tale ricorrenza.
A differenza del passato è loro permesso mantenere i contatti con la famiglia, se lo desiderano, e molte erano già partite per passarvi l’estate insieme. In realtà fu una specie di scelta obbligata! Essendo uscite allo scoperto non potevano mantenere la vecchia politica del ’tagliare i ponti col passato’ o avrebbero fomentato i paragoni con sette e affini.. tuttavia a Cordelia piaceva pensare che fosse nell’interesse delle sue studentesse mantenere i rapporti almeno coi propri genitori.
Dopotutto lei il padre non l’aveva mai conosciuto e l’unico momento in cui s’era sentita vicina a sua madre fu il giorno che le morì tra le braccia!
Chiuse un momento gli occhi e ne prese piena coscienza.
Erano trascorsi quattro mesi e sei giorni dalla morte di Fiona. La sua vera morte, non la fine brutale che Zoe e Queenie raccontavano ogni volta che se ne presentava l’occasione.
Alla fine era giusto così, serviva da ammonimento alle novizie, e a ben vedere le giovani componenti del Consiglio non sapevano la verità. Cordelia aveva nascosto il cadavere di Fiona nelle proprie stanze, fino a notte fonda, per poi bruciarlo e raccogliere le sue ceneri in un’urna dalla forma inusuale, che tutti scambiavano per un eccentrico soprammobile, posta senza farlo apposta proprio dove il quadro di Fiona puntava lo sguardo.
Cordelia aveva preferito serbare per sé il ricordo di quel momento di profonda intimità e debolezza della grande Fiona Goode.
Ne aveva parlato solo una volta, a Kurt.
Un lieve dolcissimo sorriso fece capolino. Il mio caro, caro Kurt.. Gettò un’occhiata all’urna, chiedendosi fin dove fosse disposta a spingersi per raggiungere il suo obiettivo. Salvare il giovane stregone. Da morte certa, o dalla pazzia, da entrambe preferibilmente! Ma a quel punto Kurt le chiederebbe di aiutare anche Elisabeth e lei finirebbe col perderlo..
Per un attimo si sentì attraversare dallo sguardo indolente di sua madre e si volse verso il quadro. Il pittore aveva fatto un lavoro splendido, quegli occhi sembravano proprio fissarla. Cosa sei disposta a fare, le chiedevano. Quanto sei disposta ad assomigliarmi?
Cordelia distolse lo sguardo preferendo non scoprirlo, non ancora, e afferrando il libro più vicino si rifugiò tra le sue pagine.
Non si sarebbe nemmeno accorta che Artie le aveva portato una limonata se solo avesse posato il bicchiere con un po’ più di delicatezza. In genere era il più silenzioso e discreto possibile – come Kyle e gli altri giovani aiutanti – ma da quando erano partite le sorelle Cohen-Chang aveva la testa tra le nuvole. Era chiaro a tutti il suo attaccamento alla più giovane, Tina, però non aveva mai osato superare i limiti: il tragico episodio di Noah Puckerman e Lucy Quinn Fabray era un monito migliore di qualsiasi esplicito divieto!
“Mi perdoni” disse subito, mortificato.
Cordelia lo congedò, con un’occhiata che parlava da sola, e bevve avidamente un paio di sorsi.
Era un pomeriggio caldo umido, animato dal chiacchiericcio delle poche studentesse rimaste e dalla leggera brezza che di tanto in tanto sollevava le tende e le rinfrescava il viso. Con un sommesso mugolio raccolse i capelli da un lato, liberando il collo leggermente sudato: in passato non avrebbe mai osato correre un simile rischio, la sua cervicale gliel’avrebbe fatta pagare cara, ma adesso era la Suprema e ciò comportava dei vantaggi.. si carezzò le labbra celando un piccolo sorriso per un pensiero così futile, e girando pagina portò le gambe sul divanetto. Sì, proprio lei, sempre così a modo e composta!
Strinse le labbra, piegate comunque verso l’alto, trattenendo una risata.
In momenti come questo Cordelia aveva l’impressione di recuperare un po’ di spensieratezza adolescenziale o forse era solo la presenza delle sue allieve – adolescenti per l’appunto – a influenzarla. Un altro soffio di vento le accarezzò la pelle, procurandole un piacevole brivido, e con un sospiro soddisfatto tornò ad immergersi nella lettura.
Almeno, l’intento era quello. Una manciata di secondi e aveva abbandonato il libro sul tavolino, dirigendosi all’ingresso con passo spedito.
Non ebbe bisogno di chiamare Zoe o Queenie. La prima scendeva spedita le scale, ed a giudicare dal viso arrossato aveva interrotto uno dei suoi fugaci incontri di metà pomeriggio con Kyle; la seconda la sentiva già marciare alle proprie spalle, sbucata da qualche angolo buio della casa com’era ormai sua abitudine. Come lei avevano avvertito il cambiamento nell’aria ed ora tutte insieme si prepararono ad accogliere l’ospite, sempre gradita, per cui la porta si stava già aprendo da sola. “Benvenuta” l’accolsero, ma la strega bianca stava già parlando – anzi, in realtà stava cantando – rendendo vano il loro saluto. Cordelia le rivolse un luminoso sorriso e si fece avanti, lasciandosi accogliere tra le sue braccia.
“È un piacere riaverti qui, Stephanie!” disse, baciandole la guancia.
Stevie Nicks la strinse rivolgendo un’occhiata da sopra la sua spalla alle giovanissime componenti del Consiglio, che la salutarono con un cenno del capo.
“Il piacere è tutto mio” disse la cantante, sciogliendosi dall’abbraccio “Sei una straordinaria Suprema, i risultati che hai ottenuto in questi mesi hanno cancellato decenni di indifferenza da parte di Fiona.”
“Oh, ti prego..” ridacchiò lei, sinceramente imbarazzata “Non sarai tornata solo per dirmi questo!”
“In realtà, ho qualcosa per te.” si volse con un chiaro cenno d’invito “La settimana scorsa ero a Orlando, per il Campionato Nazionale di Canto Coreografato: sai, ogni anno per la finale scelgono membri di spicco per la giuria..”
Mentre la donna parlava, un’esile figura fece il suo ingresso. Naturalmente Cordelia continuò ad ascoltare, rivolgendo di tanto in tanto cordiali sorrisi a Stevie, ma la sua attenzione era rivolta alla giovane ragazza dall’area spaesata che avanzava studiando di sottecchi l’ambiente. Per un attimo le sembrò di rivedere se stessa!
“Vieni avanti, cara, non aver paura!” esortò la strega bianca, tornando a rivolgersi a lei “Ti presento Marleen Rose.”
“Marley” intervenne la giovane, tornando subito a fissarsi i piedi “I-Io.. preferisco.. Marley.”
Cordelia le sollevò il mento con due dita, cercando il suo sguardo.
“Non aver paura, sei tra amiche” le sorrise incoraggiante, sperando di mitigare la sua aria spaurita “Benvenuta all’accademia Robichaux per ragazze eccezionali”
Stevie si accostò al suo orecchio, dimentica delle buone maniere.
“Oh, Delia, ti assicuro che lei lo è davvero!” 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > American Horror Story / Vai alla pagina dell'autore: MC_Gramma