Angolo Doc_
Buonsalve! Bazzico nel fandom di Teen Wolf da non so quanto tempo esattamente e sono su EFP dallo stesso periodo temporale secondo me, tuttavia questa è la mia prima Fanfiction qui. Qui qui nel fandom, non qui qui nel sito.
Ok, i miei discorsi introduttivi hanno sempre meno senso. Una badante al tavolo due, prego!
Dicevo...di recente cercavo l'ispirazione per scrivere qualcosa su questa coppia che amo alla follia e quasi venero, così dopo ispirazioni di natura PWP|orgia di branco| angst ( che in realtà non ho proprio escluso del tutto...) , mi sono ritrovata a leggere un manga bellissimo e pieno di sentimenti stpendi.
Bene, è stata la mia rovina. Ho più storie che sogni o impegni, delle quali finite beh...poche poche poche. Ma non sono riuscita a tirarmi indietro e voi mi capite vero? Ditemi di si ç_ç
Quindi eccomi qui, ora, con il prologo che spero vivamente possa incuriosirvi!
Il manga che mi ha ispirata e in parte seguirò si chiama Love So Life, come la storia e il link vi indirizzerà verso la pagina Google; inoltre, se volete chiacchierare con me, farmi domande sulla mia probabile follia o su tutto quello che volete, Qui trovate la mia piccola pagina Facebook e non mordo, quindi fatemi visita e facciamoci compagnia, ok?
Per quanto riguarda la storia pensavo ad un aggiornamento settimanale ogni martedì , dato che è il giorno in cui non studio e di conseguenza ho più tempo libero (:
Adesso vi scriverò i vari personaggi del manga e chi ho scelto come loro sosia nella storia, così potrete iniziare a farvi un' idea: Stiles- Shiharu, Derek-Matsunaga Seiji, Riu-Scott, Takeru-Allison, Oichi- Peter, Nao-Danny, Aoi - Parrish Jordan e Akane- Lydia. Ovviamente ogni scelta ha un suo perchè che capirete mano a mano che andremo avanti con la storia.
Altra precisazione, alcuni o forse tutti i personaggi potrebbero risultare OOC. Avrei potuto mantere i caratteri che hanno nel telefilm, è vero, tuttavia volevo che questa storia rimasse come l'originale, piena di dolcezza e di familiarità, quindi mi dispiace, ma non ci saranno Derek scontrosi o Stiles impiccioni stavolta.
Penso di avervi detto tutto per ora, se avete domande/dubbi/critiche o altro non esitate a parlarmene.
Vi posso lasciare alla storia ora, buona lettura Lupetti!
Un bacio,
Doc_
" Jordan! Lydia! State più lontani da quel gioco o vi farete male!"
I due gemellini eterozigoti quel giorno sembravano più
vivaci del solito e Stiles stava faticando parecchio per evitare che gli
accadesse qualcosa.
Lavorava come aiutante all'asilo di Beacon Hills da poco, ma aveva un talento naturale per questo genere di attività.
Rimasto orfano troppo giovane e privo di parenti che si prendessero cura
di lui, venne affidato ad una struttura e col passare del tempo finì
per essere la mamma chioccia di tanti altri bambini che, come era
accaduto a lui a suo tempo, erano rimasti soli.
Le urla eccitate dei gemelli lo costrinsero a voltarsi nella loro
direzione e poté scorgerli mentre correvano verso di lui con un piccolo
tablet in mano.
" Terek è in TV! Terek è in TV! " pigolavano i due e Stiles non riuscí a
trattenere un sorriso, un po' per le loro parole ancora così incerte,
un po' perché l'attaccamento che avevano per il padre gli sembrava
qualcosa di magico, qualcosa che lui poteva solo lontanamente ricordare e
comprendere.
"Già, tra poco verrà a prendervi, quindi iniziamo a prepararci, va bene?" disse Stiles con tono dolce.
Li amava e su questo non c'erano dubbi. Aveva tanti bambini sempre
intorno a lui, ai quali voleva più bene che a se stesso probabilmente,
ma quei due monelli gli erano entrati nel cuore.
Erano di una bellezza disarmante, innanzi tutto. La piccola Lydia
iniziava finalmente ad avere i capelli lunghi, di un color rame
abbastanza tenue che sarebbe certamente cambiato col passare degli anni,
e qualche lentiggine sugli zigomi che, insieme ai grandi occhi
smeraldini e lucidi, la faceva assomigliare ad una bambolina. Jordan ,
invece, era altrettantanto delicato nei lineamenti, ma la pelle diafana
risaltava in maniera impressionante il nero cinereo dei suoi capelli e
degli occhi, così profondi e scuri , ma pieni di vita e di emozione.
Erano entrambi molto espressivi, con due caratteri abbastanza simili -
vivaci ed esuberanti all'inverosimile - , pieni di affetto da donare
solo a poche persone però e Stiles,fortunatamente, era una di quelle.
"Ragazzi! Papà è arrivato!" esclamò una voce
proveniente dal corridoio che dava sulla porta d'ingresso dell'asilo.
Stiles li aiutò ad indossare le sciarpe - non voleva rischiare
che l'aria dicembrina li facesse ammalare- e li condusse fuori.
Sulla soglia dell'asilo, dall'alto del suo metro e ottanta , c'era Derek Hale, noto giornalista televisivo della città.
"Dai marmocchietti" disse con voce calda " andiamo a casa ora".
"Tlies casa!" esclamarono allora in risposta i gemellini, aggrappandosi con forza alle gambe del giovane assistente.
"Tu" esalò Derek, inchiodando i suoi occhi in quelli di Stiles " tu
riesci a farli stare calmi! " e sembrava davvero stupito della
situazione " Devo assolutamente portarti a casa con noi! Ti prego! Ti
pagherò il doppio!"
Il ragazzo rimase basito. Se da un lato il suo pensiero era corso al suo
sogno nel cassetto, a quel futuro asilo che tanto agognava, dall'altro
lui non sarebbe mai stato il genere di persona che accetta un lavoro
solo per denaro - infatti ora faceva volontariato in quella scuola.
"Accetto volentieri signore, ma prima ho bisogno di parlarne con la
direttrice dell'istituto nel quale vivo " rispose Stiles con la voce che
tradiva tutto il suo entusiasmo.
"Istituto?"
"Già, sono orfano e minorenne, quindi dipendo da lei in ogni cosa" e
dicendo questo i suoi occhi si adombrarono leggermente " se non mi
dovesse più ritenere adeguato, signore, me lo dica tranquillamente".
"Ho visto come ti comporti con questi bambini e credimi " rispose Derek
invitandolo con la mano a raddrizzare la testa " Niente mi farà mai
cambiare idea. Tu sei il ragazzo perfetto per me!"
E ci furono fuochi d'artificio e sorrisi e grida di gioia nella testa di
Stiles, "le sarò grato per sempre per questa opportunità signore. " e
allungò la mano verso Derek in modo da suggellare quel patto.
"Ti prego, ho 26 anni, chiamami Derek, altrimenti cadrò in
depressione a breve " e si aprì in una risata liberatoria.
"Certo, mi scusi " rispose Stiles " ma, posso farl...farti una domanda?"
"Puoi farmi tutto quello che vuoi" scherzò l'uomo.
"Non sarà un problema per sua moglie avermi sempre per casa?"
"Ehm. Forse avrei dovuto dirtelo prima, mea culpa. Sono i figli di mio
fratello. Io vivo da solo e sono momentaneamente il loro tutore lagale".