Notte fonda.
Occhi sbarrati verso l'oscuritá.
Mi giro a guardare il mio compagno di branda. 
Dorme, nonostante lo spazio angusto della nostra piccola astronave. 
Giro la testa dalla parte opposta per guardare fuori. 
La galassia è avvolta dal buio della notte, ma non mi fa paura. 
Attenderò la fioca luce dell'alba per agire, nonostante le minacce di mio padre che con parole dure mi ha giá impedito più volte di conquistare quel pianeta:
"...Per il tuo bene, Trunks, non ti azzardare a trasgredire i miei ordini"
Ma io sono un sayan.
La conquista di nuovi pianeti è nel mio DNA.
Intanto che aspetto l'alba, predispongo un piano di attacco.
Innanzi tutto devo pensare se portare con me il mio fedele compagno facendogli correre il rischio di essere scoperti ancor prima dell'atterraggio, il che rovinerebbe ancora una volta i miei tentativi di conquista.
Secondo, devo riflettere se fare un attacco nel lato sud o è meglio aggirare il pianeta prendendolo dal lato est, il più debole, a mio giudizio, ma non il più sicuro.
Sì, penso che lo attaccherò da sud e penso anche che porterò il mio fedele amico, glielo devo.
Non posso lasciarlo qui solo, nella fredda desolazione di questa dannata astronave.

Poco dopo, una leggera luce compare da lontano, in un angolo sperduto della galassia.
È il momento di agire.
Trunks si alza svegliando il suo fidato compagno. 
Escono assieme dall'astronave e muovendosi lentamente come sinuosi gatti che stanno per azzannare una preda, si avvicinano al pianeta.
Atterrano senza difficoltá.
L'alieno e la sua donna, unici abitanti di quel pianeta, dormono. 
Con un balzò veloce, Trunks e il suo seguito scalano un feroce pendio arrivando velocemente ad una piana.
È quasi fatta.
Trunks e Teddy sgattaiolano in avanti, infilandosi velocemente sottocoperta.
Pensano di aver vinto, di aver conquistato finalmente il pianeta.
Ma è solo un'illusione.
L'alieno si è svegliato e afferrandolo dolcemente per la testolina, lo fa voltare verso di sè.

Lo fissa con due occhi severi, color tenebre e gli sussurra:

"Trunks, prendi quel dannato orsetto e torna subito nel tuo lettino, prima che ti sculacci"

Missione fallita.

Il piccolo sayan torna alla base con la sua piccola coda tra le gambe.

'Giá, ma non è finita...' sussurra fra sè e sè prima di riaddormentarsi nel suo lettino.