Sesso,
sangue e droga
Nei bassifondi di Tokyo vive gente
poco affidabile. Anzi, per niente affidabile.
Ci vive la gente nata povera, i
ricchi caduti in disgrazia e, molto spesso, gli orfani.
È un posto infimo.
È un posto sporco. È un posto dove non ti puoi
fidare di niente e di nessuno. Dove non devi guardare una persona per
più di un secondo, o potresti ritrovarti morto a marcire in
un canale. E nessuno farà caso a te, perché
spettacoli di quel genere sono comuni se non quotidiani. Hai paura di
uscire di casa, per timore che qualcuno a cui hai fatto un torto possa
essere dietro la porta per cercare di vendicarsi.
In quei posti è
facilissimo darsi all’alcol o alla droga. Lo fai per
dimenticare tutto, per cercare di morire. Sei così disperato
che non desideri altro che morire. Poco importa se sarà
doloroso o no, dopo sarà tutto finito. E non si
potrà più tornare indietro.
I nuovi non sono accolti con
piacere, soprattutto se sono ragazzi. E, sfortunatamente, sono molti i
ragazzi che finiscono lì.
Nessuno lì aveva un onore
o un orgoglio da difendere. Dovevi camminare a testa bassa.
Ma questo non era stato insegnato a Itachi e Sasuke Uchiha.