Capitolo 2: “Benvenuti
all’East High”
Primo giorno di scuola.
Ore 8:00 del lunedì mattino.
East High.
I ragazzi
dell’East High erano tutti ansiosi di ritornare a scuola, si, è
vero, è alquanto strano ma i ragazzi di questa città sono fatti
così.
Il cortile
davanti alla scuola gremiva di gruppetti che si raccontavano le loro esperienze
estive.
Da una
parte i due ragazzi più popolari della scuola, Ryan e Sharpay Evans,
rispettivamente il re e la regina del club di teatro, circondati da fan che li acclamavano
ancora per la loro esibizione dell’anno ormai passato.
Dall’altra,
la squadra di basket si riuniva intorno al gruppo di cheerlader, le quali si
vantavano del loro colorito ottenuto con settimane di vacanza al mare, tra loro
faceva capolino la testa riccioluta di Chad Danforth, il capitano rubacuori
della squadra di basket.
In una
remota parte del cortile invece c’erano i cosiddetti
“secchioni”, ovvero gli studenti appartenenti al club della
matematica, essi invece erano fieri di raccontare ai loro compagni di aver
passato le vacanze ad approfondire gli studi. Tra le silenziose voci, qui,
rombava quella di Taylor Mckessie, una delle ragazze più intelligenti
della scuola.
Un altro
anno stava per cominciare, il terzo per essere precisi, a dire uno dei
più difficili di tutti.
Tutti
erano felici però, poiché tutti avevano a scuola degli impegni da
seguire, la popolarità da fare accrescere, gli studi da approfondire.
Tutti
erano felici, apparte due.
Mancavano
ancora dieci minuti al suono della campanella, ma una macchina color rosso
ruggine sostava dietro un albero da ben venti minuti. La macchina apparteneva
alla signora Montez, che odiando i ritardi aveva accompagnato la figlia in
anticipo, molto in anticipo.
-Allora
Gabriella, pronta per un nuovo anno?- chiese la madre apprensiva.
-Si
mamma...- sospirò Gabriella guardando gli studenti che arrivavano con le
loro bellissime macchine.
-Dai non
fare così, stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene!- rispose
la madre che aveva visto negli occhi della figlia un pizzico di nostalgia.
-Come
faccio a stare tranquilla, qui sono tutti figli di papà!- disse energica
la ragazza.
-Sono
sicura che troverai degli amici!- rispose rassicurante la madre.
-Si, forse
hai ragione, scusami è lo stress pre-scolare.- continuò la
moretta mentre ricontrollava la borsa.
Dopo
mezz’ora d’attesa, finalmente la campanella suonò. La
ragazza salutò dolcemente la mamma con un tenero bacio sulla guancia,
aprì la portiera e scese. Indossava un paio di jeans a sigaretta, una
maglietta a barca rosa confetto, ai piedi delle ballerine bianche con dei
fiocchetti ai lati. I capelli scossi dal vento erano tenuti ordinati da un
cerchietto bianco.
Con un
tonfo al cuore si avviò dentro il cortile della scuola, sotto lo sguardo
vigile della madre. In mezzo a tutti quei ragazzi passò inosservata e
dopo essere entrata si diresse subito all’ufficio del preside.
Dopo
qualche minuto dal suono della campanella, una grossa macchina grigia
metallizzata entrò ad alta velocità nel cortile della scuola. Era la
macchina del signor Bolton, che non avendo sentito la sveglia era in ritardo.
-Dai figliolo, esci dalla macchina.- disse il signor Bolton mentre ancora stava
parcheggiando.
-Se magari
ti fermi... papà!- rispose il figlio con faccia preoccupata.
-Scusami
ma non ero mai stato in ritardo prima di oggi.- Troy
aveva da ridire su quest’affermazione ma non disse nulla.
-Bel modo
di incominciare la giornata, e l’anno scolastico!- rispose invece il
ragazzo.
-Si, beh,
bando alle ciance e muoviamoci!- rispose il padre già con il fiatone in
gola.
Scesero
dalla macchina. Il signor Bolton indossava una semplice tuta sportiva color
rosso acceso, con un berrettino bianco in testa.
Troy
invece indossava un paio di jeans, delle scarpe da tennis e una semplice polo
verde.
Insieme
entrarono dentro la scuola, insieme camminarono lungo il corridoio, insieme
bussarono all’ufficio del preside. A Troy tutto
quell’”insieme” suscitava un po’ di imbarazzo.
Un secondo prima era entrata Gabriella, che molto educatamente era seduta composta su
una delle poltroncine nere che stavano davanti alla scrivania del preside.
-Avanti.-
disse cortesemente il preside alzandosi dalla sua grossa poltrona.
-Buongiorno
signor preside, sono Jack Bolton, signore.- disse
l’uomo mentre stringeva la mano del preside davanti a lui.
-E lui
deve essere...- iniziò il preside guardando il ragazzo accanto al padre,
quasi dimenticandosi della presenza di Gabriella che silenziosamente era rimasta
a guardare.
-Troy
Bolton, signore.- continuò il ragazzo, stringendo energicamente la mano
del signore davanti a lui.
-Beh,
sedetevi... ehm ma...- si fermò poiché
nella stanza c’erano solo due sedie, su cui una era seduta la povera
Gabriella.
-Oh, mi
scusi beh, allora se mi dice dove devo andare io lascio il disturbo, e la
sedia.- disse prontamente la ragazza.
-Oh, no-no-no-no, signorina Montez, credo che al signor Bolton
non dispiaccia stare qualche minuto in piedi.- rispose il preside guardando la
ragazza, che gli rispose con un dolce sorriso.
-Si, si,
non si preoccupi.- disse scoraggiato il signor Bolton che desiderava sedersi e
riposarsi dalla corsa che aveva fatto per arrivare in
tempo.
Alle
seguenti parole Troy si sedette nell’altra poltroncina, accanto a quella
della ragazza. Si scambiarono uno sguardo, ma poi furono rapiti dalle parole di accoglienza, del preside.
Per dieci
lunghi minuti, il preside andò avanti a spiegare le regole, i corsi
supplementari, le materie, le feste della scuola. Dopodichè si
alzò in piedi e stringendo contemporaneamente le mani dei due ragazzi
disse:
-Beh,
infine che posso dire... benvenuti all’East High!-
-Grazie, signor preside.- risposero in coro i due ragazzi.
-Bene,
adesso andate dalla signora Consuelo in segreteria, lei vi darà un
foglio con scritto la vostra classe e i vostri orari.
Non vi preoccupate se fate ritardo alla lezione fate
vedere questi- porse dei permessi poi accompagnò i ragazzi
all’uscita.
I ragazzi
ringraziarono e un attimo dopo si ritrovarono fuori
dall’ufficio.
Da fuori
si sentiva la voce risonante del preside.
-Lo sa lei mi piace!- disse il preside al signor Bolton.
-Mi fa
piacere signore!- rispose il moro, che nel frattempo
si era seduto nella poltroncina.
-Non
è neanche qui da un giorno e sa già che i miei colori preferiti,
non che quelli della scuola, sono il rosso e il bianco!- continuò il
preside con voce contenta.
Troy si
guardò indietro e diede un occhiata alla
moretta che lo precedeva di qualche passo.
*Meno male che l’ho convinto a controllare il sito della scuola* pensò il ragazzo.
Mentre
camminavano, i due si guardarono intorno e videro che i corridoi iniziavano a
svuotarsi, così si avviarono in segreteria.
-Buongiorno...-
disse una voce femminile con un accento cubano da dietro al bancone.
-Buongiorno
sto cercando la signora Consuelo...- iniziò
Gabriella precedendo il ragazzo che non era ancora completamente entrato in
segreteria.
-Sono io,
e voi chi siete?- rispose la signora che li fissava
dai suoi occhiali rotondi, mentre un ciuffo di capelli neri le penzolava sulla
fronte.
-Io sono
Gabriella Montez, mentre lui è...- la ragazza si bloccò per dare
la parola al ragazzo accanto a lei.
-Ehm, si, ehm, io sono Troy Bolton...- rispose poco dopo il ragazzo. *Che figuraccia, penserà che sono uno svitato.*
-Montez,
Montez... ah si eccolo.- disse la signora porgendo un
foglietto alla ragazza che la stava guardando con i suoi occhi neri.
-Dimmi
cara, hai origini spagnole per caso?...- chiese la
signora mentre cercava un altro foglietto nell’archivio.
-Si...
perché scusi?- chiese subito la ragazza, a cui non piaceva chi ficcava
il naso negli affari altrui.
-No,
è che quando ero molto piccola mio nonno mi
raccontava spesso di essere amico di uno simpatico ragazzo, che di cognome
faceva Montez, o era Mìntez, oppure Mentèz! Beh lascia stare cara, magari mi sto sbagliando! Sai a volte mi dimentico le cose.- disse la donna,
mettendosi una mano sulla fronte.
-Comunque
come hai detto che ti chiami, caro? E cosa ti serve?- chiese la donna a Troy.
*“A volte”, diciamo che si dimentica molto spesso le cose...* pensò Gabriella sorridendo
sotto i baffi.
-Troy
Bolton, e mi serve il foglio con scritto la mia classe e i miei
orari.- rispose il moro, mentre pensava quanto fosse strana quella donna.
-Ah, si-si-si-si, ora ricordo tutto! Ecco qua...- si
appoggiò al bancone e diede il foglio a Troy.
-Beh,
allora grazie!- disse all’unisono i due.
Uscirono
dalla segreteria ed entrambi si scambiarono uno
sguardo complice sulla donna che avevano appena incontrato.
-Allora ci
siamo.- disse Troy alla ragazza per sciogliere il
ghiaccio, dato che non si erano ancora scambiati una parola direttamente.
-Ehm, si-
rispose Gabriella rimanendo un po’ sulle sue.
-Dai... al mio tre guardiamo in che classe siamo! Ok?- chiese Troy
entusiasta.
-Mi
dispiace...- iniziò la ragazza.
-Che
c’è?- proseguì Troy torvo.
-L’ho
già fatto! In pratica, ho già guardato in che classe sono!- spiegò dispiaciuta lei.
-Non fa niente,
però adesso conti con me e vediamo se siamo in classe insieme.-
-Ok!-
rispose la mora.
-Uno, due,
e...- non finirono neanche di contare quando la signora della segreteria fece
capolino dalla porta.
-Ragazzi?
Le lezioni sono già incominciate da ben sette minuti e mezzo!- poi
indietreggiò e scomparve dietro la porta.
-Uao, che
precisione! Beh sono in classe con te si, o no?- disse Gabriella.
-Guarda tu
per me!- il ragazzo porse il biglietto alla moretta.
-Non ti
preoccupare ma, mi sopporterai per tutto l’anno!- rispose
la ragazza sorridendo.
-Davvero?
Uao meno male, almeno c’è qualcuno con cui posso parlare!-
continuò lui.
La ragazza
lo guardò e penso che anche lei era felice di avere in classe qualcuno
coni cui parlare.
Poi insieme
si diressero verso la classe, la prima lezione era quella con la professoressa
Darbus, una strana signora che ogni anno si occupava di rientregare gli
studenti al ritmo scolastico.
La lezione
si sarebbe tenuta nella classe di recitazione.
Arrivati,
bussarono, all’interno si sentirono dire un “avanti”. I
ragazzi aprirono. Quarantadue occhi puntati su di loro. I due si scambiarono
uno sguardo ed entrarono.
***************
Beh, che
ne dite? Come sto andando?XD
Spero
bene, perché è la mia prima long-fic, ed è la mia prima
Troy-Gabriella, (non anticipo niente, perché ho già in mente
qualche bella surpresuccia) XD, quindi....^^
Fatemi
sapere qualcosa lasciando qualche recensione, please!^^
In
particolare grazie a chi ha recensito il primo capitolo:
giorgy (Non ho potuto aggiornare prima perché
è iniziata la scuola! Sorry! L Recensisci anche questa J)
romanticgirl (Grazie che l’hai messa tra
le preferite *-*)
Barbycam (… Lato oscuro sto arrivando!!!!)
ciokina14 (Grazie, grazie, grazie ^^)
Grazie a
tutti!
Alla
prossima... (almeno spero XD)
Bacio
Ryna91