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Autore: DarkSide_of_Gemini    16/01/2015    6 recensioni
Dal testo: "Risate soffocate che provenivano dalla cucina.
Thor distolse l’attenzione dai grafici che stava preparando per Jane e tese l’orecchio.
Quando quei due ridevano ed erano insieme di solito l’oggetto dell’ilarità era proprio lui, quindi era meglio che si preparasse al peggio."
Thor è il valoroso principe di Asgard la cui forza è ben nota a chiunque. Ma quando Loki e Darcy si alleano, persino il figlio di Odino inizia a tremare.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darcy Lewis, Loki, Thor
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Loki di Jotunheim e Darcy Lewis

Ovvero la più pericolosa alleanza mai creata ai danni della salute mentale di Thor

 

 

Risate soffocate che provenivano dalla cucina.

Thor distolse l’attenzione dai grafici che stava preparando per Jane e tese l’orecchio.

Quando quei due ridevano ed erano insieme di solito l’oggetto dell’ilarità era proprio lui, quindi era meglio che si preparasse al peggio.

-Ci sarebbe anche… vediamo… ambasciathor! Oppure una cosa più modesta come… murathor!-

Thor avvertì un suono secco, come di legno che si spezzava.

Come se la matita che aveva in mano si fosse spezzata in due mozziconi.

Ah, era proprio quello che era appena successo…

“Calma… mantieni la calma…”.

Peccato che la calma non fosse mai stata la caratteristica principale di Thor Odinson.

Per carità, lui era felice che Loki avesse evitato la condanna a morte, ringraziava ogni giorno i suoi avi nel Walhalla perché Padre gli aveva concesso la sua custodia, e ancora più li ringraziava per ogni minuto passato senza che Loki combinasse qualcosa di imprevedibile ma sicuramente pericoloso per Midgard o qualcun altro dei nove regni… ma sicuramente non era felice che Loki avesse come passatempo favorito quello di mettersi ad inventare stupidi (e possibilmente denigranti) giochi di parole che coinvolgevano il suo nome, e che in questo gioco idiota avesse trovato come degna compagna Darcy Lewis.

Oltre che tremava all’idea dell’immane casino che sarebbe venuto fuori se per caso Loki avesse cominciato a considerare Darcy qualcosa di più che una divertente bestiola da compagnia che gli faceva da spalla comica.

Se per caso avessero deciso di applicare insieme e a pari merito il loro genio deviato in qualcosa tipo la conquista del potere invece che nei giochi di parole, per esempio.

L’immagine della stagista di Jane in versione signora del male (una lady Macbeth in versione moderna e completamente schizzata, con l’IPod sempre sparato a palla nelle orecchie ed un cappellino viola, magari) lo inquietava quasi più che lo stesso Loki, perché lui ormai lo conosceva e più o meno sapeva come gestirlo, lei invece lo preoccupava molto.

All’ennesimo qualcosa-thor decise di avvertirli.

-Ragazzi, devo venire di là?-

Gli rispose Loki, vivace come Finn McCumhaill che ha appena sentito abboccare all’amo il salmone della conoscenza.

Accidenti! Adesso che Loki aveva capito di averlo fatto arrabbiare non ci sarebbe stato verso di farsi lasciare in pace!

-Se vuoi anche tu della crema ghiacciata, vieni pure-

Pericolo. Pericolo. Pericolo.

La voce di Loki aveva preso la pericolosa inflessione di quando stava per fare una perfida battuta.

-Ce n’è ancora un po’ nel… congelathor…-

Ecco, appunto!

-Sì, potresti dirci com’è… come un’assaggiathor!-

E sia mai che Darcy si lasciasse sfuggire un’occasione per rincarare la dose!

D’altra parte era lei, da sempre abitante di Midgard, che conosceva le usanze di quel mondo e poteva trovare i migliori spunti.

“E va bene. Lo avete voluto voi!”.

Thor si alzò con uno scatto improvviso, deciso a difendere il suo onore di principe di Asgard.

Non appena fece il suo ingresso nella stanza fu accolto da caldi applausi.

Loki si alzò inchinandosi profondamente, sul viso dipinto un diabolico sorrisetto di scherno.

-Bè, da come entri in scena, fratello… direi che potresti anche fare carriera come atthor!-

-Oh, oh oh, aspetta aspetta!-

Darcy agitò una mano per attirare l’attenzione, ed iniziò a snocciolare una serie di nomi che avevano in qualche modo a che fare con il mondo del cinema.

-Sceneggiathor! Produtthor! E  poi che altro…-

Thor scagliò lontano quello che restava della matita frantumata che aveva in mano –Va bene, adesso basta! Se non la smettete di vostra iniziativa vi farò smettere io a suono di Mjöllnir sulla testa!-

-Ma come? Non ti piace il cinema?-

-Darcy, per favore…-

Troppo tardi: Lo sguardo di Loki era già scattato sulla tv di fronte, per poi spostarsi sulla complice. Darcy capì al volo.

-Oh, capisco: bene, vuoi prima debuttare in televisione? Si guadagna bene, sai… con lavori tipo l’annunciathor… o il presentathor! Hei, ti andrebbe l’idea di un programma tutto tuo? Te lo immagino che sballo, il TGThor?-

Uno scroscio di risate sguaiate interruppe sul nascere la protesta del figlio di Odino.

Thor alzò gli occhi al cielo, meditando davvero di far calare un fulmine su quelle due teste malate. D’altronde, potevano solo migliorare.

-No- Loki gli si avvicinò, le mani incrociate dietro la schiena –lui è più un tipo da azione. Sai, come quei tipi che si pestano a sangue incoraggianti dalla gente-

Darcy si stiracchiò –Sì, in effetti ce lo vedo in un’arena. Sarebbe stato bene nell’antica Roma… come gladiathor!-

Thor rimase a guardarli in silenzio, sperando che la sua espressione furiosa fosse abbastanza convincente da persuaderli a non andare oltre.

Entrambi sapevano che non era una buona idea sfidarlo, ma la loro coalizzazione li rendeva inarrestabili, anche perché erano consapevoli del fatto che non correvano davvero un serio pericolo.

Di certo, se solo si fossero messi a progettare un piano criminale, sarebbero stati un micidiale pericolo per l’intero pianeta.

Darcy stava scribacchiando qualcosa su un foglio. Lo passò a Loki, che riprese a ridacchiare senza ritegno.

-Guarda un po’ qua, fratello. Non ti senti importante?-

Riluttante, lui lo prese: era occupato quasi per intero da due colonne di parole, più vari commenti idioti riportati a bordo pagina.

Agopunthor. Investigathor. Cantauthor.

Un sopracciglio biondo scatto verso l’alto. Non riusciva a capire cosa quei due ci trovassero di tanto divertente in quelle parole senza senso.

Magari, data la loro vivace quanto malata fantasia, lo immaginavano mentre svolgeva ognuno di quei lavori.

Si immaginò nei panni di un animathor, subito dopo si vide come un pescathor.

Non riuscì  comunque a trovarlo divertente.

-Bene- disse mostrando il foglio –adesso che questo ce l’ho io, immagino che possa permettermi di dettare le regole. Stavo lavorando ad una cosa importante, e voi, con i vostri schiamazzi da marmocchi insubordinati, non avete fatto altro che farmi perdere la concentrazione. Darcy, mi rivolgo soprattutto a te: sai quanto sia importante quella mappa per Jane. Quindi, adesso lui verrà con me, e se sento solo un’altra parola vedrò di farvi finire nel più lontano dei nove regni-

Così dicendo si infilò il foglio in tasca. Dopo un’ultima occhiata di rimprovero, voltò le spalle ed uscì a testa alta dalla stanza, fiero di aver ottenuto il silenzio di cui aveva tanto bisogno.

Loki e Darcy avrebbero dovuto farci l’abitudine: in un modo o nell’altro, sarebbe riuscito sempre ad avere la meglio sui loro inutili giochetti strampalati.

Si sedette, studiando il lavoro fatto fino a poco prima.

Per poco, una voce proveniente dall’altra stanza non gli fece rompere di nuovo una delle tante matite che aveva sul tavolo.

-Eccolo: il solito dittathor!-

-E’ tornato a fare quello che gli riesce meglio: il disegnathor-

-Sai che, se solo ci pensasse sul serio, potrebbe entrare a far parte della nostra squadra in pianta stabile? Jane avrebbe proprio bisogno di un ricercathor…-

-A proposito- la voce di Loki aveva improvvisamente alzato tono, com’è naturale per far sì che lui sentisse meglio –l’hai sentito prima? Ha di nuovo tirato in ballo quel suo stupido martello… potrebbe rendersi utile con quello, e diventare uno sculthor-

-O se proprio deve dedicarsi all’arte- rincarò la dose Darcy –che faccia il pitthor. O lo scritthor-

Thor allontanò la sedia dal tavolo con tanta violenza da lasciare delle lunghe strisce nere sul pavimento.

-Ragazzi, vi avverto: se mi alzo questa volta non la scampate!-

-Andiamo, Thor!- si lamentò Darcy –Stai un po’ al gioco-

-Ma perché non inventate un paio di stupidi nomignoli per Loki? Come quello della medicina. L’Oki, Loki: è uguale-

-Ma con il tuo nome se ne trovano di più. Senti questi: se vuoi diventare una stella dello sport…-

-Non voglio sentire nulla!-

Darcy lo ignorò –Potresti avere un futuro come calciathor-

-O allenathor- aggiunse Loki.

-E anche scalathor-

-O puoi fare il gioco sporco diventando uno scommettithor-

Tempo tre secondi, ed eccolo di nuovo nella stanza, accolto dagli ampi sorrisi innocenti dei suoi diffamatori.

“Diffamathor…” pensò subito “Oddio, no! Per carità, la loro imbecillità non può contagiarmi!”.

Loki inclinò il capo da un lato –Volevi dirci qualcosa?-

-Tu- si diresse verso di lui a grandi passi. Lo afferrò per un orecchio tirandolo in piedi –sai cosa direbbero ad Asgard se sapessero com’è che passi il tuo tempo qui?-

-Ahi!- Loki si divincolò –ahi, sul serio, Thor, così rischi di…-

Un orribile rumore di qualcosa che si strappava lo interruppe. Thor si ritrovò con un orecchio sanguinante in mano.

-Ma cosa?!-

Sollevò lo sguardo sul fratello, che teneva la mano pressata contro la ferita mentre tra le dita gli scorreva quello che sembrava essere un fiume di sangue.

Thor si ritrovò disorientato, si guardò intorno, assordato dalle urla di Darcy e dalle imprecazioni di Loki.

-Thor…- Loki lo guardava in modo strano. Serrava le labbra come per trattenersi dal lamentarsi. O per impedirsi di ridere –se puoi… chiama un dotthor… e anche un rianimathor, per ogni evenienza-

Spostò la mano ed il sangue era sparito, così come l’orecchio tra le sue dita.

La scena delle risate si ripeté, ancora più irritante e lunga della prima volta, ogni volta che lo guardavano Loki e Darcy riprendevano a sghignazzare come due iene.

-Non guardarmi in quel modo: è per un motivo che sono il Dio degli inganni-

-Hai fatto una faccia!- Darcy scoppiò di nuovo a ridere –Dotthor! Buona questa! Dotthor Thor, la gente ti maledirebbe solo per come ti chiami-

-No, sul serio, volete smetterla? Non sentitevi al sicuro solo perché, se dovessi colpirvi, spaccherei mezza casa. Sono disposto a ricostruirla, almeno mi tolgo la soddisfazione di prendervi a cazzotti!-

Dai sorrisetti degli interlocutori intuì che qualcosa di quello che aveva detto poteva rappresentare un pericolo.

Tre, due, uno…

-Ricostruire…- ripeté Loki. Appunto! –quello che dicevamo prima: murathor-

-Ma non basterebbe: dovresti occuparti anche degli interni… come un arredathor!-

Il ruggito di rabbia del Dio del tuono non ottenne la dovuta considerazione.

Darcy sbuffò alzando gli occhi al cielo –Eddai, prova un po’ a divertirti, non fare sempre il predicathor…-

-Già, se continui così finirai per ammalarti-

-E fare ammalare anche gli altri. Come quella figura de I Promessi Sposi, l’unthor…-

Loki riprese a ridacchiare –E perché solo un-thor? Anche due!-

-Comunque- riprese Darcy dopo aver scambiato un cinque con il Dio degli inganni –ti abbiamo anche trovato dei lavori seri. Davvero, ti daranno soldi a palate-

-Sentite, sapete anche voi che queste parole idiote non hanno senso. Quindi è bene che…-

-Questhor- lo interruppe Darcy –senathor. E poi c’è il più bello di tutti: truffathor. Questo sì che è un mestiere gettonato. O, sempre per continuare sulla via della malavita, che ne dici di spacciathor?-

Thor non rispose. Guardava il fratello e la stagista con aria rassegnata, in attesa che la marea di improbabile-mestiere-thor si placasse.

-Avete finito?-

Chiese alla fine. Sperava in un cenno di assenso per poter tirare finalmente un sospiro di sollievo.

-Bè…- Loki lo scrutava corrucciato –tu hai la nostra lista. È un vero peccato, avevamo intenzione di investire anche nell’elettronica. Un sacco di questi aggeggi mortali potrebbero portare il tuo nome. Roba tipo… frullathor. Congelathor. Ventilathor…-

Thor tirò fuori dalla tasca la lista spiegazzata –Ma… quanto ci avete messo a compilare questa cosa?-

Loki e Darcy si scambiarono un’occhiata –Due giorni? Due giorni della nostra esistenza, del nostro tempo e della nostra creatività sono riposti nelle tue mani. Non vorrai mica distruggere il nostro genio?-

-Il vostro genio- ribatté lui –non potrebbe trovare delle occupazioni più elevate?-

-Hei- Loki gli puntò un indice contro –tutte le volte in cui il mio genio si è impegnato in cose elevate, tu e i tuoi amici mi avete dato addosso. Adesso non venire a lamentarti con me-

-Bè, sì, ma… insomma, trovatevi qualcosa da fare che non sia darmi fastidio, direttamente o indirettamente!-

Aveva di nuovo voltato le spalle quando sentì la voce di Darcy riprendere il solito chiacchiericcio critico di sottofondo.

-Non vive bene in società. Chissà, magari potremmo mandarlo da qualche parte… che so, in un posto isolato dove nessuno gli rompe le scatole. In campagna, magari-

-In campagna?- avvertì il disappunto nella vice di Loki –ma dico, te lo immagini Thor in campagna?-

-Però dai… potrebbe fare l’agricolthor-

Thor si fermò lanciando loro un’occhiata di ammonimento.

Loki alzò gli occhi al cielo con aria innocente –Sul tratthor-

Entrambi lo guardarono in attesa di una reazione. Già lo vedevano sollevare il braccio per richiamare il suo fedele martello e rincorrerli per l’appartamento fino a quando non li avesse ridotti in poltiglia.

Infine Thor scosse la testa con un sorriso rassegnato –Col mothor, scommetto-

Era vero, lui avrebbe sempre avuto la meglio su Loki e Darcy.

Ma non quel giorno.

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Salve a tutti! Ebbene, sono arrivata ad infestare anche questo fandom, e presto il mio dominio si estenderà sull’intero sito! Mwahaaha! … ok, a parte i deliri di onnipotenza alla Loki… come alcuni già avranno capito, questa one shot è un ampliamento del 5° capitolo de Il Sacro Vincolo dell’Ospitalità di Makochan. Credete che la nostra idiozia sia molto simile? Avete ragione, l’idiozia è di famiglia, infatti siamo sorelle! *colpo di scena come accade nelle opere di Molière*

Cooomunque, lasciate che vi dica un paio di cose circa la nascita di questo progetto malato:

 

1 – La “Lista dei -Thor” esiste davvero! xD ovviamente per scrivere questa ff ho selezionato quelli che ci sono piaciuti di più altrimenti sarebbe venuta fuori una cosa mostruosa, e già vedevo Thor arrampicarsi sul balcone di casa con quel suo martellaccio in mano…

 

2 – L’idea dell’Oki/Loki è stata prontamente realizzata dalla sottoscritta utilizzando una bustina del suddetto farmaco ed un correttore a penna per aggiungere una L come iniziale. Dite che non ho nulla da fare? Possibile.

 

3 – L’agricolthor sul tratthor col mothor è in assoluto la nostra preferita, per questo ha ricevuto l’onore di chiudere la storia xD

 

Bon, credo di aver finito.

Ringrazio con anticipo chi leggerà la storia e vorrà condividere con noi la sua impressione ;)

Un saluto,

Rory_Chan

 

P.S: Vi lascio Loki… cioè, l’Oki! Dai: è anche verde! xD

 

 

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