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Autore: extraordinharry    16/01/2015    29 recensioni
La sfiga è la mia compagna di vita. Sono quel tipo di persona che se schiacciasse nell’opzione “hai dimenticato la tua password?” otterrebbe come risposta “cazzi tuoi”. Mai vinto nulla, mai eccelso in qualche disciplina, mai arrivata ai traguardi che mi sono imposta. Tanto che mi sono stancata e ho smesso di sperare nelle cose.
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Tiro fuori il telefono dalla tasca, proprio nello stesso esatto momento in cui lo sento vibrare. Un nuovo messaggio.
Numero sconosciuto: Ash, c’è una grandissima gnocca davanti a me con un culo che porca troia, ci farei bungee jumping!
Rimango interdetta qualche secondo. Cosa?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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1.Fake heter, fan-obsessed and green boy.

 

 

 

 

 

 

 

Ci sono due tipi di fan.

Quelli che ascoltano la musica dei loro artisti preferiti, apprezzano moralmente e musicalmente questi ultimi, desiderano andare ai loro concerti e comprano i loro album. Persone normali, insomma.

E poi ci sono quelli che venerano i loro artisti preferiti in modo ossessivo e malato, desiderando di trombarseli, sul punto di suicidarsi se non riescono ad andare a un loro concerto e compratori compulsivi di qualsiasi gadget in vendita. Non importa quanto questo oggetto firmato col nome della band/del cantante sia inutile: loro devono averlo. Che sia uno schiaccianoci o un pacco di fazzoletti.

Così osservo prima il mio amico Louis, che seduto accanto a me sta sfogliando una rivista musicale e poi mi fermo su Helena. Indossa una maglietta con scritto “5 seconds of summer” più il logo della band, una cuffietta all’orecchio (riconosco chiaramente una delle canzoni della band, visto che me la ha fatte sentire tutte fino a portarmi a uno stato epilettico), quattro braccialetti con scritto in ognuno i nomi dei componenti della band, dei jeans neri (che lei corregge sempre in “skinny neri come quelli dei 5sos”) e un paio di Vans total black (“esattamente come le usano i ragazzi”, ma quando le ho fatto notare che Mr Naso a patata aveva anche le ERA nere e bianche, lei ha provveduto a comprarle).

Helena è una di bellezza nauseante. Essere sua amica comporta talmente tanti svantaggi che non capisco come mai non l’abbia ancora mandata a fanculo. Dei capelli biondi, perfettamente lisci e lunghi, così belli che sembrano seta. Un corpo snello e slanciato, con una pelle priva di impurità e rosea. Un paio di occhi azzurro mare e delle labbra rosee e carnose. E’ tutto ciò che un ragazzo potrebbe volere.

Il suo unico difetto è, beh, l’ossessione che ha per i 5 seconds of summer.

Io ho provato a farla ragionare, ma niente.

Le ho detto che non poteva essere fan di una banda composta da un orco senza collo che passa dall’avere una foglia di lattuga in testa a un color mestruo, un finto angioletto con lo sguardo da ritardato, un bandanaro con il sorriso inquietante e un pervertito che manda foto del suo uccello alle fan.

Tutto quello che ho ottenuto come risposta è stato: «It’s a chocolate milk party, it’s a chocolate milk party! E tu non sei invitata, stronza!»

Che Dio salvi la sua anima.

«Uh carina questa.» dice Niall, sedendosi accanto a me. Niall è l’irlandese per eccellenza. Veste sempre in verde, ha una stanza completamente in stile Irlanda e almeno una volta al mese arriva a scuola vestito da folletto. Tralasciando la sua ossessione del mangiare solo cose rigorosamente verdi. Lattuga, carciofi, piselli, mele verdi, uva, sprite, acqua in bottiglie verdi…

Helena si illumina. «Vero? Amnesia è così emozionante, priva di significato, dolce, romantica, da piangere tutte le tue lacrime mentre Calum ti stringe tra le sue braccia sussurrandoti che andrà tutto bene per poi scoparti come non ci fosse un domani.»

Io e Niall la osserviamo schifati. «Io mi riferivo alla ragazza seduta dietro di te, ma facciamo finta che non sia successo nulla.»

«Oh mio Dio! Un’intervista a Luke!» urla Louis agitando il suo giornale. Helena scatta nella sua direzione, afferrando la rivista con una ferocia che si presenta ogni qualvolta c’entrino i 5sos. Louis tenta di tenersi stretto il giornale, ansimando. «Vai via stupida bionda, il giornale è mio!»

«Dammelo!»

«Solo perché conosci tutti i tweets dei ragazzi a memoria in tre lingue e ti sei scritta col pennarello indelebile “Calum” nella zona inguinale non vuol dire che tu abbia il diritto di precedenza.»

«Helena!» esclamo sconvolta.

Lei non mi sente nemmeno. «Tanto i ragazzi non sono gay, mettitelo in testa. Non ti vorranno mai.»

«Ah, a te sì? Sei una stupida ragazzina vanitosa di una cittadina vicino a Sydney, non hai delle belle tette e se ti si presentasse davanti uno zombie non potrebbe nemmeno mangiarti il cervello visto che non ne hai uno!» Poi ci ripensa. «E io non sono gay!» aggiunge.

Niall si alza in piedi con uno scatto e colpisce con una bottiglietta d’acqua la rivista, che si spezza in due lasciando nelle mani di Louis ed Helena un pezzo di pagina. «Avete rotto i miei coglioni irlandesi, smettetela una volta per tutte!»

Sospiro e nel tavolo cala il silenzio.

Dove ero rimasta con la mia prefazione? Ah, sì, parlavo di quanto fosse bella ma malata mentalmente Helena.

Accanto alla sua bellezza dolorosa, ci sono io, con la mia goffaggine e bruttezza. Un metro e settanta per un corpo lontanamente snello e slanciato come quello di Helena. Uno stile per niente alla moda come quello della mia amica, fatto di vans, jeans scelti a casaccio la mattina e magliette di mio fratello rubate mentre è nei suoi famosi trenta minuti mattutini chiuso in bagno. Capelli corti alle spalle, marroni, rovinati dai frequenti lavaggi e dalle tinte (“Sei una piccola Michael! Vi ci vedrei tantissimo insieme! Anzi no, lui è mio, vai via stronza”).

Una vita sociale traumaticamente imbarazzante, costellata da cotte per ragazzi più grandi finite con bigliettini “ciao mi piaci ciao” e friendzone dolorose e (in)aspettate.

La sfiga è la mia compagna di vita. Sono quel tipo di persona che se schiacciasse nell’opzione “hai dimenticato la tua password?” otterrebbe come risposta “cazzi tuoi”. Mai vinto nulla, mai eccelso in qualche disciplina, mai arrivata ai traguardi che mi sono imposta. Tanto che mi sono stancata e ho smesso di sperare nelle cose. Perciò passo la mia vita tra musica, un’amica che mi fa 10 a 0, un amico “etero” e uno che vestito completamente di verde mi sembra la versione rachitica di Hulk.

Diciamo che in una scala da 1 a 10, come voto mi darei 6. Una di quelle sufficienze stiracchiate e date per pietà.

Il tutto racchiuso da un andamento scolastico tremendo. E per tremendo intendo così tremendo da avere una F pure in ginnastica.

Ripensandoci mi darei 5. Uno schifoso mediocre. Non troppo insufficiente, vicino alla sufficienza ma incapace di raggiungerla.

«Domani pensavo di vestirmi da folletto.» annuncia Niall addentando un gambo di sedano. (Sedano, rigorosamente verde!)

Aggrotto la fronte finendo il mio pan goccioli. «Sei già venuto vestito da folletto due sabati fa.»

Il biondo sembra deluso. «Dannazione, mi ero scordato. Beh, sarà per novembre.»

Mi abbandono sulla sedia, stanca di tutta la monotonia della mia vita. Stanca del mio amico finto etero che riceve più attenzioni di me dal popolo maschile, della mia amica perfetta e terribilmente ossessionata dai 5sos e da un irlandese troppo verdeggiante.

«Ehi melanzana!» mi saluta il figo della scuola, colui a cui inviai il bigliettino nel quale dichiaravo i miei sentimenti.

Sospiro di nuovo. «Ciao Malik.»

Lui e i suoi amici ridono di gusto, per poi lanciare dei sorrisetti ad Helena, che ricambia a ritmo di “End up qualcosa”.

 

Io non credo capirò mai la matematica e la matematica non capirà mai me. E’ un rapporto d’odio reciproco, insomma, perché il mio professore non può semplicemente capirlo? A cosa mi servirà nella vita sapere il logaritmo di base 3 di 81? Probabilmente a nulla se il mio unico scopo è sposare Drake e vivere una vita a sue spese.

«Ehi melanzana!» sussurra qualcuno dietro di me.

Mi volto, trovando il ciuffo di Malik. «Hai rotto il cazzo Malik, vai a farti esplodere da qualche parte.»

«Questo è omofobismo

«Vorrai dire razzismo.»

«E’ uguale! Sempre in –ismo finisce.»

Sollevo gli occhi al cielo e mi maledico ancora una volta per avergli mandato quel bigliettino l’anno scorso.

 

“Ciao mi piaci ciao

by melanzana-girl”

 

E tutto questo perché volevo capisse che ero la ragazza a scuola con i capelli viola melanzana, accidenti, che trovata geniale e intelligente Mary, complimenti.

Tiro fuori il telefono dalla tasca, proprio nello stesso esatto momento in cui lo sento vibrare. Un nuovo messaggio. Saranno quelli della Vodafone per dirmi che faccio schifo o che ho finito il fottuto credito, come minimo. O mia madre che mi insulta dicendomi che faccio schifo.

Numero sconosciuto: Ash, c’è una grandissima gnocca davanti a me con un culo che porca troia, ci farei bungee jumping!

Rimango interdetta qualche secondo. Cosa?

Ma chi diamine sei e cosa diamine vuoi da me maniaco.

La risposta non tarda ad arrivare.

Numero sconosciuto: Mi sto appropinquando al suo culetto, che ne dici se la porto a casa nostra stasera? Magari ha qualche amica di culo ahaha

Rimango impassibile davanti allo schermo del telefono: Ahahaha ma pensa un po’ quanto fai ridere.

Numero sconosciuto: Ashton? Amico che ti prende? Un tempo ti avrei già trovato affianco a me con i jeans calati.

Non faccio in tempo a rispondere che lo stesso numero mi sta chiamando. Impreco sottovoce notando il professore che mi lancia un’occhiata fulminante e chiudo la telefonata.

Brutto idiota, sono a scuola.

Numero sconosciuto: Di cosa cazzo parli? Scuola? Dovresti essere andato a prendere i preservativi per me e Michael!

La situazione sta diventando davvero assurda e imbarazzante. Mi guardo intorno, pensando a uno scherzo, ma sono tutti attenti alla lezione. Sollevo la mano e chiedo di andare in bagno.

Appena uscita dalla classe chiamo il numero.

«Pronto? Ashton?» risponde una voce strana e familiare in qualche modo.

Alzo gli occhi al cielo, irritata. «Ma non hai ancora capito che non sono questo Ashton?!»

Silenzio. «Eh no, non sei Ashton. Sei una… ragazza

«Ommioddio, sono una ragazza

«Non intendevo quello, okay? Mi aspettavo il mio amico. E invece… oh cristo, hai letto del culo e dei preservativi.» Sento una nota disperata nella sua voce. «Aspetta, tu sai chi sono io?» mi domanda.

Ma porco maiale, mi sembra di parlare con un menomato mentale. «Considerando che non ho mai parlato con te in vita mia e che non ho il tuo numero registrato, come posso sapere chi tu sia?»

Altro silenzio. «Beh, anche tu non hai torto. E senti un po’… Che taglia hai di reggiseno? Ti interesserebbe un threesome con me e Ashton?»

Chiudo la telefonata, seccata. Ma non poteva capitarmi un Adam Levine selvatico che mi canta Animal e inizia a stalkerarmi come un pazzo nel video? O un Drake. No. Un deficiente che vuole fare bungee jumping su un culo.

Io davvero non…

«Melanzana?»

Alzo gli occhi al cielo per almeno la quindicesima volta nell’arco della giornata. Mi trovo davanti una ragazza del secondo anno. Ha due occhi azzurri, i capelli liscissimi a spaghetto e lunghi, delle ciglia innaturalmente folte e diamine, due tette enormi.

La osservo interdetta. «Come?»

«Sei la ragazza del bigliettino a Malik, eh?» sorride languidamente. «E’ un piacere conoscere te e la tua melanzana.»

Silenzio. Non oso fiatare. Cosa vuole da me questa?

«Io sono Beddy, piacere.» mi tende la mano.

Ho paura ogni volta che sbatte le palpebre. Quelle ciglia potrebbero spazzarmi via peggio di quanto potrei aspirare l’intera via Lattea io con il mio naso. «Ciao, sono Mary.»

La vedo che mi squadra da capo a piedi in modo sospetto, come un compratore di cammelli che sta per barattarli con un bambino rapito. «Sei etero?» mi chiede.

Oh cazzo.

Indietreggio e decido di tornare in classe. Ne ho avuto abbastanza per oggi. 

 

AIEAAAAH. 

E' stata una cosa improvvisa, scritta dopo quasi un anno che non scrivevo più nulla.

Non so nemmeno io perchè lo stia facendo, ma boh, ne avevo voglia(?)

Premettendo che non so quanto possa essere leggibile la storia e originale la trama, spero a qualcuno piaccia idk

Pensavo di pubblicarla anche su wattpad, ma non so bene ancora quale sito sia meglio, quindi accetto consigli. 

SOOO grazie a chi è entrato semplicemente nel titolo della storia, davvero. 

Ci si vede al prossimo (se sono ancora viva)

(se nessuno mi tira pomodori)

(se sopravvivo al compito di biologia di domani)

Per qualsiasi cosa: 

Facebook - Mary DomenicaDagosto 

Twitter - @cucchiaia

Ask - cucchiaia 

Wattpad - cucchiaia (eh già, che originalità.......)

Ps. Il personaggio di Helena vuole essere solo una satira su alcune fan dei 5sos. Diciamo che ogni fandom ha le sue pecore nere, e in questo caso volevo solo ironizzare sulla cosa. Non ha nessuno scopo offensivo!
#STAYSTRONG (quanto mi era mancato)

   
 
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