Capitolo 2: Scaviamo nel passato!
 
Le due alchimiste dopo essere state sbattute fuori dall’ufficio si dirigono verso un bar di Central City dove l’albina stava a fissare incuriosita la castana, cosa che le diede fastidio non di poco.
“La smetti di fissarmi così!?” chiese irritata Leonarda mentre l’albina smise di fissarla in quel modo, cominciando però a sorriderle, non si arrendeva mai senza tentare.
“Beh…ora siamo compagne di squadra…” iniziò Mavis sorridendo mentre l’altra sbuffava a tale frase mentre sgranocchiava un panino.
“Senza il mio consenso” commentò Leonarda arrabbiata per il generale l’avesse trattata, bevendo del succo d’arancia mentre l’albina la fissava sorridendo, non sarebbe stato facile andare d’accordo.
“Perché non proviamo a conoscerci meglio…raccontare l’una all’altra il proprio passato…” disse Mavis, mentre la castana diventò cupa all’improvviso, cosa che l’albina notò perfettamente.
“Io non voglio” disse fredda Leonarda tornando a bere il suo succo d’arancia e cercando di ignorare l’intenzione dell’albina.
“Allora inizio io…” disse Mavis come se l’altra alchimista non avesse detto nulla, cosa che la fece innervosire non di poco e si mise in una posizione tale da poter racconatere la sua storia.
 
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POV MAVIS
 
Avevo almeno 13 anni e abitavo in una piccola città che accosta accanto a Reole.
La mia famiglia era benestante, quindi non mi lamento della mia infanzia e sono felice di aver avuto degli splendidi genitori che mi hanno insegnato la bellezza dell’alchimia.
Sin a quell’età volevo diventare alchimista di Stato e aiutare gli altri, ovviamente ero in continua competizione con un mio grande amico, anche lui desideroso di diventare alchimista di Stato, e stavamo chiacchierando davanti casa sui nostri progetti futuri.
“Allora Mavis..che obbiettivi hai?” mi chiese il mio amico mentre palleggiava con un pallone mentre io ero seduta sull’erba a leggere un libro d’alchimia.
“Voglio diventare alchimista di stato!” dissi io attirandomi l’attenzione del mio amico, che mi fissava stupito ed incredulo.
“Come quel Edward Elric che ha solo 15 anni ed è diventato alchimista di stato?” mi chiese lui curioso ed incredulo, mentre io mi alzai trionfante e annuì convinta.
Io e il mio amico avevamo molta stima per Edward Elric, quel ragazzo a soli 12 anni era diventato alchimista di Stato…lo ammiravamo ma lo invidiavamo anche…
“Si! Non sarebbe grandioso?” chiesi con le scintille negli occhi mentre il mio amico si mise a ridere, lasciandomi confusa.
“Allora promettiamoci una cosa…” mi disse mentre io lo fissavo confusa, mi chiedevo cosa volesse promettere…
Cosa dovremmo promettere?” dissi io mentre lui mi faceva alzare, ma non smisi di fissarlo confusa.
“Che quando saremo alchimisti di stato, noi ci rivedremo e ci aiuteremo nel momento del bisogno!” disse lui mentre io lo fissai stupita, ma dopo un po’ mi lasciai convincere, promettendo solennemente che avrei mantenuto la promessa.
Io appena ebbi 15 anni diventai alchimista di Stato..
L’alchimista Scarlett…
 
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Una volta finito di raccontare, l’albina notò che si era presa tutta l’attenzione della castana che sembrava ascoltare con molto interesse.
“Sempre che ti abbia incuriosita eh? Ora tocca a te!” disse Mavis indicando la castana che fece una smorfia di disappunto.
“Non ti ho chiesto di raccontarmi la tua storia!”ribattè Leonarda mentre notava che Mavis si metteva in modo tale da poter ascoltare, la castana sospirò, non sarebbe riuscita a convincerla mai.
 
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POV LEONARDA
 
Io abitavo in una piccola cittadina che accostava vicino a Resembool, abitavo con i miei genitori ed ero felice.
Ero molto piccola quando mio padre partì, non ricordo nemmeno una volta che si fosse comportato da padre…
Una cosa che ricordo è che mi fissava freddo e mi dava le spalle…
Dopo la sua partenza, io e mia madre vivemmo assieme per un paio di anni ma appena ebbi 8 anni, a causa di una malattia che si stava espandendo nelle varie città come Resembool e la mia, mia madre si ammalò e morì.
Ricordo ancora bene il volto di mia madre…
Aveva dei lunghi capelli neri, ben ondulati, due splendidi occhi castani, era molto alta e snella, aveva un abitino color violetto che ricordava quei violetti che notavo la mattina dalla mia finestra.
Lei mi sorrideva sempre con quel dolcissimo sorriso, che man mano il tempo, si spense..e morì.
Quindi andai a stare a casa di mia zia, abile costruttrice di auto-mail, e mia cugina, aspirante meccanica di auto-mail.
Nella mia famiglia, dalla parte di mia madre, erano tutti con un tipico ‘capelli neri e occhi castani’.
Io invece avevo preso da mio padre, purtroppo…
Infatti mio padre aveva i capelli castani ma gli occhi dorati.
Infatti i miei occhi erano una combinazione tra il colore degli occhi di mio padre e quello di mia madre.
Io avevo deciso di riportarla in vita, quindi a soli 11 anni feci uno dei più terribili dei tabù…una trasmutazione umana.
Ma quello che ne venne fuori non era nulla di umano…era un mostro.
Sconsolata e rimasta senza un braccio, mi presentai a mia zia che accolse in mio aiuto, seguita da mia cugina, entrambe preoccupate per me.
Mi diedero un braccio, un auto-mail, e quando ebbi 12 anni diventai alchimista di Stato.
‘Io il comandante supremo King Bredley nomino te, Leonarda Enir, alchimista di Stato e ti do il nome di Ferro…’
“Spero sarai soddisfatta ragazzina” mi disse il colonnello che era in quel momento di turno ad Est City.
“L’alchimista di Ferro…mi piace…mi fa sentire molto importante e sta sicuro che porterò questo nome con orgoglio!” dissi io soddisfatta mentre fissavo il foglio che mi rendeva ufficialmente un alchimista di Stato.
Fu così che diventai alchimista…
Nessun sogno ma un obbiettivo…riottenere il mio braccio.
Fu così che diventai…l’alchimista di Ferro.
 
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L’albina ascoltò stupita e rattristita la storia della castana, le dispiaceva quello che lei doveva avere passato..
Lo sguardo dell’alchimista di Ferro era perso nel vuoto, doveva far veramente male dover ricordare quel terribile passato.
“Ne devi aver passate tante…” sospirò Mavis mentre la castana annuì, a quel punto si accese una lampadina nella testa dell’albina.
“ASPETTA!! VUOL DIRE CHE HAI UN AUTO-MAIL!?” urlò incredula Mavis mentre si attirò l’attenzione di tutto il bar, cosa che mise in imbarazzo ad entrambe.
“Zitta! Si ho un auto-mail!” disse Leonarda mostrandole il braccio metallico, per poi veder arrivare il cameriere, cosa che stupì entrambe.
“Scusate signorine…c’è una telefonata per voi” le informò il cameriere mentre le due alchimiste si fissarono confuse, per poi andare a rispondere.
“Salve Ferro e Scarlett! Avete fatto amicizia?” chiese divertito Roy mentre la castana ormai aveva detto addio a tutta la sua pazienza.
“BBRUTTO STUPIDO GENERALE PIROMANE CHE DIAVOLO VUOLE!!??” urlò infuriata Leonarda mentre Mavis si scusava con l’intero bar per il comportamento dell’amica.
“Vi ho chiamate perché ho una missione per voi, venite immediatamente” ordinò Roy immettendo un tono serio, cosa che convinse l’alchimista e chiuse la chiamata.
L’albina la fissò confusa per poi diventare seria.
“Mavis, andiamo a vedere che vuole il piromane” disse Leonarda per poi incamminarsi seguita dall’albina.
 
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“EHHHHHHHHHHHHHH!? SCHERZIAMO!?” urlarono entrambe le alchimiste al sentire la missione che il moro aveva affidato.
“Ve lo ripeto, dovete andare a Reole e fermare i rivoltosi che sono fedeli al regime di Bredley” spiegò per la centesima volta Roy, ma quelle due erano più stupide dei Elric allora! (In quanto fan girl di Edward mi sento automaticamente offesa u.u ndA) (MA L’HAI SCRITTA TU!!! ndTutti) (Eh? oh…è vero XD ndA)
“MA ANCHE NO!!” urlò Leonarda, quando si sentì entrare qualcuno.
Era un ragazza abbastanza alto e robusto, aveva dei lunghi capelli biondi raccolti a coda di cavallo e occhi dorati.
Indossava una giacca marrone e sotto aveva una camicia bianca, con dei pantaloni neri e scarpe del medesimo colore.
Aveva la stessa espressione di quando Leonarda mise piede nell’ufficio la prima volta.
“Sono arrivato dannato piromane” disse il biondo scocciato mentre il team lo guardava sorridendo,, le due alchimiste lo fissavano confuse.
Ben arrivato…Acciaio” disse Roy lasciandosi sfuggire un sorriso mentre tutti fissavano il ragazzo appena entrato.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
*evita varie chiavi inglesi*
Eccomi tornata!
Chiedo scusa per il ritardo (ENORME) ma l’importante è…meglio tardi che mai no?
In questo capitolo veniamo a scoprire il passato delle nostre beniamine e l’arrivo del…*rullo di tamburi*
GRANDE FIGHISSIMO EDWARD ELRIC!!!!!! *^*
 
Edward: -.-
 
Nel prossimo capitolo vedremmo cosa combineranno le nostre alchimiste!
*vado addosso a Edward* MIOOOOOO *^*
 
Leonarda e Mavis: ALLA PROSSIMA!!!
 
Kairifenicia96