20/01/2015
0 recensioni»Tra le stelle
In mezzo agli alberi ormai spogli sedeva una ragazza sull'erba, intenta a disegnare, con i suoi capelli raccorti in una treccia e qualche ciocca sciolta dal vento. Era una tipica giornata invernale e lei era lì, immersa nei suoi pensieri e nei suoi personaggi, quelli che continuava a sognare e che in quel momento stava raffigurando. Non si accorse dell'arrivo del ragazzo che la fece subito spaventare -Ciao Nate! Che stai disegnando?- disse lui mentre si sedeva accanto. -Mi hai fatto venire un infarto, la prossima volta annuncia la tua presenza- gli rispose accennando un sorriso. -Si signora- disse lui scherzando -ma adesso fammi vedere- e allungó il collo per vedere il disegno. Nate si portò il blocco al petto nascondendo il disegno -certo che no. Ancora non è finito, te lo faró vedere dopo- e con l'altro braccio allontanò la faccia del ragazzo. -Che ci fai da queste parti?- disse lei, tenendo gli occhi sul disegno -Non avevo nulla da fare e sono venuto a cercarti- disse lui con tono neutro, accennando un sorriso -e perché non sei venuto a casa mia?- gli rispose lei -sapevo che ti avrei trovata qui- rispose lui a sua volta. -Hai ancora quegli incubi, vero?- gli disse lui con un tono allarmato, e lei rispose -mi conosci troppo bene- staccando gli occhi dal foglio -sono solo sogni, non incubi..- -ah quindi ti piacerebbe fluttuare nello spazio, senza aria, rischiando di morire?- disse lui ironicamente. Lei posó il foglio e lo abbracció -Non ti preoccupare, sto bene- gli sussurró. Lui ricambió l'abbraccio. Poi staccandosi dall'abbraccio le prese il quaderno e disse sorridendo -ah ah! Ce l'ho fatta!- E Nate sorridendo gli disse -Okay, per questa volta puoi vederlo- e così lui fece. -Esattamente, cos'è questo?- disse perplesso ruotando il foglio, cercando di capire cosa avesse disegnato la ragazza -Questa è una galassia - disse come se stesse spiegando qualcosa ad un bambino -Te l'ho detto che non ha senso tutto questo.- Il ragazzo ignorandola voltò pagina e finalmente riuscì a capire qualcosa -Ehm, questa é una cabina, giusto? Ma le cabine telefoniche sono rosse, non blu..- le disse sentendosi stupido -Lo so, ma so solo che questa è blu-. Sfoglió le altre pagine e vide paesaggi pazzeschi, crearure mostruose e figure di persone. -Non hai scoperto nulla di nuovo?- disse porgendole il blocco da disegno -No, nulla. Sempre gli stessi sogni, queste immagini nella mia testa, ma non ho ancora capito cosa sono-. Appoggió la testa sulla sua spalla e rimasero in silenzio per un pó, assorti nei loro pensieri. -Dopo qualche minuto Nate si alzó -dai, andiamo, sta diventando buio-. Mise le sue cose nello zainetto blu e insieme si incamminarono lungo la via.