Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: vali_    21/01/2015    5 recensioni
[SPOILER 10x09 – 10x10]
Il Marchio batte sul braccio, come un secondo cuore, ed è qualcosa di bruciante, qualcosa che scotta e Dean si sente sempre come se fosse sul punto di scoppiare da un momento all’altro, come una bomba che aspetta solo di essere innescata per esplodere”.
Dean se ne sta seduto da solo, al centro di una delle stanze del Bunker e riflette su quello che ha fatto guidato dal Marchio di Caino.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: We will fix this
Personaggi principali: Dean Winchester, Sam Winchester
Collocazione temporale: decima stagione
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico, Slice of life
Avvertimenti: nessuno
Note: Salve a tutti, sono tornata! :)
Come al solito, ripasso da queste parti quando c’è un’idea molto bruciante in testa, un’altra di quelle che vuole uscire a tutti i costi e non mi lascia in pace finché non l’accontento.
Stavolta il punto di vista è di Dean e ho abbandonato le festività, anche se confesso che mi piacerebbe tornare tra qualche giorno, per il compleanno di Dean. Tempo e, soprattutto, ispirazione permettendo, non credo che vi libererete di me tanto facilmente :P
Cose di vitale importanza: non ho visto ancora la 10x10 (a parte un piccolo pezzetto dello sneak peek… mea culpa!), ma l’idea mi è venuta osservando questa still. Perciò non so neanche se ho, in qualche modo, “predetto” gli avvenimenti della puntata (che ora corro a vedere perché non resisto più)… non so nulla, è tutto frutto della mia testa bacata. E il titolo è più o meno una citazione di Sam dall’episodio 10x02.
Buona lettura! 
 

We will fix this

«How do you possibly blame Kate for fighting for her sister? We do it all the time».
«Oh, yeah, and that’s work wonders for us».
«Well, we’re still here, aren’t we?»
«Yes, but is it right? I mean, all that you’ve done for me, I still got this Mark».
«And we’ll figure that out. We always do».
 
(Sam and Dean in “Paper Moon”)

 

Ha gli occhi chiusi e respira piano, fingendo che sia davvero a suo agio dove si trova. Quel bunker, situato nella periferia di Lebanon, nel Kansas, è una casa ormai per lui che ha vagabondato una vita intera senza mai mettere radici – a parte una volta, tanto tempo fa, quando quello che sentiva per una donna era la scusa per provare a vivere una vita normale –, ma mai come negli ultimi giorni sembra stargli stretto.

 
E’ come se tutto fosse opprimente, soffocante; anche la camicia che indossa, la sua stessa pelle è quasi un impedimento e Dean non si è mai sentito così piccolo e incapace di contenere un potere tanto grande come nelle ultime settimane.
 
Il Marchio batte sul braccio, come un secondo cuore, ed è qualcosa di bruciante, qualcosa che scotta e Dean si sente sempre come se fosse sul punto di scoppiare da un momento all’altro, come una bomba che aspetta solo di essere innescata per esplodere.
 
Sospira, i pugni chiusi a cui ha appoggiato la fronte e se ne sta seduto su una sedia, accanto ad uno dei tavoli disposti in modo ordinato in una delle grandi sale di quel posto tanto grande e accogliente per uno che ha sognato a lungo quattro mura e un tetto sulla testa.
 
Le spalle curve e i gomiti appoggiati sul legno freddo, Dean non beve e non piange, perché non ha più lacrime da versare dopo tutto quello che ha fatto e neanche l’alcol riuscirebbe ad alleviare il dolore ma soprattutto il bruciore che sente addosso. E’ troppo forte da combattere, troppo invasivo.
 
Ripensa alle ultime cose che sono successe, a quella miccia che l’ha portato ad esplodere e ammazzare e trasformarlo in quello che non avrebbe mai voluto diventare: un assassino.
 
Rivede il sangue al suolo e quel rivoletto che gli colava lento sulla fronte; sangue sul coltello, sangue su e accanto ai corpi delle persone che ha massacrato con freddezza, senza pietà. Il sangue che c’era attorno a lui, quello che l’ha circondato per tutta la vita ma che era allo stesso tempo più vivido, più rosso che mai.
 
Una mano si appoggia alla sua spalla, distogliendolo per un attimo da quella visione tanto terribile; è grande e calda e Dean sa a chi appartiene. E’ la stessa che gli ha preso il viso quando è crollato, cedendo all’istinto di ammazzare quei maledetti figli di puttana che, per quanto erano stronzi, non si meritavano comunque di morire in quel modo, per mano sua.
 
Dean alza la testa, voltandosi verso il fratello che se ne sta lì, in piedi al suo fianco, come ha fatto per buona parte della sua esistenza. Sam lo guarda negli occhi e Dean si chiede come diavolo faccia a non averne timore quando lui riesce a malapena a farlo. Non ce la faceva neanche quella notte, quando le mani calde di suo fratello gli reggevano il viso – la sua voce che era un misto tra un rimprovero e una supplica – e gli chiedevano se fossero stati loro o lui.
 
Non lo sa neanche Dean, in realtà, chi sia stato. L’unica cosa certa è che quello che gli hanno detto ha attivato qualcosa in lui e non è riuscito a fermarsi.
 
Sam si siede accanto a lui, lasciando strisciare la sedia sul pavimento. Lo guarda ancora e Dean non sa cosa dire. «So che sei preoccupato, ma… » Sam prende fiato, la faccia di chi si sta sforzando per dire la cosa giusta «Aggiusteremo tutto».
Dean abbozza un sorriso che è più uno sbuffo sconsolato «Oh, davvero? Perché fino adesso non abbiamo risolto granché».
«Vuol dire che non abbiamo scavato abbastanza» Sam gli sorride appena – non sembra ne abbia tanta voglia, ma lo fa ugualmente – e a Dean passano per la mente dei flash, l’insieme delle cose che ha fatto negli ultimi mesi, quanto ha ucciso e quanto sangue è passato sotto i suoi occhi e sulle sue mani e c’è sempre stata una cosa che, però, l’ha riportato a terra: suo fratello.
 
E allora Dean può fidarsi, vuole fidarsi di quel ragazzone che ha visto crescere. Perché se c’è uno testardo, uno che lotta fino in fondo per ottenere quello che vuole, quello è di certo Sammy e Dean non poteva desiderare di essere in mani migliori. 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: vali_