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Autore: cin75    22/01/2015    8 recensioni
WARNING!!! SPOILER DECIMA STAGIONE - EPISODIO 10
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Momenti, silenzi e poche parole!'
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Non avrei mai immaginato che tutto sarebbe scoppiato in questo modo.
Sapevo che ormai dovevamo affrontare il marchio “faccia a faccia” da quando ti ho portato via dall’appartamento di Randy, o di quello che rimaneva di Randy.
Ma quando, al bunker, ho visto il tuo viso stanco e rassegnato e ho ti sentito dire quella frase, sapevo che non volevi più scusanti e io non potevo più trovare giustificazioni.
Una volta ero un cacciatore e non un assassino a sangue freddo. Puoi dirlo e non avresti torto. Io ho oltrepassato il limite.” , queste parole mi centrano in pieno petto perché vedo quanto ne sei certo e non riesco a guardarti per paura che tu confonda la mia frustrazione con il darti ragione. E per un attimo la mia mente ritorna a quel “Sono ben oltre il salvabile” che dicesti a Cole.
Ma la cosa che mi spaventa è, che adesso, tu davvero, ne sei convinto.
 
 
Ti vedo Sam! Vedo quanto ti sforzi e cerchi di rassicurarmi o solo giustificarmi con Cas; capisco quanto tu voglia essere quello forte…più forte, questa volta. Cerchi di mantenerti calmo anche mentre parliamo con quel bastardo di Metatron che invece non perde mai quella sua stramaledetta prosopopea angelica. Ma so che anche tu, anche senza l’influenza del marchio, sei furioso e vorresti fare ben oltre che fargli sputare qualche informazione.
Non mi interessa niente di quello che ti succederà. Tu hai ucciso mio fratello!” gli dici ad un centimetro dalla faccia e in quelle poche parole sento il tuo rancore più profondo e qualcosa dentro di me comincia già ad infuriarsi e devo averlo scritto in faccia, perché finalmente, per un attimo, l’angelo smette di sorridere appena mi vede uscire dall’ombra.
 
 
Quando non ti vedo giù nella cucina e chiedo Cas dove sei finito, non ho dubbi, quando non mi risponde  e nemmeno lui ne ha, quando mi guarda in faccia e vede la mia preoccupazione e la consapevolezza di aver capito dove sei.
Arriviamo alla stanza segreta, sento le urla di dolore di Metatron e sento i tuoi sforzi nel colpirlo. Comincio a chiamarti con il terrore che tu non riesca a fermarti e io non posso permetterlo.
Non posso permettertelo!!
Perché uccideresti l’unica fonte che può tirarti fuori da questo buio in cui ti ha invischiato il marchio.  Così, comincio a colpire la porta, a spingerla furiosamente a prenderla a calci. Continuo a chiamarti e gridarti di smettere di fare qualsiasi cosa tu stia facendo a Metatron, ma quella dannata porta non cede e ringrazio Dio che Castiel fosse con me e che con i suoi poteri la manda in frantumi.
Ti vedo, chino sul nemico, pronto a sferrare l’ultimo colpo. Quello che lo avrebbe ucciso.
Ti raggiungo velocemente e ti fermo appena in tempo. In un primo momento mi resisti ma poi sento il tuo corpo che cede alla mia presa e asseconda i miei movimenti che ti portano ad allontanarti da Metatron. Ti guardo e quando ti dico che stavi per ucciderlo, tu non mi rispondi, perso ancora nei residui di quella furia che pian piano comincia a scemare lasciando sul tuo viso solo tanta confusione.
 
 
Dopo che Cas ha portato via Metatron lontano da me, rimango seduto, da solo, cercando di capire quale sia davvero il prossimo passo. Nella mia mente le parole che hanno scatenato la mia rabbia e quella del marchio “Quante persone sono morte perche credevano in te? Quante volte hai mentito a Sam? Quante volte ti sei giustificato con “è per un bene superiore”? Quante muoiono solo perché tu vuoi che muoiano?” 
Nella mia mente la più crudele delle verità, che l’angelo mi rivela dopo che l’ho colpito: “Non hai capito che ogni volta che reagisci, il marchio ti sconvolge e tu diventi sempre più schiavo del suo potere??!!” e poi ancora e ancora per spingermi a reagire, perché so che è questo che vuole. Io sono il suo aguzzino ma è lui che tiene in pugno me: “ La morte di Kevin? Colpa tua. Lo hai messo tu in pericolo e poi ce lo hai lasciato. E Gadreel che ha posseduto Sam? Tu hai ingannato tuo fratello per primo e poi?... la mia preferita: Dean Winchester che combatte il male e lo fa a braccetto con il Re dell’Inferno!
Sam, come posso dirti che Metatron mi ha letto dentro e non ha sbagliato una virgola? Non posso. Non ci riesco.
E così mentre sono ancora seduto su questa sedia tu mi raggiungi e l’unica cosa che ti dico è quella frase assurda rivelata come un indovinello: “Il fiume dovrà concludersi alla fonte!
 
 
Vorrei tanto aiutarti ad avere tutte le rispose a quelle domande che adesso ti stanno assillando. Ma non posso. Però, non per questo ti abbandonerò. Fosse l’ultima cosa che faccio troverò il modo di aiutarti. Perciò per adesso la prima cosa che posso fare a convincerti che sei forte, che ce la farai: “Cas ha detto che c’è bisogno di una grossa fonte di potere…E’ certo che il marchio è forte ma…magari in te , Dean, c’è una parte che vuole assecondarlo. E tu la devi combattere. Magari una parte di quella grande fonte di potere … devi essere tu!” e lo so che puoi farcela Dean. E giuro su Dio che non ti lascerò a combattere da solo, ma questo non te lo dico, perché tu mi guardi e capisco che già lo sai.
 
 
Grazie Sammy!

 
 
 
N.d.A.:  Credo che questa sia la mia storia con un  titolo in inglese, ma l’ho fatto perché è quello che penso che debba avvenire e che aspetti i nostri due fratelli, specie il povero Dean: un lunga strada nera. E poi la canzone è stupenda. Come non poteva esserlo?!
Come al solito spero che questa os vi piaccia e anche se  non è così, per favore fatemelo sapere.
Baci, Cin!
   
 
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