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Autore: _seemsthathisismadness_    22/01/2015    4 recensioni
John sentì dei ragazzini agitati urlare eccitati a poca distanza da lui, mentre teneva gli occhi fissi sulla torre dell’orologio più famosa del mondo, illuminata a dovere per l’occasione. In mezzo a tutta quella gente non sentiva poi così freddo, e anche se i palazzi attorno erano coperti di neve, sul pavimento non ce n’era la minima traccia, cancellata dai passi della folla.
***
Il Dottore umano e Rose Tyler alle prese con il conto alla rovescia di fine anno.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 10 (human), Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve! 
Sono nuova su EFP e ho deciso di cominciare con un fandom che adoro e con uno dei miei pairing preferiti...
(ooovviamente mi farebbe piacere una recensioncina, anche negativa ^.^)
Oooovviamente (2), nè la serie TV nè i personaggi mi appartengono (e questa storia è stata scritta senza scopo di lucro, e blablabla insomma sapete la procedura😉).
Possibili spoiler per chi non ha visto il finale della quarta stagione*
Hope y ou enjoy it!

Countdown

Dieci!
John sentì dei ragazzini agitati urlare eccitati a poca distanza da lui, mentre teneva gli occhi fissi sulla torre dell’orologio più famosa del mondo, illuminata a dovere per l’occasione. In mezzo a tutta quella gente non sentiva poi così freddo, e anche se i palazzi attorno erano coperti di neve, sul pavimento non ce n’era la minima traccia, cancellata dai passi della folla.
Nove!
Quanto avrebbe voluto che la piazza non fosse così piena! Solo lui e la sua Rose davanti al Big Ben a guardare il conto alla rovescia, magari nel 1891, bell’anno, sì, e i Queen a suonare solo per lei –oh, gli dovevano ancora un favore. E nessuno –nessuno-  a mettersi tra loro due.
Otto!
Ma - per la verità-, nessuna delle fantasie che si stavano affollando nella mente di John al momento si prospettava migliore del vederla farsi largo a fatica tra la folla e sorridere in quel modo, mentre si aggrappava al suo braccio per raggiungerlo.
Sette!
Avevano scelto di passare un Capodanno da normalissimi londinesi. Era sembrata l’idea migliore tra le varie alternative, considerato che il TARDIS doveva ancora svilupparsi e avrebbe continuato a crescere in una delle innumerevoli stanze di Villa Tyler per ancora un anno e mezzo circa, tempo straordinariamente breve rispetto al processo di crescita dei suoi simili. Lui e Rose volevano continuare a viaggiare: nuovo universo, nuovi tempi e luoghi.
Sei!
Avrebbero aspettato. Nel frattempo la vita da umano stava procedendo migliore di quanto avesse creduto. Era bloccato lì, sì.
Ma bloccato con lei non era poi così male.
  Cinque!
Lei - lei- che ora lo stringeva, felicissima, e partecipava ai cori gridando il numero di secondi mancanti. Lei, con quel sorriso, e con quegli occhi che le brillavano eccitati. Lei, tra la folla, l’ unica. Lei, che più passava il tempo, più l’amava. Lei, che era l’unica in quel mondo che valesse la pena amare.
Quattro!
Sulla Terra gli umani hanno una tradizione, a detta di alcuni, solitamente da persone che hanno deciso di non innamorarsi più - perché amare porta dolore, ma chi non ne è consapevole?- , completamente inutile e da ragazzini sdolcinati; a detta di altri – diciamo tutti gli altri- simbolica e di buon auspicio. John, il Signore nel Tempo condannato in un corpo mortale, si sentì in dovere – quasi solennemente- di onorare questa usanza a metà. Metà come lui.
  Tre!
Perché guardandola non riusciva più a resistere,  per due dannatissimi secondi non riusciva a resistere. Le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente, non curandosi della folla che gridava sempre più forte, in preda all’eccitazione.
Due!
Rose ricambiò, stringendolo più forte. Tipico del Dottore, rompere gli schemi. Chiuse gli occhi. Non avrebbe mai potuto chiedere di meglio, perché aveva già il meglio. Non c’era rancore in lui, come nella sua rigenerazione dagli occhi di ghiaccio, né il dolore che aveva letto nello sguardo del Dottore, quello con due cuori, quando l’aveva lasciata andare. Quel Dottore che ormai se n’era andato, con quella luce gialla che si era portata via tutto ciò che era. Quel Dottore dai cuori spezzati che aveva perso prima tutto e poi se stesso. Quel Dottore che era morto solo, nella  sua cabina blu, l’unica compagna che avrebbe mai potuto avere.
 Uno!
No, lui era diverso. Era proprio come se lo ricordava, allegro e strambo. Il suo pazzo, pazzo Dottore, che aveva rinunciato alle stelle per lei, senza fiatare. Che sopportava sua madre, che si svegliava ogni mattina accanto a lei, sorridendole, che la proteggeva durante le missioni del Torchwood, che stava imparando a essere umano, per lei, che le ripeteva “ti amo” anche quando non ce n’era bisogno. ”Ho una sola vita, e non potrebbe mai bastare per recuperare tutte le volte che non l’ho fatto”, proclamava solennemente ogni volta che lei rideva chiedendogli se servisse dirlo così tante volte . Sorrise al pensiero di come la sua vita avesse preso di nuovo una svolta, con il suo Dottore. John Smith e Rose Tyler. Come avrebbe dovuto essere dall’inizio.
Zero!
La folla cominciò ad esultare in preda all’euforia e una pioggia di coriandoli luccicanti cadde dall’alto. Il cielo era illuminato a giorno dalle esplosioni di colore che erano i meravigliosi  fuochi d’artificio. Le coppie attorno si baciarono durante i dodici rintocchi dell’orologio, e loro si persero tra gli altri.
“Buon anno, Rose Tyler”, disse lui lasciandola dolcemente, con gli occhi ridenti, appoggiando la fronte su quella della ragazza.
***
E se Rose scava attentamente nei suoi sogni, può sentire l’eco di una voce in un altro mondo, e vedere un sorriso sbilenco tutto da un lato, occhi profondi e malinconici, capelli scarmigliati e pugni stretti nelle tasche di un cappotto lungo fino alle caviglie. Se fa uno sforzo maggiore, riesce a intravedere la figura di un uomo alto, nell’ombra, immobile e debole, tanto che la neve lo sfiora quasi chiedendogli perdono per essere così fredda.

…Duemilacinque, primo gennaio.

Duemilacinque?
... sai che ti dico, scommetto che sarà un anno fantastico per te.
 
Sì? 

 
  
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