- Non riesci a perdonarmi, non è vero?-
Chiesi, abbassando la testa.
Sentirmi impotente.
Ecco cosa non sopportavo.
Groucho era lì, nascosto fra i tendoni colorati, truccato chissà come.
Però sapevo che mi stava ascoltando.
Cercai di avvicinarmi, ma era inutile, lo sapevo.
Alzai solo un po’ lo sguardo, per chiedere di nuovo.
- Non è così?-
Lui non rispondeva, eppure sapevo che ascoltava.
Perché io lo conoscevo, meglio di nessun’altro.
Perché sapevo che lui non mi aveva dimenticato, come io non avevo dimenticato lui.
Una lacrima mi solcò il viso.
- Perdonami Groucho… forse la colpa è mia. Forse ho fatto un errore. Ma qualsiasi cosa sia successa, io voglio rimediare. Non ti voglio perdere, per nulla al mondo.-
Dissi, con una sicurezza di cui mi sorpresi.
Perché io avevo paura.
Paura di perderlo, paura di non poterlo rivedere… mai più.
E questa cosa faceva davvero troppo male.
Cercai di avvicinarmi, anche se sapevo che se lo avessi fatto troppo, lui sarebbe scappato via.
- Vattene via.-
La sua voce era piena di odio.
- Tu non dovresti essere qui, Dylan. Non è il tuo posto, questo qui.-
- Ma nemmeno il tuo.-
Voglio avvicinarti, ma capisco anche di dover rispettare la sua decisione.
Io non ho nessun diritto su di lui. Non l’avevo mai avuto.
Alzo la testa e non ho paura delle lacrime che mi solcavano il viso.
- Perché non riesci a perdonarmi?-
Cerco di dire, senza la voce mi traballi.
- Vai via!-
Urla Groucho, ma la sua voce è rotta dall’emozione, riesco a sentirlo.
Cosa sto facendo?
Perché lo sto obbligando?
Devo lasciarlo andare.
Devo rispettare la sua decisione… anche se questa cosa mi spezza il cuore.
Corro via.
Perché?
Perché sono così testardo da rivolerti al mio fianco?
L’amicizia non dovrebbe anche essere rispetto delle decisioni?
Solo che io non riesco a immaginare di vivere senza di lui, non riesco a immaginare di non poterlo rivedere mai più…
Mi fermo.
Sono un vero testardo. Un vero stupido.
Perché devo farli questo? Perché dovrei obbligarlo?
Io non ho alcun diritto su di lui… non gli ho mai avuti.
Però è più forte di me. Mi giro e a bassa voce chiedo ancora:
- Tu… non riesci proprio a perdonarmi… vero?-

ANGOLO AUTRICE
Ennesima fiction sul numero 333! Ragazzi, devo fissarmi su un altro numero, non posso andare avanti così! (Soprattutto perché voglio fare una storia con la trama del numero 333… ma con i personaggi di Puella Magi Madoka Magica. Aiuto.)
Comunque, spero come sempre che vi sia piaciuta… questa potrebbe essere il contrario dell’altra mia fiction “Il prezzo della libertà”. Spero che recensirete.
Sayonara,
Yulin Dyana Fantasy