ROSETO
BLU
–
delizie
dall’Abisso
Pov Giulia
Ore 16.30 del pomeriggio; fuori
dalla vetrina della
pasticceria “Roseto blu” brillava un caldo sole
primaverile, che risplendeva
nelle gocce d’acqua sui petali delle rose appena innaffiate.
Io staccai la tazza di tè dalle labbra e sorrisi a Yle.
–Oggi il negozio è calmo, o è una mia
impressione?- mi osservai in giro nella
pasticceria, degli otto tavolini presenti, solo un altro ne era
occupato, oltre
al nostro. Una ragazza dai capelli biondi intingeva svogliatamente un
savoiardo
nella sua bevanda, senza distogliere lo sguardo dal giornale.
Yle ricambiò il mio precedente sorriso ingoiando due
cioccolatini alla gianduia. –Si Giuls,
abbastanza…- si portò la tazza di
cioccolata alle labbra e ne bevve un generoso sorso.
La porta del “Roseto blu” si aprì facendo tintinnare i
campanelli appesi alla
maniglia. Una ragazza dai lunghi capelli neri, e dal soprabito rosso a
quadri,
entrò sbraitando –Hey! Fratello del buffone! Ho
fame, portami della carne!-
Addio alla tranquillità.
Il proprietario della pasticceria uscì da dietro il bancone
pulendosi le mani con uno strofinaccio; il ragazzo in questione si
chiamava
Garry, era alto e slanciato, con una chioma violetta a coprirgli
l’occhio
sinistro, lasciando invece trasparire il colore azzurro di quello
destro.
Lui sbuffò gettando lo strofinaccio in testa alla ragazza
bionda. –Prendi Mary, mettilo via!- poi si rivolse alla
ragazza vestita di
rosso, ignorando apertamente le lamentele della bionda.
–Ascoltami Alice,
quante volte ti dovrò ripetere che qui non vendiamo carne ma
solo…-
-DOLCI!- Si udì gridare dalla porta. Io mi voltai per vedere
il nuovo arrivato, ma non sarebbe stato necessario, quella voce era
unica al
mondo. –Yle, c’è Xerxes!-
-Dove?- gridò lei. Io le feci cenno con la testa.
Appena ci vide Xerxes ci salutò con il suo solito versetto
–Weeee!- e alzando una mano. Noi ricambiammo e tronammo a
divorare i nostri
dolci.
Xerxes si avvicinò a Garry –Fratellino servimi del
tè
inglese e….mmmh…una fetta di tutti i dolci che
hai in vetrina…anzi due! Ooh
ciao coniglio!- Alice lo salutò scuotendo il capo e
incrociando le braccia.
–ciao buffone!-
-Sei qui da sola?-
-No, Oz e Gil sono con me, non li vedi? Sei cieco?- non
poteva vederli, non c’erano!
-…no! Tu li vedi Emily?- La bambolina blu che Xerxes aveva
sulla spalla iniziò a muoversi e a parlare da sola
–Certo che no! Il coniglio
si è bevuto il cervello!-
-Sssh Emily! La verità fa male!- rispose Xerxes; inutile
dire che Alice andò su tutte le furie.
Io e Yle distogliemmo l’attenzione da loro per finire la
nostra deliziosa merenda; ma nel frattempo arrivarono davvero Gil e
Oz…più
Sharon. Addio definitivo alla tranquillità!
-ODDIO! Così sembra una cosa seria, vero Lyemi?-
-Zitto Garry, tu e la tua bambolina blu super
raccapricciante! Adesso parliamo noi autrici!- dissi mentre sorseggiavo
il mio
tè.
-Come volete- rispose il violetto offeso –ma solo
perché
siete le mie clienti migliori…dopo Xir-
Xerxes gli comparve furtivo alle spalle –NON CHIAMARMI
COSÌ-
disse con tono cantilenante, rasente lo
psicopatico-pazzo-sadico-maniaco. Garry
posò il vassoio con l’ordinazione di Xerxes sul
nostro tavolino. –Caro
fratellone, il tuo nome è difficilissimo da pronunciare,
quindi io ti chimo
Xir, l’ho sempre fatto e sempre lo farò.- un
cuoricino uscì dalla sua testa
volando via, mentre lui ammiccava. Xerxes infastidito spinse Garry
verso il
bancone –hai dei nuovi clienti, vai! O rimango qui a fare
conversazione con le
ragazze…non si sa mai che riesca ad assicurarmi una scena
eroica in più nella
storia.-
Beh, mio caro lettore, visto che Garry sta
“lavorando”,
Xerxes è occupato a cacciarsi in gola interi piatti di
dolci, e che tutti gli
altri sono intenti a fissare una contentissima Alice che mangia una
fetta di
quiche al bacon, direi che possiamo iniziare a raccontare la storia vra
di questi
due improbabili eroi…
-Giuls…-
-si Yle?-
-Taglia! Inizi ha parlate troppo!-
*io inizio a piangere*
Un sipario rosso viene aperto da Emily e Lyemi, così la
storia ha inizio!
Era
un pomeriggio d’autunno di quarant’anni fa. Il
clima non era freddissimo, ma
neanche abbastanza caldo da permettere ai fratelli Break di giocare in
giardino. Garry spiaccicò il nasino contro il freddo vetro
della finestra.
–Xir, mi annoio, andiamo fuori a giocare? Dai, dai!-
Xerxes
posò il piatto del dolce che stava mangiando sul tavolo
–No! Mamma non vuole.
Poi se la prende con me perché sono io il maggiore!-
-Motivo
in più per uscire, tanto a me non dice nulla-
Xerxes
sbuffò dal naso in segno di protesta – No!
Piuttosto…andiamo a rubare una nuova
fetta di dolce dalla cucina?-
-Ancora?
Ti sei già mangiato la tua fetta e la mia, tra
l’altro senza chiedermi prima il
permesso!-
-Non
la stavi guardando con tanto amore, pensavo non la volessi.-
-Stavo
bevendo, non abbiamo tutti la tua capacità di ingurgitare
cibo in un secondo!-
-Mi
stai dando del pozzo senza fondo? Dai andiamo!-
Il
maggiore afferrò per il braccio Garry e lo
trascinò verso la cucina.
La
torta cioccolato e lamponi che la mamma aveva preparato amorevolmente
quella
mattina troneggiava sul mobile della cucina. Oltre la porta, come
personaggi di
un cartone animato degli anni 60, Xerxer e Garry la fissavano
estasiati,
sbavando come i cani di Pavlov (1).
-Garry
la vedi?...una divinità in terra!-
-Certo
che la vedo, ma davvero ha ancora fame?-
-OVVIO!
Ora…io ti lancio e tu afferri la torta al volo!-
-Posso
lanciare io te?-
-No!
Vediamo di mantenere la gerarchia, io ho dodici anni e tu solo nove,
quindi io
lancio te e inoltre…Garry?-
Il
bambino a metà discorso si era già avvicinato
alla torta e muoveva la manina
per attirare l’attenzione di Xerxes –Xir, non fai
prima a raggiungermi e
prenderla?-
-…oh…-
Xerxes
si avvicinò e alzandosi in punta di piedi, prese il piatto
contenente il dolce.
–Molto bene, andiamocene ora, prima che ci vedano.- dicendo
ciò diede il piatto
a Garry –Che fai? Tienilo tu!-
-No-
-Si-
-No-
Continuarono
a passarsi il dolce fino a che, per sbaglio, non lo fecero cadere,
spiaccicandolo a terra.
-CHE
SPRECO!- gridò Xerxes gettandosi in ginocchio.
–Weee, questo non va bene-
infilò un dito nella crema al lampone e poi lo
leccò sorridendo -…però è
buona!-
Gli
occhi di Garry si riempirono di lacrime e si lasciò cadere
in ginocchio scosso
dai singhiozzi –Mamma ci sgriderà, non voglio!-
-Su,
su Garry!- disse il maggiore –Adesso puliamo tutto e non se
ne accorgerà
nemmeno.- Alzò il vassoio della torta e sotto di esso
comparve un buco neo che
andò via via sempre ad ingigantirsi di più.
Xerxes afferrò il braccio del
fratello per spostarlo e non farlo precipitare
nell’oscurità.
-Che
sta succedendo?-
-Xir,
ho paura!-
Il
buco si era aperto per un diametro di un metro e una figura
incappucciata stava
emergendo minacciosa. La sua voce roca risuonò nella cucina.
-Voi,
dannati!- A quelle sole parole Garry svenne davanti ai piedi di Xerxes,
anche
lui in procinto di farsela nei pantaloni.
-Mocciosi
senza rispetto. Avete distrutto il frutto del duro lavoro di vostra
madre.
Questa torta era felice e voi le avete stroncato l’esistenza;
vi siete sporcati
di un grave peccato! La pena…-
-UN
GRAVE PECCATO?-
-Si
hai capito benissimo, ma non interrompermi! Ora…dove ero
rimasto? Ah si! LA
PENA È L’ABISSO!-
Poi
senza lasciare nemmeno il tempo a Garry di riprendersi del tutto,
aprì un varco
sotto i fratelli, facendoli precipitare
nell’oscurità dell’Abisso.
NOTE
DELLE AUTRICI
1.
I
cani di Pavlov: Alcuni dei primi esperimenti in ambito psicologico
riguardavano
l’ambito dell’apprendimento. Lo psicologo Pavlov
dimostrò che i cani avevano
appreso che al suono di un campanellino veniva portato da mangiare,
perché ogni
volta che il campanello suonava i cani si mettevano a salivare.
Ok,
dopo una breve spiegazione di psicologia passiamo alle vere spiegazioni
della
storia. Perchè abbiamo deciso di fare Garry e Break
fratelli? Semplicemente
perché sono due personaggi che ADORIAMO e poi
perché dopo averli visti vicini è
impossibile pensare che Garry non sia stato disegnato ispirandosi a
Break
(guardate l’immagine sotto per capire). Ma non solo
l’aspetto è simile: Il
ciuffo sull’occhio sinistro, il colore dei capelli tendente
al violetto, la
corporatura magra e slanciata; ma anche il loro comportamento: entrambi
sono
golosi di dolci, hanno un versetto che li caratterizza
(“Weee” per Beak e
“iiiik” per Garry), e in più entrambi
vanno in giro con una bambolina blu sulla
spalla (anche se Garry la odia). Quindi, non so voi, ma per noi
sembrava
perfetto!
A
questo punto, cosa ne pensate dell’inizio della storia?
Abbiamo appena iniziato
e forse il primo capitolo è un po’ noiosetto, ma
bisognava pur spiegare
qualcosa o non avreste capito niente ;)
Quindi
ora fateci sapere cosa ne pensate…in caso
contrario…LA PENA È L’ABISSO! Ahahah
scherziamo ovviamente, ma ci farebbe davvero piacere sapere il vostro
parere!
Oz:
Autrici, perché io compaio così poco? Sono il
protagonista infondo!
Yle:
non qui!
*Oz
si allontana frignando*
Giuls:
Yle, lo hai traumatizzato.
Yle:
sopravvivrà!