L'aveva chiamata libertā, l'aveva respirata, bramata, cercata ed ora... Ora che l'aveva ottenuta, Vegeta si ritrovava a cercare le catene.
A leccarle, respirarle, insieme al suo profumo, la notte.
Si ritrovava bendato e bloccato, rinchiuso tra quattro mura candide e legato da un cordone di velluto viola, mille volte arrotolato su se stesso da quella lotta di carne ed umori che, ormai da mesi, lo teneva schiavo, ancora, su quel dannato sasso.
Voleva liberarsi, doveva, non prendeva ordini da nessuno lui... Mai. E quella volta non avrebbe fatto eccezione alcuna.
-Prendimi Vegeta...-
Aveva obbedito, perō, di nuovo...
A leccarle, respirarle, insieme al suo profumo, la notte.
Si ritrovava bendato e bloccato, rinchiuso tra quattro mura candide e legato da un cordone di velluto viola, mille volte arrotolato su se stesso da quella lotta di carne ed umori che, ormai da mesi, lo teneva schiavo, ancora, su quel dannato sasso.
Voleva liberarsi, doveva, non prendeva ordini da nessuno lui... Mai. E quella volta non avrebbe fatto eccezione alcuna.
-Prendimi Vegeta...-
Aveva obbedito, perō, di nuovo...