Le lacrime sono parole che il cuore non riesce a dire.
'' Leo... mi
dispiace...''
Elliot, per la prima volta da quando tutta quell'assurda storia del
Cacciatore di Teste era iniziata, pianse. Pianse senza remore, senza
paura di sembrare un debole, un ragazzino viziato.
D'altrone, stava morendo. Del parere degli altri, non gliene poteva
più importare niente ormai. Pianse come non faceva da anni,
non perchè avesse paura di quello che avrebbe trovato
dall'altra parte, se l'Inferno o il Paradiso, se il perdono di sua
madre e dei suoi fratelli o la dannazione eterna, ma perchè
non aveva mai avuto il coraggio di dire due semplici parole all'unico
amico che avesse mai avuto nella sua vita.
Era stato sempre troppo testardo per ammettere che i sentimenti che
aveva iniziato a provare per il suo servo, per il suo migliore amico, andavano
ben al di là della semplice amicizia.
Lui non poteva ammetterlo, non dopo che era rimasto l'unico esponente
maschile della famiglia in grado di dar continuità al loro
nome. Aveva delle responsabilità che venivano ancor prima
dei sentimenti personali.
Ora, c'erano solo le lacrime a fare da portavoce per quei sentimenti
mai svelati.
'' Ti... Amo.''
Vincent vide piangere il suo nuovo padrone, ma preferì tacere, continuando silenziosamente a tagliargli i capelli, lasciando che quel fiume in piena continuasse a fluire veloce.
Lui per primo sapeva che le lacrime erano l'unica valvola di sfogo possibile per chi ha perso la persona che più amava, l'unica che avrebbe protetto anche a costo della sua stessa vita.
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Questa raccolta è basata sulle 50 lovequotes, cinquanta frasi d'amore per cinquanta storie brevi. Capitolo dedicato all'Elleo. Signori e signore, quei due sono il dolore estremo, dolore all'ennesima potenza.