Per Cher.
Cher era la ragazza più fastidiosa, la più insopportabile, egoista che io abbia mai conosciuto.
Per lei esistevano solo i soldi, i vestiti e il trucco, soprattutto i capelli. La lacca, la spazzola e un fermaglio nella sua borsa non poteva mai mancare.
Cher era quello che tutti avrebbero chiamato ‘sbaglio’ dopo una scopata, ma non perché era bruttissima, ma perché se non fosse stata lei a mandarti a quel paese, beh, te l’avrebbe fatta pagare.
Lei era cattiva, a volte malvagia e crudele.
Ricordo che la prima volta che ci siamo visti le sono finito addosso. Io ero il capitano della squadra di Football, tutte le ragazze mi venivano dietro, e tutte le ragazze mi ero fatto, tranne lei, ma comunque, le sono finito addosso, rovesciando il succo che stavo bevendo sulle sue nuove scarpe.
“ Sono nuove, idiota. Adesso le pulisci”
Io le risi in faccia. Non mi ero mai abbassato fino ad inginocchiarmi per una ragazza, mai, e mai doveva succedere, i miei amici mi avrebbero preso in giro a vita.
“ Puliscile da sola, idiota” le risposi io.
E quando feci per andarmene, lei mi prese per il braccio con tanta violenza che per poco non ebbi la convinzione che  fosse un uomo.
Una ragazza tanto minuta, ad avere una forza del genere?
La guardai negli occhi e ne rimasi ipnotizzato e allora capii. Cher non era come tutte le altre. Lei non accettava i no come risposta, lei non si sarebbe mai fatta mettere i piedi in faccia da nessuno, neanche da me, che ero la celebrità in quella scuola.
I suoi occhi continuavano ad essere freddi nei miei confronti, e feci una cosa che mai avrei pensato di fare.
Mi abbassai, e pulii li suoi stivali ‘ nuovi di zecca, Prada pagati la bellezza di 950 dollari’ parole sue, io vedevo solo un paio di scarpe.
 
Cher era superficiale, a volte inutile, e lei molte  volte si dava della pozzanghera da sola.
Eravamo al nostro primo appuntamento, ovviamente si era ubriacata e lì capii finalmente chi era Cher.
Vedete, Cher era cattiva, malvagia, egoista, superficiale, ma quello che voi non sapete è che Cher era la  più bella, più dolce, la più sincera e la più favolosa ragazza che io avessi mai conosciuto.
Perché lei infondo aveva dei sentimenti, e quella sera, quella maledetta sera che lei aveva aperto finalmente il suo cuore, capii che ero pazzamente, incondizionatamente innamorato di lei, e non potevo farci nulla.
“ La verità è che io voglio essere profonda, come gli abissi” mi disse ubriaca.
“ Scusa Cher” dissi ridendo “ Ma tu non sei profonda, e non lo saresti neanche se ci provassi”
Lei era superficiale.
“ Beh vero. Sono inutile. Un inutile ragazza costretta a vivere con una madre che non c’è mai e un padre gay assente. Io, sono questa, sono vuota, sono superficiale, sono una pozzanghera” pianse.
La strinsi a me e risi un po’. “ Non sei una pozzanghera Cher. Non sei affatto una pozzanghera”
 
E inutile dire che da quella sera erano tutti rose e fiori tra noi, beh forse all’inizio si. Avevo passato il miglior anno della mia vita insieme a lei, ma litigavamo, quasi sempre.
Ma non per questo io non l’amavo, anzi, ad gni litigata l’amavo sempre di più.
“Oh insomma Cher. E’ mai possibile che mai niente ti sta bene?” urlai.
Chiuse la porta di casa dietro di se. “ Ah, adesso è mia la colpa? Quella stronza ti si stava mangiando con gli occhi”
Alzai gli occhi al cielo. “ Oddio ancora con questa storia della gelosia? Cher sei opprimente cazzo. Io non c’è la faccio più. Mi fai vivere in una gabbia.”
Mi guardò male. “ Ah io? Io ti faccio vivere in una gabbia?Sei tu che mi accompagni fin dentro casa per paura che qualche ragazzo si avvicina”
Buttai i pugni all’aria. “ Lo faccio per te, cazzo. Io non posso più avvicinarmi a nessuna, basta Cher, io non c’è la faccio, mi dispiace”
Gli si riempirono gli occhi di lacrime. Oh no. “ Mi stai lasciando?” chiese con un filo di voce.
Annuii. “ Si. Credo proprio di si”
Scoppiò in un pianto isterico. Non riuscivo a vederla così, cazzo io l’amavo, ma a volte era troppo insopportabile.
“ Cher ti prego, non piangere”
Si asciugò le lacrime.” No.Non piango più promesso” pianse ancora. “mi dispiace di essere stata un totale fallimento, mi dispiace davvero”
Mi diede un bacio sulla guancia e si allontanò verso la porta. Chiusi gli occhi.
Fece per uscire ma la fermai per il braccio. Ci guardammo per interi secondi negli occhi e capii che nessuna starebbe stata come lei.
“ Sei insopportabile. Ma ti amo e non ci sarà nessuna litigata che ci dividerà sul serio”
 
Ma nessuno dei due aveva pensato alla morte.
Cher è morta due anni dopo in un incidente stradale, e io ogni giorno a quella parte, vengo qui, nel cimitero avanti la sua lapide, a guardare la foto che la ritrae, e a ricordarmi di tutti i momenti passati insieme.
Ho 87 anni, e mai, dall’ora mi sono sposato, avuto un’altra donna, o un’altra relazione.
Ho passato 69 anni della mia vita da solo, che poi tanto da solo non ero.
Cher era, è, e sarà sempre nei miei più profondi pensieri, nel cuore e nella mente.
Non ho mai smesso di amarla, neanche per un secondo.
E qui, avanti alla sua lapide, che io mi sento più vicino a lei che al mondo umano.
“ Chiamate un’ambulanza, presto” sento solo dire.
E poi eccoti, ti vedo. Nel tuo bellissimo vestito bianco, non sei invecchiata di un giorno.
E ti amo.
Ti amo da morire.
E ora eccoci, di nuovo insieme, per sempre.