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Autore: ThrasherArtist    06/02/2015    1 recensioni
Castiel vede sempre un ragazzo bellissimo nella metropolitana.
"Dopo quel episodio lui ha cominciato a cercare il viso conosciuto tra gli assonnati passeggeri mattutini e ha ipotizzato che i suoi incontri con lo sconosciuto dagli occhi verdi erano di buon auspicio per la giornata. "
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un buon pretesto

 
Castiel vedeva questo ragazzo spesso quando scendeva nella metropolitana. Ovviamente non ogni giorno ma forse era così perché di mattina c’era davvero tanta gente. Novak ha notato il ragazzo con la giacca di pelle per la prima volta quando d’improvviso si è ricordato di aver già visto questa faccia tra la folla. Dopo quel episodio lui ha cominciato a cercare il viso conosciuto tra gli assonnati passeggeri mattutini e ha ipotizzato che i suoi incontri con lo sconosciuto dagli occhi verdi erano di buon auspicio per la giornata. Alcune volte ha addirittura notato di non sentirsi allegro e fiducioso senza averlo visto.
Non hanno mai viaggiato nella stessa carrozza e a quanto pare il ragazzo andava dalla parte opposta ma Cas lo considerava un suo amuleto, un qualcosa che apparteneva solo a lui. Certamente era una cosa stupida ma alcune volte lui, assonnato e fantasioso, immaginava che nessun altro potesse vederlo. Che lui è il suo angelo custode oppure un fantasma, o meglio ancora una visione, Dio sa cosa. Non è importante. Castiel vorrebbe pensare che questi incontri vogliono dire qualcosa. Gli piacerebbe anche pensare che anche lo sconosciuto lo nota e pensa a lui, almeno un po’. A volte se non riusciva a vederlo subito Castiel si fermava in un angolo davanti al quale passavano velocemente le persone e aspettava alcuni secondi, sperando che “il suo ragazzo con il giubbotto di pelle” sarebbe comparso.
Quel giorno l’estraneo è effettivamente saltato fuori circa due secondi dopo, quando Castiel si è già messo comodo nella nicchia in cui la folla diretta nella metro non l’avrebbe stravolto. E con il completo stupore di Cas al posto di girare il ragazzo si è fatto il passaggio tra la gente e si è fermato davanti. Come se fosse venuto nella metro solo per questo.
“Scusa, non avresti una sigaretta?” - ha chiesto lui. Castiel è riuscito solo a sbattere le palpebre stupidamente. Gli è parso strano che si sia avvicinato proprio a lui e poi era forse il luogo adatto per fumare?
“Scusami, ma non fumo.” - d’improvviso un’ondata di vergona ha investito Cas. Sicuramente quel ragazzo ha semplicemente notato che Castiel lo fissa sempre ed ecco perché si è avvicinato. Novak ha provato a inserirsi di lato nella folla e scomparire.
“Neanche io…” – ha risposto il tipo rivolgendosi ormai alla schiena di Cas che in questo istante è stato trascinato dietro le porte di vetro. Tutta la strada verso il lavoro lui cercava di comprendere che senso avrebbe avvicinarsi e chiedere una sigaretta se non fumi. Forse le occhiate di Castiel erano davvero… troppo eloquenti. Bisognerebbe smetterla.
Ma per una strana ragione il giorno successivo al posto di non cercare il ragazzo con gli occhi verdi Novak si è posizionato nella stessa nicchia aspettando la sua comparsa. E lui è sbucato fuori per davvero. E di nuovo si è avvicinato a lui, navigando tra la folla. Però stavolta sono già passati cinque minuti e Cas era fuori dal grafico degli impegni.
“Che ora è?” – ha chiesto silenziosamente, fermandosi proprio di fronte. Castiel si è perso via tirando fuori il cellulare e dopo non riusciva ad alzare lo sguardo perché era arrabbiato e frustrato con sé stesso. Non riusciva a capacitarsi del perché era qui e del perché il ragazzo gli ha chiesto l’ora se da qualche parte in stazione dovrebbe esserci l’orologio. E perché ieri ha chiesto la sigaretta?
“Sono le otto e cinque. Ancora un po’ e farò tardissimo” – è stata la risposta. Continuando a insultare sé stesso Cas si è immerso nella folla e di nuovo tutta la strada e poi tutta la giornata ha continuato a pensare al suo sconosciuto e non riusciva a chiarire del perché l’avesse aspettato.
Ma l’ha aspettato anche la giornata successiva. Due minuti. Meno dell’altra volta ma più del dovuto. E non si è quasi stupito quando il ragazzo con il giubbino di pelle si è avvicinato di nuovo e l’ha separato dalla folla.
“Non potresti indicarmi come arrivare da qualche parte?” – ha chiesto lui con un ampio sorriso. E questa era ancora più strana rispetto alle due domande precedenti.
“Scusa ma non ho idea di cosa ti serva” -Castiel ha provato di nuovo a scappare tra la gente ma all’ultimo è stato preso per il braccio e tirato indietro.
“Allora dimmi solo il tuo numero, per piacere”.


Angolino scrittrice:
Ciao, sono riusicta a creare una terza fan fic a tema Destiel. Stavolta ho cercato di impegnarmi e di revisonare la storia. E' una cosa molto breve ed è anche prima AU che pubblico . Spero che l'abbiate trovata di vostro gradimento. Grazie ancora per averla letta , tanti baci e abbracci. (E buona visione della nuova stagione di SPN. Che Destiel sia con voi).
 
  
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