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Autore: PiccolaStrega    10/02/2015    0 recensioni
Per mille calderoni... tutto cominciò così, proprio così, quel venerdì pomeriggio, nella villa dove si riunisce la mia congrega...
Fuori faceva freddo, ma nella stanza dove lavoravamo io e Luna si stava proprio bene.
Il fuoco era acceso nel camino.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perchè, perché, perché?

 

Dunque dunque dunque. Da dove inizio a raccontare?

Ah già, ecco: innanzitutto mi presento.
Il mio nome è Anise, e la ragazza che potete vendere sempre con me si chiama Luna.

Siamo due streghe, cioè due fattucchiere impegnate: siamo a capo dell'Ending Voice, la congrega più famosa dell'isola di Coasia.

Per mille calderoni... tutto cominciò così, proprio così, quel venerdì pomeriggio, nella villa dove si riunisce la mia congrega...

Fuori faceva freddo, ma nella stanza dove lavoravamo io e Luna si stava proprio bene.

Il fuoco era acceso nel camino.
-Ah, che bel calduccio!- disse Luna, slacciando la sua giacchetta blu.

Io sorseggiavo un tè scuro e bollente, ben zuccherato, e mi ero appena presa l'ennesimo boccone di torta di zucca.

Entrambe eravamo pronte per riprendere a lavorare.

Io ero immersa tra fatture, incanti, creature: sistemavo il libro delle ombre della mia congrega.

Dunque, sembrava un normale, calmo, tranquillo venerdì, quando...

Una vocetta squillante mi trapanò i timpani e fece sobbalzare Luna dalla sedia.

-RAGAAAZZEEEEEE!- urlò Jasmine, la nostra apprendista, quella che un giorno avrebbe preso le redini della congrega.

-Non strillare, ti prego!- Borbottai.

-E non chiamarci ragazze!- Aggiunse Luna.

Lei saltellò fino alla grossa scrivania dove stavamo lavorando fancendo ondeggiare i suoi lunghi capelli rossi.

Notai che, come sempre, portava sottobraccio la sua agendona color rubino, foderata di scaglie di drago sintetiche.

-Ragazze, RAGAZZE! Ho avuto un'idea geniale, solo a me poteva venire, volete che ve la dica, ragazze? Eh? Volete sentire? RAGAZZEEEE!-

-Non possiamo parlarne dopo?- Scostai un ciuffo biondo dal viso e presi un altro sorso di tè.

-Stiamo lavorando.- Replicò Luna spazientita, tirando su le maniche della sua camicia scura, prima di tornare a scrivere.

-Ragazze, è urgente, urgentissimo!-

-Uff- Sbuffai, chiudendo il pesante libro che avevo davanti.

-Ti prego, non strillare, non ho le orecchie foderate di ragnatele!- Implorò Luna.

-Ragazze, ho avuto un'idea...- proseguì lei in tono da cospiratrice -un'idea esplosiva!!!- gridò poi, perforandomi il timpano destro.

Luna trasalì, sobbalzò sulla sedia e cadde all'indietro, trascinando nella caduta una pila di pergamene e illustrazioni.

-Allora, parla, che c'è?- strillai esasperata, mentre Luna raccoglieva i fogli sparpagliati per terra.

-Ragazze dobbiamo assolutamente partecipare alla fiera della magia di Dorholt! Dobbiamo aggiornarci sulle scoperte, sui libri, sulle ricette, sui nuovi metodi di divinazione, sui trattati...

Incontreremo tutte le streghe che contano, mi ascoltate, RAGAAAZZEEEEEE?-

Io sbuffai.

-Abbiamo capito, è interessante, ma nessuna delle due ha il tempo per occuparsene.- Le rispose Luna, risistemando le pergamene sulla scrivania.

-Non preoccupatevi, ragazze, ci penso io ad organizzare tutto, ragazze!- Sogghignò Jasmine, quasi smaterializzandosi attraverso la pesante porta della stanza.

Con la coda dell'occhio notai che sfogliava soddisfatta la sua agenda color rubino.

Poi la udii parlottare sottovoce al cellulare.

Adesso bisbigliava, eh?

Per mille calderoni, perché Jasmine strillava solo con noi due?

Ripresi a mangiucchiare la torta, mentre Luna lavorava con una faccia sempre più stanca.

Il lavoro sembrava infinito.

Infinito!

Lavorammo entrambe tutta la notte.

Così finii con l'addormentarmi stravolta dalla stanchezza, con la testa sulla scrivania.

Mi svegliai con Luna che mi accarezzava la testa.

-Sveglia! Si parte!- Mi sussurrò nell'orecchio.

-Sveglia? Quale sveglia? Chi parte?- domandai, intontita.

Jasmine mi strizzò l'occhio.

-Ma noi partiamo, Anise. Contenta?-

-Eh? Perchè? Perchè?- chiesi perplessa.

-Dai, ragazze, siete pronte? Ho già chiamato il taxi!- disse severa, indicando l'orologio.

-Non sono pronta!- Risposi, guardando Luna, spaventata.

-Non so nemmeno io dove dovremmo andare!- Disse la mora esasperata.

-Ragazze, lo sapete benissimo dove andiamo. A Dorholt!- Ribattè lei, tranquilla, giocherellando con una ciocca di capelli liscissimi. Poi mi sventolò sotto il naso dei biglietti aerei per Dorholt a nostro nome: aveva già organizzato tutto.

Mi veniva da piangere.

Perchè, perché, perché avevamo scelto lei?

Jasmine ha sedici anni, adora stare su internet, ha un sacco di amici e sa tutto sulle ultime mode, ma soprattutto adora viaggiare.

-Io non parto!- Piantai i piedi per terra.

-Dai, Jasmine, dobbiamo assolutamente finire di risistemare le cose qui.- ribattè Luna, decisa.

La rossa controllò la sua agendina color rubino.

-Ragazze, ho già escogitato una soluzione. Sono brava, eh? Ho trovato una SST, sacerdotessa scelta temporanea. E' una strega, cioè, una fattucchiera, che ci sa fare, ragazze.-

Riflettei.

-Ehm, una sacerdotessa temporanea? Scelta? Ecco, sì..-

-Forse è una buona idea.- tagliò corto Luna.

-Ci penserà lei a risistemare il libro?- Chiesi.

-Possiamo fidarci?- Anche Luna era dubbiosa.

Jasmine face un sorrisino di compatimento.

-Certo. Ne ho cercata una che sa fare di tutto, altrimenti perché si chiamerebbe scelta? Fidatevi ragazze.-

-Quanto ci costerà? Sai che le nostre casse non sono piene.- chiesi insospettita.

Lei strizzò l'occhio con aria furbetta.

-Ci farà un prezzo speciale, ragazze!-

Prima che potessi replicare, con un incantesimo trascinò entrambe in un pulmino scalcagnato che attendeva davanti alla porta della nostra magnifica villa.

-Ecco! Si parte!- concluse.

Nel pulmino regnava un disordine tremendo.

Libri impolverati, fogli scribacchiati in una calligrafia incomprensibile, appunti appiccicati qua e là e un fortissimo odore di caffè.

Il pulmino ripartì in sgommata e imboccò l'autostrada a tutta velocità.

-Ma questo non è un taxi!- Protestò Luna.

La strana tizia al volante si girò a salutarci.

-Il mio nome è Eowyn!- dichiarò con una voce stranamente profonda, porgendomi la mano con cordialità. Poi, non si sa da dove, tirò fuori un rotolo di pergamena.

-Anise e Luna, le sacerdotesse? Ho qui un antico manoscritto che vi interesserà, visto che a voi streghe interessa la cultura.-

Urlò, porgendo a Luna il rotolo.

Nella mia mente si fece strada un pensiero agghiacciante. Il calcolo fu rapidissimo: col la destra porgeva il rotolo a Luna, con la sinistra stringeva la mano a me... dico, con quale mano teneva il volante??? E per di più, stava guardando Luna, non la strada!!!

-La prego, pensi a guidare!- strillai, disperata.

Lei si girò e riacchiappò il volante appena in tempo per scansare un camion con rimorchio. Come se non fosse successo niente si mise in bocca un cioccolatino al caffè, poi continuò a parlare.

-...care ragazze, conosco la vostra congrega, è scarsina dal punto di vista della cultura e della ricerca, ma che ne dite di portarvi a livello, io avrei già delle ideee, per esempio, questo manoscritto...-

-Ma chi è questa pazza?- Chiese Luna sottovoce.

Jasmine rispose orgogliosa.

-La mia ragazza! Ho avuto un'idea supergeniale: che ne dite di lei come CDC, ovvero consigliere di congrega?-



 

Salve a tutti!
Grazie per aver letto il primo capitolo della mia storia originale!
E' la prima volta che scrivo qualcosa, quindi siate clementi, ma lasciate tante tante recensioni, perchè non vedo l'ora di migliorare!
Sono molto legata a questa storia. L'idea mi è venuta ben tre anni fa, durante le vacanze estive, ma non avevo mai avuto il coraggio di metterla per iscritto!
Qualche mese fa ho deciso di impegnarmi e iniziare a scrivere. Spero ne sia valsa la pena!
Grazie a questa storia ho capito che scrivere mi piace tantissimo.
Mi fa distrarre e mi rilassa.
Quindi sono stata felicissima di potermi finalmente considerare un'autrice!
Al prossimo capitolo,

Grazie per aver letto!
   
 
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