Note: Ecco, uhm, davvero, non so come spiegare! Ho iniziato a scrivere questa storia perché Newt e Thomas sono troppo belli e dopo aver riletto -e visto il film- non so quante volte, mi sono decisa. Ho pubblicato il prologo - molto corto, lo so- così da capire se continuare o no a scrivere! Spero che vi piaccia e se lasciate una piccola recensione ne sarei davvero molto molto grata. Incrocio le dita.
Huntress.
Quando Thomas chiuse la telefonata, si accorse di tremare.
Non aveva mai provato un terrore tale da non riuscire a muoversi. Le parole rimbombavano nella sua mente,come tante piccole schegge che gli procuravano un dolore atroce: quel "mi dispiace" e poi le lacrime. Tante, ma nessun singhiozzo.
Decise che doveva muoversi. Lasciò il telefono sul letto e iniziò a correre.
Se non fosse stato abbastana veloce, lui sarebbe morto. Ma per Thomas in quel momento correre più velocemente sembrava un'utopia; non sentiva più l'asfalto sotto i piedi, soltanto i crampi ai muscoli che lo rallentavano irrimediabilmente. Non gli importava; doveva farcela, perché altrimenti avrebbe perso la persona più importante della sua vita. Doveva farcela, altrimenti anche Thomas sarebbe morto con lui.