XXVI

 

Aver paura di amare è aver paura di vivere.

 

 

'' Cosa? Jack è di nuovo qui?''
Non doveva succedere. Non a lei, non ora. E, soprattutto, lui non doveva trovarla. Il loro incontro era stato del tutto casuale, di poco conto, tanto che Lacie stessa se n'era dimenticata.
Era stata una delle sue tante fughe. Era stato solo uno dei suoi soliti giocattoli con cui si divertiva, per poi tornare a casa. Uno dei suoi tanti capricci, come avrebbe detto Glen. Perchè avrebbe dovuto ricordarsi di Jack?
Perchè lui aveva continuato a cercarla con tanta insistenza? Era un folle, non c'era altra spiegazione. Un folle che non aveva assolutamente capito con chi aveva a che fare. Solo un folle si sarebbe incaponito tanto per una come lei. Lei, che era nata con gli occhi rossi, con occhi maledetti, che l'hanno condannata a morire, un giorno, per mano del suo stesso fratello.
Questo suo destino, l'ha sempre accettato. Allora, perché all'improvviso vorrebbe qualcosa di diverso? Qualcosa di luminoso come il biondo dei capelli di Jack?
'' Mi sorprende il fatto che Jack Vessalius sia tanto apprezzato.''
'' Si, questo è insolito per mio fratello.''
'' Veramente, io stavo parlando di te.''