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Autore: Arvati77    17/02/2015    3 recensioni
[Frozen - Il Regno di Ghiaccio]
Premetto che la mia passione non è la scrittura ma il disegno, quindi non ho la pretesa di aver scritto un gran racconto, anche se spero che possa piacere comunque.
Prendetela come una storia leggera, tanto per passare un po’ di tempo a leggere qualcosa di piacevole.
Dedico questa crossover a tutti quelli che come me hanno visto in Jack Frost ed Elsa una possibile coppia perfetta, ai romantici che credono nell’amore vero e a chi ama le storie a lieto fine.
Una dedica speciale a mio marito. Ci conosciamo da quando avevamo 17 anni e dopo 20 anni ci amiamo ancora come il primo giorno.
Buona lettura ...
Cinzia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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17 – IL RITORNO DELLA REGINA

E’ una bella mattina ad Arrendelle. Il cielo è sereno e il debole sole invernale fa brillare la neve che dall’inizio dell’inverno copre ogni cosa, dalle alte montagne circostanti al piccolo regno.
E’ la vigilia di Natale. Tutti sono affaccendati a sistemare gli ultimi addobbi e preparare il cenone.
Anche a palazzo Anna sta dando disposizioni alla servitù con Olaf al suo fianco a darle una mano, mentre Kristoff, a rientro da un giro in paese con Sven, la raggiunge nel salone principale facendosi avanti con gli scarponi ancora coperti di neve.
“Kristoff! Guarda cosa stai facendo! Stai lasciando pozzanghere d’acqua ovunque!” lo ammonisce la Principessa, con aria arrabbiata.
“E allora lui?” risponde il giovane con il dito puntato verso il pupazzo di neve, che si trova troppo vicino al fuoco del camino e sta cominciando a sciogliersi.
“Olaf spostati da lì!” lo sprona Anna preoccupata, e nel contempo sempre più arrabbiata.
“Ma io sono giustificato!” risponde l’omino di neve all’amico mentre si sposta dal focolare.
Anna decide di ignorarli e riprende a impacchettare regali trafficando con carta colorata e facendo volare rimasugli di nastri e fiocchi tutt’intorno.
Kristoff osserva l’amata e sapendo bene il motivo del suo cattivo umore, le si avvicina, per poi posare una mano sulla sua spalla e dirle con tono amorevole:
“Vedrai che si farà viva per Natale ...”
Da quando Elsa se ne è andata via con i Guardiani, ancora in autunno, ad Arrendelle non si sono più avute notizie di loro ed Anna è preoccupata e triste perché la sorella le manca davvero tanto.
“Se Jack Frost si fosse rimesso a quest’ora la Regina sarebbe già tornata. Lo sai che se la neve è arrivata anche questo inverno è merito di Elsa. Speriamo che il ragazzo di tua sorella si rimetta presto.”
“Il cosa!?” risponde Anna indispettita alla provocazione di Kristoff, mentre lui se la ride divertito.

* * *

Il destino vuole che il desiderio della Principessa venga esaudito di lì a breve. Una guardia irrompe nel salone annunciando che la Regina sta rientrando a palazzo.
Elsa, Kristoff ed Olaf si precipitano nel cortile, mentre la slitta varca il portoni delle mura lasciando tutti a bocca aperta. La slitta si ferma. Lo scalpiccio degli zoccoli si arresta. Il suono dei campanelli che decorano le bardature si affievolisce. La Regina delle Nevi scende d’impeto ad abbracciare la sorella.
“Elsa finalmente sei tornata! Fatti vedere … sei bellissima!”
“Oh, Anna! Mi siete mancati!”
Dopo il tanto desiderato abbraccio con la sorella, Anna posa lo sguardo su Jack Frost. Il ragazzo appare diverso da come lei l’aveva visto la prima volta, sembra un’altra persona. Il giovane senza memoria che è stato loro ospite non esiste più ed ora la Principessa si ritrova davanti un ragazzo che trasmette dallo sguardo l’esperienza di una vita centenaria. Come se fosse davanti a lui per la prima volta Anna si sente in imbarazzo. Chi invece è sempre spontaneo e non si fa intimorire da nulla sono Kristoff e Olaf che salutano calorosamente.
“Oh, wow! Ragazzi questa sì è una slitta!” commenta poi Kristoff ammirato dal magnifico mezzo di trasporto, mentre fa il suo ingresso nel cortile anche Sven, che alla vista delle quattro bellissime renne strabuzza gli occhi per poi avvicinarsi a loro con l’aria da adulatore.
“Hey, Sven, comportati bene!” lo rimprovera l’amico di sempre. 
Anna osserva i presenti e sorride … si prospetta un bel Natale.

* * *

Giusto il tempo di raccontarsi reciprocamente lo svolgersi degli eventi dalla loro separazione, che Elsa annuncia ad Anna di doverle parlare di una questione importante. La Regina ha ommesso il non piccolo dettaglio che lei … beh! Non è più umana!
“Anna, io volevo dirti che …”
“Non è un po’ troppo presto per il matrimonio?” la interrompe la Principessa, proseguendo poi senza lasciare il tempo alla sorella di ribattere:
“Sì insomma, parlo proprio io che appunto l’anno scorso … sì, infatti tu non volevi e adesso invece … oh, beh, considerando che è vero amore …siete fatti l’uno per l’altra … sì ok!”
“Anna! Cosa stai dicendo? Matrimonio io? … No.” ribatte allibita Elsa.
“Ah, … no? … e allora cosa?”
“Non posso più essere la Regina di Arrendelle.”
“Cosa? E perché?”
“Perché sono la Regina delle Nevi.”
“Cosa vuol dire?”
“Che sono un Guardiano dei bambini.”
“Come hai potuto farmi questo!?”
“Perché sono … morta nel laghetto?”
Elsa guarda la sorella con un sorriso ridicolo e forzato, con le mani dietro la schiena e le spalle alzate, neanche fosse una bambina che ha appena ammesso una marachella.
Silenzio.
Anna impietrita, ad occhi sbarrati, si ripete nella mente le parole appena dette dalla sorella, e alla fine cade a terra svenuta.

* * *

Anna ancora priva di sensi è distesa su un divanetto, mentre Kristoff inginocchiato davanti a lei, le tiene una mano. Elsa è seduta su un bracciolo con Jack in piedi al suo fianco ed Olaf, lì vicino, sventola un fazzoletto per fare aria alla ragazza svenuta.
“Certo che potevi dirglielo in maniera più delicata.” dice Kristoff rivolto ad Elsa.
“Una cosa del genere in qualsiasi modo si dica, fa lo stesso effetto.” precisa lei con aria rammaricata.
“Certo, le hai detto che sei morta!” rimarca Jack, divertito dall’insolita situazione.
Anna finalmente si riprende, si mette seduta e facendo mente locale sulle ultime cose apprese dalla sorella, porta le mani a coprirsi le guance esclamando con aria sconvolta:
“Oooh, e adesso cosa facciamo?!”
“Semplice, prendi il mio posto come Regina di Arrendelle.” risponde candidamente la giovane Guardiana.
“No, no, no! E mi lasci da sola a gestire il regno?” reclama la Principessa, per nulla convinta della proposta.
“Non sei da sola, a breve ti sposerai con Kristoff. Ed io potrei venirti a trovare in estate, ed in inverno quando porterò con Jack la neve ad Arrendelle.”
Anna si sofferma a soppesare le parole della Regina, e mentre la guarda accanto al Guardiano dell’Inverno, non può non comprendere: la realtà dei fatti è che Elsa e Jack sembrano essere nati per stare insieme e quella dell’abdicazione di Elsa a suo favore è di certo la soluzione più ovvia. 

   
 
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