Nick Autore: Princess
of Bang
Titolo: Sta
tutto
scritto nelle stelle
Genere: Romantico,
Triste.
Raiting: Giallo
Personaggi: Minato
Namikaze, Kushina Uzumaki, 3° Hokage
Note Autore: Il
POW ogni tanto
cambia
e in alcune parti è l’autrice a narrare.
Introduzione: Tutto
nasce da una missione. Minato e Kushina si conoscono e si
innamorano. Vogliono vivere felici ma il destino sembra sia avverso.
Non
sai mai quando potrebbe
arrivare li tuo vero amore. Nemmeno Kushina lo sapeva. Poi un giorno
è
arrivato.
Kushina Uzumaki era una
kunoichi del paese del
Vortice. Aveva dei capelli rossi fiammanti che la rendevano
affascinante.
L’unico difetto della ragazza era il suo carattere: troppo
mascolino per le sue
coetanee tutte fronzoli e urletti. Nonostante questo, Kushina era una
delle
ragazze più corteggiate del villaggio. Peccato che a lei non
piacesse nessuno. Poi
accadde il fatto:
-Kushina
Uzumaki, dovrai
compiere una missione nel villaggio della Foglia.
Kushina
sbuffò. C’erano certi
tipi al villaggio della foglia. Prima di tutto c’era quel
clan Uchiha. Freddi
come il ghiaccio e arroganti come pochi. A fare loro concorrenza
arrivava il
clan Hyuga. Quelli avevano addirittura gli occhi di ghiaccio.
Però quegli occhi
erano davero affascinanti.
-Parto
adesso?
-Certo.
Nemmeno
un po’ di tempo per
prepararsi psicologicamente.
-Arrivederci,
signore.
E
Kushina partì.
[Partì verso il suo
grande amore. Ma lei
ancora non lo sapeva.]
NEL FRATTEMPO, A KONOHA
-Minato,
dovrai andar ad
accogliere una kunoichi del Villaggio del Vortice.
Minato
sorrise al Terzo Hokage
Sarutobi.
-Certo,
Sandaime Hokage.
Arrivederci.
Il
giovane Minato uscì dallo
studio dell’Hokage con un ghigno stampato bel volto.
“Una
nuova occasione per
esibire il mio fascino da conquistatore. La farò cadere ai
miei piedi. Ihih!!
Kukuku!!!”
E
Minato partì.
[Partì verso il suo
grande amore. Ma lui
ancora non lo sapeva.]
@@@
Quando
Kushina arrivò si trovò
davanti due grandi porte che segnavano l’inizio del Villaggio
della Foglia.
“Però
mica male. Pensavo
peggio.”
Si
accorse di un ragazzo biondo
che la stava guardando con uno sguardo, a suo parere, da pesce lesso.
Il
biondino si avvicinò e lei ebbe modo di notare due magnifici
occhi azzurri che
splendevano da dietro la tenda della frangetta bionda.
-Tu
sei quella kunoichi del
Paese del Vortice?
-Kushina
Uzumaki. Molto piacere.
-Minato
Namikaze. L’Hokage mi
ha mandato per venire a prenderti…-fece una
pausa-… bellezza.
Lo
sguado di Kushina divenne
freddo come il ghiaccio. Puntò gli occhi in quelli del
ragazzo:
-Primo:
io non sono la tua
“bellezza”. Secondo: guardami ancora con quello
sguardo da pesce lesso e ti
aprò in due a mani nude.
La
ragazza si allontanò a passo
di marcia. Minato rimase un attimo a guardarla prima di correrle
dietro:
“Questa sarà piuttosto difficile da
conquistare”.
@@@
Kushina
era furiosa. Era appena
arrivata e già un idiota ci aveva provato con lei. Se
credeva di poterla
abbindolare e poi abbandonare come una qualunque si sbagliava di
grosso. Lei
non era una delle oche del suo villaggio.
Lei
era Kushina Uzumaki, la ninja
più brava e l’orgoglio del villaggio.
“Calma
ragazza mia. Se quello
scocciatore ti darà ancora fastidio gli farai la tua
potentissima furia
omicida.”
-Ehi,
perché sei scappata così?
-Vediamo
se indovini?
-Mmmhhh…
Forse perché sono
troppo bello?!
-Ma
va a…- Kushina si
interruppe in tempo. Dopotutto era in un paese straniero non poteva
permettersi
di attaccare briga con gli shinobi di quel villaggio.
-Dove
devo andare?
-A
casa. Così almeno smetterai
di rompermi.
Kushina
aveva sempre l’ultima
parola. E anche il quel caso l’aveva avuta. Si
allontanò, fiera come sempre.
Minato
sbuffò: “Questa non mi
ci sta. Devo trovare un modo per averla. È anche
carina.”
Il
biondino cercò Kushina con
lo sguardo: “Dov’è andata? Ma lei non
conosce il posto! Potrebbe perdersi!!”
Improvvisamente
Minato si sentì
in colpa. Non avrebbe dovuto trattarla così. Era stato
tremendamente stupido.
Si mise a correre come un matto. Doveva ritrovarla a tutti i costi
perché:1) Se
l’Hokage lo scopriva avrebbe potuto dire addio a quel mondo
crudele 2) Se la
trovava qualche banda di bulli in cerca di prede da portare a letto,
Konoha
avrebbe sicuramente contato qualche abitante in meno 3) Se non sarebbe
più
tornata, il Villaggio del Vortice avrebbe dichiarato guerra al
Villaggio della
Foglia per la perdita del loro miglior ninja. Corse alla residenza
dell’Hokage
e la trovò con il naso per aria che ammirava la residenza.
-Ma…
-Come
ho fatto ad arrivare qui?
Semplice, ho chiesto informazioni.
-Ah.
-Bene.
E ora andiamo
dall’Hokage.
Entrò
trotterellando nella
residenza dell’Hokage.
-Hokage-sama,
buonasera- fece
Kushina, inchinandosi.
-Il
piacere è tutto mio.
“Che
fa il vecchio, ci prova?”
Minato guardava il volto del vecchio ma non vide altro che il viso
allegro e
segnato dal tempo del del suo capovillaggio.
-Ti
trovi bene qui al vilaggio,
Kushina?
-Sì,
Hokage-sama. A parte
qualche importunatore!- Kushina guardò Minato che si
grattò la nuca,
imbarazzato.
-Ahahah!
Il vecchio Minato
colpisce ancora!! Hai trovato qualcuno che finalmente ti ha dato 2 di
picche?
Minato
arrossì. E Kushina pure,
ma si riprese immediatamente:
-Esatto.
Questo sbruffone non
può averle tutte vinte.
Inutile
dire che l’anziano Hokage
se la stava facendo sotto dalle risate mentre il giovane Minato stava
diventando sempre più rosso, non si sa se di imbarazzo o di
furore. Anche
Kushina si concesse il lusso di ridere. La sua risata cristallina si
mescolò a
quella di Sarutobi, finchè entrambi furono senza fiato.
-Avete
finito di ridere?
-Ahah!
Scusa Minato non ridevo
così di gusto da tempo!!
-Ridere
fa bene, Namikaze!!
-Sì,
ma non di me!!
-Su
non te la prendere!
-Allora
tornando alle cose
serie: se qui per ricevere un rotolo che potrebbe essere molto utile
per il tuo
Paese, giusto?
-Esatto.
-Te
lo con segno subito, però
ti prego di fermarti ancora qualche giorno per poter ammirare il nosrto
villaggio. Naturalmente ti accompagnerà lo sbruffone qui
presente. Vero,
Minato?
-Mpff…
Certo.
-Bene.
Ora potete andare.
E,
consegnato il rotolo a
Kushina, l’Hokage lì congedò.
Poco
dopo
-Che
vecchietto simpatico il
vostro Hokage!! Il mio non è certo così! Non mi
ha dato neppure un po’ di tempo
per prepararmi! Pensa te! Scommetto che il vostro non lo fa! Simpatico
simpatico! Allora dove mi porti?
“Uau
io non la facevo così
chiacchierona!” –Allora, io pensavo di portarti a
mangiare ramen.
-Bene,
mi piace davvero il
ramen.
-Bene,
sono contento.
Minato
e Kushina si avviarono
verso il chiosco. Appena seduti ordinarono due scodelle di ramen al
miso
fumanti. Mangiarono di gusto e poi Minato guardò Kushina:
-Senti
ti va di uscire stasera?
Kushina
mandò giù il
boccone:-D’accordo.
-Bene.
Ti vengo a prendere alle
20.00.
-Va
bene. Ci vediamo stasera.
Kushina
se ne andò.
-E
il conto lo pago io.
Minato
sorrise. Non gli
dispiaceva pagare il conto per lei.
[Presto scoprirai
cos’è l’amore Minato]
@@@
Appena
fu scomparsa dal campo
visivo del giovane, Kushina si mise a correre all’impazzata
verso casa sua.
Minato l’aveva invitata ad uscire e lei doveva ancora
prepararsi. Si maledisse
per non aver portato qualcosa di carino, insieme ai pantaloni lunghi di
riserva
e alla maglia nera.
“Non
importa. Andrò bene anche
con quelli.”
Smise
di correre solo quando si
ritrovò davanti alla porta del condominio dove alloggiava.
Salì e si fiondò
sotto la doccia. Quandì uscì, aprì con
uno scatto secco lo zaino e tirò fuori
gli unici indumenti che aveva con sè, fatta eccezione per
quelli che aveva
quando era arrivata.
“In
questo momento vorrei avere
un guardaroba fornito come quello di Yoshino Kuroiba”
Si
infilò la maglia e i
pantaloni, poi montò sul water a guardare il suo riflesso
alla specchio (come
faccio io ndA).
“Sì,
non sono niente male. Al
diavolo il guardaroba di Yoshino Kuroiba”
Scese
dal water, andò in
salotto e aspettò che il campanello suonasse. Non dovette
attendere molto
perché una potente scampanellata la fece sobbalzare sul
divano. Andò ad aprire
e sulla porta trovò Minato, bello come il sole, che le
sorrideva.
-Allora,
scocciatore, andiamo?
-Ehi! Io ti porto fuori e tu mi
chiamo
“scocciatore”! Bel ringraziamento!!
-Guarda
che scherzavo!!
-Ah.
Ok.
Minato
la prese per mano e la
trascinò giù per le scale.
Quando
Kushina aprì la porta
Minato rimase senza fiato. La kunoichi non indossava abiti eleganti o
provocanti ma le forme erano lo stesso messe in risalto dalla maglia
nera e
attillata che indossava. Ci mise un po’ a ritrovare il suo
autocontrollo. Dopo
uno scambio di battute seppe di non poter reggere oltre e la
trascinò via.
@@@
Arrivati
al locale, Kushina si
guardò intorno. Non era uno di quei locali dove la gente va
ad ubriacarsi ma un
semplice ristorante. Si sedettero e ordinarono sa mangiare. In attesa
del cibo,
Minato avviò la conversazione:
-Allora
Kushina. Come ti trovi
qui a Konoha?
Kushina
sorrise:-Molto bene,
grazie. È un paese molto carino.
-Sai,
come ha detto il 3°
Hokage io sono un ragazzo… beh molto corteggiato.
-Mpff…
Ihih… AHAHAHAHAHAHAH!!
-Cosa
c’è di tanto divertente?
-Tu…
ahah… molto corteggiato…
ahahah… la più bella battuta che io abbia mai
sentito!!
Minato
si curvò sul tavolo e le
si avvicinò pericolosamente:- Vuoi che te lo provi?
Si
avvicinò ancora al suo viso
quando… il cameriere secelse quell’infelice
momento per portare le
ordinazioni!!!
-Signori,
ecco qua!
E
Minato dovette rimandare la
sua dimostrazione. Finito di mangiare, da vero cavaliere,
pagò il conto.
-Allora
Kushina dove ti
piacerebbe andare?
-Mmhh…
A fare una passeggiata!
-Allora
andiamo a fare una
passeggiata.
Il
ragazzo prese la kunoichi
per mano e la accompagnò fino in riva al fiume. Da
lì comincio a camminare meno
velocemente per permettere alla sua ospite di ammirare il paesaggio.
Doveva
ammettere che anche lui, che quel panorama lo poteva ammirare ogni
giorno, lo
trovava magnifico come non lo aveva mai trovato. Kushina ammirava
incantata
quella meraviglia.
-Allora?
Ti piace?
-Sìì!!
È bellissimo! Il mio
villaggio non è così bello!
-Davvero?
-Sì.
-Lo
sai, tutti i forestieri che
vengono qui trovano incantevole il nostro villaggio. Ma non
potrà mai competere
con quello di Suna.
-Io
non sono mai stata a Suna!
-Davvero?
-Sì.
Com’è?
-Beh
innanzitutto c’è un gran
caldo. Poi prima di arrivare c’è un grandisimo
deserto.
-Ne
ho sentito parlare. Dicono
che è immenso.
-Esatto.
Alle porte c’è un
immenso kanji, e poi si snoda tutto il villaggio fino ad arrivare al
palazzo
del Kazekage.
-Uau!
Dev’essere bellissimo.
-Lo
è. Ma mai quanto te.
Kushina
arrossì. Nessuno le
aveva mai fatto un complimento così bello.
Minato
arrossì. Non aveva mai
fatto un complimento simile ad una ragazza.
-Che
si fa? Si torna a casa?
-Meglio.
Si è fatto tardi e
io devo ancora preparare la valigia.
-Quando
te ne vai?
-Dopodomani.
-Ah
ok.
Parlando,
arrivarono a casa
Kushina. Minato l’accompagnò fino al suo piano,
poi rimase sulla porta,
indeciso sul dar da farsi.
“Che
faccio: la bacio o no? Non
mi era mai capitato di provare una cosa simile per una ragazza. Di
solito con
le kunoichi straniere è sempre una relazione mordi e fuggi.
Ma con lei sento
che potrebbe essere diverso.”
-Allora
che fai, entri?- La
voce di Kushina lo distolse dai suoi pensieri.
-C-cosa?
-Ti
ho chiesto se vuoi entrare?
“E-entrare?
Questa cos’ha in
mente?” –C-certo. A-arrivo.
Minato
entrò nel piccolo e
ordinatissimo appartamento.
-Lo
tieni bene.
-Grazie.
Non è mio, è in
affitto solo per questi giorni.
Kushina
si girò sorridendo
verso di lui:
-Vuoi
bere qualcosa?
-No,
grazie. E comunque- le si
avvicinò pericolosamente e le sussurrò
maliziosamente in un orecchio- devo ancora
darti la mia dimostrazione.
Senza
nemmeno aspettare che
recepisse il suo messaggio la baciò passionalmente.
All’inizio la ragazza
rimase spiazzata poi cominciò a rispondere al bacio.
Sentì la lingua di Minato
entrare nella sua bocca e accarezzare la sua lingua.
All’improvviso lo shinobi
di Konoha la prese in braccio e la portò in camera da letto.
L’adagiò
delicatamente sul futon e le salì a cavalcioni sulle gambe,
sempre continuando
a baciarla. Le
infilò le mani sotto la
maglia e prese ad accrezzarle il seno. Kushina rabbrividì.
Per poter muovere
meglio la mano, Minato le tolse la maglia. Poi passò ai
pantaloni, lasciadola
in biancheria intima. Kushina lo guardò con gli occhi
spalancati: cosa voleva
farle quel maniaco? Minato si accorse dell’oochiata
stralunata:
-Prima
volta?
Con
un po’ di fatica, Kushina
annuì.
-Non
ti preoccupare. Farò
piano.
Si
tolse la maglia e i
pantaloni, rimanendo con un paio di boxer neri che lasciavano poco
all’immaginazione. Sorrise, per rassicurarla. Le
passò le mani dietro la
schiena e le slacciò il reggiseno, permettendosi di vedere
il seno prosperoso
della ragazza sotto di lui. Artigliò con un dito gli slip
della ragazza e
glieli tolse, facendola rimanere nuda. Kushina trasalì.
Minato finì di
spogliarsi e cominciò a coccolarla, per addolcire un
po’ la sua prima volta.
Poi, all’improvviso entrò in lei facendola gemere.
Cominciò a muoversi
dolcemetne dentro di lei, mentre quest’ultima si muoveva per
assecondare i suoi
movimenti.
-Per…
per essere la tua… prima
volta non te la
stai… cavando niente
male.
Kushina
gemette di piacere,
seguita da Minato che non poteva fare a meno di farlo. Continua a
muoversi, ad
ansimare e a gemere, baciandole il collo, scendendo fino alla pancia
per poi
ritornare alle labbra. Kushina, ogni volta che il ragazzo spingeva, gli
affondava le unghie nella schiena. Poi cominciava ad accarezzargli i
capelli
biondi, scendeva fino alla schiena, per poi arrivare sulle natiche e
risalire.
Raggiunsero insieme l’apice del piacere e il ragazzo si
accasciò su di lei
coprendoli entrambi con il lenzuolo.
-Allora
com’è stato?
-Bellissimo.
Ed
entrambi si addormentarono,
stretti l’uno all’altra.
@@@
Kushina
doveva partire. Si trovava
già alle porte di Konoha insieme a Minato. Si salutarono, si
baciarono e Minato
le disse:
-Verrai
a trovarmi?
-Certo.
Kushina
mantenne la promessa. Il
15 di ogni mese Minato andava alle porte di Konoha e aspettava. Quando
vedeva
avvicinarsi una capigliatura rossa, il suo cuore sprizzava di gioia.
Ma
ancora non conscevano il
loro destino.
5
ANNI DOPO
Il
4° Hokage Minato Namikaze
stava correndo verso casa. La Volpe a Nove Code aveva attaccato il
villaggio e
lui, in qualità di Hokage, doveva proteggerlo.
Entrò
in casa e vide la moglie
in fin di vita sul letto. Era chiaro che sarebbe morta di parto, mentre
il
figlio Naruto piangeva nella culla lì vicino.
-Kushina…
Quella dannata volpe
ha attaccato il Villaggio. Devo usare Naruto come contenitore! Non
posso usare
il figlio di un altro.
Kushina
annuì.
Minato
fece un respiro profondo
e eseguì la tecinca: vide il sigillo formarsi sullla pancia
del figlio, sentì
che le urla dei ninja si spegnevano a poco a poco, sentì la
vita abbandonarlo…
-Scusami
Kushina… Addio.
-Addio
Minato
Minato
Namikaze e Kushina
Uzumaki trassero, insieme, l’ultimo respiro.
[Siete
morti insieme. Non siete contenti? Vostro figlio
verrà trattato come un mostro ma ha un destino ben diverso
dal vostro. Sta
tutto scritto nelle stelle. E le stelle non mentono mai.]
Princess of Bang space:
Allora, questa FF ha partecipato al concorso "MinatoxKushina love" ma non si è classificata perchè giudicata incompleta. Oa, trovo la cosa molto strana perchè non è mia abitudine inviare una cosa incompleta. Piuttosto non la invio, e pace. Vabbè, sper che almeno a voi piaccia!
Baci
Princess of Bang