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Autore: mimizuko    22/02/2015    2 recensioni
Kyungsoo e Chanyeol sono ottimi amici dai tempi delle elementari. Al liceo Kyungsoo è il primo della classe, mentre Chanyeol è costretto ad andare a lezioni private per arrivare a fine anno con tutte sufficienze. La famiglia di quest'ultimo però, sta avendo problemi economici, così Kyungsoo si è offerto gentilmente di aiutarlo, pensando sarebbe stato divertente, evidentamente non sapeva cosa lo aspettava.
Genere: Angst, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, D.O., D.O., Kai, Kai, Tao, Tao
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Saalve. Inizio col dire che questa piiccola storia l'ho scritta per festeggiare i due anni con la mia migliore amica /yay/. Di solito non scrivo OS perché mi sento in qualche modo limitata ma questa è un'eccezione. In questa storia lo hyung è Jongin per svariati motivi lol. Ultima cosa da dire è che quest'ultima settimana il computer ha smesso di funzionare così ho dovuto riscrivere tuuutta la storia (che era molto più lunga di questa) dal tablet quindi perdonatemi eventuali errori. Detto questo, auguri alla Gaiulia *le lancia cupcakes e arcobaleni* e se qualcuno leggerà(?) Buona lettura.



Kyungsoo e Chanyeol sono grandi amici. Si conoscono dai tempi delle elementari. Arrivati al liceo, le cose non sono affatto cambiate; Kyungsoo è il primo della classe e va particolarmente bene in Scienze e Matematica, mentre Chanyeol fatica ad arrivare alla fine dell'anno con tutte sufficienze, il ché lo porta a dover frequentare noiose ripetizioni ogni martedì e giovedì pomeriggio. Recentemente però, la famiglia di Chanyeol sta avendo dei problemi economici e non possono più permettersi lezioni private. Kyungsoo si è offerto gentilmente di aiutarlo, pensando sarebbe stato divertente, evidentemente non sapeva cosa lo aspettava.-Kyungie, ti manca ancora molto? Mi sto annoiando.-
Chiese il gigante seduto sul bordo del proprio letto all'amico in procinto di finire la ricerca di scienze, mentre faceva rimbalzare una palla di cuoio.
-Oh ma non mi dire, ti stai annoiando? E io che dovrei dire allora? La ricerca la sto facendo solo io.-
Chiese in tono sarcastico prendendo in mano la palla che continuava a fare un rumore assordante e non gli permetteva di concentrarsi al meglio.
-Scherzi? Chi credi abbia stampato quelle foto lì? Ci ho messo ben dieci minuti per scegliere le migliori foto della luna.-
Rispose con un tono fintamente offeso e mise su un adorabile broncio.
-Faccio finta di non aver sentito...-
Chanyeol avvicinò il puff che teneva in camera sua accanto al computer per contribuire alla ricerca.
-Ehi Kyungsoo che ne dici di uscire stasera?-
-Ci sarà anche Baekhyun?-
Chiese il ragazzo bloccandosi davanti al computer.
-S-si... Dai ti prometto che stavolta non succederà niente.-
-Niente da fare.-
-Ti prego...-
-Ho detto no.-
-Eddaaaai...-
Quest'ultima parola gli uscì con un tenerissimo aegyo.
Ma Kyungsoo fu terrorizzato solo all'idea. Baekhyun era il ragazzo di Chanyeol, frequentava il loro stesso liceo ma avendo scelto un corso differente dal loro non capitò nella stessa classe, per fortuna di Kyungsoo. Ogni volta che uscivano organizzavano scherzi idioti al povero ragazzo che, oltre a sentirsi il terzo in comodo ogni volta che uscivano in tre, doveva subirsi le angherie di quei due piccioncini. L'ultimo 'scherzo' fu un'intossicazione alimentare dovuta all'ingerimento di pesce avariato offertogli da quei due. Non voleva di certo ripetere l'esperienza. Ma ad una cosa Kyungsoo non sapeva proprio resistere: Quando il suo amico gli rifilava degli aegyo, in più considerata la profondità della voce del più alto che faceva invidia persino a fatto Darth Vater.
-L'hai detto...-
Il ragazzo si girò e chinò il capo.
-È un sì?-
-È un sì.-
Il più alto si alzò di scatto e corse ad abbracciare l'amico, il quale si alzò a sua volta dalla sedia girevole e ricambiò.
                            ***
-Quindi ha accettato? Serio?-
Un Baekhyun estremamente esaltato fece sobbalzare il proprio ragazzo seduto accanto a lui.
-Sì... Però gli ho promesso che non gli avremmo fatto nessun genere di scherzo.-
-Perché glielo hai promesso? Era la mia volta buona per spaventarlo.-
L'espressione sul viso del più basso si dipinse di pura tristezza, mentre Chanyeol restò lì a fissarlo con rabbia.
-Bene.-
-Oddio Baek, ti sei pure offesso? L'ultima volta l'abbiamo mandato in ospedale.-
Baekhyun non disse più nulla, incrociò le braccia e si finse tremendamente offeso. Il più alzo si alzò e afferrò le braccia dell'altro facendolo alzare a sua volta, poi lo strinse a sé.
-Mi prometti che non gli procurerai nessun danno?-
Calò un silenzio pesante nella stanza, finché Baekhyun non si decise a parlare.
-Te lo prometto.-
Chanyeol lo allontanò da sé per guardarlo negli occhi.
-Cos'è che hai intenzione di fare precisamente?-
Baekhyun si avvicinò dolcemente al suo ragazzo e gli sussurò il proprio piano all'orecchio.
-No. Assolutamente no. Spero tu stia scherzando. Baekhyun avevi promesso...-
-Ma non gli farò del male.-
-Non te lo concedo, no. Mi dispiace ma non ti aiuterò... Ora, se permetti, vado a prepararmi.-
Detto questo Chanyeol abbandonò la stanza e si diresse nella propria camera. Baekhyun ne approfittò e prese il proprio cellulare in mano.
"Taaaao~~~~~~~"
"... Baek? Cos'è tutta quest'euforia?"
"Dehe ti ricordi di quel favore che mi dovevi?"
"Si.... Ok ho paura. Che vuoi?"
"Perché dovresti? Mi hai offesso... )):
Comuuuuuunque. Mi serve un favore. Ti ho già presentato Kyungsoo?"
Baekhyun guardò in giro per assicurarsi che Chanyeol non fosse nei paraggi. Ma d'altronde sapeva che quando diceva di doversi preparare ci impiegava ore.
"Kyung-chi? Mh no. Oddio se devo andarci a letto scordatelo."
"Cosa? Ew mai e poi mai vorrei che il mio migliore amico andasse a letto con uno come te. Devo solo mettere in atto un piano. Stasera. Puoi?"
Baekhyun si alzò e si allontanò il più possibile dal salotto.
"Cosa intendi con 'uno come te'? .......
Comunque stasera? Mh sì... Kris ha un impegno lavorativo con un nuovo assistente quindi va bene. Ti dispiace chiamarmi per spiegarmi meglio? Mi si stanno stancando le dita."
"Va beeene, aspetta cinque minuti che esco da casa di Chanyeol, tanto dovrò passare a riprenderlo tra un po' per uscire con Kyungsoo."
Detto questo Baekhyun entrò bruscamente nella stanza di Chanyeol, il quale era seduto sul proprio letto ed era avvolto solo da un asciugamano che gli copriva le parti basse e un altro asciugamano che usò per i capelli, mentre delle gocce d'acqua continuavamo a scendergli dal viso.
-Ma proprio adesso...-
Sospirò il più basso.
-Channie io vado a prepararmi, ci risentiamo dopo okay? Passo a prenderti alle undici per uscire. A dopo.-
-A dopo Baekkie.-
                            * * *
-Pronto? Baekhyun? Io sono pronto. Vengo da te?-
-Oh, Tao. Perfetto, passa pure, io avverto Kyungsoo che c'è stato un cambio di programma.-
Chiusa la chiamata, Baekhyun avvisò Kyungsoo dicendogli che l'appuntamento era stato anticipato alle dieci e mezza. Il ragazzo accettò e si iniziò prepare.
Baekhyun sentì bussare alla porta e appena l' aprì trovò Tao vestito in nero da capo a piedi.
-Ti è morta la borsa di Gucci, Tao?-
Chiese Baekhyun trattenendo una risatina.
-Ma se me l'hai detto tu di vestirmi così...-
-Hai ragione, scusami. L'hai portata?-
-Oddio Baek così mi fai sembrare uno spacciatore... Comunque sì. E so che è in questi casi che sei fiero del fatto di avere un amico nerd.-
-Se lo dici tu...-
Sospirò il più basso.
-Sono le dieci e mezza, andiamo?-
-Andiamo.-
-Merda, ma è tutto buio. Sai che ho paura del buio. È così....-
-Buio? Tao, sono le dieci e tre quarti, che ti aspettavi ci fosse il sole dei Teletubbies?-
-...-
-Oh eccolo, fa' silenzio. Devo rispiegarti il piano?-
-Ma per chi mi hai preso?....-
Tao sbuffò per poi riprendere a parlare.
-Però se tu me lo rispiegassi sarebbe meglio.-
-Lo sapevo...-

Kyungsoo uscì di casa con dei vestiti informali, pronto per arrivare nel posto in cui doveva incontrarsi con i suoi due amici. Camminare fu veramente difficile. La pioggia, che aveva colpito la città poche ore prima, rese scivolosi marciapiedi e strade, mentre i lampioni emettevano una luce fioca, ma nonostante tutto Kyungsoo riuscì ad arrivare alla piazza.
-Allora, pronto?-
-Certo.-Passarono approssimativamente due minuti da quando il ragazzo raggiunse il luogo dell'incontro. Quest'ultimo prese in mano il cellulare per guardare l'ora e preparò un messaggio per chiedere ai due ragazzi dove fossero. Improvvisamente Tao sbucò dal vicolo più buio e strinse Kyungsoo da dietro quasi non lasciandolo respirare.
-Ragazzino svuota le tasche e dammi tutto quello che c'è alll'interno.-
A Kyungsoo gelò il sangue. Le sue gambe diventarono come gelatina e delle gocce di sudore iniziarono ad imperlargli il viso.
-I-io... Non ho davvero niente... Per favore lasciami andare.-
-Non posso. Mi dispiace.-
Il ragazzo tenne stretto con il suo braccio destro le gracili anche del ragazzo davanti a lui e tirò fuori dalla giacca con la sua mano destra una pistola che gli aveva regalato Baekhyun per il compleanno. Definirla 'pistola giocattolo' la sminuiva. Era finta, sì, ma fatta maledettamente bene, non a caso fu ritirata dopo solo un anno dal mercato.
-Ti prego non farmi male...-
Tao iniziò a sentire il gracile corpo di Kyungsoo tremare come una foglia.
"Non posso farlo..." I pensieri cominciarono ad inondargli la testa. Si sentiva tremendamente in colpa. Preso dai rimorsi gli sussurrò all'orecchio
-Corri.-
-C-Cosa?-
-Corri via, adesso.-
Kyungsoo sembrò tremendamente confuso, ma non se lo fece ripetere un'altra volta. In preda al panico fece quanto richiesto e fuggì via dallo stesso vicolo in cui Tao sbucò precedentemente.-Che è successo? Perché è scappato?-
-Non me la sono sentita, Baekhyun.-
Tao iniziò a piangere ma dovette fermarsi poco dopo quando il suo cellulare squillò. Era Kris, che lo avvisò dicendogli che l'impegno di lavoro era finito e che doveva tornare immediatamente a casa perché non aveva le chiavi.
-Scusa... Devo andare. Ti prego raggiungi il tuo amico.-

Kyungsoo continuò a scappare e Baekhyun lo rincorreva. Non aveva una meta. Non sapeva dove stava stava andando. Sapeva solo che doveva correre. La luce di vicolo in vicono diventò sempre più fioca e il ragazzo non sapeva più dove stesse correndo. Si accorse troppo tardi che la strada che stava percorrendo era pericolosa, quando due luci lo abbaiarono, il ché lo portò a coprirsi con il braccio destro gli occhi, dopodiché il nulla.-Ragazzino? Ragazzino, tutto bene?
La macchina si fermò e dal sedile anteriore uscì un ragazzo preoccupato. Kyungsoo riuscì a mettere a fuoco solo una figura scura maschile ma non disse una parola.
-Vieni. Ti accompagno in ospedale.-
Detto questo, il ragazzo lo sollevò da terra e lo poggiò delicatamente sul sedile anteriore del passeggero, stando attento a non recargli ulteriori danni fisici.
Baekhyun stette ad osservare la scena. Non riuscì neanche a fermarlo. Notò come quel ragazzo si era offerto di portarlo all'ospedale ma non sapeva chi fosse. Poteva essere un assassino o addirittura uno stupratore per quanto ne sapeva, così decise di chiamare Chanyeol per spiegargli tutto, preparandosi psicologicamente alle sfuriate del suo ragazzo.
                                                                * * * 
-Lei è un parente?-
-Uh? Cosa?-
Il ragazzo dai capelli argentei sollevò il viso mentre era assolto nei suoi pensieri. Notò solo la targhetta del ragazzo davanti a lui. "Lu Han", sembrava avesse sedici anni e il ragazzo si chiese come avesse fatto a diventare dottore a quell'età.
-Le ho chiesto se lei è un parente.-
-Io... Beh no. Tornavo da un impegno di lavoro con un mio collega e la macchina davanti a me ha sbandato a ha colpito il ragazzo...-
-Capisco. Dato che dobbiamo ancora informare i suoi genitori potrebbe andare lei a visitare il ragazzo? Oltre varie fratture, ha subito anche una lieve perdita di memoria. Fortunatamente non è permanente ma sarebbe d'aiuto se ci andasse a parlare.-
-Vado. La ringrazio.-
                                                               * * * 
-QUINDI ADESSO È IN OSPEDALE? L'HANNO INVESTITO? SPERO TU STIA SCHERZANDO.-
Baekhyun fu costretto ad allontanare il cellulare dall'orecchio a causa delle urla che provenivano dall'altra cornetta.
-Ascolta, Chanyeol, so che adesso sei fuori di te ma potresti mettere da parte la tua ira per un attimo? Devi prendere la macchina e accompagnarmi all'ospedale, devo assicurarmi che stia bene.
-Arrivo. Ma giuro Baekhyun, appena torniamo a casa ti faccio nero.-
Baekhyun sapeva di essere nei guai, ma tutto quello di cui aveva bisogno in quel momento era sapere in che condizioni era il suo amico.
                * * *
Il ragazzo dai capelli argentei varcò la soia della porta aprendola più lentamente possibile.
-Posso?-
Kyungsoo emise un mugolio che l'altro ragazzo interpretò come un 'sì'.
-Che... Che cosa è successo?-
-Sei stato vittima di un incidente, ragazzino.-
Kyungsoo si mise più comodo sul letto e guardò il ragazzo di fronte a lui, scrutando ogni angolo del suo viso.
-Com'è possibile... -
Sospirò per poi massaggiarsi le tempie avvolte da una benda.
-Tu che ci fai qui? Chi sei?-
Continuò.
-Io ti ho portato quì. È comprensibile che tu non ricordi nulla, hai subito una lieve perdita di memoria e varie fratture.-
Disse leggendo la cartella appesa ai piedi del letto del paziente.
-Oh, scusa, non mi sono neanche presentato, sono Kim Jongin.-
Il ragazzo allungò la mano in attesa che l'altro la stringesse ma venne interrotto dallo sbattere della porta alla sue spalle.
-KYUNGSOO. ODDIO KYUNGSOO, COME TI HANNO RIDOTTO. COME STAI?-
-Signora... Suo figlio non ricorda, è meglio che faccia le cose con calma.-
L'avvisò il dottore.
Kyungsoo impallidì, quella signora lo inquietava.
-Sto... Bene, credo.-
Appoggiati allo stipide della porta vi erano Baekhyun e Chanyeol, il quale non degnava di uno sguardo il primo, ma osservava attentamente l'amico seduto sul letto.
-Possiamo entrare?-
Chiese Baekhyun.
-Una cosa alla volta... Per favore.-
Kyungsoo sembrò particolarmente turbato.
-Chi è lui?-
Chiesa la donna.
-Lui è Kim Jongin, il ragazzo che mi ha... Salvato.-
Il ragazzo preso in causa chinò la testa ed arrossì.
-Signore le sono immensamente grata. Come potrò mai sdebitarmi?-
-Non si preoccupi, davvero.-
-Okay quindi è deciso, verrà domani a pranzo da noi. Le lascio l'indirizzo.-
La donna porse al ragazzo un bigliettino da visita.
-Ma veramente io...-
-E non accetto un no come risposta.-

-Possiamo restare da soli con Kyungsoo?-
Chiese all'improvviso Chanyeol al dottore indicando se stesso e Baekhyun.
-Certo.-
Kyungsoo origliò la loro conversazione e rispose al posto del dottore.
-Bene, allora vi lasciamo da soli...-
Il dottore accompagnò Jongin e la signora fuori dalla camera.

-Certo che Evel Knievel* a confronto ti spiccia casa, Kyungie.-
Chanyeol cercò di forzare un sorriso ma non riusciva a renderlo credibile. Non riusciva a sorridere vedendo il suo migliore amico in quello stato.
-Non so se essere più irritato dalla tua battuta o dal nomignolo con il quale mi hai appena chiamato.-
Kyungsoo rise e allungò il braccio verso i due.
-Oh, vuoi presentarti? Piacere, io sono Chanyeol.
Questo allungò a sua volta il braccio e strinse delicatamente la mano che non presentava fratture di nessun tipo dopodiché la lasciò andare nella stessa maniera gentile con la quale l'aveva stretta.
-E io s-sono Baekhyun.-
Il ragazzo chinò il capo e strinse la mano all'amico.
-E noi siamo... I tuoi fantagenitori!-
Kyungsoo sbottò a ridere. Nessuno sapeva come Chanyeol riuscisse a fare il cretino anche in quella situazione. Sapeva che era suo compito far sentire meglio l'amico, specialmente in quel momentonin cui non ricordava niente e, molto probabilmente, era turbato e sentiva dolore scorrergli per tutto il corpo. Ma Baekhyun non riusciva a far finta di nulla. Lo notò perfino lo stesso Kyungsoo. 
-Ma fai sempre così?-
Chiese Kyungsoo dopo aver smesso di ridere e asciugandosi una lacrima con l'indice.
-Certo... Cerco sempre di sdrammatizzare le cose per renderle meno pesanti.-
Il tono di Chanyeol cambiò. 
-Ragazzi potreste aiutarmi ad alzarmi?-
Baekhyun non esitò nemmeno un secondo. Si precipitò al bordo del letto dell'ospedale dove erano poggiate in bilico le stampelle che dovevamo sorreggere il gracile corpo di Kyungsoo.
-Tieni. Fa' attenzione.-
-Ti ringrazio..-
La mattina seguente Jongin si alzò per miracolo. Aveva passato quasi tutta la notte a parlare con Kyungsoo finché il dottore gli disse che il paziente non aveva più bisogno di rimanere lì e si raccomandò con la madre dicendole in che modo dovesse prendersi cura di lui. Nonostante tutto si preparò al meglio, si fece una doccia, si vestì con una camicia che gli regalò a Natale il suo amico Sehun, color blu oltremare, e un paio di skinny jeans. Si improfumò e passò ore davanti allo specchio sistemandosi i capelli. Prima di arrivare a destinazione passò dal fioraio vicino casa nel quale lavorava il suo migliore amico, il quale, dopo avergli fatto i complimenti per la camicia, gli fece anche uno sconto. Arrivato davanti all'appartamento di Kyungsoo si passò di nuovo una mano fra i capelli e bussò alla porta. Ad accoglierlo fu la madre del ragazzo con un sorriso smagliante.
-Buongiorno, questi sono per lei.-
Jongin sapeva che non era lui quello in 'debito' ma gli sembrò comunque scortese presentarsi a mani vuote. Le porse delle splendide calendule.
-Non avresti dovuto...-
Sospirò. 
-Ma l'ho fatto.-
Rispose ghignando. La signora sorrise respirando a pieni polmoni l'odore che emettavano i fiori.
-Kyungsoo scendi! Kim Jongin è arrivato.-
La signora fece cenno al ragazzo di accomodarsi sul divano in attessa che Kyungsoo li raggiungesse. Quando sentì dei rumori provenire dalle scale si girò di scatto e vide il povero ragazzo che cercava in tutti i modi più disperati di scendere le scale con le stampelle senza farsi male... Di nuovo.
-Lascia che ti aiuti.-
Il ragazzo raggiunse Kyungsoo e avvolse il braccio di quest'ultimo intorno al proprio collo.
-Grazie...-
Sospirò Kyungsoo ricevendo in cambio un gigantesco sorriso.
Ad interrompere l'imbarazzo che si era appena creato fu la madre.
-Spero ti piaccia il pollo fritto, Jongin.-
Il ragazzo aiutò a servire i piatti in tavola.
-Oh sì, lo adoro. È delizioso, signora, complimenti.-
-Ti ringrazio. E per carità, non chiamarmi signora, mi fai sentire vecchia...-
-Mi scusi, non era mia intenzione offendere una donna così bella.-
Kyungsoo guardò la scena stranito e strattonò per quel poco che poteva la manica della camicia di Jongin.
-Prima i fiori, ora i complimenti... Ci stai provando con mia madre?-
Chiese spaesato.
-Stavo solo cercando di essere gentile...-
Kyungsoo mollò la presa e continuò a mangiare.
-Tutto bene voi due?-
Si intromise la madre.
-Benissimo.-
Rispose prontamente il figlio.
Il pranzo, tra chiacchere e risate imbarazzanti, sembrò durare un'eternità per Kyungsoo.
-Ah, dimenticavo di dirti che questa settimana farò gli straordinari a lavoro quindi verrà tua zia a prendersi cura di te.-
Kyungsoo si bloccò.
-Z-zia? Ma mamma quella pazza crede che io abbia ancora cinque anni! E poi mi sta attaccata come una cozza.-
-Ma insomma, ti pare questo il modo? Tua zia si offre di aiutarti e tu ricambi in questo modo?-
Kyungsoo sbuffò.
-Questa settimana io non lavoro...-
Madre e figlio si girarono verso il ragazzo che stava seduto ascoltando la conversazione.
-Che vorresti dire?-
Chiese la signora.
-Se vuole posso prendermi cura io di lui.-
Rivolse al ragazzo un ghigno. Kyungsoo conosceva da pochissimo quel ragazzo, eppure lo preferiva già a sua zia.
-Ne sei sicuro, Jongin? Non potrei mai...-
-Non si preoccupi, mi annnoio a stare a casa da solo quindi sarà un piacere.-
-Sei una benedizione!-
La signora lo ringraziò infinite volte e dopo altre chiacchere lo salutò dandogli il proprio numero per potersi mettere d'accordo.
Il giorno seguente iniziò per Jongin con la sua solita routine. Una volta vestito passò davanti allo specchio e si sistemò i capelli, annuendo in segno di approvazione. Chiamò per avvisare che stava arrivando, dopodiché prese le sue chiavi e accese la macchina. Dopo aver bussato alla porta ad accoglierlo non fu più  la madre di Kyungsoo, ma bensì quest'ultimo.
-Buongiorno, Jongin hyung, accomodati.-
Il viso del più grande si illuminò alla vista di un Kyungsoo con un pigiama grande quasi due taglie più grandi e gli fece trattenere una risatina.
-Buongiorno a te, Kyungsoo, stai meglio?-
Rispose sorridendo ed entrò in casa.
-Non c'è male... Tu?-
La loro conversazione venne bruscamente interrotta dall'entrata della madre di Kyungsoo che li avvisò del fatto che il pranzo era pronto.
-Salve signora D.O.-
-Oh ancora con questa formalità... Buongiorno Jongin.-
La signora portò Jongin in cucina e gli mostro dei bigliettini attaccati al frigo.
-Questi sono i numeri d'emergenza, se dovessi aver bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, chiamami. Nel caso dovessere aver freddo, invece, trovi la coperta sul bracciolo del divano. Detto questo, divertitevi.-
-D'accordo. Buon lavoro, allora.-

Finito il pranzo, che passò in un attimo, Jongin sparecchiò la tavola, poi si voltò verso Kyungsoo.
-Hai ancora fame?-
Il ragazzo prese le stampelle e si alzò.
-Sì. Mamma non ti ha detto che dopo pranzo preparo un altro spuntino?-
-Anche.... In queste condizioni?-
Rispose indicandolo.
-Che problema c'è? Mica ho il braccio ingessato.-
Jongin sorrise ed annuì.
-Allora, che vuoi preparare?-
Chiese il più grande incuriosito.
-Un piccolo dessert che mi insegnò mia nonna anni fa, mia madre lo adora.-
-Posso... Posso aiutarti?-
Kyungsoo fu molto felice di quella domanda. Ormai cucinava sempre da solo da quando sua nonna si era trasferita.
-D'accordo, sarai il mio sous chef.-
Rispose Kyungsoo con una pronuncia perfetta al ragazzo sulla quale faccia si era dipinta un'espressione confusa.
-Il tuo cosa?-
Kyungsoo si mise a ridere e l'altro ragazzo continuò a guardarlo stranito.
-Praticamente il mio aiutante. Comincia con il prendere la farina, il cioccolato, lo zucchero, le uova, lo zucchero a velo per la decorazione, e già che ci sei prendi anche il burro.... O è meglio l'olio di semi?-
-Ragazzino vai piano, non riesco a seguirti...-
Kyungsoo sbuffò.
-Scusami... D'altronde non abiti nemmeno in questa casa quindi non puoi sapere dove si trovano determinati ingredienti.-
-Tranquillo, indicami dove si trovano e io vado a prenderli.-
Quarantacinque minuti dopo erano ancora lì in cucina in attesa che il dolce cuocesse.
-Che fai nella vita, Jongin?-
Il più piccolo ruppe il fastidioso silenzio che si era creato fra i due.
-Uh? Io? Lavoro come commesso in un negozio, ma il mio sogno più grande sarebbe ballare.-
Jongin mise su un sorriso pieno di rammarico.
-Da quanto tempo balli?-
Chiese il giovane incuriosito.
-Prendo lezioni di ballo da quando avevo quattro anni. Ho provato davvero di tutto, dall'hip hop al balletto classico. Crescendo poi ho trovato la giusta strada, poi quando scoprii che nell'università in cui volevo andare si tenevano lezioni di ballo mi venne voglia di saltellare per tutta la casa... Ma non l'ho fatto, naturalmente. Ricordo che la prime volte tornavo a casa stremato, poi col passare del tempo mi sono abituato a sopportare quelle dure ore di lezione e quando tornavo a casa continuavo a ballare. Mettevo la musica a palla e inventavo una coreografia, poi mia madre irrumpeva in camera e mi urlava contro dicendomi di abbassare il volume altrimenti svegliavo i vicini.-
Conlcluse il discorso sorridendo.
-Scusa, probabilmente ti ho anche annoiato con le mie storie... Che mi dici di te, Kyungsoo?
-Annoiato? No, affatto. E che dovrei dirti?
-Ti rifilo la stessa domanda che mi hai posto tu.-
Kyungsoo stette a pensare e parlò dopo qualche minuto.
-Nella vita studio, frequento il liceo vicino casa.-
Jongin poggiò la testa sulle proprie mani in attesa che l'altro continuasse.
-... E?-
-E cosa?-
-Oh andiamo Kyungsoo io ti ho praticamente fatto il riassunto dei miei anni precedenti e tu mi hai detto solo dove vai a scuola. Non ti fidi di me?-
-Non è quello... Okay che vuoi sapere?
-A questo punto tutto. Tua madre mi ha detto che cucini davvero bene Kyungsoo, vorresti fare il cuoco?-
Kyungsoo chinò la testa ed arrossì.
-Mi piacerebbe... Magari se hai bisogno di qualcuno che prepari il buffet per la prima di un tuo spettacolo chiamami. -
-Guarda che ci conto... Me lo prometti?-
-Te lo prometto.-
Rispose il ragazzo sorridendo ricevendo in cambio un occhiolino da parte del più alto.
Avrebbero potuto seriamente continuare a parlare per ore ma un pensiero passò nella mente di Kyungsoo.
-Oh merda, il dolce!-
Fece per muoversi dalla sedia ma dalla fretta dimenticò persino di avere le stampelle e cadde a terra.
-Oddio, lascia, faccio io.-
Jongin si alzò per spegnere il forno ma non si preoccupò più di tanto del dolce, si precipitò davanti Kyungsoo e lo aiutò a tirarsi su.
-Tutto bene?-
-S-si, tranquillo..
Kyungsoo fece una smorfia a causa del terribile odore di bruciato emanato dal dolce.
Una volta tirato fuori dal forno con i guanti i due si misero a ridere. 
-Dici che se ci metto sopra lo zucchero a velo non si noterà?-
Chiese Jongin.
-Sei un sous chef terribile!-
Rispose ridendo a sua volta.
Passarono tutto il pomeriggio in chiacchere per poter arricchire le conoscenze l'uno dell'altro, e non solo, Kyungsoo fece appassionare il ragazzo al mondo dei videogiochi.
-Sai che con questi capelli argentei sembri Lee Chaolan?*-
Jongin rise imbarazzato.
-G-Grazie (?)-
-Non sai chi è, vero?-
Kyungsoo scoppiò a ridere ricevendo in cambio occhiate disorientate da parte di Jongin.
-Veramente no...-
-Bene allora portami in camera così giochiamo ai videogames.-

La sera decisero di guardare una serie tv che seguiva Kyungsoo, il quale riassunse in breve tempo i passati episodi a Jongin, che si interessò a sua volta.
-Ma quindi la vicina di casa, quella bionda, sta con questo con gli occhiali?-
Chiese Jongin trovando una posizione più comoda sul divano.
-In teroria sì...-
-E in pratica?-
-In pratica non si sa ancora cosa provi realmente lei.-
Rispose prendendo un cuscino per poi stringerlo tra le braccia e poggiare la testa sopra di esso.
-Capisco...-

Fortunatamente per Kyungsoo quella sera il canale trasmise una lunga maratona di quella serie tv. Fu veramente emozionato in un primo momento ma crollò dopo il quinto episodio in un sonno profondo. Jongin, per quanto era presto da quella serie, se ne accorse solo dopo la pausa del sesto episodio. Si girò per chiedere a Kyungsoo chi fosse il nuovo personaggio entrato in scena ma tutto ciò che vide fu un Kyungsoo rannicchiato, per quanto poteva date le sue fratture, sul divano, con un braccio che teneva la propria spalla. Il più grande lo prese delicatamente tra le sue braccia e lo porto in camera. Lo poggiò delicatamente sul letto e stette per svariati secondi a guardarlo. Si ricordò di ciò che gli disse la madre a proposito del fatto che Kyungsoo soffrira molto il freddo, così scese in salotto e prese la coperta poggiata sul bracciolo del divano. Sorrise quando notò che quella coperta era di Pororo. Tornò in camera e coprì il più  piccolo da capo a piedi.
-Buonanotte, Kyungsoo...-
Sospirò accarezzandogli la guancia. Scese di nuovo e si accomodò sul divano per poi accendere la televisione. Non fece neanche zapping come al solito, appena lo schermo si accese ripartì la seconda parte del settimo episodio della serie tv che tanto lo aveva interessato. Arrivato al decimo episodio sentì delle chiavi entrare nella serratura e spense subito.
-Buonasera signora D.O...-
-Anche a te, Jongin. Kyungsoo dorme?-
Jongin si alzò dal divano e camminò in direzione della porta.
-Sì, da un bel po'. Bene, a questo punto io andr-
-No aspetta.-
Lo interruppe bruscamente la signora.
-Tieni questi. E grazie ancora.-
Sfilò dal portafoglio 100000 won.
-Cosa? No, non posso accettare. Lei sta facendo degli straordinari per la sua famiglia, la prego di utilizzare questi soldi per qualcosa che renda felici lei e suo figlio.-
-Ma tu rendi felice mio figlio...-
Jongin arrossì e si sentì terribilmente in imbarazzo.
-Mi dispiace signora, a domani e dorma bene.-
Fece un inchino ed uscì dalla porta, lasciando la madre di Kyungsoo con i soldi ancora in mano.

I seguenti quattro giorni trascorsero come il precedente, variarono solo i pasti e i programmi trasmessi alla televisione.
L'ultimo giorno, però, Jongin si sentì tremendamente triste. Quella sarebbe stata l'ultima volta a casa di Kyungsoo per prendersi cura di lui, oramai si era affezzionato a quel piccoletto.

-Il pranzo, come sempre, lo trovi in cucina, buon appetito.-
-La ringrazio, e buon lavoro.-
Jongin andò a chiamare Kyungsoo per avvisarlo che il pranzo era pronto.
-Hai bisogno di aiuto per scendere le scale?-
Chiese il più alto.
-No grazie, ormai ho imparato.-
Rispose ridacchiando.
-D'accordo...-
I due si sedettero a tavola. 

-Jongin ma a casa tua non mangi?-
Chiese il più piccolo alzando un sopracciglio.
-Uh?-
Il più alto non si accorse neanche di aver spazzolato tutto quello che aveva nel piatto in meno di cinque minuti.
-Potresti considerare l'idea di andare a Man vs Food, no?-
Kyungsoo portò l'indice e il medio davanti la bocca per coprire una risatina.
-Voglio dire, guardati! Sei tutto sporco, non sei a casa tua, abbi un po' di ritegno.-
Jongin prese un tovagliolo.
-Sono sporco? Dove?-
-Uhm... Dappertutto?-
Il più grande, imbarazzato, si passò il tovaglio su tutto il viso.
Kyungsoo si alzò dalla sedia prendendo le stampelle e rimase in piedi davanti al più alto.
-Uffa Jongin, doveva essere come in uno di quei film smielati americani.-
-Eh? Quali film amer-
Non fece in tempo a finire la frase che le sue labbra erano già poggiate su quelle del più piccolo.
-Aah, quei film americani...-
Rispose arrossendo.
-Andiamo sul divano?-
Chiese Kyungsoo.
-Okay...-
Si accomodarono ed accesero la televisione e Jongin trovò subito un film che lo interessò.
-Perché non hai commentato ciò che ho fatto?-
Chiese all'improvviso Kyungsoo al ragazzo ormai preso dal film.
-Perché... Hai fatto qualcosa?-
-Daai smettila. Sai cosa intendo.-
Jongin distolse lo sguardo dalla televisione e si voltò verso il ragazzo seduto accanto.
-Perché volevo chiederti di uscire. Ma tu hai fatto la prima mossa e non potevo accettarlo.-
Si girò completamente notando che Kyungsoo non aveva la minima intenzione di parlare.
-Peccato solo che tu adesso sia praticamente una benda umana. Cioè, siamo soli questa sera ma tu sei conciato così..-
-Cosa...-
-Aspetteremo finché non ti sarai rimesso.-
-Ma- Ma hyung...-
-Shh Kyungsoo guarda il film.-
Jongin avvolse il proprio braccio intorno le spalle del più piccolo.

-Jongin...-
-Si?-
Kyungsoo si voltò per guardare il più alto.
-Metti qualcosa di più interessante? O potrei seriamente crollare in un lungo e profondo sonno...-
-Fantastico! La bella addormentata è sempre stata la mia fiaba preferita.-
Kyungsoo sbuffò.
-Uffa Jongin, sono serio!-
-Okay okay, non ti scaldare.-
Jongin cercò un film che potesse interessare entrambi.
-Ma non mi sarebbe dispiaciuto mica risvegliarti con un bacio...-
Sussurò.




*Evel Knievel era uno stuntman americano che ha detenuto il record di maggior fratture e ossa rotte, ovvero 443. /oddio/.
*Lee Chaolan è un personaggio del videogioco "Tekken" che mi ricorda troppo Jongin, rido.
 
   
 
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