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Autore: Isuzu    07/12/2008    6 recensioni
Una scuola... un nuovo anno scolastico...ma se Axel crede che quest'anno sarà come i precedenti si sbaglia di grosso... qualcosa è dietro l'angolo... qualcosa che porterà con sè un vento nuovo.[primissima fiction]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Axel, Demyx, Riku, Sora
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mary's Story Capitolo 1

Scuola.
Per alcuni è il tempio del Sapere.
Per altri è un luogo d’atroce sofferenza e di tortura.
Per altri ancora è solamente un luogo come un altro in cui passare il tempo.
Tra questi “altri ancora”, si può distinguere un’alta figura slanciata dagl’occhi smeraldo e i capelli rosso fuoco.
Quell’edificio per costui non aveva alcuna importanza, semplicemente, riteneva di non aver altre occupazioni da adempire, per questo ci andava.
E quel primo giorno di scuola del suo quarto anno doveva essere, come tutti gli altri anni, noioso, con le solite regole e le solite persone.
Doveva…
Perché si sa, le cose non vanno mai come si progetta.
Stranamente, quella mattina si era alzato presto; di solito si svegliava all’ultimo momento, con suo padre che gli strepitava contro di tutto e di più, per il suo totale disinteressamento alla vita scolastica e lavorativa.
Axel approfittò di quel colpo di fortuna: quel mattino non aveva voglia di sorbirsi la solita ramanzina.
Indossò un paio di jeans scuri, una maglietta nera, prese lo zaino ed uscì di casa, diretto al bar vicino scuola.
La scuola, quell’anno, iniziava il 10 settembre e fortunatamente la temperatura era ancora piacevole, non come l’anno prima. Se lo ricordava bene, pioveva a dirotto e lui odiava la pioggia.
Con il motorino non ci mise molto ad arrivare al bar, dove ordinò un cappuccino e una brioche alla crema. Si accomodò tranquillamente sul tavolino del bar semivuoto e guardò l’orologio bianco e nero del locale segnare le 7:45, pur essendo il primo giorno di scuola doveva comunque entrare alle 8:15, quindi poteva fare colazione con calma.
Il ragazzo stava finendo di bere il suo cappuccino, quando un altro ragazzo entrò nel locale.
- Sora! - salutò Axel.
Il ragazzo, il cui nome era “Sora”, non era molto alto, aveva capelli castani e occhi azzurri. Frequentava il secondo anno al Chain of Memories, lo stesso liceo di Axel, nonché il suo migliore amico.
- Axel? Cosa ci fa qui? Di solito arrivi all’ultimo minuto…
- Lo so, ma oggi mi sono svegliato prima e non mi andava di sentire le lamentele del vecchio.
Sora sorrise.
Axel spesso si lamentava del padre, da, quando era morta la madre continuava a fargli pesare tutto, ogni singola azione, ogni singolo voto.
Era quello il principale motivo del comportamento svogliato di Axel: era solo stanco di impegnarsi per “nulla”.
- Capisco… Axel… Quest’anno… cercherai di impegnarti di più? Cioè non arrivare ancora all’ultimo minuto a studiare per salvarti l’anno.
- Sora… E dai… Bisogna godersi la vita… - sospirò il rosso finendo il suo cappuccino per poi alzarsi - Andiamo… Oppure faremo tardi.
I due ragazzi alle 8:00 si diressero verso l’istituto lì vicino. Un discreto gruppo di ragazzi e ragazze era già entrato dentro.
Axel e Sora si salutarono e si diressero verso le rispettive aule[quella del rosso era situata al terzo piano e quella del moretto era al piano primo piano- in quella scuola c’erano tre piani N.D. Isuzu].

Sora arrivò in classe lentamente pregando ogni divinità, persino quelle a lui sconosciute, principalmente sperava che quell’anno Axel si calmasse e si decidesse ad impegnarsi seriamente in qualcosa. Non era un cattivo ragazzo, era come un fuoco che avvampava alto e luminoso, ma che si stava spegnendo, non trovando più nulla di interessante.
Entrò in classe e tirò un sospiro di sollievo. L’altro motivo per cui era agitato in quel momento non era presente in classe.
Il suo nome? Kairi.
Una ragazzina tutta briosa che ti salta addosso quando meno te l’aspetti e che continuava a regalargli bizzarri portachiavi, blaterando qualcosa su uno strano legame.
Non aveva ancora capito che lui aveva altre tendenze, cavolo… Dopo otto anni che erano amici doveva essersene accorta, o no?

- Sora!
Quella voce apparteneva ad un affascinante ragazzo dai capelli argentei e dagli occhi azzurri.
Si erano conosciuti il primo giorno di scuola e avevano subito molto legato per qualche ragione ignota anche a loro ed erano passati quasi subito da parole di convenienza a discorsi molto intimi.
Lui poteva sembrare il classico ragazzo che “se la tira”, ma in realtà, era molto simpatico anche se a volte scontroso. O almeno così appariva a Sora.
Il suo nome era Riku.
Era seduto in seconda fila vicino al muro e sventolava la mano in segno di saluto.
- Sora! Ciao! Come hai passato le vacanze estive?
- Bene… Ma non riuscivo a contattarti… Come mai?
Subito dritto al punto. Sora era così, odiava non essere diretto, e così, invece di girarci intorno, preferì chiedergli per quale diavolo di motivo non si era fatto trovare. Eppure era stato proprio Riku a dirgli di chiamarlo...
- Ecco… Vedi…- mormorò Riku.
Ora cosa mi invento ? Se gli dicessi la verità…Non so come reagirebbe…Una scusa… Ci vuole una scusa…
- Allora?
- Ecco… Sono stato molto impegnato, tra i compiti e le vacanze… Tra gli amici e anche i miei parenti… Sono soffocanti… - si stava inventando tutto, ma fortunatamente non dava molto a vedere la bugia, ma un minimo di verità doveva esserci, qualcuno che poteva, in parte, confermare la sua tesi, fu così che gli venne in mente quella persona.
- E poi… Non mi aspettavo di rincontrarlo dopo tutto questo tempo… Ci ho messo un po’ a riconoscerlo… Ho passato molto tempo con lui.
- Riku… Di chi stai parlando? - chiese Sora, quasi infastidito di sentirlo parlare con quell’'espressione di qualcuno. Di qualcun’altro.
Il ragazzo, però, sembrava non ascoltarlo, si era perso nelle sue riflessioni.
- Cavoli… E’ cambiato parecchio…
- Ma chi? Riku… Allora me lo vuoi dire?
Riku sentendo la voce di Sora più spazientita che mai lo guardò e sorrise.
- Ti farà piacere rivederlo dopo tanto tempo.

Axel entrò in classe, erano già quasi tutti arrivati.
C’era la spilungona con quella sua strana treccia bionda, la ragazza dai capelli neri con la passione per i ninja, il castano con la passione per i motori, e molti altri, ma la sua attenzione fu attirata da un ragazzo biondo che non aveva mai visto.
Era alto e magro. Aveva i capelli biondi acconciati in una cresta stravagante. Era seduto all’ultimo banco vicino alla finestra e il posto accanto a lui era vuoto. Teneva le gambe distese sul banco, gli occhi chiusi e le cuffiette dell’I-Pod nelle orecchie.
Senza rendersene conto, Axel gli si avvicinò sempre più e si fermò dietro di lui.

Intanto Yuffie, la ragazza ninja, e Jessica stavano parlando del nuovo ragazzo.
- Ha visto? Non è niente male! - esclamò Jessy.
- Niente male? Dico ma hai visto che….[inserite qui la parola che ritenete opportuna]
- Già…Hai ragione!
Detto questo si misero a ridere con una mano d’avanti alla bocca.

Intanto Axel era rimasto a fissare il ragazzo.
- Ehi, Axel! Mi raccomando diventa suo amico e poi presentamelo! - esclamò Jessica, sicura che il ragazzo non l’avrebbe sentita per via della musica.
- Jessica…Guarda che…- iniziò col dire Tidus.
- Axel? - esclamò una voce a loro sconosciuta.
Era stato quel ragazzo biondo a parlare. Si era alzato, dopo essersi tolto le cuffie, e si era messo di fronte ad Axel.
- Axel… Non ci posso credere! E’ da un secolo che non ci si vede!
- Eh? - fece il ragazzo arrossendo un poco davanti al suo comportamento così inaspettatamente confidenziale, così caloroso, così familiare… Il modo di muoversi, di parlare, di respirare... E quegli occhi... Di un colore tra il verde e azzurro… Quelle gemme d’'acquamarina...
Potevano appartenere solo ad una persona.
A quella unica persona che già un tempo gli aveva scombussolato la vita.
Axel spalancò gli occhi ed aprì la bocca.
Solo una parola, un nome, quel nome, uscì dalle sue labbra.
Demyx?

Angolino di Isuzu
Ecco a voi la mia primissima fanfiction.
Diciamo che sono stata convinta da Sorina a pubblicarla e ovviamente la ringrazio di cuore per avermi sopportato e aiutato.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Al prossimo capitolo.
  
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