Voglio un cane!

Era una giornata di gennaio senza nuvole in cielo. Il Sole splendeva luminoso nel cielo azzurro, solcato da qualche piccola nuvola bianca, e la vita procedeva tranquilla e serena.
Fuori il cancello di un asilo, un gruppo di bambini accarezzava un cucciolo di cane marroncino, con le zampette più scure: avevano tutti un enorme sorriso intenerito sul volto e il cane sembrava felice di quelle attenzioni..
-Ah, Claire è bellissimo!- esclamò Marron felice, sorridendo e accarezzando dolcemente la testa del cucciolo che scodinzolò.
-Grazie. Lui sarà contento... vero Argo?- domandò Claire al suo cane e quest'ultimo abbaiò come per risponderle.
Claire era una bambina di quattro anni e mezzo, con i capelli castani raccolti in una treccia e gli occhi neri. Era molto timida e i genitori le avevano comprato un cane per farle acquistare più fiducia in sé.
-Dove l'hai comprato?- chiese una bambina dai capelli neri.
Quella bambina era Hikari, la cugina di Marron; avevano solo qualche anno di differenza, ma erano come sorelle. Era una bambina vivace, allegra e faceva facilmente amicizia. Aveva i capelli corti e neri, con in testa un frontino rosso e gli occhi azzurri.
-Me lo hanno regalato al mio compleanno.- esclamò la bambina dai capelli castani prendendo in braccio il suo cagnolino.
-Anche io vorrei un cane... ma purtroppo non posso.- sussurrò la piccola, invidiosa, abbassando lo sguardo.
Una voce femminile chiamò il nome di Claire da una macchina rossa. La bambina osservò l'auto per qualche secondo, poi tornò a guardare le sue amiche.
-Bene, ciao Hikari! Ciao Marron!- le salutò con un grande sorriso stampato in volto.
-Ciao!- risposero al saluto le due cuginette.
Hikari vide la sua amica andare via, verso i genitori. Voleva anche lei un cane per fare invidia ai suoi compagni, con cui poter giocare e voleva poterlo coccolare: quella sera l'avrebbe chiesto ai suoi genitori.
-Andiamo bambine?- chiese Crilin.
-Sì!- rispose Marron felice, prendendo per mano Hikari.
I genitori di Hikari lavoravano quasi tutto il giorno, tranne il sabato e la domenica, così lei andava dagli zii o dai nonni materni; era anche questo a rendere forte il legame delle due cuginette, allungando il tempo che passavano insieme.
Dopo aver pranzato, le due bambine filarono in camera di Marron per giocare con le bambole.
-Ehy Marron.- disse Hikari agitando la sua coda, ereditata dalla madre, posando a terra la bambola dai capelli castani che stava pettinando.
-Sì?- chiese la bambina bionda alzando lo sguardo, posando la sua bambola nella casa delle bambole.
-Tu vuoi un cane?-
Marron si fermò qualche secondo a riflettere, per poi rispondere:
-No... a me mi piacciono i conigli o i gatti, ma i cani non mi sono molto simpatici.-
-Ma sono carinissimi! Io invece ne vorrei tanto uno.-
Stettero un attimo in silenzio, poi Marron si alzò dirigendosi verso una scrivania bianca. Aprì il cassetto e tirò fuori un libro. Tornò dalla cugina e glielo porse sorridendo.
-Cos'è?- chiese Hikari confusa, prendendo il libro e squadrandolo con attenzione.
-Parla di cani. Ci sono molte immagini di varie razze. L'ho comprato quando sono uscita con papà, mi piacevano le figure.- rispose Marron con un grande sorriso stampato sul volto paffuto -Se vuoi te lo regalo.-
-Grazie Marron.- Hikari abbracciò Marron felice, poi sciolse l'abbraccio dopo un po' -Sei la cugina migliore del mondo. Ti voglio bene.-
-Anche io, Hikari.-
Il pomeriggio per le due bambine passò giocando tutto il tempo. Quando il Sole iniziò ormai a calare, bussarono alla porta e C18, una volta fatta entrare in casa la mamma di Hikari, Flame, la portò in camera di Marron, dove le due piccole stavano ancora giocando tanto che non si accorsero della loro presenza.
-Ehy, Hikari.- disse Flame attirando l'attenzione delle due.
-Mamma!- esclamò felice Hikari, alzandosi e abbracciando la madre.
Flame rispose all'abbraccio, ma lo sciolse appena vide la coda della sua bambina non più nascosta sotto il vestitino rosso che indossava.
-Ma non ti ho detto di tenere nascosta la coda?- chiese seria, abbassandosi alla sua altezza per poterla guardare dritta negli occhi azzurri.
-Sì, ma poi stavo giocando e Marron lo sa!-
Flame sorrise e le accarezzò i capelli, poi si alzò e prese per mano Hikari.
-Forza Marron, saluta la zia e Hikari.- disse C18.
-Ciao Hikari, ci vediamo domani.- salutò la bambina.
-Ciao Marron.- salutarono Flame e Hikari.
Durante tutto il viaggio in auto, Hikari non parlò: stava pensando ad un modo per convincere i genitori, in modo che avrebbero ceduto subito. Li conosceva bene e sapeva che non sarebbe stato facile.
Così appena arrivata a casa si diresse in salotto con i genitori che si guardavano sempre più confusi. Si sedette sul divano di pelle rossa e osservò i suoi genitori.
-Ascoltate bene...- Hikari sospirò, per poi dire tutto ad un fiato quelle tre parole: -Voglio un cane.-
-Cosa!?- esclamarono i due in coro con uno sguardo stupito e meravigliato.
-Voglio un cane... come Claire.- ripeté la bambina abbassando lo sguardo e facendo dondolare le gambe.
-Hikari, mi spieghi chi lo curerà quel povero cane? Hai visto a che ora torniamo da lavoro, no?- spiegò C17.
-Ma... basterà mettergli la pappa e l'acqua prima di uscire.- rispose la bambina.
-E deve stare da solo?- chiese Flame.
Hikari sbuffò e urlò adirata: -Sono stanca di giocare da sola!-
-Ma se sei stata con Marron fino a poco tempo fa... non inventare scuse!- risposero i due all'unisono.
-Sì, ma poi devo giocare sempre sola. E se uno di voi due rimane qui a fargli compagnia... vi prego!- li pregò la piccola unendo le mani, con la sua solita insistenza.
-Ho detto di no, mi dispiace ma non voglio tenere un cane chiuso in casa dalla mattina alla sera da solo!- esclamò Flame incrociando le braccia -Vai in camera tua, muoviti.- ordinò infine.
Hikari corse in camera sua sbattendo la porta: anche se voleva a tutti i costi convincere i genitori a prenderle un cane, era meglio non disobbedire a sua madre. I suoi genitori sospirarono.
La bambina si gettò sul letto dalle lenzuola rosa chiaro e iniziò a piangere, bagnando il cuscino bianco.
"Perché sono così sfortunata..." pensò tra i singhiozzi.
I giorni successivi, Claire portò dopo scuola il suo cagnolino mentre Hikari bruciava di invidia. Perché quella bambina oltre a genitori presenti e un fratellino aveva anche un cane, mentre lei no? Capiva che i suoi genitori lavoravano, come anche quelli di Claire facevano, però quando tornavano giocavano con la figlia mentre i suoi no.
Ed era anche questo a farle invidia.
Giorno dopo giorno ripeteva sempre quella domanda e una volta aveva ricevuto anche uno schiaffo dalla madre che, stanca per il troppo lavoro e sola a casa, aveva perso la pazienza. Lei per dispetto aveva incominciato a muovere i banchi con la sua coda per poi nasconderla di nuovo. Un giorno aveva lanciato un mattoncino delle costruzioni in testa ad un suo compagno e aveva ricevuto una sgridata dalla maestra e, come se non bastasse, anche da Marron.
Quando finalmente arrivò sabato, Hikari si svegliò molto presto, come faceva spesso, mentre i suoi genitori dormivano e aveva acceso la TV, trovandosi su un canale che parlava di cani.
Spense subito la televisione e si distese sul divano del salotto guardando il soffitto.
-Perché non posso averlo... perché?- si chiedeva tra sé.
-Sei sveglia?-
Hikari sgranò gli occhi per la sorpresa iniziale, poi si mise a sedere osservando sua madre; non le rispose.
-Ascolta... abbiamo deciso di prenderti un cane.- disse Flame con una punta di rassegnazione mentre gli occhi di Hikari si illuminarono di gioia e questo la fece sorridere -Quando noi non ci saremo, la nonna baderà a lui. Ok?-
Hikari, appena la madre si sedette sul divano accanto a lei, l'abbracciò sorridendo.
Raccontò tutto a Marron il giorno dopo e alla fine, dopo cinque giorni, arrivò il tanto desiderato cane a casa sua.
Tutta la famiglia era li, anche Marron e i suoi zii.
-Ma è piccolissimo...- sussurrò Hikari prendendolo in braccio con gli occhi che luccicavano di gioia e accarezzandolo delicatamente, come per non fargli male, con Marron, la quale anche lei era felice.
-Rimarrà così per un po'... è un pastore tedesco.- disse C17.
Hikari lo guardò felice, mentre Flame arrabbiata, ma nascose questa sua emozione agli occhi della piccola: la casa dei suoi genitori era piccola. Non sapeva se avrebbero continuato ad ospitare il cane una volta cresciuto.
Scacciò dalla testa quel pensiero con un lungo sospiro, per dedicarsi a quel momento.
-Come vuoi chiamarlo, Hikari?- chiese Marron felice, osservando la cugina.
Tutti i presenti la guardarono.
-Scegliamolo insieme.- rispose Hikari.
-Ok... vediamo... dove ho visto un pastore tedesco...- disse Marron fissando il cucciolo che aveva messo la coda fra le zampe.
Le due cugine si guardarono per qualche secondo e infine esclamarono insieme: -Rex!-
Dopo un po', Hikari poté portare il suo cagnolino a scuola sotto gli sguardi invidiosi di alcuni suoi compagni, ma per lei non contava più. Lei voleva bene al suo cagnolino e lui ne voleva a lei, e questo le bastava.
Aveva trovato un fratellino vivace come lei.

Questa storiella è corta ma... volevo scriverla prima di perdere l'ispirazione, spero vi piaccia. La dedico ai miei animali domestici <3
Alla prossima! <3