Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Ricorda la storia  |      
Autore: Ria    24/02/2015    7 recensioni
« Com'è possibile che ogni volta che t'incontro tu hai sempre il muso? »
« Sarà la tua presenza – borbottò Minto a denti stretti – mi ispira allegria. »
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish, Mint Aizawa/Mina, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salva anche tu una tastiera da pazzoidi che le massacrano scrivendo come disperate! Non chiudere gli occhi, puoi salvare milioni di vite elettroniche.

 

 

 

La dimostrazione che le persone anziane non andrebbero lasciate da sole, specie con un computer in mano…

Salve a tutti e benvenuti a "l'ora libera del delirio di Ria", a cui basta beccare immagini random (questa nello specifico -> http://i60.tinypic.com/52gubk.jpg e chiedo venia perché non so a quale manga dare i credits çwç) e sfronsare belinate :P.

Niente, così :3.
Per sempre Kishinto, spiacente. Sono fanatica

 

 

 

 

 

 

 

Like a shojo manga

 

 

 

 

 

« Com'è possibile che ogni volta che t'incontro tu hai sempre il muso? »

« Sarà la tua presenza – borbottò Minto a denti stretti – mi ispira allegria. »

Kisshu sghignazzò sotto i baffi.

« Piuttosto che ci fai qui? »

« Potrei chiederti la stessa cosa. – puntualizzò divertito – Concedimi che vederti seduta su un prato da sola è più strano. »

Minto grugnì senza rispondere e tornò a fissare di fronte a sé. La città era silenziosa, avvolta nel torpore del crepuscolo, e nonostante fosse quasi primavera lei avvertì un brivido per il venticello che le sfiorò le gambe sotto i collant.

« Ehi, potrei quasi inquietarmi… Che faccia seria! »

« Senti Kisshu, non sono in vena, per favore… »

Ritornò ad ammirare il paesaggio, pensando che la mancata reazione al suo stuzzicarla lo avrebbe annoiato e fatto andar via, invece si sedette di fianco a lei.

« Potresti almeno sederti con garbo – sbuffò irritata dal chiasso di sbuffi e tonfi che fece lasciandosi cadere sull'erba – sembri una mandria di bufali! »

« Cornacchietta, dammi tregua. Esiste pure un'etichetta per sedersi? »

« Se vuoi vivere in modo decente senza risultare irritante al mondo, ovvio. »

Sibilò roteando gli occhi. Kisshu ridacchiò sarcastico.

Minto lo ignorò, troppo presa dal suo malumore, e si sorprese che lui restasse lì appoggiato sui palmi delle mani con la testa rivolta in su, senza commentare.

« Che è successo da essere triste? »

Lei spalancò gli occhi voltandosi stupita della domanda:

« Oh, avevo quasi creduto fossi minimamente preoccupato – fece acida – invece vuoi solo prendermi in giro. Come al solito. »

E gli scoccò un'occhiataccia squadrando il suo sorriso sghembo.

« La mia era una domanda seria. »

« Certo… »

« Davvero! »

Si girò di nuovo e lo studiò a lungo corrugando la fronte; impiegò una manciata di minuti buoni prima di sospirare e dire brusca:

« Sono solo un po' scocciata. »

« Wow, non me n'ero accorto! – ghignò e vedendo come lei lo trucidò in silenzio alzò le mani in modalità difensiva – Intendevo… Cosa ha turbato la tua elegante tranquillità? »

« Kisshu giuro che ti tiro un pugno. »

« Ecco. Intendevo questo. »

Minto mandò un basso urlo di esasperazione ben decisa a non dargli altre soddisfazioni, ma Kisshu non cedette di un millimetro, gli occhi fissi sul suo profilo.

« È solo… Oggi non mi andava di sopportare tante moine al Cafè, tutto qui. »

Fece alla fine e strinse le braccia attorno alle cosce, decisa a non dire altro.

« Aah, era quello! – ridacchiò lui stendendosi sull'erba – Sì, in effetti credo che stiano esagerando, ai vostri clienti verranno più carie per tutto quel pomiciare che per i dolci. »

Pensò che la battuta avrebbe strappato almeno un sorrisetto alla mora, che invece lo guardò male:

« Non m'interessa. »

Non le importava di vedere Taruto e Purin che passavano le giornate appiccicati con la carta moschicida; o di vedere gli sguardi discreti e profondi che si scoccavano a vicenda Retasu e Pai; né le importava un accidenti del ritrovato status amoroso di Ryou e Ichigo – per quanto le risultasse sgradevole l'amica in fase cuoricini e aria persa – che intervallavano alle più note battibeccate, come a fingere che fosse tutto nella norma.

Che le sue amiche fossero tendenzialmente meno razionali di lei lo sapeva da tempo, ed era abbastanza matura non irritarsi – non troppo – per quell'atmosfera caramellosa.

La cosa che davvero la mandava ai matti era l'invidia per come a loro sembrasse tutto così facile. Nessuna di loro aveva avuto un rapporto con la rispettiva metà molto idilliaco all'inizio, due di loro erano stati addirittura nemici, eppure eccole lì.

Come diamine fanno?

Quando lei si era presa la mostruosa cotta per Zakuro era stato semplice, aveva avuto tutto molto più senso: come poteva non ammirare, venerare la sua perfetta sempai? Le cose poi erano cambiate, certo, ma lei aveva avuto tutte le ragioni più valide per adorare la mewwolf.

Ora invece era tutto molto più complicato, far chiarezza nei suoi sentimenti era sempre complicato… E vedere le ragazze schiaffarle in faccia le loro relazioni perfette diventava difficile da sopportare ogni santo giorno.

« … Cornacchietta non è che ti senti un po' sola? »

La mewbird drizzò la schiena e lo fulminò assassina:

« Perché mai dovrei sentirmi sola?! Non sono una mocciosetta a cui serve una relazione per sentirsi realizzata! »

« Però sembri giù di corda. »

Lei aprì la bocca per ribattere e la richiuse serrando le labbra; Kisshu non abbassò lo sguardo e lei si odiò capendo di arrossire:

« Questi non sono fatti tuoi. »

Non le rispose e lei continuò piano:

« Sono s- »

Smise di respirare ritrovandosi a sfiorare con la punta del naso la guancia del ragazzo, e le labbra premute contro le sue. Sentì il cervello sconnettersi per i pochi secondi in cui chiuse gli occhi; li riaprì contemporaneamente a Kisshu, specchiandosi frastornata nelle sue iridi dorate. Avrebbe quasi potuto essere compiaciuta nel vedere che lui aveva la sua stessa faccia.

Si allontanarono di scatto, gli occhi e le bocce spalancate. Minto sentì il viso andare a fuoco, ma neppure la pelle di Kisshu le sembrò pallida come al solito:

« Che accidenti…?! Che hai…?! »

Kisshu non riuscì a risponderle. Era rarissimo vedere Minto abbattuta, e quando poi l'aveva vista arrossire… Quell'ammasso gelatinoso tra le orecchie gli si era inceppato.

« Perché diamine mi hai baciata?! »

« Ehi, ehi, mi pareva fossimo in due! »

« Io non ti ho baciato! »

« Beh… Non mi sembri così dispiaciuta. »

Replicò con un ghignetto malizioso e Minto maledisse il cuore che sentì saltare un battito:

« Che co-?!? »

« Riproviamo? »

La sua aria divertita si spense in un gemito mentre lei gli tirava un pugno dritto nello sterno:

« Imbecille! »

 

 

 

Zakuro restò immobile ad una ventina di metri osservando la scena tra Minto e Kisshu.

Aveva notato che negli ultimi tempi Minto fosse un po' cupa e aveva pensato che parlarle le avrebbe fatto bene.

Quello che aveva visto, però, era stato decisamente inaspettato.

Almeno così all'improvviso.

Sorrise facendo dietrofront, ne avrebbero parlato una volta che la mewbird si fosse calmata. Sempre che Kisshu non venisse ucciso nel frattempo.

 

 

 

« Eddai, passerotto, non arrabbiarti. »

« Non chiamarmi passerotto! »

 

 

 

 

 

~  ~

 

 

 

Alla fine ho un po' deviato dall'idea dell'immagine, ma Kisshu che va così nel panico ce lo vedo poco *ride*! L'ho detto, una cosina così :3, perché amo l'amore e amo questi due che sono perfetti come chispios ha fatto l'Ikumi o lo staff dell'anime a non metterli assieme porca paletta

Nello spirito di fomentare la Kishinto-mode che si sta spandendo per il fandom, vi mando tanti bacioni e mi raccomando aspetto commenti e consigli :3


Mata ne
~♥! 

 

Ria

 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Ria