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Autore: Jade Tisdale    25/02/2015    4 recensioni
Lui sospirò, passandosi una mano fra i capelli. «Ha solo quattro anni. Voglio dire, è ancora una bambina: io alla sua età non sapevo nemmeno cosa fosse un servizio fotografico!»
[...]
La diretta interessata abbassò lo sguardo. Colpita in pieno.
Il ragazzo ghignò. «Vieni qui, love of my life.»
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Little model

 

 

 

 

 

 

 

«Papà, papà! Sai che cosa mi ha detto oggi zio Keiichiro?»
Ryou scompigliò teneramente i capelli biondi della bimba. «No amore. Che cosa ti ha detto?»
La piccola sorrise. «Ha detto che nell'ultimo servizio fotografico ero bellissima! E la zia Minto ha aggiunto che sembravo una principessa!»
L'americano sospirò. Quando sua figlia era nata, Zakuro si era presa un anno di pausa dal lavoro: Ryou voleva evitare che i media gli stessero col fiato sul collo, soprattutto essendoci una bambina piccola di mezzo. I primi tempi, come d'abitudine, quando dovevano uscire di casa, si travestivano per non dare nell'occhio. Un giorno però, più o meno un anno prima, siccome Zakuro doveva girare un nuovo film e Ryou era al lavoro, nessuno poteva tenere la bimba e la modella si trovò così costretta a portarla con sé. Un produttore e quattro fotografi la notarono subito e chiesero di poter fare dei servizi fotografici madre-figlia. Quando la Mew Lupo ne parlò con il marito, fu veramente dura riuscire a convincerlo: al biondo, infatti, non andava proprio giù il pensiero che la figlia avrebbe intrapreso la carriera della madre. Oltretutto, quella mattina stessa la piccola aveva fatto il suo primo servizio da sola, per una linea di vestiti per bambini.
«Vivien, mettiti seduta composta, la cena è pronta.» soffiò Zakuro, comparendo in quel momento dalla cucina, con tre piatti in mano -uno dei tanti trucchetti che aveva imparato lavorando al Caffè.
«Evviva!» esclamò contenta la piccola, cominciando a divorare dei Takoyaki.
Zakuro abbozzò un sorriso. «Ti sei dimenticata di raccontare a papà cos'è successo quando sono venuta a prenderti all'asilo.»
La biondina mandò giù il boccone, dopodiché riprese a parlare.
«E' vero! Benjiro ha detto che ero perfetta e mi ha regalato una margherita!»
Ryou abbassò lo sguardo in direzione della figlia. «Benjiro?»
«E' un suo compagno di asilo.» spiegò la viola, bevendo un sorso d'acqua. «Lo avresti conosciuto se fossi andato a prendere Vivien almeno una volta.»
L'ideatore del Progetto Mew non rispose e proseguì il suo pasto in silenzio, ascoltando distrattamente ciò che le diceva la figlia.

 

Zakuro diede un bacio sulla fronte alla bimba, regalandole uno dei suoi rari ma dolci sorrisi. «Buonanotte tesoro.»
«Buonanotte mamma.» sussurrò lei, sbadigliando rumorosamente.
La modella chiuse piano la porta della cameretta: quando si voltò, per poco non andò a sbattere contro il marito.
«Ryou...»
Il diretto interessato non rispose: aveva lo sguardo perso nel vuoto e si capiva benissimo che stava pensando ai fatti suoi. Malgrado ciò, non ci volle molto prima che parlasse.
«Voglio che Vivien non faccia più servizi fotografici.»
La viola alzò un sopracciglio. «Sei geloso di Benjiro?»
Il biondo scosse la testa. «Non sono geloso di un bambino.»
«E allora qual è il problema?»
Lui sospirò, passandosi una mano fra i capelli. «Ha solo quattro anni. Voglio dire, è ancora una bambina: io alla sua età non sapevo nemmeno cosa fosse un servizio fotografico!»
«Ryou, io...»
«No Zakuro, ascoltami, per favore. Io sono stato contrario fin dall'inizio, ma tu non mi hai voluto ascoltare e come sempre hai fatto di testa tua. Ma il tuo lavoro, la tua carriera, non deve condizionare il futuro di nostra figlia.»
La ragazza incrociò le braccia. «Credi davvero che io fossi contenta di questa decisione quando l'ho presa?» disse, alzando un po' la voce. «So benissimo in che posizione l'ho messa, ma come hai detto tu, è solo una bambina. Quando crescerà potrà decidere da sola se proseguire con la sua carriera da modella oppure cambiare orizzonti.»
«Se come dici tu è una decisione che spetta a lei, allora perché non hai atteso ancora qualche anno?»
La viola sospirò, massaggiandosi distrattamente la nuca. «Tu non capisci il motivo per cui l'ho fatto...»
Il biondo alzò un sopracciglio. «A che ti riferisci?»
Zakuro cominciò a camminare, dirigendosi nella loro camera da letto, seguita da Ryou: la donna estrasse da un cassetto la vestaglia da notte, con l'intenzione di andare a fare un bagno caldo e poi mettersi a letto, ma il marito glielo impedì, bloccandogli il passaggio.
La Mew Lupo si trovò quindi costretta a rispondere alla sua domanda.
«Permettere a Vivien di diventare una modella era l'unica maniera per passare del tempo con lei. Tu eri sempre al lavoro e la bambina aveva iniziato da poco l'asilo. Mi sentivo così sola.» ammise, lasciando lentamente la presa sulla vestaglia, che cadde a terra. Ma Zakuro non se ne curò e proseguì con il suo discorso. «Quando lavoravo, ero costretta a lasciare la bambina nelle mani di Retasu, o di Keiichiro. Non mi andava di perdermi la sua infanzia per colpa del mio lavoro e quando si è presentata questa occasione, ho pensato di accettare al volo: in questo modo, avrei potuto passare con Vivien gran parte della giornata. E infatti, da quando c'è lei sul set, mi sento più sicura e ho la certezza che posso controllarla o andare da lei quando voglio.»
La Mew Viola se ne accorse solo in quel momento, ma Ryou stava stringendo le sue mani. Con delicatezza, il ragazzo le portò all'altezza del suo viso e le baciò il dorso, gesto che le provocò un arrossamento -ormai abituale- sulle guance.
«Se era solo questo, bastava dirlo.» sussurrò lui, abbozzando un sorriso. «Avrei potuto fare qualche ora in meno di lavoro, in fondo qualche giorno di ferie a mia disposizione ce l'ho. O semplicemente, mi sarei potuto licenziare e sarebbe stato tutto molto più semplice.»
Ryou lasciò andare le mani della ragazza e la abbracciò, stringendola forte a sé: dopo un primo momento di esitazione, Zakuro si lasciò cullare dal calore del corpo di lui, poggiando la testa nell'incavo del suo collo.
«Perché invece di dire subito le cose come stanno, ti tieni sempre tutto dentro?»
La modella alzò le spalle, facendo una piccola risata. Rimasero in quella posizione per chissà quanto, accoccolati l'uno sull'altra, beandosi dell'amore sprigionato da un semplice abbraccio.
«Aspetta un attimo.» disse ad un tratto il ragazzo, guardando la moglie negli occhi. «Zakuro Fujiwara che si sente sola? E da quando in qua scusa? Non eri quella che diceva sempre: "io sono un lupo solitario"?» (*)
La diretta interessata abbassò lo sguardo. Colpita in pieno.
Il ragazzo ghignò. «Vieni qui, love of my life.»
E come si può immaginare, a Zakuro spuntarono all'istante orecchie e coda da lupo.
Nel frattempo, dalla porta della stanza, spuntò uno spettinato chignon biondo: due occhi azzurri come il cielo avevano osservato la scena e la padrona riuscì a trattenere a stento una risata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(*)= Ogni riferimento al primo capitolo della mia long è puramente casuale! XD

 

 

 

 

 

 


Ed eccomi qui. Per la gioia di Glaucopide_, ho scritto un'altra one-shot Ryokuro. Ci tenevo anche a ringraziarla, perché mi ha suggerito il nome Vivien per la bambina *-*
Alla fine la piccola continuerà a fare la modella e come sempre Ryou la dà vinta a Zakuro :3
Se volete vedere la Shirogane in miniatura, eccola qui <3

   
 
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