Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |       
Autore: KillerQueen86    01/03/2015    2 recensioni
Rose è alla ricerca del Dottore, mentre la Terra viene invasa dai Dalek. Donna e il Dottore invece tentando di raggiungere Rose si ritrovano a vagare nello spazio senza alcun segno della Terra.
Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Donna Noble, Jack Harkness, Mikey Smith, Rose Tyler
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note dell’autore: Eccovi al primo capitolo dell’episodio “The Stolen Earth” che personalmente amo molto (come il secondo episodio del resto).

Comunque, ho impostato quasi tutti i capitoli, manca solo il metterli sul documento. Inoltre so già come concluderlo, quindi serve solo tanta ispirazione e anche tanta volontà di mettersi sotto a scrivere, ma non vi preoccupate, sono già al lavoro e spero di pubblicare presto.

Bando alle ciance e buona lettura.

 

Beta: Paolettazza e Feyilin

 

Disclaimer: Doctor Who e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.

 

La terra rubata (1)

 

Capitolo 1

La guerra inizia

 

La sua testa brulicava di domande senza risposta, mentre la sua navicella velocemente lo portava dove voleva. Donna si teneva alla console, sul viso la paura e l’incertezza.

Non c’era tempo per questo, dovevano tornare, doveva tornare da lei, capire come fosse riuscita ad arrivare a Donna in un altro universo, era impossibile.

Con un sussulto il Tardis si fermò e lui senza perdere altro tempo corse fuori, erano tornati a Powell Estate, tutto sembrava nella norma.

“È a posto, è tutto a posto” disse guardandosi attorno, Donna era corsa accanto a lui.

“Non è successo niente” disse ancora più confuso di prima, un ragazzino che portava i giornali alle porte si era fermato un po’ più avanti di loro.

“Ehi ragazzino, che giorno è oggi?” chiese a voce alta il Dottore.

“Sabato” urlò di rimando per poi correre via.

“Sabato? Grazie” annuì il Dottore.

“Bene, mi piacciono i sabati” disse ancora confuso.

“Dottore, come faceva Rose a essere lì in quel mondo?” chiese Donna accanto a lui.

“Non ero in un mondo parallelo?” chiese ancora la rossa confusa.

“Esatto, ma se lei riesce a passare dal nostro mondo e a un altro parallelo, significa che i muri dell’universo stanno crollando, questo mette pericolo tutto, ogni cosa” spiegò a mille all’ora.

“Ma come?” chiese ancora confuso per poi correre nuovamente al Tardis. Controllare i dati dal Tardis poteva essere utile, magari riusciva a fare chiarezza su quello che stava accadendo. Sentì Donna avvicinarsi lentamente.

“La questione è un'altra” esordì la rossa con un tono dolce che sorprese il Dottore, senza però distrarlo da quello che stava facendo.

“Non so cosa ci aspetta, immagino sia brutta l’ho capito, ma Rose potrebbe tornare, non è bello?” chiese dolcemente sorridendogli.

Il Dottore si fermò un attimo. Il fatto che Rose avesse deciso di lasciarlo lo aveva spezzato, ma, nonostante il dolore della perdita, la possibilità che lei sarebbe tornata da lui, che avesse viaggiato per arrivare nuovamente da lui, apriva nuovamente il suo cuore.

“Sì, lo è” disse dolcemente sorridendo all’amica accanto a lui.

Uno scossone li fece cadere a terra.

“Cosa diavolo è stato?” chiese Donna mettendo da parte il suo lato dolce.

“Veniva da fuori” rispose il Dottore. Si rimise in piedi e corse nuovamente alle porte del Tardis, seguito come sempre da Donna. Aprendole, si trovò davanti uno spettacolo che non si aspettava. Erano nello spazio, niente palazzi aiuole, ma  stelle e qualche masso che passava davanti a loro.

“Siamo nello spazio? Com’è successo?” chiese Donna confusa.

Le domande nella mente del Dottore non facevano che aumentare e le risposte sembravano sempre lontane. Corse nuovamente alla console per leggere i dati.

“Cosa hai fatto?” chiese ancora Donna impaziente, ma ciò che il Dottore vide sullo schermo lo confuse ancora.

“Non ci siamo mossi di un metro” disse fissando lo schermo. Le coordinate erano quelle giuste, lì di solito si trovava la terra, lì di solito c’era la casa di Rose e se loro non si erano mossi, voleva dire solo una cosa. Sconvolto, alzò lo sguardo verso le porte ancora spalancate con Donna accanto.

“Non ci credo” disse sospirando più confuso che mai, corse nuovamente verso le porte affacciandosi ancora un po’ per guardare meglio attorno.

“Il Tardis è nello stesso posto, è la Terra che non c’è più” sentenziò sconvolto da quello che poteva significare.

“L’intero pianeta è svanito” disse con tono preoccupato.

 

Tenne gli occhi chiusi, concentrandosi su quello che doveva fare, le mani fermamente strette sull’arma che aveva in braccio. Ormai si era abituata alla sensazione di essere tirata da tutte le parti e aveva imparato a concentrarsi sul suo scopo, evitando di pensare al vuoto che le prendeva lo stomaco ogni volta.

Quando sentì la terra ferma sotto i piedi, si concesse di sospirare lentamente e aprì gli occhi trovandosi davanti i palazzi familiari del Powell Estate. Deglutì mandando via le lacrime, non era quello il momento di aggrapparsi ai ricordi della sua vecchia vita. Guardò in alto nel cielo e vide i pianeti allineati, per fortuna era arrivata al momento giusto, doveva essere appena successo, perché c’era ancora fin troppa calma attorno a lei.

“Ora siamo nei guai” sospirò sapendo fin troppo bene cosa stava per succedere.

“E questo è solo l’inizio” continuò caricando la sua arma. Aveva il tempo per preoccuparsi di una cosa importante, poi sarebbe ricominciata la ricerca del Dottore, non doveva essere troppo lontano, si erano agganciati alle coordinate del Tardis.

Di corsa salì le scale, fino a quando non si scontrò con la madre Jackie che era appena uscita dall’appartamento.

“Rose” disse la donna con tono allarmato. La bionda le sorrise, spostò la sua arma e si aggrappò alla madre assaporando quell’attimo. Era passato troppo tempo dall’ultima volta che si erano viste, o almeno per lei era passato troppo tempo.

“Piccola, che sta succedendo?” chiese preoccupata la donna, sciogliendosi dall’abbraccio.

“Non ora mamma” disse sospirò e mandando via alle lacrime.

“Tesoro cosa succede? Sei così cambiata” disse con dolcezza accarezzandole la guancia e asciugandole le lacrime.

“Entriamo in casa” disse di corsa spingendo la madre nel loro appartamento.

“Rose, cosa sta succedendo?” disse ancora allarmata.

“Ascoltami con molta attenzione, io non posso restare, ma devi promettermi che non lascerai questo posto per nessun motivo” si raccomandò la ragazza fissando la madre dritta negli occhi.

“Rose, ma” tentò di parlare, ma la biondina scosse la testa fermandola.

“Ti prego mamma, non ho tempo, devo trovare il Dottore, ma devi promettermi che non uscirai di casa” continuò con determinazione.

“D’accordo, farò come vuoi” disse infine la donna sconfitta, Rose le sorrise e si mise a cercare in giro.

“Ti spiegherò tutto una volta risolta questa faccenda. Ma prima devo fare una cosa importante” disse prendendo l’ex portatile che Mickey le aveva lasciato in caso di emergenza. Prese una pen drive che aveva nascosto nella sua giacca viola e la collegò al computer, digitò qualche tasto, finché non riuscì a collegarsi con la UNIT e i loro monitoraggi.

“Ohi, da quando sai fare queste cose?” le chiese Jackie accanto a lei.

“Lunga storia” disse velocemente continuando a digitare. Sullo schermo apparvero le trasmissioni dal satellite, 200 astronavi puntavano sulla Terra. Sentì la madre sussultare accanto a lei. Sullo schermo apparve un messaggio in rosso “Messaggio in entrata!” poco dopo si sentì dappertutto.

“Sterminare! Sterminare!” la voce metallica dei Dalek fece tremare tutto e Jackie corse alla finestra. Rose, dal canto suo, rimase al computer, doveva riordinare le idee.

“Sterminare! Sterminare!” a ripetizione la voce continuava a diffondersi, Rose si alzò e riprese l’arma con sé.

“Rose, non pensare di uscire con quelle cose la fuori” disse preoccupata la donna.

“Mamma, devo andare, qui starai al sicuro, so per certo che i Dalek prenderanno di mira altre zone. Devi solo promettermi di non uscire da casa, per nessun motivo” impose Rose tenendole le mani tra le sue. La madre annuì silenziosamente e Rose l’abbracciò di nuovo.

“Ti voglio bene mamma” disse sospirando e assaporando quel loro momento insieme.

“Ti voglio bene anch’io Rose” rispose la donna. Dopo di che si separarono.

“Fa attenzione, tesoro” si preoccupò la donna. Rose le strinse le mani nuovamente sorridendole, per poi uscire tenendo stretto il fucile. Sospirò, mandando via le lacrime nuovamente, quello non era il momento per piangere.

 

Fine

Capitolo 1

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: KillerQueen86