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Autore: Jess89     12/12/2008    4 recensioni
Emy corse alla finestra e urlò di gioia, aprì la porta e volò già dalle scale, sali sopra il divano e lo scavalcò in una corsa contro il tempo,aprì il portone lanciando le chiavi per aria e corse verso Bill. “Ahhhhhhh” entrambi urlarono in coro e si abbracciarono. Il rasta uscì con lentezza dalla macchina e salutò Andreas, che arrivava sul vialetto sorridendo. Bill ed Emy si misero a saltellare ovunque canticchiando una vecchia canzone della loro infanzia, la canzone di Nena da loro preferita. “Come cazzo stai biondino?”domandò Tom ad Andreas. Si abbracciarono e si sorrisero. “Bene e la tua attività?” “Non c’è male…gli isterici secondo te quando finiranno di salutarsi?” “Credo fra dieci minuti..”rispose lui incrociando le braccia a sé.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1°

Un vento leggero inaugurò la sua prima mattina di piena e dovuta libertà.

Emy aveva terminato il giorno prima gli esami di maturità e adesso finalmente poteva soltanto dedicarsi al pieno riposo, tanto desiderato durante l’anno appena trascorso.

Tanti ricordi le affollarono la mente,li osservò passare uno ad uno tra i suoi occhi blu riflessi nello specchio verde attaccato alla parete,anche se riusciva a distinguere a malapena la sua sagoma,così inforcò gli occhiali da vista e il mondo sembrò colorarsi di vita.

“Ma dove ho messo il tele..ah eccolo..”afferrò il suo nuovo Nokia,regalatole dal padre per aver terminato gli studi in modo brillante,lei lo era sempre stata in tutte le cose che aveva fatto ma solo una volta deluse la sua famiglia,solo un’amicizia creò in diciotto anni di vita astio tra quei cuori.

Sì,loro lo sapevano e non l’avevano mai approvato,il suo migliore amico era Bill Kaulitz,il famoso cantante dei Tokio Hotel.

Ci fu un periodo della sua vita in cui era sempre con loro,unica spettatrice e adoratrice di quel sound un po’ strano che da lì a poco avrebbe fatto impazzire migliaia di ragazzine; lasciò perdere la scuola, lo sport, tutte le amicizie che aveva coltivato fino ad allora per dedicarsi anima e corpo a quel ragazzino tanto strano che,con il gemello e la sua famiglia,si era trasferito in quel piccolo paesino di provincia.

Naturalmente nessuno l’aveva mai accettato per il suo modo di essere tranne due ragazzi in quella scuola: lei e Andreas,con cui tutt’ora si frequentava.

Scese al piano inferiore per fare colazione, ancora in pigiama, tirò i capelli lisci e lunghi su in una coda di cavallo per nascondere quel biondo che tanto odiava e che aveva coperto tingendosi i capelli sempre di nero.

“Buongiorno mamma”disse ad una signora che ancora di spalle la salutò.

“Emy,tuo padre è preoccupato per la partenza,quand’è che ti viene a prendere Bill?”

“Tra un’oretta dovrebbe essere qui…su mamma,andiamo in America!!”rispose con entusiasmo.

Lei aveva sempre sognato esplorare nuovi posti ed immortalarli nella sua piccolissima e compatta macchina fotografica. La sua stanza era un continuo collage di foto con paesaggi,visi strani,oggetti particolari ma che per lei avevano sempre un significato particolare.

Bevve rapidamente il latte e quando suonarono alla porta si alzò immediatamente.

“Chi è?”

“Sono Andreas..”disse la voce mascolina al di là del portone.

Emy aprì e gli saltò in collo, era felicissima e lui lo sapeva.

“Calma Emy..Bill mi ha chiamato,ha detto che ritarda..quindi hai ancora tempo per fare quattro valigie..”disse il ragazzo togliendosi il cappellino”Salve signora”

“Ciao Andreas…”rispose la madre con un sorriso.

Ecco.

Lui per loro era sempre stato il ragazzo perfetto.

Bello,simpatico,gentile…insomma uno da sposare ed un perfetto fidanzato a cui però Emy non aveva mai aspirato; sapeva di non essere bellissima ma era contenta così,di avere ogni tanto le sue storie da adolescente tra alti e bassi se l’era sempre cavata, tranne per quella piccola mania di perdizione che ogni qual volta si perdeva in quegli occhi, non ragionava più.

Purtroppo gli occhi di Bill fanno un effetto particolare, magnetico se così si vuol intendere e lei lo sapeva più che bene.

“Merda..io ho già tutto pronto…allora faccio con calma,sali su cosi mi aiuti a decidere cosa portare in più..”lo prese per mano e lo trascinò su per le scale, elettrica come era sempre lei.

Andreas stette seduto a sbadigliare per qualche ora fino a quando Emy, finalmente, chiuse la valigia.

“Benissimo,ho finito..”

“Era ora..”sbottò il biondo.

“Dai non fare lo scemo,non so che tempo ci sarà e se pioverà,oppure ci sarà il sole o la neve…”

“Emy”

“Potrebbe anche piovere e poi non sai che in quella zona…ho cercato su internet…”

“Emy..”sussurrò nuovamente Andreas.

“..ci sono degli alluvioni pazzeschi!”

“Emy cazzo è Agosto,che merda di tempo vuoi che ci sia???”urlò.

Lei scoppiò a ridere arrossendo leggermente.

“Effettivamente hai ragione…ma non c’è bisogno che fai così, è successo qualcosa con Layla?”

Lo sguardo del biondino s’incupì, poi scosse la testa.

“Abbiamo litigato prima che venissi qui..mi ha lasciato”

“Oh cielo..”disse Emy portandosi la mano alla bocca.

“Dice che sono troppo distante..che adesso passando un mese in America potrei tradirla, insomma le solite stronzate!!”

“Mi dispiace..quando la incontro le farò lo sgambetto, promesso!!!Ora vieni qua”disse prendendolo fra le sue braccia.

Lei, lo era sempre stata, la consolatrice di turno.

L’amica dove tutti potevano rifugiarsi.

La persona che immancabilmente risolveva sempre tutti i problemi al migliore dei modi, anche se dei suoi non ne parlava, forse solo a Bill, forse solo lui sapeva i suoi segreti più nascosti.

“Grazie..comunque è una troia come tutte le altre..”disse il biondino asciugandosi una lacrima, poi guardo Emy, che contemporaneamente gli lanciò un brutto sguardo e sorrise.

“Ahhh…così ti voglio!!Quella stronzetto non riuscirà a rovinare la grande vacanza!!”

“Giusto”assentì il ragazzo mentre il cellulare cominciò a squillare.

Emy corse alla finestra e urlò di gioia, aprì la porta e volò già dalle scale, sali sopra il divano e lo scavalcò in una corsa contro il tempo,aprì il portone lanciando le chiavi per aria e corse verso Bill.

“Ahhhhhhh” entrambi urlarono in coro e si abbracciarono.

Il rasta uscì con lentezza dalla macchina e salutò Andreas, che arrivava sul vialetto sorridendo.

Bill ed Emy si misero a saltellare ovunque canticchiando una vecchia canzone della loro infanzia, la canzone di Nena da loro preferita.

“Come cazzo stai biondino?”domandò Tom ad Andreas.

Si abbracciarono e si sorrisero.

“Bene e la tua attività?”

“Non c’è male…gli isterici secondo te quando finiranno di salutarsi?”

“Credo fra dieci minuti..”rispose lui incrociando le braccia a sé.

Riuscite a dirmi come si fa per andare a capo? Grazie^^
  
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