Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: TheyCallMeGaybriel    10/03/2015    8 recensioni
Pairing Sabriel/Destiel, HighSchool!AU, Human!AU.
Gabriel e Castiel si sono appena trasferiti, ed è il loro primo giorno di scuola. All'ingresso, fanno subito conoscenza con i fratelli Winchester, con i quali si stabilirà un legame più profondo del previsto. A partire da quando Sam va a sbattere contro Gabriel, nei corridoi, e Dean difende Castiel da uno studente più grande.
Ma la vita dei Novak non è così semplice: c'è un motivo se si sono trasferiti, e se non vogliono mai parlare della loro famiglia. Starà a Sam e Dean cercare di scavare oltre alla maschera spavalda di Gabriel e al sorriso timido di Cas, per scoprire cosa nasconde il loro passato.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Look From You And I Would Fall From Grace'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gabriel si immobilizza, il cellulare che vibra tra le dita, il cuore che inizia a battere a mille.
《Che succede?》chiede Sam, di fianco a lui, lanciando una rapida occhiata al dispositivo.《Oh, merda. Chiamo Cas?》.
Gabriel annuisce, mentre l'altro corre a bussare alla porta; Cas e Dean escono immediatamente, ma quasi non li vede, pietrificato a fissare lo schermo.
《Hey, cosa-》Dean si interrompe non appena vede lo sguardo di Gabriel, e i tre si avvicinano.
《...Lucifer》sussurra Gabe, pallido, prima di premere il pulsante di risposta, e mettere il viva voce. La verità è che vorrebbe che gli altri non sentissero, vorrebbe proteggerli da tutto quello, ma dopo il discorso che hanno appena fatto...
《Fratellino. Sei tu?》la voce che esce dal telefono è roca, proprio come se la ricorda, stanca e strascicata. Deglutisce un paio di volte prima di rispondere.《Eh》.
C'è silenzio, di nuovo.《Non potete continuare a nascondervi, lo sai. Questa cittadina non è poi così grande》.
Castiel sussulta, a quelle parole, e Dean circonda la sua vita con un braccio. Sam torna a prenderlo per mano, mentre cerca la forza di rispondere, mentre tutto quello che vorrebbe è mettere giù.
《Cosa vuoi da noi, Lucifer?》chiede infine, ed è un miracolo che riesca a mantenere un tono di voce sufficientemente sicuro.
《Sei mio fratello, Gabe, e anche Cas lo è. Non...intendevo spaventarvi》.
Una specie di risata sfugge dalle labbra di Gabriel.《Non intendevi spaventarci? Ti presenti ubriaco marcio, dopo tutto quello che è successo, dopo mesi, e-》si interrompe, incapace di terminare la frase. Si sente troppo in imbarazzo, circondato dai suoi amici -dalla sua famiglia, si corregge mentalmente-, come se ammettere di essere stato picchiato voglia dire esporsi troppo, mostrarsi debole.
Un po' è così.
Ma Lucifer insiste.《E?》chiede, sfidandolo a continuare.
《Sai benissimo cos'è successo》.
《Gabriel, andiamo, non ero in m-》
《Non eri in te stesso?》chiede amaramente, e non ha bisogno di aggiungere altro.
《...Mi dispiace》.
Stavolta sussultano tutti e quattro. È la seconda volta che Lucifer lo dice, solo che stavolta sembra essere sobrio, almeno un po'.
《...》
《Sono serio. Noi dobbiamo...dobbiamo vederci, parlare di questa cosa》.
Gabriel si sente male. La rabbia e la paura vengono sostituite dalla debolezza, da quel senso di vuoto che gli ha lasciato Lucifer.
Si vogliono bene. In quel modo contorto, sbagliato, violento, si vogliono bene.
È questa la parte peggiore.
Gli altri tre notano la sua esitazione, e Sam scuote la testa con decisione. Castiel è pallido, e guarda alternativamente il fratello e il telefono.
"No, Lucifer. Basta".
《...Va...va bene》dice invece.
Dean chiude gli occhi, passandosi le dita nei capelli, e stringe le labbra. Cas non muove un muscolo.
《Da soli. È una cosa...una cosa nostra》.
《...Sì》.
《Dopodomani, al parco? Verso le sei?》
《Okay》mormora Gabriel, cercando di mostrarsi sicuro di sé.
Lucifer mette giù, e Gabe appoggia con mani tremanti il cellulare sul tavolo, a testa in giù.
Per un po' nessuno sembra dire una parola; Sam gli stringe appena la mano, Cas sta evidentemente trattenendo le lacrime, con Dean che lo stringe goffamente a sé. Gabriel lo guarda, incapace di dire una parola, ascoltando distrattamente il ticchettio dell'orologio.
《Michael》mormora infine, e tutto tornano a puntare gli occhi su di lui.《Chiamiamo Michael. Mio fratello. Stavolta deve crederci》.
Sam e Dean si guardano, evidentemente sorpresi, ma Cas annuisce.《Non abbiamo molto da perdere》.
《Siete sicuri?》chiede Dean, cercando gli occhi del compagno, che annuisce.《Facciamolo》.
Gabriel si muove di nuovo sulla sedia, esitante.《...Ora?》
Stavolta interviene Sam.《Non abbiamo molto tempo》mormora gentilmente.
《D'accordo》.
Un conto è dirlo, un altro è farlo. Non sente suo fratello da mesi e, nonostante gli manchi, è ancora profondamente deluso da lui, e arrabbiato. Aveva bisogno di lui -avevano bisogno di lui- e non c'è stato, né lui né Raphael. Non era legato a loro quanto a Lucifer e Cas, ma ha fatto comunque male, e lo ha costretto a scappare di casa.
《Gabriel》lo chiama piano Castiel.《Come fa Lucifer ad avere il tuo numero? Abbiamo cambiato contatto quando ce ne siamo andati》.
Gabriel si morde il labbro, desiderando, per l'ennesima volta, di scomparire.《L'altro giorno lo ho chiamato》confessa. Di nuovo, tutti e tre i ragazzi spostano lo sguardo su di lui, che si fa piccolo piccolo. Come spiegare perché? Come spiegare la nostalgia, il dolore, il modo in cui si è sentito in quel momento, tale da costringerlo a fare quella telefonata. Anche se ha messo giù dopo pochi squilli. Solo in casa, steso a letto, con tutto il corpo che pulsava per le botte e il viso di Lucifer che sussurrava "mi dispiace, Gabe, mi dispiace". Voleva solo sentire di nuovo la sua voce...ma si è costretto a riattaccare non appena ha risposto. Evidentemente deve aver capito che è stato lui a chiamarlo, in ogni caso, oppure non lo averebbe, un attimo prima, cercato a quel numero.
Il silenzio regna di nuovo, nessuno dice una parola, ma Gabriel non si sente giudicato, ora, si sente, in qualche modo, compreso. Questo gli dà la forza di riprendere in mano il cellulare, scorrere la rubrica fino al nome di Michael, premere la piccola cornetta verde. Ancora una volta è in vivavoce; il suo stomaco è stretto in una morsa dolorosa, e può vedere che anche Cas è nervoso. È cresciuto molto, in quelle ultime settimane: poco tempo prima ha quasi avuto un attacco di panico a causa dell'aggressione di Alastair e Azazel, mentre oggi...oggi li ha affrontati.
È così orgoglioso di lui.
《...Pronto?》la voce di Michael interrompe i suoi pensieri, e per un attimo riporta indietro tutti i ricordi della loro infanzia, prima che la loro famiglia venisse divisa, fatta a pezzi dalla morte di loro madre.《Michael》mormora piano, quasi con paura, e c'è un attimo di silenzio.
《Gabriel...? Sei- sei tu?》
《C'è...c'è anche Castiel》.
《Castiel...Dio, Gabriel, siete davvero voi? Ti prego, non riattaccare》.
《Mickey, è...siamo noi》interviene Castiel timidamente, tormentandosi le maniche della maglia.
《Cas...》sussurra Mickey, e sembra davvero incredulo.
《Mi dispiace così tanto, ragazzi. Io e Raph...siamo stati degli idioti, avremmo dovuto crederti, Gabriel. Non avete idea, quando ve ne siete andati...e poco dopo anche Lucifer, e ha lasciato la casa che era un disastro, noi-》.
《Aspetta, aspetta》lo interrompe Gabe. Sta succedendo tutto troppo in fretta: prima Lucifer, poi risentire Michael, e...si è davvero scusato? Pensava che avrebbe dovuto lottare una seconda volta per convincerlo che è tutto vero, invece...a quanto pare si è perso dei pezzi.《Cos'è successo?》
《Quando ve ne siete andati abbiamo capito che dicevi sul serio. Lo abbiamo scoperto giorni dopo, Lucifer non ci ha detto niente, e quando siamo tornati a casa per il weekend...lui sembrava sobrio, ma aveva un aspetto spaventoso. Ed era tutto sottosopra, ma non ci ha voluto dire niente...quella notte stessa è sparito, e abbiamo avuto la conferma definitiva che avevi ragione. Abbiamo anche trovato le bottiglie, erano nascoste ovunque, in posti che non avrei mai pensato di controllare. Ho così tante cose da dirvi, non potrò mai farmi perdonare...sono un idiota, mio fratello è stato picchiato per mesi, sotto al mio naso, e quando ha cercato il mio aiuto ho pensato a uno stipido scherzo. Mi dispiace così tanto》.
Gabriel è senza parole. Castiel sta piangendo in silenzio, completamente abbandonato contro Dean, e anche lui ha gli occhi lucidi, con Sam che gli accarezza piano il dorso della mano con il pollice.
Gli sta chiedendo scusa. È tutto ok.
《Io...Michael, dobbiamo vederci. Abbiamo bisogno del tuo aiuto》mormora infine, e i fratello risponde subito.《Sicuro. Dove siete?》
《Uh, ti mando un messaggio con il nostro indirizzo appena riattacco. Lucifer è qui》.
Stavolta l'altro rimane in silenzio per un attimo.《Vi ha trovati?》.
《Una settimana fa. Ci sta dando...parecchi problemi》.
《Cos'è successo?》chiede Michael, esistante.
Gabriel rimane in silenzio un secondo di troppo, perché è Castiel a rispondere.《Era ubriaco, ha aggredito Gabe al parco. E ci ha appena chiamati, ha...chiesto scusa per quello che ha fatto. Vuole incontrarci》mormora.
Lucifer ha...chiesto scusa?!》la voce del fratello maggiore non sarebbe potuta sembrare più sorpresa.《Ok, d'accordo. Non potere vedervi con lui da soli, però, è troppo pericoloso》.
Gabriel si schiarisce la voce.《È per questo che ti abbiamo chiamato. Abbiamo bisogno che tu e Raph veniate qua, entro, uh...dopo domani? Se nel frattempo non vi siete trasferiti sono quattro o cinque ore di macchina, penso》.
Tutti e quattro i ragazzi tacciono, ora. Sam e Dean si stanno guardando, sembrano sollevati; i Novak sono comunque tesi. Michael e Raphael sono sempre molto impegnati con il lavoro, ef è difficile che-
《Va bene. Mandami l'indirizzo, arriviamo》.
Gabriel riprende a respirare.《Io...d'accordo》.
Mickey sospira, dall'altra parte della cornetta.《Gabe, Cas...abbiamo così tante cose da dirci. Voglio che sappiate che mi dispiace, davvero. Mi sono comportato come uno stupido e non posso tornare indietro, né aspettarmi che mi perdoniate, ma-》.
Gabriel e Cas si guardano, e il più piccolo accena un sorriso, ma è il maggiore a interrompere Michael:《È tutto ok》.


《Sono i nostri fratelli, andrà tutto bene. Adesso che hanno capito come sono andate le cose veramente ci aiuteranno, ne sono sicuro. Lucifer non potrà fare niente con loro lì, risolveremo tutto. Stai tranquillo》mormora Gabriel, la voce vagamente incerta, mentre lotta senza risultati contro il nodo della cravatta blu di Cas. Le sue dita tremano appena, e impreca a mezza voce, strattonando un po' la stoffa, finché il più piccolo non si decide a fare un passo indietro, nel tentativo di sottrarsi dalla sua presa.《Mi sa che non sono io quello che deve stare tranquillo》fa notare con un piccolo sorriso.
Gabriel fa una faccia buffissima, e gonfia il petto.《Io sono calmo. È solo...stupida cravatta》sbotta, e sembra essere sul punto di aggiungere qualcosa, ma il campanello suona.
I due si guardano, e Cas sente una stretta di nervosismo allo stomaco. Sono mesi che non rivedono i loro fratelli, e ora non sembra quasi reale. Niente di quello che è successo negli ultimi giorni sembra reale.
Gabriel apre la porta.
Michael non sembra cambiato di molto, eccezion fatta per il volto un po' più scavato, stanco. Raphael, di fianco a lui, deve aver fatto qualcosa ai capelli; il nuovo taglio è squadrato, severo, poco sopra le spalle.
Nessuno si muove, ognuno intento a studiare gli altri, a confrontare i ricordi con quello che vedono ora. Chissà cosa pensano del livido sul viso di Cas, di quelli sul corpo di Gabriel.
Poi Michael fa un passo avanti, e saluta Gabe con un abbraccio. Il ragazzo esita un momento, rimane rigido, ma infine ricambia la stretta.
Raphael si avvicina a Castiel, gli sfiora il viso.《Ciao, piccolino》mormora, chiamandolo così per abitudine, come ha sempre fatto. Gli occhi di Cas si riempiono di lacrime mentre la stringe di getto, inspirando il suo profumo che sa di casa e famiglia.
È vero, Raph è ambiziosa, ed era sempre in competizione per spiccare agli occhi di papà, ma è sua sorella, e Castiel non ha mai dubitato dell'affetto tra loro, anche dopo che si sono rifiutati di credere a Gabriel.
Raphael si stacca, e ora è Michael a stritolarlo.《Mi siete mancati》sussurra, posandogli un bacio sulla fronte, e Cas sbatte gli occhi un paio di volte per scacciare le lacrime.《Anche voi ci siete mancati》confessa, la voce che trema appena, mentre il fratello si allontana di un paio di passi.
Gabriel muove la mano in direzione del divano, e apre la bocca per dire qualcosa, ma la voce sembra non voler uscire. Gli ospiti capiscono comunque, e si siedono; gli altri due si sistemano sulle serie traballanti, perfettamente consapevole di quanto poco accogliente debba sembrare l'ambiente ai loro occhi, così piccolo per quattro persone.
《Dobbiamo parlare》comuncia Michael, con un sorriso un po' malinconico, che sa di ricordi, scuse e speranze.



Hello! Ok, una settimana di ritardo, potete uccidermi. Scusate cwc In compenso il capitolo è decisamente più lungo del solito, e ho già iniziato a scrivere il prossimo (l'epilogo, sigh), che spero di caricare al più presto mica come questa volta. Grazie mille per la pazienza <3
-Gaybriel
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: TheyCallMeGaybriel