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Autore: Luce e Tenebra    12/03/2015    3 recensioni
Due Dottori, Theta e Sigma, il Decimo e l'Undicesimo, in un universo in cui sono due fratelli e una scuola con strane distorsioni spazio-temporali. Aggiungiamo l'affascinante Jack in versione diciassettenne - sogno proibito di tutte le ragazze del Fandom - due rosse dai caratteri forti, un povero Rory invischiato in tutta questa faccenda quasi per caso, Ianto Jones direttamente da TORCHWOOD e due adolescenti assolutamente normali, e abbiamo un mix esplosivo, capace di far piegare in due dalle risate. O almeno, questo è ciò che speriamo.
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 11, Jack Harkness, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Autrici: Luce e Tenebra
Genere: Avventura, Comico, Sience-fiction, Romantico (ma poco poco)
Personaggi Principali: Decimo Dottore, Undicesimo Dottore, Jack Harkness, Nuovo personaggio, Sorpresa!
Personaggi Secondari: Amelia "Amy" Pond, Rory Williams, Donna Noble, Ianto Jones (per chi non lo conoscesse, è un personaggio di Tochwood, spin-off di Doctor Who)
Tipo di coppia: Het
Disclaimer: Fidatevi, Doctor Who non ci appartiene, non ci arricchiamo con le pazzie della domenica mattina e tutti i dirittti appartengono a Moffat, alla BBC e a chiunque ce li abbia

Prologo


Glasgow, 31 agosto 2014

Era una giornata nebbiosa, con una nebbia così fitta che non si vedeva a un palmo dal proprio naso. Condizione ideale per fare atterrare una cabina blu del 1964.
All’interno della cabina, si stava svolgendo un bizzarro litigio tra due ancor più bislacchi fratelli.
― Vorrei capire per quali motivi deve venire anche lui, Theta. Ce la caviamo benissimo da soli! ― disse Sigma, il minore dei due, con la schiena appoggiata alla consolle e le braccia incrociate sul petto. I suoi vestiti avevano un che di antiquato, con il cravattino blu intonato alle bretelle. La camicia a righe non si adattava alla sua fisionomia, che a una qualunque persona sarebbe parsa quella di un normale quindicenne.
Il maggiore, dopo averlo scacciato dalla pulsantiera del TARDIS, si passò una mano tra i capelli ― Mi pareva di averteli spiegati poco fa. Uno per uno. – ribatté tirando una leva sospetta e schiacciando qualche pulsante. Anche lui era vestito in maniera bizzarra per un adolescente, l’idea di una persona che portava contemporaneamente un elegante completo gessato e le Converse rosse sarebbe parsa ridicola ai più, ma su di lui non lo sembrava, tutto il contrario. L’unica cosa vagamente moderna erano i suoi capelli, che parevano quasi sconfiggere la legge della gravità.
Sigma sbuffò ― Facciamo finta che li abbia sentiti e che li ricordi. Chi è? Come fa ad avere il numero di telefono del TARDIS?
 ― Jack è una specie di amico di famiglia e ci ha avvertito lui di quello che sta succedendo sulla Terra. Ha il diritto di partecipare. ― e con quest’ultima affermazione, Theta fece atterrare il TARDIS con il suo caratteristico rumore.
Qualcuno bussò alla porta e i due andarono ad aprire. Appoggiato allo stipite della cabina, c’era un
bel ragazzo che poteva avere sì e no diciassette anni, con gli occhi azzurri grandi come fanali e dei capelli castani molto curati. La prima cosa che Sigma notò fu il lungo cappotto militare con tanto di medaglie dell’esercito, che sembrava risalire alla Seconda Guerra Mondiale.
Il nuovo arrivato sorrise rivolgendosi palesemente al fratello maggiore ― Siete arrivati nel posto giusto al momento giusto: è un record! ― ma il minore intervenne ridacchiando e si scostò un ciuffo castano dal viso ― In verità, abbiamo sbagliato prima epoca, poi luogo e infine direttamente pianeta. Anche se in quest’ultimo caso potrebbe essere stata colpa mia.

Theta lo fulminò con lo sguardo ― Non era necessario dire proprio tutto!
Quando i due fratelli si furono riappacificati e Jack smise di ridere, i tre si avviarono verso il loro obiettivo.
― Sarà meglio che vi dica che dovremo imbucarci in una scuola. ― disse Jack con nonchalance ― Quindi cercate di comportarvi come degli umani, okay? ― i due sguardi perplessi che ricevette non furono esattamente incoraggianti, ma il ragazzo continuò imperterrito ― Di recente ho rilevato delle distorsioni spazio–temporali che sembrano avere il loro epicentro in questa scuola, così ho deciso di chiamarvi. ― detto questo,  Jack superò i cancelli di un alto edificio antiquato e austero e li condusse alla segreteria della loro nuova scuola. Arrivato davanti all’impiegata che si occupava delle iscrizioni Jack chiese loro se avevano ciascuno la propria carta psichica e disse di fare come faceva lui.
Il ragazzo si avvicinò al bancone, fece vedere la carta psichica – allo stesso tempo ovviamente regalò alla signorina qualche sorriso e commenti maliziosi – compilò qualche foglio e poi ritornò verso i due Gallifreyani ― Semplice, no? A proposito, la sezione è la G e la stanza è la 139.
Theta si fece avanti subito seguito da un Sigma distratto ― Io e mio fratello vorremmo iscriverci. ― la signora annuì guardandolo e si chiese cosa avesse il ragazzo per tenere gli occhi così sgranati, caratteristica che metteva un po’ di soggezione perfino a Sigma. Ma anche con gli occhi sgranati sapeva essere molto affascinante, faceva sempre stragi di cuori. Senza volerlo peraltro. Le ragazze non erano certamente il suo forte.
― Nomi ed età? ― non era la prima volta che s’inventavano dei nomi, così il giovane alieno rispose prontamente ― John e Matt Smith, rispettivamente sedici e quindici anni. ― Sigma fece una faccia indignata, ma si limitò a qualche buffa espressione facciale di rimprovero per quell’età così ridicola. Aveva fatto cent’anni il mese scorso!
Quando arrivò il momento di mostrare i documenti, Theta sfoggiò senza timore la propria carta psichica, ma il minore cominciò a pensare a tutt’altro cambiando inevitabilmente il contenuto del “documento” che la segretaria stava analizzando ― M-ma… qui c’è scritto che non capisci perché tuo fratello si ostini a non comprarti un fez!
Dopo aver sistemato la faccenda dei documenti, i tre ragazzi sistemarono il TARDIS in un’aula in disuso – non senza qualche difficoltà: si sa, i viaggi piccoli sono i più complicati – e portarono le proprie valige in stanza. Appena arrivati nel locale dove avrebbero passato i prossimi mesi, però, tra i fratelli sorse un altro
dibattito.
― Sigma, riesci a inciampare da fermo. Non ti farò stare sul letto di sopra, ti rigenereresti a suon di cadute! ― Fece Theta, cercando di staccare il fratello dal punto della stanza in cui si era cementato, invano ― Ma i letti a castello sono forti! Guarda, si sale sul letto con una scaletta. Non è magnifico? ― disse l’altro continuando a stare appiccicato alla suddetta scala.
Jack si accostò al duo ― Ehi, se volete posso starci io sopra. Sapete, quando sto sopra do il meglio di me! ― il sorriso in pura malizia e la strizzata d’occhio con cui il ragazzo accompagnò la proposta confuse definitivamente Sigma ― Credo di non aver capito cosa intende, Theta.
― Meglio così. ― rispose il fratello alzando gli occhi al cielo guardando male Jack, che si limitò a ridere e a dirgli di rilassarsi. Theta capiva i doppi sensi che faceva Jack, al contrario del fratello, ma questo non voleva dire che li apprezzava. Nonostante quello Jack era un suo carissimo amico.
Poco dopo Sigma era seduto sul letto superiore e, mentre Theta e Jack sistemavano i vestiti nei propri armadi, guardava sospettoso la stanza, notando che il quarto letto era già occupato ― Quindi avremo un compagno di stanza umano. ― disse ad alta voce, non parlando con nessuno in particolare.
Jack si girò a guardare ― Beh, anch’io sono umano, anche se non in senso stretto. Che problema c’è?

Sigma si sistemò il solito ciuffo fuori posto ― Niente, ma mi trovo più a mio agio con gli alieni. Gli umani catalogano la maggior parte delle cose che non capiscono come “assurdo”, “pazzo” e “strano”.
Theta ridacchiò ― Lo fanno solo con te, e non hanno esattamente tutti torti! – prima che Sigma potesse rispondere Jack suggerì di andare a prendere le uniformi per il giorno successivo.
I ragazzi s’incamminarono per raggiungere una sala comune dove vari operatori scolastici stavano distribuendo delle divise a una marea di ragazzi. Il trio si divise e ciascuno di loro si mise in fila per prendere i vestiti della propria taglia, suscitando un po' di curiosità per il loro bizzarro modo di
vestire. Quando si ritrovarono dopo aver provato i vestiti, erano tutti e tre molto perplessi. Le uniformi erano composte da pantaloni giacca e cravatta blu e camicia grigia, il tutto decorato con lo stemma della scuola: un ippogrifo grigio con dietro uno scudo blu con intarsi argentati. Anche le scarpe erano comprese nell’uniforme, ed erano marroni dal taglio classico.
― Ehi, almeno non ti vedrò più con quelle ridicole scarpe di tela! ― ghignò Sigma riferito al fratello, che si stava aggiustando la cravatta. Quando ebbe finito, gli rispose serafico ― Beh, non sono io quello
che dovrà rinunciare al suo adorato farfallino. ― Sigma per poco non svenne.
Jack invece si limitò a cercare di infilare il cappotto militare sopra la giacca dell'uniforme, con poco successo.
Mentre si dirigevano in sala mensa, Theta ricordò al fratello che da quel momento in poi avrebbe risposto solo al nome di John Smith e che lui si sarebbe dovuto presentare come Matt Smith, ma soprattutto che non doveva dire a nessuno chi erano e cosa facevano in quella scuola. Sigma parve essersi convinto, così, dopo averlo fissato a lungo per assicurarsi che avesse capito l'importanza di quei segreti, il fratello gli sorrise ― Conosceremo un sacco di umani. Non è divertente? 

Sigma, pardon, Matt annuì ― Sì... ma mi manca il mio farfallino!













Angolino Autrici

Luce: molto piacere, io sono Luce, la mia amica Tenebra non sta scrivendo con me questo angolino con me perché... è complicato. sappiate che anche lei vi  saluta - per inciso, in questo account siamo in due. lo so che si era capito... era per puntualizzare.
Ora, parliamoci chiaro, questo è un esperiemnto, la nostra prima AU, e non saimo certe se vi piacerà o meno, noi tentiamo.
Il capitolo è stato scritto da Tenebra, apliato da me e... insomma, credo abbiate capito che qua scriviamo assieme. l'aggiornamento di questa storia sarà difficile, sapete, compiti, interrogazioni (tipo che io domani ho una verifica, tipo), proveremo ad essere veloci con gli aggiornamenti, ma non diamo garanzie. 
Le recensioni sono sempre gradite, ci piacerebbe sapere se vi piace la caratterizzazione dei personaggi, se facciamo strfalcioni ci piacerebbe esserwe avvertite.
Al prossimo capitolo!!

Luce e l'assente Tenebra

  
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