ICARO.

Chi è Icaro? Icaro è un bambino forte che ha tanti sogni ma anche tante paure e incertezze. Icaro è un bambino ferito e tradito da chi, in realtà, avrebbe dovuto proteggerlo e difenderlo. Icaro è un bambino che ha sempre fatto di testa sua perché dei “grandi” aveva paura. Icaro è un angelo, lo è sempre stato anche se la sua vita sembrava un inferno... chi lo vedeva da fuori poteva definirlo un bambino allegro, loquace e con tanta voglia di vivere ma in realtà lui era ferito nel profondo. Si guardava intorno, guardava gli altri bambini e le loro famiglie felici così iniziava a porsi delle domande, domande troppo complicate per un bambino: “Perché papà e mamma dormono divisi?”, “perché papà non viene mai a vedere le mie recite?”, “Perché mamma e papà sono sempre così freddi?”

Ma un bambino come fa a rispondere a queste domande da solo? Era troppo piccolo per capire ma era troppo grande per fregarsene. Lui voleva una vita normale e faceva di tutto per averla. Il tempo passava, i compleanni arrivavano ed Icaro diventava sempre più grande ma con lui, il suo dolore, cresceva in simbiosi. “Cosa sono? Dove sono? E chi sono?”

Tre domande che perseguitavano il povero bambino. Aveva paura del mondo esterno ma anche di quello interno, il suo rifugio era una stanza piccola a casa della nonna dove poteva rinchiudersi ed essere sé stesso per qualche ora. Icaro, che era un bambino grande, iniziò a capire che gli adulti, a volte, facevano delle sciocchezze e che, di quelle sciocchezze, quasi sempre, ne pagavano le conseguenze gli altri ma lui voleva, anzi, doveva, far felici mamma e papà e ci ha provato quel piccolo angelo, ci ha provato davvero ma che colpa ne ha lui se non è come gli altri bambini? A lui non piacciono le macchinine, il calcio e non gli piace stare con gli altri... Lui ama leggere, scrivere e ascoltare la musica nel suo piccolo mondo che, finché non vi ci entrava nessuno, era perfetto. “Io non ho paura di niente” Icaro sarebbe diventato un piccolo guerriero pronto ad affrontare tutti e tutto, aveva smesso di credere nei suoi sogni e nella continua ricerca dell'approvazione della famiglia. Lui era solo e quella solitudine gli piaceva così tanto, poteva essere sé stesso da solo con sé stesso. La sua migliore amica era la sua mente, un pozzo senza fondo di idee che col tempo lo avrebbero portato a capire tante cose. Icaro controllava la sua mente, non vuole che sia lei a controllare lui... sa il potere che ha quella piccola vocina e glielo ha tolto del tutto. “Nulla è impossibile” “Se vuoi puoi!” per Icaro era così: tutto è possibile, basta volerlo!

“Sono un piccolo guerriero al quale hanno proibito di sognare ma la mia vita è fatta di sogni ed io non voglio smettere di vivere. Sono un piccolo Angelo senza ali perché chi è diverso non può volare col branco! Sono un piccolo uomo perché ho imparato a crescere e a stare in una gabbia di stereotipi inutili che la società impone. Ho imparato a vivere senza conoscere il significato della parola “Vita”. Io ho capito il vero significato della parola “Felicità” senza mai essere felice.

Icaro è forte, è un combattente ed ha scoperto che quando il presente non ti piace e il futuro ti fa paura, basta chiudere gli occhi e vivere in un passato lontano, un passato che, forse, nemmeno ti appartiene ma tu te ne impadronisci perché ti fa stare bene.

Che piccolo demonio eri Icaro... diverso da tutti, strano e forse un po' pazzo; quante ne hai passate per la tua diversità, per il tuo modo di pensare alternativo?

Critiche e insulti da parte di tutti non ti hanno mai scoraggiato... Tu sei tu e niente e nessuno ti cambierà mai, vero piccolo Angelo?

“Io non sono un Angelo, sono un uomo, più uomo di tutti i signori in giacca e cravatta fuori dalla porta. Io non sarò mai come quelli che seguono la massa, io ho le mie idee e si sa che i geni vivono soli!”

Oggi Icaro è un ragazzo felice e soddisfatto di sé stesso anche se è odiato da tanti, capito da pochi. Oggi quell'angelo ha imparato a volare senza l'ausilio delle ali. Lui vola con la mente perché il suo pensiero non ha barriere. Questo ragazzo, divenuto ormai uomo, è libero. Libero da tutto e tutti.

Tutti dovrebbero trovare dentro di sé un piccolo Icaro perché non si può vivere all'ombra di qualcuno, schiavi della nostra mente, governati da chi ci vuole sottomettere. Bisogna essere Angeli liberi e vivere felicemente ogni giorno consapevoli che la nostra esistenza è un battito di ciglio e esige di essere vissuta a trecentosessanta gradi. Amate e siate felici di ricevere amore, gioite di ogni piccola cosa perché di tempo per piangere di ogni sconfitta ne avremo. Godetevi il sole che splende alto nel cielo perché quando pioverà avrete bisogno del suo caldo ricordo per riscaldarvi. Credete nei vostri sogni perché una vita senza sogni, non è vita.

Vivete liberamente perché nessuno è così importante da imporvi il suo volere.

UN MONDO LIBERO E' UN MONDO MIGLIORE.

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Note dell'autrice:

Eccomi qui, questa è la prima storia originale che pubblico. Una storia creata all'età di 10 anni in un compito per scuola. L'ho ritrovata grazie alla mia insegnante dell'epoca che oggi, dopo un bel po' di anni, ho risentito. Sono particolarmente legata a questo racconto per vari motivi che ora non sto qui a raccontarvi (troppo noioso e troppo lungo da spiegare) fatto sta che direte: “Perché Icaro?”

Allora, so bene che col mito originale non c'entra niente ma fin dall'età di 5 anni ero molto legata al personaggio mitologico di Icaro e ogni volta che pensavo ad un angelo ribelle mi immaginavo lui... (io l'ho detto che sono pazza eh!)

In ogni caso spero che l'abbiate apprezzata.

Un bacione.

-LadyforSeiya_15